Prima grande serata in collaborazione con la prestigiosa location torinese del Golden Palace Hotel: le grandi annate della Maison Dom Pérignon sono state accompagnate dai piatti di Marco Sacco, chef/patron del Ristorante Piccolo Lago (due stelle Michelin) e da qualche mese consulente del G Ristorante Italiano, e dell’executive chef Claudio Santin, che hanno creato appunto un menù ad hoc per esaltare al massimo le bollicine di questa storica maison della Champagne.
Archivio storico reportage sul G Ristorante Italiano del Golden Palace:
-> Reportage del 18 Dicembre 2013
Il dehors
Le statue dorate di Michele Guerrisi raffigurano la nascita di Venere
Il tavolo Amici Gourmet
La mise en place
Il nostro esclusivo menù
I grandi protagonisti della serata: gli champagne Dom Pérignon
Anche la nostra selezione di distillati Premium è pronta
Aperitivo nel dehors
Champagne Brut Vintage 2003 – Dom Pérignon
Il commento dello Chef de Cave Dom Pérignon Richard Geoffroy
Dopo un inverno particolarmente freddo, secco e rude, le gelate primaverili dal 7 al 11 aprile rimarranno per sempre nella mente dei viticoltori della Champagne. L’ estate – la più calda da 53 anni ˆ esordisce però con un caldo torrido. Quello che si era miracolosamente salvato dal gelo e dalla grandine dovette resistere alla morsa del caldo fino alla vendemmia. Il raccolto fu perfettamente maturo e sano, paragonabile a quello dei mitici 1947, 1959 e 1976.
Al naso
Il bouquet si evolve in una spirale in cui la dolcezza floreale e luminosa sfuma verso la mineralità accattivante, tipica di Dom Pérignon: il frutto candito, il vegetale, l’ incredibile freschezza della foglia di canfora per immergersi infine in una trama oscura, tra spezie e legno di liquirizia.
Al palato
A questo stadio, il vino è ancora fisico. Interpella, sollecita, più tattile e vibrante che aromatico. È costruito più sul ritmo e la frattura che non sulla melodia. Ti avvolge in un velo di dolcezza per poi rivelare una verticalità minerale. Questa presenza profonda e incisiva persiste ancora e ancora, precisa, nobilmente amara, iodata, salina.
Capesante e asparagi
Crema di patate e lumache al verde
Fish and chips
Ci spostiamo nella sala
Pane
Lo chef Marco Sacco viene a darci il benvenuto e ci presenta il percorso della serata
Champagne Brut Magnum Vintage 2002 – Dom Pérignon
Il commento dello Chef de Cave Dom Pérignon Richard Geoffroy
La primavera fu calda e secca, con nessuna gelata significativa e una fioritura quasi perfetta. L’estate fu contraddistinta da lunghi periodi di sole, regolarmente interrotti da passaggi nuvolosi e piovosi. Questo clima, ideale e inaspettato, subito prima della vendemmia, compensò le piogge copiose di Agosto e dei primi giorni di Settembre. Le vigne in ottima salute e la disidratazione degli acini aiutò a raggiungere nuove vette di maturazione. La vendemmia cominciò tra il 12 e il 28 Settembre.
Al naso
I sentori iniziali di mandorla fresca e mietitura si aprono immediatamente a note di limone candito e di frutta secca. Il tutto è completato da note più scure di affumicato e tostato.
Al palato
La presenza del vino in bocca seduce immediatamente: la consistenza è paradossalmente concentrata e allo stesso tempo cremosa. Il palato, dominato dal frutto, è energico e caloroso, diventando poi gradualmente profondo sul finale. La sensazione globale è superbamente intensa, con un leggero tocco amaro, sottile ed elegante allo stesso tempo.
Gambero rosso di Porto Santo Spirito, maionesi ai tre profumi
Champagne Rosé Vintage 2002 – Dom Pérignon
Il commento dello Chef de Cave Dom Pérignon Richard Geoffroy
L’ annata 2002 è segnata da una primavera calda e secca, esente da gelate significative e dalla fioritura pressoché perfetta. L’ estate è soggetta a lunghi periodi soleggiati, regolarmente alternati a momenti di tempo grigio e piovoso. Il bel tempo prima della vendemmia, ideale e inatteso, fa facilmente dimenticare le generose precipitazioni di fine agosto-inizio settembre. Le viti in ottima salute e la concentrazione degli acini portano il frutto a nuove vette di maturità. La vendemmia inizia il 12 settembre per concludersi il 28 settembre.
Al naso
Il bouquet è luminoso, vibrante, di ampio spettro e dominato da una vivace nota rosso arancio. Questa complessità diventa poi più grave, più profonda con note affumicate e di ciliegia nera.
Al palato
La presenza del vino è sostenuta, notevolmente tattile, la consistenza è cremosa e l’ intensità carezzevole. Una sensazione di pienezza che si prolunga e che mantiene a lungo la nota aromatica, calorosa, cristallina.
Sapori di mare
Champagne Rosé Magnum Vintage 1998 – Dom Pérignon
Il commento dello Chef de Cave Dom Pérignon Richard Geoffroy
L’ anno è caratterizzato da due eventi inusuali e contrapposti: temperature da record in agosto che bruciano i grappoli in maniera spettacolare, seguite da precipitazioni eccezionali nelle prime due settimane di settembre. La vendemmia viene ritardata, ma l’attesa è ricompensata dall’arrivo di un tempo miracolosamente mite. I grappoli sono sani e hanno raggiunto il oro picco di maturità.
Al naso
Le note iniziali floreali si schiudono rapidamente, rivelando aromi di scorza d’arancia e frutta secca, che ricordano l’odore di raccolti maturi e di spezie legnose.
Al palato
Il vino rivela una texture piena, accompagnata da una struttura incredibilmente bilanciata, al contempo schietta e sofisticata. La complessa ricchezza degli aromi emana calore e genera un finale vibrante sottolineato da una nota astringente appena appena accennata.
Carnaroli, borragine e vongole
Champagne OEnothèque 1996 – Dom Pérignon
Il commento dello Chef de Cave Dom Pérignon Richard Geoffroy
L’anno è ricco di contrasti e l’estate variabile, con periodi più piovosi che non riescono però a controbilanciare la precedente scarsità di precipitazioni. Nel mese precedente alla vendemmia (16 settembre) il caldo e i venti di nord-est portano infine alla maturazione dell’uva.
Al naso
La pralina si combina rapidamente con il cedro e i fichi secchi. Emergono poi le note più nascoste, iodate e torbate.
Al palato
Un apparente paradosso, in cui concentrazione e movimento gareggiano per imporsi. Un vino dalla struttura tesa e decisa, che contiene per un istante la sua energia quasi tattile, per poi lasciarla vibrare e infine esplodere. La sua opulenza si impone allora con persistenza, incisività e persuasività.
Il label Oenothèque indica che una vendemmia Dom Pérignon ha raggiunto il suo secondo picco di maturità e quindi un’intensità ottimale (da 15 a 20 anni dopo la raccolta) oppure il suo terzo picco di maturità e di conseguenza una complessità ottimale (dopo 30 anni sulle fecce). Solo lo Chef de Cave può stabilire quando il vino ha raggiunto lo stadio ottimale della sua evoluzione. Solo allora il vino verrà messo in commercio con il label Oenothèque.
Come garanzia d’eccellenza, al momento della sboccatura ogni singola bottiglia di Oenothèque viene assaggiata da un vinificatore Dom Pérignon.
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Caffè
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Una splendida serata tra amici
Ci raggiunge al tavolo anche lo chef Claudio Santin
La nostra Lilly con Niccolò Fabi
A mezzanotte… Spaghetti aglio, olio e peperoncino
Cigar Selection by VG
Viaggiatore Gourmet
Golden Palace Hotel e G Ristorante Italiano del Golden Palace
AllegroItalia Golden Palace Italian Luxury Hotel Torino
10121 Torino (TO)
Via dell’Arcivescovado, 18
Tel. + 39 011 55 12 111
Fax + 39 011 55 12 800
E-mail: info@allegroitalia.it
Sito internet: www.goldenpalace.it
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