Articolo a cura di Maurizio Zanolla.
Referente regionale del Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Marche e Umbria.
Appuntamento prestigioso quello dedicato al racconto di alcune delle eccellenza della produzione vinicola del Friuli Venezia-Giulia per la nostra Guida dei vini on-line. Primo appuntamento dedicato ai vini bianchi.
In questo articolo si parla di: Borgo del Tiglio, Borgo San Daniele, Colle Duga, Colmello di Grotta, Jermann, Le Due Terre, Lis Neris, Picech, Renato Keber, Ronchi di Manzano, Ronco del Gelso, Schiopetto, Scubla, Venica, Vie di Romans, Volpe Pasini, Zuani.
Archivio Storico Reportage:
Edizione 2010/2011
-I vini bianchi del Friuli V.G. – prima parte
-I vini bianchi del Friuli V.G. – seconda parte
Edizione 2009/2010
-I vini bianchi del Friuli V.G. – prima parte
-I vini bianchi del Friuli V.G. – seconda parte
-I vini rossi ed alcune “chicche” dolci
Prima di passare al racconto dei vini degustati, per prima cosa la solita piccola legenda su come orientarsi nei nostri articoli.
Al primo punto troverete la graduatoria finale che è scaturita al termine delle nostre sessioni, visualizzando i soli punteggi. Tale graduatoria è suddivisa prima di tutto per tipologia e poi per punteggio. In caso di medesima valutazione, si segue il classico ordine alfabetico riferito ai produttori. In rosso sono segnalati i vini che hanno ricevuto il premio speciale, dato all’unanimità dal nostro panel, ovvero l’ Altissimo Ceto. Accanto al vino troverete la categoria di riferimento al prezzo che potrete trovare indicativamente sullo scaffale di un’enoteca. Con l’asterisco sono segnati i vini che vengono inseriti all’interno delle nostre sessioni ma che non fanno parte della denominazione in oggetto o appartengono ad un’altra categoria all’interno della stessa denominazione.
Al secondo punto, sarà ripresa la medesima graduatoria, questa volta integrata con relativa foto all’etichetta e le note di degustazione. Ai nomi di ciascun produttore è “linkata” la propria scheda aziendale. Cliccandoci sopra, potrete accedere a dati, recapiti e le corrispondenti schede tecniche. Tutto questo al fine di avere il massimo delle informazioni relative al vostro vino interessato.
Buona Lettura!
1) LA GRADUATORIA:
Chardonnay
91/100 – Collio Chardonnay Borgo del Tiglio 2009 (Cat. F)
89/100 – Friuli Isonzo Chardonnay Jurosa Lis Neris 2009 (Cat. C)
88/100 – Isonzo Rive Alte Chardonnay Vie di Romans 2009 (Cat. D)
87/100 – Isonzo Rive Alte Chardonnay Ronco del Gelso 2009 (Cat. B)
85/100 – Collio Chardonnay Colmello di Grotta 2010 (Cat. B)
85/100 – Isonzo Rive Alte Chardonnay Ciampagnis Vieris Vie di Romans 2009 (Cat. C)
Friulano
*92/100 – Collio Bianco Ronco della Chiesa Borgo del Tiglio 2009 (Cat. F)
*90/100 – Collio Bianco Athena Picech (Cat. C)
89/100 – Collio Friulano Riserva “Zio Romi” Renato Keber 2007 (Cat. E)
87/100 – Collio Friulano Zegla Renato Keber 2009 (Cat. E)
86/100 – Collio Friulano Colle Duga 2010 (Cat.B)
85/100 – Collio Friulano La Viarte 2010 (Cat. B)
85/100 – Isonzo Rive Alte Friulano Toc Bas Ronco del Gelso 2010 (Cat. B)
85/100 – Collio Friulano Ronco delle Cime Venica 2010 (Cat. C)
84/100 – Isonzo Friulano “non filtrato” Borgo San Daniele 2010 (Cat. C)
84/100 – COF Friulano Ronchi di Manzano 2010 (Cat. B)
84/100 – Collio Friulano Schiopetto 2010 (Cat. B)
84/100 – COF Friulano Scubla 2010 (Cat. B)
83/100 – Collio Friulano Colmello di Grotta 2010 (Cat. B)
Malvasia
91/100 – Collio Malvasia Selezione Borgo del Tiglio 2009 (Cat. F)
86/100 – Collio Malvasia Venica 2010 (Cat. B)
85/100 – Collio Malvasia Le Vigne del Ribel Picech (Cat. B)
84/100 – Isonzo Malvasia Ronco del Gelso 2010 (Cat. B)
Pinot Bianco
86/100 – COF Pinot Bianco Scubla 2010 (Cat. B)
85/100 – COF Pinot Bianco Zuc di Volpe Volpe Pasini 2010 (Cat. B)
84/100 – COF Pinot Bianco Picech 2010 (Cat. B)
84/100 – Collio Pinot Bianco Schiopetto 2010 (Cat. B)
Pinot Grigio
90/100 – Isonzo Rive Alte Pinot Grigio Dessimis Vie di Romans 2009 (Cat. E)
89/100 – Friuli Isonzo Pinot Grigio Gris Lis Neris 2009 (Cat. C)
88/100 – Collio Pinot Grigio Riserva Renato Keber 2009 (Cat. E)
86/100 – Isonzo Pinot Grigio Rive Alte Sot Lis Rivis Ronco del Gelso 2010 (Cat. C)
85/100 – Collio Pinot Grigio Schiopetto 2010 (Cat. B)
84/100 – Isonzo Pinot Grigio “non filtrato”Borgo San Daniele 2010 (Cat. C)
84/100 – Collio Pinot Grigio Colmello di Grotta 2010 (Cat. B)
83/100 – Collio Pinot Grigio La Viarte 2010 (Cat. B)
Sauvignon
91/100 – Collio Sauvignon Riserva Grici Renato Keber 2007 (Cat. E)
90/100 – Collio Sauvignon Selezione Borgo del Tiglio 2009 (Cat. F)
90/100 – Isonzo Rive Alte Sauvignon Piere Vie di Romans 2009 (Cat. E)
88/100 – Friuli Isonzo Sauvignon Picol Lis Neris 2009 (Cat. C)
87/100 – Isonzo Rive Alte Sauvignon Ronco del Gelso 2010 (Cat. B)
86/100 – COF Sauvignon Scubla 2010 (Cat. B)
85/100 – COF Sauvignon Zuc di Volpe Volpe Pasini 2010 (Cat. C)
84/100 – Collio Sauvignon Schiopetto 2010 (Cat. B)
83/100 – Collio Sauvignon Colmello di Grotta 2010 (Cat. B)
83/100 – Collio Sauvignon La Viarte 2010 (Cat. B)
83/100 – COF Sauvignon Ronchi di Manzano 2010 (Cat. C)
Altri vitigni
86/100 – Isonzo Rive Alte Riesling Ronco del Gelso 2008 (Cat. C)
85/100 – Collio Ribolla Venica 2010 (Cat. C)
82/100 – Collio Ribolla Colmello di Grotta 2010 (Cat. B)
I Blend
92/100 – Collio Bianco Studio di Bianco Borgo del Tiglio 2009 (Cat. F)
90/100 – COF Bianco Sacrisassi Le Due Terre 2009 (Cat. D)
90/100 – Venezia Giulia IGT Bianco Capo Martino Jermann 2008 (Cat. E)
90/100 – Venezia Giulia IGT Bianco Vintage Tunina Jermann 2009 (Cat. E)
89/100 – Venezia Giulia IGT Bianco Lis Lis Neris 2008 (Cat. E)
89/100 – Collio Bianco Riserva Zuani 2009 (Cat. D)
87/100 – COF Bianco Pomèdes Scubla 2009 (Cat. D)
87/100 – Isonzo Rive Alte Flors di Uis Vie di Romans 2009 (Cat. E)
86/100 – Collio Bianco Jelka Picech 2010 (Cat. B)
85/100 – Venezia Giulia IGT Bianco Arbis Blanc “non filtrato” Borgo San Daniele 2010 (Cat. D)
85/100 – COF Rosazzo Bianco Ellegri Ronchi di Manzano 2010 (Cat. D)
85/100 – Collio Bianco Vigne Zuani 2010 (Cat. C)
83/100 – Venezia Giulia IGT Blanc des Rosis Schiopetto 2010 (Cat. B)
83/100 – Collio Bianco Lo Speziale Scubla 2010 (Cat. B)
Attenzione!!! I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
2) LE NOTE DI DEGUSTAZIONE:
Chardonnay
91/100 – Collio Chardonnay Borgo del Tiglio 2009 (Cat. F)
La nostra curiosità di fronte all’uscita delle nuove annate dei vini di Borgo del Tiglio, è quella di capire a che punto è arrivato l’estro del suo autore Nicola Manferrari. Vini di statura qualitativa impressionante su tutta la linea, capace di consolidarsi e rinnovarsi annualmente con personalità e temperamento. Lo Chardonnay 2009 offre uno spettro olfattivo di grande fattura. Ricco, pieno, piacevolmente giocato sull’equilibrio tra il frutto ed il legno. Possiede una longevità, tale da sfidare qualsiasi innalzamento dell’età pensionabile. Confermato da una bocca piena, decisa, voluttuosa e desiderosa di vivere e di farsi apprezzare. Lunga vita a Borgo del Tiglio. Lunga vita a Nicola Manferrari.
89/100 – Friuli Isonzo Chardonnay Jurosa Lis Neris 2009 (Cat. C)
Un Jurosa che, con l’annata 2009, si presenta più convincente della versione precedente. Ottenuto da uve provenienti da un vigneto storico con viti di 25 anni di media, ha raggiunto una maturità che si ritrova nel bicchiere, attraverso note di frutta polposa dalle sfumature esotiche in perfetto equilibrio con quelle boisé. Si allunga mettendo in evidenza anche una speziatura di noce moscata e una deliziosa nota fumè. Al palato risulta intrigante, dinamico e pienamente soddisfacente.
88/100 – Isonzo Rive Alte Chardonnay Vie di Romans 2009 (Cat. D)
(etichetta non disponibile)
Già dalla carica luminosa riflessa nei bicchieri con i suoi riflessi dorati, abbiamo la percezione di essere di fronte a qualcosa di importante. Infatti ci troviamo subito conquistati da un bouquet ricco ed elegante, dove le note tostate del burro d’arachidi si sono fuse perfettamente a quelle fruttate di albicocca, ananas maturo, pesca cotogna e mandorla. Anche la bocca, avvolgente e durevole, non lascia spazio ad alcun dubbio sulla classe di questo campione. Avvolgente nella sua struttura, decisa sul piano della freschezza. Godibile da subito e per molto tempo ancora.
87/100 – Isonzo Rive Alte Chardonnay Ronco del Gelso 2009 (Cat. B)
Il proprietario enologo Giorgio Badin continua a dimostrare la sua bravura e a tenere alto il nome dell’azienda grazie ad una serie di vini qualitativamente validi. Da anni. Questo Chardonnay dal colore paglierino carico, dimostra un olfatto ricco, composto di note un pizzico evolute di banana, burro, sensazioni cremose che ricordano il taleggio fuso su un crostone facendo presagire un’evoluzione del vino in legno: 11 mesi di botte grande. La sferzata fresca di agrume contrasta una bocca morbida e calda e ne fa uscire un quadro armonioso. Pura piacevolezza per questo vino godibile sin d’ora e per qualche anno ancora.
85/100 – Collio Chardonnay Colmello di Grotta 2010 (Cat. B)
Una passione per il vino tutta al femminile, infatti l’azienda passa di madre in figlia e adesso è proprio Francesca Bortolotto a dirigere con lo stesso attaccamento della madre Luciana, la Colmello di Grotta.Un nobile Chardonnay in purezza risplende fulgido e vivace nel bicchiere con intense nuances paglierine, aprendo il suo spettro olfattivo con dolci note di frutta tropicale matura e toni boisè. Il palato si presenta di buona fattura, ciò nonostante la freschezza risulta un po’ sottotono e manca quello slancio sapido che lo renderebbe più equilibrato e completo.
85/100 – Isonzo Rive Alte Chardonnay Ciampagnis Vieris Vie di Romans 2009 (Cat. C)
Gianfranco Gallo sa intrigarci ad ogni assaggio. Questa è la versione dello Chardonnay aziendale vinificato solo in acciaio, ci delizia con profumi di gelsomino, bergamotto e mandarino maturo. Anche l’assaggio si rivela coerente e piacevolmente sapido ma meno profondo di altri suoi campioni. Vino impeccabile, da cogliere nella sua linearità, anche se un po’ più di forza non guasterebbe. Declinazione acqua e sapone per questo Chardonnay che lo rende comunque amorevole.
Friulano
*92/100 – Collio Bianco Ronco della Chiesa Borgo del Tiglio 2009 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Definire il Ronco della Chiesa 2009 con il termine “spettacolare”, può apparire a prima vista scontato e prevedibile, ma rende bene l’idea della qualità proposta e riscontrabile nel bicchiere. Finezza ed eleganza al servizio della forza e della potenza, con un grado di appetibilità tra i più alti mai visti in questa regione. Monumentale nell’intreccio olfattivo che parte da una tonalità di frutta matura dal carattere esotico in perfetto connubio con quelle vanigliate e ammandorlate. Bocca generosa, sempre in tensione sul filo dell’acidità e della sapidità che si prolunga in un finale con tanto di fuochi d’artificio. Un altro capolavoro firmato Manferrari.
*90/100 – Collio Bianco Athena Picech (Cat. B)
Altissimo Ceto
Athena è il nome della figlia del produttore Roberto Picéch. Proprio a lei è dedicato questo vino ottenuto da sole uve di Friulano, tra i più buoni mai assaggiati. Un vino che ha fatto macerazione sulle bucce in botti grandi, imbottigliato a mano senza filtrazione e prodotto solo in magnum. Ha tutto il fascino di un vino tradizionale, di un tuffo alle origini. Il colore dorato intenso fa subito capire l’importanza del vino, dal profilo aromatico di forte personalità, complesso, ricco e con un giusto accenno di evoluzione, mai invadente. Sentori di mallo di noce, albicocca disidratata, miele, ginger e agrume candito. Praticamente una lista di sensazioni che solitamente si dedica ai vini passiti. Ma è all’assaggio che si rivela con la sua acidità vibrante, la sapidità, i forti richiami minerali, ma soprattutto una leggerissima sensazione tannica che crea contrasto in chiusura. Chapeau!
89/100 – Collio Friulano Riserva “Zio Romi” Renato Keber 2007 (Cat. E)
Altissimo Ceto
Avevamo già dei bellissimi ricordi del Friulano 2007 degustato in precedenza e quindi la riserva che abbiamo degustato non poteva essere da meno. Il colore vira verso un dorato carico, ma è soprattutto il profumo ad arricchirsi di note golose come scorza d’arancio, cedro candito, anice stellato, cannella e pain d’èpices. Anche al gusto si rivela generoso ed avvolgente, con un lungo finale dove emerge tutta la sapidità che Keber pretende dai suoi vini. Non ci stancheremo mai né di berlo, né di elogiarlo.
87/100 – Collio Friulano Zegla Renato Keber 2009 (Cat. E)
Ecco un’altra magistrale interpretazione del terroir da parte di questo bravo vigneron. In questo Friulano, per certi versi ancora giovane col suo fruttato fresco e qualche sbuffo di erba, emerge una rocciosa mineralità che si spinge fino alla pietra focaia. L’ingresso in bocca è sottile e affilato da un’acidità importante. Ma la sapidità non è da meno e la ritroviamo tutta nel finale, in compagnia della chiusura ammandorlata. In questo momento è in fase di crescita e la stoffa è li a sostenerla.
86/100 – Collio Friulano Colle Duga 2010 (Cat.B)
(etichetta non disponibile)
Sempre chiara, nitida, limpida ed affidabile, la qualità proposta dai vini di Damian Princic. Frutta, mandorle, glicine, sono solo alcune delle sensazioni che rimandano i ricordi del Friulano 2010. Tensione, incisività e grande bevibilità al palato, ma anche di buon spessore che avvolge e appaga.
85/100 – Collio Friulano La Viarte 2010 (Cat. B)
Altissimo Ceto
Un solo punto in più potrebbe a prima vista sembrare poco significativo, ma quando ogni anno si producono vini lineari, profumati e ben fatti, migliorare è sempre più difficile. Invece siamo contenti di aver degustato un Friulano più generoso del solito. Il colore è sempre un paglierino di media intensità, ma il profilo aromatico è più espressivo: mela renetta, fiori d’acacia, agrumi, erba falciata e mandorla fresca. In bocca è fresco ma tendente all’equilibrio grazie ad una discreta avvolgenza mielosa. Il finale, di media lunghezza, è caratterizzato dal tipico aroma di mandorla. Menzione speciale meritatissima.
85/100 – Isonzo Rive Alte Friulano Toc Bas Ronco del Gelso 2010 (Cat. B)
Le grandi capacità tecniche di Giorgio Badin si riscontrano proprio nella continuità da un anno all’altro, a fare vini di qualità come questo. Il bel colore intenso con riflessi dorati fa presagire un vino con una bella struttura. Al naso si esprime con note di futta esotica, croccanti, che ricordano la papaia e note agrumate di limone accompagnate da un leggero sentore speziato di pepe bianco. In bocca entra caldo, morbido e poi si allarga con una nota sapida molto piacevole. Chiude con un finale leggermente amarognolo di mandorla, che rispecchia le caratteristiche del friulano ben fatto.
85/100 – Collio Friulano Ronco delle Cime Venica 2010 (Cat. C)
Altissimo Ceto
Uno dei vini simbolo dell’azienda dei fratelli Venica e uno dei più espressivi ed evocativi del terroir friulano, a partire dal nome che richiama immediatamente il fascino di quelle colline terrazzate baciate dal sole, accarezzate dai freschi venti del nord e dalle tiepide brezze marine. Un microclima unico, unito alla mineralità della “ponka”, la roccia locale, da cui nascono vini carichi di personalità. Come questo Friulano dalla brillante veste paglierina con riflessi dorati. Per un vino che sosta solo in acciaio, un bagaglio olfattivo di tutto rispetto: frutta matura a polpa gialla, fiori d’acacia, mandorla e betulla. Grinta e personalità che ritroviamo anche all’assaggio. Freschezza e sapidità non gli mancano, persistenza gustativa e struttura neppure. Convincente.
84/100 – Isonzo Friulano “non filtrato” Borgo San Daniele 2010 (Cat. C)
Le solide tradizioni contadine che si tramandano oramai da quasi tre generazioni ai proprietari di Borgo San Daniele permettono di far riscontrare nel loro vino una sapiente capacità qualitativa. Questo Friulano dell’Isonzo è riconoscibile nei suoi ampi e gradevoli profumi di fiori di campo con delicate note di arancio candito. Il sorso armonico di una morbidezza piacevole ed un fruttato delicato ben accompagnato da una acidità contenuta, fanno si che la persistenza contraddistinta da note di mandorla dolce lasci in maniera soddisfacente l’assaggio.
84/100 – COF Friulano Ronchi di Manzano 2010 (Cat. B)
Alla vista si presenta con un vivace colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Si apre all’olfatto con importanti e ben riconoscibili note di frutta esotica fresca, spiccano una papaia ed un cedro accattivanti avvolti da un gentile bouquet di fiori di campo. Il debutto in bocca è di una freschezza e una sapidità ben delineate, tipico risultato derivante da un terroir ricco di marne e arenaria, una intensità che ammalia ma che desta l’attenzione con una persistenza che si dilegua lasciando un finale amaricante.
84/100 – Collio Friulano Schiopetto 2010 (Cat. B)
Anche questa volta, come ogni anno, questa azienda si mostra affidabile con i propri prodotti. L’impatto visivo è accattivante, mostrandosi con una veste paglierina con dei riflessi verdolini, una bella vivacità di colore ci trapela in anticipo un’acidità sicuramente importante. Al naso l’impatto è intenso, inizia il suo viaggio olfattivo con delle sensazioni di freschezza che ci riportano subito alla frutta con delle note di mela verde, passando poi per delle sensazioni di fiori bianchi, mentre tocchi di mandorla concludono il ventaglio olfattivo di questo vino. Al palato conferma la sua struttura e la sua freschezza svelando sul finale di bocca una nota amaricante che ci riporta alla tipicità del Friulano.
84/100 – COF Friulano Scubla 2010 (Cat. B)
Roberto Scubla sa intrigarci con la sua passione: maniacale nel lavoro in vigna, quanto in quello di cantina. Poi la ricchezza del terreno non fa altro che conferire un plusvalore ai suoi vini. Tipico, nel suo colore giallo paglierino con riflessi verdognoli ed anche nel suo profumo decisamente aromatico, il friulano di Scubla è persistente, fresco e fragrante. Anche l’assaggio si rivela coerente, morbido e dalla sapidità presente. Un “tocai” impeccabile quello di Scubla che presto vedremo raggiungere altri lidi.
83/100 – Collio Friulano Colmello di Grotta 2010 (Cat. B)
Come sappiamo, non è facile lavorare un vitigno ostico come il Friulano. L’azienda Colmello di Grotta ci offre una sua interpretazione chiara, lineare, semplice e immediata. Il naso è un tipico floreale di acacia e biancospino contornato da toni ammandorlati. In bocca pecca un po’ di personalità a nostro modo di vedere, mentre sfiziosa è la chiusura gustativa fresca e all’insegna della sapidità.
Malvasia
91/100 – Collio Malvasia Selezione Borgo del Tiglio 2009 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Altro consolidamento per quello che riteniamo il vino più intrigante e originale, tra quelli proposti da Borgo del Tiglio. Capace di mescolare nello stesso bicchiere caratteri esotici, maturi, vegetali, balsamici e salmastri. Sempre con un indice elevatissimo di eleganza, pulizia e determinazione. Camaleontico nella prova con l’aria, tanto all’esame olfattivo, quanto a quello gustativo, dove mette in gioco la grande freschezza capace di sostenere polpa, spessore e generosità. Immenso.
86/100 – Collio Malvasia Venica 2010 (Cat. B)
Decisamente più convincente in quest’annata la Malvasia di Gianni e Giorgio Venica. A partire dalla brillantezza del suo colore giallo paglierino; estremamente espressiva e incisiva al naso con il suo bel bagaglio aromatico di frutta esotica, salvia sclarea e richiami agrumati. Il sorso è fresco, dinamico, sostenuto da sapidità e dal ritorno delle sensazioni di agrumi e erbe aromatiche. Chiaro e preciso in tutte le sue componenti.
85/100 – Collio Malvasia Le Vigne del Ribel Picech (Cat. B)
Dalla linea intitolata al fondatore dell’azienda, Egidio Picech detto il Ribelle (“ il Ribel”), ovvero il vitigno prediletto e più coltivato sulla collina di Pradis. Qui troviamo un vino dai profumi sottili, ricchi di note agrumate e cenni minerali che trae dalla “ponka” le sue note caratteristiche. Schietto, senza tanti fronzoli, anche all’assaggio scende diritto e diretto, rivelando minore spessore e profondità rispetto agli altri campioni assaggiati.
84/100 – Isonzo Malvasia Ronco del Gelso 2010 (Cat. B)
Anche quest’anno il bel colore paglierino con sfumature dorate ci conquista subito la vista. La carica aromatica intensa, i profumi che ricordano la frutta esotica matura e le note vegetali un po’ “sauvignoneggianti”, danno a questa malvasia una personalità propria. In bocca è incredibilmente espressivo e caldo, l’ingresso rivela molto bene l’imprinting grintoso che il territorio di Cormòns riesce a dare ai propri vini: mineralità e freschezza, arricchite dal tipico finale ammandorlato.
Pinot Bianco
86/100 – COF Pinot Bianco Scubla 2010 (Cat. B)
Un Pinot Bianco dal carattere netto, deciso come i suoi profumi di ananas verde, lime, pietra focaia in un gioco di freschezza e mineralità taglienti, capaci di dare una marcia in più soprattutto in bocca dove spesso questo vitigno, per le caratteristiche sue tipiche, rischia di essere troppo rotondo e stancante. Pericolo qui del tutto scongiurato, visto il grande apporto acido-sapido che accorre in soccorso e dona verticalità all’insieme. L’ennesima piacevole conferma del buon lavoro di Roberto Scubla.
85/100 – COF Pinot Bianco Zuc di Volpe Volpe Pasini 2010 (Cat. B)
Buona nel suo insieme la proposta targata 2010 del Pinot Bianco di Volpe Pasini. Sempre diretto e preciso, ma con un filo di complessità in più, rispetto ad altre prove del passato. Note aromatiche che si traducono con sensazioni di frutti a polpa gialla e cedro, prima di sfociare nella florealità di fiori gialli. All’assaggio mostra stoffa e decisione. Fresco e vellutato al tempo stesso ed elegante in chiusura.
84/100 – COF Pinot Bianco Le Vigne del Ribel Picech 2010 (Cat. B)
Sempre dalla selezione dedicata al fondatore, Il Ribel, un Pinot Bianco dall’aspetto cristallino e luminoso.Profumi delicati e freschi di mela verde, pera decana, erba limoncella: tutto giocato sull’eleganza. Meno esuberante in freschezza al sorso, accompagnato dalla vellutatezza tipica del vitigno. Peccato per una nota amarognola in chiusura che lo preclude e lo limita sul piano del punteggio.
84/100 – Collio Pinot Bianco Schiopetto 2010 (Cat. B)
Diretta e lineare è la versione 2010 del Pinot Bianco di Schiopetto. Un po’ timido e ritroso a svelare profumi che in chiave di lettura si traducono in fiori di tiglio e note di frutta a polpa bianca. All’assaggio alcolicità e rotondità la fanno un po’ troppo da padrone in questa versione, se paragonata ad altre versioni del passato.
Pinot Grigio
90/100 – Isonzo Rive Alte Pinot Grigio Dessimis Vie di Romans 2009 (Cat. E)
Altissimo Ceto
Non abbiamo certo il timore di affermare che il Dessimis 2009 è una delle massime espressioni di Pinot Grigio friulano e non solo. Subito ci incuriosisce la colorazione, né bianco né rosso, un rosa antico bellissimo che Gianfranco preserva dall’azione dell’ossigeno. Un ramato che resiste. Sembra un vino mediterraneo, solare; ci ha colpito molto l’intensità e la complessità dei profumi, netta la pera, le scorze d’arancio che vanno di pari passo con la rosa thea, rinvigorita da un finale piacevolmente mandorlato.Un soffio di vaniglia veleggia su tutto formando un inimitabile bouquet. Stravolgente la sua eleganza. All’assaggio si presenta caldo ed è immediato il perfetto equilibrio tra morbidezza ed acidità. La grande forza dell’alcol è bilanciata da queste componenti, offrendo un quadro bello e persistente. Freschezza ed acidità sono i notevoli testimoni di un vino in divenire, ad attestare che il Dessimis sfiderà il passare del tempo, facendoselo suo alleato. Darà il meglio di sé tra qualche anno, anche se è già alta la sua soglia di godibilità odierna.
89/100 – Friuli Isonzo Pinot Grigio Gris Lis Neris 2009 (Cat. C)
Altissimo Ceto
Lo stile avvolgente dei vini di Alvaro Pecorari, in quest’annata è ancora più accentuata rispetto alla 2008. A dimostrazione di ciò, vi rientra anche un Gris dal colore paglierino dorato, luminoso e scintillante. Le note burrose trovano perfetta armonia ai toni fruttati maturi che ricordano la frutta esotica, come i litches ed il mango. A contribuire alla grande complessità del nostro Pinot Grigio qualche nota speziata di pepe bianco. In bocca le note morbide sentite al naso ritornano stemperate però anche da una bella freschezza e dall’apporto sapido che allunga il dinamismo in chiusura.
88/100 – Collio Pinot Grigio Riserva Renato Keber 2009 (Cat. E)
Il naso introverso e un po’ “sulle sue” di questo Pinot Grigio ci aveva quasi allarmato. Ma i vini di Keber meritano un po’ di pazienza ed infatti una volta aperto non ci ha deluso, deliziandoci con profumi di frutta tropicale matura, fiori d’acacia, tocchi di burro di cacao e miele millefiori. In bocca si è fatto perdonare per l’attesa mostrandosi ricco, morbido e persistente. Chiude su aromi piacevolmente amaricanti di erbe officinali.
86/100 – Isonzo Pinot Grigio Rive Alte Sot Lis Rivis Ronco del Gelso 2010 (Cat. C)
Si percepisce immediatamente la linearità di questo vino, pienamente in sintonia con le caratteristiche tipiche del Pinot Grigio friulano. Ha un colore importante, un dorato brillante, con un naso che, anche se più debole delle annate precedenti, non si fa dimenticare velocemente: forte la nota fruttata di pera, ananas, mandorla fresca e sentori di mela annurca. Colpisce non solo la morbidezza ma anche l’alcolicità e la rotondità, magistralmente bilanciate da acidità e sapidità grazie alla mano esperta di Badin. E’ notevole l’equilibrio che si viene a creare in bottiglia.
85/100 – Collio Pinot Grigio Schiopetto 2010 (Cat. B)
Anche questa volta, come ogni anno, questa azienda si mostra affidabile con i propri prodotti. L’impatto visivo è accattivante, mostrandosi con una veste paglierina con dei riflessi verdolini, una bella vivacità di colore ci trapela in anticipo un’acidità sicuramente importante. Al naso l’impatto è intenso, inizia il suo viaggio olfattivo con delle sensazioni di freschezza che ci riportano subito alla frutta con delle note di mela verde, passando poi per sentori di fiori bianchi, concludendo il viaggio olfattivo di questo vino con richiami di mandorla tostata. Al palato conferma la sua struttura e la sua freschezza, svelando sul finale di bocca una nota amaricante per nulla sgradevole.
84/100 – Isonzo Pinot Grigio “non filtrato”Borgo San Daniele 2010 (Cat. C)
Il Pinot Grigio necessita di climi freddi ma non troppo umidi, ed infatti ha trovato proprio qui in Friuli un terroir decisamente favorevole per risultare al meglio. Interessante questa versione “non Filtrato” che ci propone Borgo San Daniele, azienda che da sempre ha puntato su numeri ridotti di grande qualità. Il colore non tradisce alcun cedimento, bel paglierino corposo apre la strada ad un fruttato ricco ed avvolgente di pera williams e seguono leggere nuance di mandorle tostate. L’ingresso al palato è morbido ed avvolgente, anche se un po’ carente nella freschezza. Si fa attendere anche un po’ troppo nella vena sapida che, seppur presente, non riesce a canalizzare al pieno le sensazioni proposte in fase olfattiva. Buona tuttavia la persistenza.
84/100 – Collio Pinot Grigio Colmello di Grotta 2010 (Cat. B)
Rimaniamo sempre su una fascia medio alta per quanto riguarda questo Pinot Grigio del Collio, proposto dall’azienda Colmello di Grotta. Il bicchiere riflette un lucente color giallo paglierino intenso e brillante, l’incipit al naso svela subito una nota gessosa contornata in seguito da sentori delicati di camomilla, fiori jasmine e mela golden matura. La bella freschezza in bocca insieme ad una struttura che si distingue, lo rendono molto accattivante e donano un notevole spessore gustativo.
83/100 – Collio Pinot Grigio La Viarte 2010 (Cat. B)
(etichetta non disponibile)
Di questo Pinot Grigio possiamo certamente apprezzare le delicate note fruttate-floreali e la struttura per nulla opulenta. Ma vogliamo anche spronarlo nel cercare di tirar fuori quella personalità che al momento è troppo introversa. Il vino è certo corretto e lineare, ma un po’ troppo didattico per generare un’emozione profonda.
Sauvignon
91/100 – Collio Sauvignon Riserva Grici Renato Keber 2007 (Cat. E)
Altissimo Ceto
Se in passato abbiamo avanzato qualche perplessità sulla facilità di beva di questo vino, in questa versione 2007 non ci azzardiamo a dire niente, poiché ci ha letteralmente conquistato. È fantastico poter degustare un vino con questa potenza aromatica, allo stesso tempo elegante e leggiadra, che lo rende irresistibile. Al naso è un continuo rincorrersi di sfumature prima fruttate, poi floreali, speziate, balsamiche senza darci tregua. Il gusto non può che essere altrettanto appagante. Come dicevamo è difficile produrre vini con tali caratteristiche; Keber per nostra fortuna ci riesce. E noi vogliamo ringraziarlo.
90/100 – Collio Sauvignon Selezione Borgo del Tiglio 2009 (Cat. F)
Esordio per il Sauvignon di Nicola Manferrari, tra le etichette grigie di Borgo del Tiglio. Maturità acquisita con merito, sul campo, con determinazione e caparbietà. Uno di quei generi di Sauvignon che piacciono a noi. Mai troppo vegetale, mai troppo ruffiano. Molto giocato sulla frutta matura, sulle note di pompelmo esotico, un piacevole mix di esotico e frutti della passione. Buona la complessità che prende volume con il passare dei minuti. Anche al palato abbiamo stoffa, ricchezza e verticalità. Finale con il botto e che invita a bere e godere nuovamente di lui.
90/100 – Isonzo Rive Alte Sauvignon Piere Vie di Romans 2009 (Cat. E)
Altissimo Ceto
L’intensità di questo Sauvignon, affinato in acciaio, ci svela subito il suo bouquet varietale in maniera puntigliosa e precisa. Senza sbavature.Le note tipiche di bosso e ortica sono preponderanti, ma lasciano comunque spazio a profumi di pesca e fiori bianchi. Frutta esotica e sentori di melone maturo, danno complessità all’olfatto con impeccabile eleganza. Freschezza e sapidità sono notevoli e dimostrano la presenza di un vino pienamente in divenire. Il tempo non potrà che esaltarlo. Dedicato agli amanti del genere “Sauvignon non troppo vegetale”. Molto buona la chiusura e la sua articolazione, meritevole della menzione speciale.
88/100 – Friuli Isonzo Sauvignon Picol Lis Neris 2009 (Cat. C)
Collocato nel comune di San Lorenzo, confinante a nord con la Slovenia e a sud con la riva destra del fiume Isonzo, questo vigneto sorge su un’affascinante altopiano ghiaioso – calcareo. Fascino che quest’anno si sprigiona con maggior convinzione anche nel bicchiere, un profumo pieno, ricco e che coniuga perfettamente l’anima vegetale tipica del vitigno con un note fruttate più profonde e mature, che denotano scelte aziendali che puntano sempre a migliorarsi. Anche l’assaggio è connotato da un ottimo equilibrio, in cui il nerbo fresco di questo vino viene accompagnato da note sapide che rilasciano piacevoli sensazioni accompagnando il percorso gustativo, senza cedimenti. Tessuto di ottima struttura si congeda lentamente al palato lasciando delicate sensazioni di mela golden.
87/100 – Isonzo Rive Alte Sauvignon Ronco del Gelso 2010 (Cat. B)
Il colore paglierino intenso fa percepire subito la pienezza di questo vino che all’olfatto esprime profondità di profumi, accentuati anche dal passaggio in botte grande per cinque mesi. Una leggera nota fumè iniziale, lascia spazio a sentori fruttati che ricordano la pesca bianca, mentre quelli floreali richiamano il sambuco che si integrano bene con una speziatura di anice. In bocca ha un gusto ricco e avvolgente, ma la freschezza si fa subito sentire e ci dona un vino di grande equilibrio. I terreni calcarei, al confine con il Collio, contribuiscono a cedere al vino un piacevolissimo finale di bocca sapido e di buona persistenza.
86/100 – COF Sauvignon Scubla 2010 (Cat. B)
Grande prova della versione 2010 del Sauvignon di Roberto Scubla. La vinificazione in acciaio va ad esaltare tutta l’eleganza e la purezza del vitigno. Il giallo paglierino brillante dà il benvenuto: è un vino importante che non tradisce le tipicità del vitigno. Naso vegetale di foglia di pomodoro, ortica ed anche il bosso la fa dà padrone. Freschezza e sapidità sono notevoli, indici di un vino che può dare ancora tanto. Tuttavia restiamo però un po’ stupiti notando, ahimè, che si fanno desiderare quelle componenti sgargianti e curiose che ci avevano tanto esaltato lo scorso anno.
85/100 – COF Sauvignon Zuc di Volpe Volpe Pasini 2010 (Cat. C)
Zuc di Volpe rappresenta da sempre la punta di diamante della produzione di Volpe Pasini. Anche quest’anno abbiamo una piacevole conferma nello stappare questo Sauvignon in purezza. Riveste il calice di un bel paglierino intenso, con sfumature più verdoline che ne caratterizzano subito il nerbo fresco, l’olfatto è un degno tributo alla tipicità del vitigno in cui le note verdi spiccano fra tutte. Al palato si rivela la grande coerenza olfattiva, in cui forse unica nota dolente, manca un po’ di struttura che permetterebbe a questo vino di aggiudicarsi qualche punto in più. Ottima la vena fresco-sapida.
84/100 – Collio Sauvignon Schiopetto 2010 (Cat. B)
Lineare e gradevole, dal colore giallo paglierino con intense nuances verdoline, questo Sauvignon predilige manifestarsi maggiormente nella fase olfattiva, con grande varietà di profumi, che vertono da sentori di salvia fino al glicine, dalla pesca bianca ad intriganti note di sambuco. Rimane un po’ più sottotono la bocca che non riesce ad esprimersi con grande varietà e profondità e, seppur corretta, non lascia spazio a grandi slanci gustativi. Di buona persistenza ed elegante in chiusura.
83/100 – Collio Sauvignon Colmello di Grotta 2010 (Cat. B)
Altro vino interessante per l’azienda Colmello di Grotta . Si parte con un impatto visivo che dona un colore giallo paglierino vivace e di buona lucentezza. Inganna l’olfatto di salvia e timo con accenni agrumati rispetto alla tipicità varietale. All’assaggio la bella acidità ti invita a sorseggiarlo piacevolmente grazie anche all’annata particolarmente fresca anche se manca un leggero supporto di pienezza gustativa che lo avrebbe fatto ambire ad una posizione migliore.
83/100 – Collio Sauvignon La Viarte 2010 (Cat. B)
(etichetta non disponibile)
La linearità e la pulizia sono caratteristiche che troviamo sempre nei vini di questa azienda ed il Sauvignon ne è un perfetto esempio. I riflessi verdi del paglierino ci anticipano le note varietali del bouquet. Al naso percepiamo subito le classiche note del pompelmo dei fiori bianchi e del bosso con un sottofondo minerale di ghiaia. Al gusto lo vorremmo più fresco e vibrante, ma troviamo il vino sicuramente ben fatto e coerente sotto il profilo aromatico.
83/100 – COF Sauvignon Ronchi di Manzano 2010 (Cat. C)
La passione e la maestria di Roberta Borghese, mantengono il livello di ricercatezza e cura del prodotto in questo Sauvignon dal colore giallo paglierino intenso, con il risultato interessante sul piano della linearità e della godibilità immediata. Il bouquet rivela note floreali ricercate ed una mineralità rimarcata. Al palato ritroviamo sapidità e freschezza, pur non esaltantosi con particolari picchi di personalità, rendono il tutto in un contesto piacevole.
Altri vitigni
86/100 – Isonzo Rive Alte Riesling Ronco del Gelso 2008 (Cat. C)
Se una delle migliori aziende dell’Isonzo, decide di confrontarsi con un vitigno come il Riesling, avrà le sue buone ragioni. Infatti ogni perplessità se ne va con la prima olfazione. Un Idrocarburo potente fa da sfondo a note di agrume candito e mineralità gessosa. In bocca è affilato ma anche profondo ed elegante. Non vogliamo aggiungere altro a parte un: ”avete fatto bene!”
85/100 – Collio Ribolla Venica 2010 (Cat. C)
Colore decisamente dorato nel bicchiere, frutto anche della permanenza di 5 mesi in botti di legno. Profumi caldi e dorati come la veste del vino: frutta gialla matura, sorba e mela golden in primis, poi sotto sotto si fanno strada richiami più vegetali di erbe aromatiche. Piacevole il suo ingresso in bocca, senza sbavature, equilibrato nelle sue parti: caratteristiche del resto a cui ormai ci hanno piacevolmente abituato i campioni dell’azienda di Dolegna del Collio. Ci saremmo semmai aspettati una maggiore sapidità viste le caratteristiche estremamente minerali del territorio da cui proviene.
82/100 – Collio Ribolla Colmello di Grotta 2010 (Cat. B)
Paglierino tenue con riflessi citrini. A far da cornice al classico profilo floreale di acacia giovane, tipica del vitigno, qualche accenno agrumato di cedro che lo predispone ad un assaggio lineare molto dentro i canoni. Una maggiore grinta sul finale amaricante, sarebbe stata gradita.
I Blend
92/100 – Collio Bianco Studio di Bianco Borgo del Tiglio 2009 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Ottenuto da una selezione di uve Friulano (il “nostro” Nicola continua a chiamarlo Tocai…), Sauvignon e Riesling. Lo Studio di Bianco è perfettamente in linea con la buona riuscita dei suoi 2009. Un po’ contratto in apertura, ci vuole tempo prima che l’impatto aromatico dei tre vitigni trovi la giusta combinazione. Dopo alcuni minuti, ecco riscontrare un frutto compatto, deciso e fortemente in tensione per via della vitalità che sprigiona. Un tocco di pietra focaia fa breccia in un quadro esotico, croccante, caldo e succulento. Bocca che non vuole essere opulenta e avvolgente, ma bensì snella, lineare e con un grado di saporosità elevata. Chiusura soave e pacata, con grande allungo. Il Diavolo e l’Acqua Santa in un bicchiere.
91/100 – COF Bianco Sacrisassi Le Due Terre 2009 (Cat. D)
Altissimo Ceto
Quando si parla di Le Due Terre, si ragiona circa ad una splendida realtà situata in quel di Prepotto dal 1984. Eppure la cantina gestita come un gioiello da Silvana Forte e Flavio Basilicata, è poco conosciuta al di fuori di quei piccoli confini enologici che vengono bazzicati solo da (pochi) Enocentrici. Da una parte è un merito, poiché la produzione limitata al limite del confidenziale, gli permette di “coltivare” e mantenere un vero e proprio filo diretto con i suoi aficionados. Le neanche ventimila bottiglie prodotte (parliamo di produzione totale!), sono una piccola goccia d’acqua in quel grande oceano che è la produzione friulana, ma la produzione qualitativa di cui ci hanno abituato i proprietari in tutti questi anni, rappresentano la punta di diamante di questa prestigiosa regione. Ogni bottiglia è una garanzia. Molto meglio dei soldi conservati sotto il materasso e puoi dimenticarli in cantina senza problemi. Al limite l’unico rischio che puoi correre, è quello di trovarli più buoni quando è scoccata l’ora di mettere mano al cavatappi. Il Sacrisassi bianco è ottenuto da uve Friulano e Ribolla Gialla. Un vino con la V maiuscola, bisognoso di tempo come dicevamo, per dare maggiore facilità di lettura ad un quadro aromatico ricco e variegato. Spuntano note di erbe aromatiche dove si riconoscono timo e artemisia, in un tessuto di frutta gialla matura, floreale di magnolia nel suo massimo splendore, chiudendo con un profilo dolce/amaro riconducibile al miele di castagno. Bocca disegnata e ricamata sulla medesima linea. Si mostra caldo e maturo sulle prime, salvo poi sprigionare forza acida e tensione sapida che donano vigore e vitalità. Prima di un finale da standing ovation.
90/100 – Venezia Giulia IGT Bianco Capo Martino Jermann 2008 (Cat. E)
Altissimo Ceto
(etichetta non disponibile)
Una versione, quella targata 2008, del Capo Martino decisamente più incisiva, decisa e variegata, rispetto a quella assaggiata lo scorso anno. Il ventaglio aromatico torna su standard che toccano con merito la soglia della super-eccellenza. Dominato principalmente da quelle sensazioni di croccantezza della frutta a polpa bianca e le sfumature dolci/amarognole delle mandorle dettate dal Friulano, con l’ossigenazione si fanno strada anche note più esotiche, salmastre e chiusura all’insegna delle erbe aromatiche che sono riconducibili alla Ribolla Gialla, alla Malvasia ed al Picolit. Bocca voluttuosa ed un pizzico ruffiana che non guasta. Freschezza e sapidità, sono degni alleati di una chiusura degna del nome che porta in etichetta.
90/100 – Venezia Giulia IGT Bianco Vintage Tunina Jermann 2009 (Cat. E)
Pietra miliare dell’enologia friulana, il Vintage Tunina di Silvio Jermann si offre in una veste un po’ diversa e inusuale. La versione 2009 è caratterizzata da un quadro aromatico più vitale, con note tra il vegetale ed il balsamico, che donano una buona vitalità ad un profilo aromatico che a partire dalla 2007 ci sembra più ricco e potente. Già godibile oggi, dotato di un palato avvolgente e di grande “dolcezza”, senza mai apparire stanco e stucchevole. Sostenuto da una acidità che dona bevibilità all’insieme, prima di congedarsi in un bel finale armonico e suadente.
89/100 – Venezia Giulia IGT Bianco Lis Lis Neris 2008 (Cat. E)
Altissimo Ceto
(etichetta non disponibile)
Il Lis, blend di Pinot grigio, Chardonnay e Sauvignon Blanc maturato in botti di rovere per almeno 11 mesi, rappresenta il vertice qualitativo di Lis Neris. Frutto di una selezione estrema che sfocia inevitabilmente in un vino unico, dall’incredibile equilibrio tra vitigni e suolo. È un po’ come una misteriosa ed elegante signora, si lascia intravedere ma non si svela subito. Solo chi sarà più paziente potrà godere del suo ampio bouquet, con profumi di frutta matura tropicale e miele millefiori. In bocca, poi, si fa perdonare per l’attesa ammaliandoci con morbidezza e persistenza. Alvaro sta facendo un grande lavoro in vigna ed in cantina per portare il suo vino ad un livello ancora superiore. Noi intanto aspettiamo, brindando, con il già ottimo Lis 2008.
89/100 – Collio Bianco Riserva Zuani 2009 (Cat. D)
Ci siamo nuovamente concessi all’assaggio di questo curioso bianco che va a rispecchiare in pieno la volontà dei proprietari: far assaporare il Friuli, il suo terroir e le sue tipicità in un bicchiere. E’ infatti il sapiente uvaggio di Friulano, Chardonnay, Pinot Grigio e Sauvignon. Uve raccolte tardivamente, a maturità avanzata, che donano una nota fumè, da un lato emozionante ed accattivante e dall’altro pericolosa a scapito della freschezza. Invoglia il colore paglierino dorato e non è da meno il naso di frutto con una forte presenza agrumata, velatamente vanigliato. Sul palato è prepotentemente minerale, complesso e continuo, dall’ingresso al lungo finale.
87/100 – COF Bianco Pomèdes Scubla 2009 (Cat. D)
Avvincente questo blend di Pinot Bianco, Friulano e Riesling che Roberto Scubla produce dalle vigne più vecchie con rese davvero basse. I tratti più interessanti di questo vino arrivano dai profumi caratterizzati da note minerali e lievemente idrocarburiche del Riesling, per passare a cenni di miele, nocciola fresca e burro. Sentori complessi che spingerebbero questo Pomédes a grandi abbinamenti a tavola se… in bocca fosse sostenuto da una maggiore spinta di acidità. Al sorso ti avvolge e convince per intensità e lunghezza gustativa, ma alla fine la rotondità del Pinot bianco prevale togliendo quel guizzo di freschezza che lo porterebbe ancora più su nel punteggio e più lontano per quanto riguarda le prospettive di longevità.
87/100 – Isonzo Rive Alte Flors di Uis Vie di Romans 2009 (Cat. E)
Ci piace conoscere non solo l’aspetto “monovitigno” di Vie di Romans ma anche quello dei “blend”: il Flors di Uis ne è un esempio ben riuscito. Frutto di un uvaggio di Malvasia Istriana, Friulano e Riesling renano. I vigneti, a pochi chilometri dal Golfo di Trieste, godono di un clima che conferisce ai vini un carattere mediterraneo, con profumi avvolgenti e sapori morbidi. Gioca la parte del leone la nota floreale di ginestra, margherite gialle e fiore di sambuco.Un vino morbido, quasi cremoso e comunque fortemente sapido, che regala sensazioni lunghissime in bocca. Tutte da godere.
86/100 – Collio Bianco Jelka Picech 2010 (Cat. B)
Un vino elegante, anche solo semplicemente pensando allo spirito che lo anima: creato da Roberto per la mamma Gabriella (Jelka in Sloveno). E’ un uvaggio di Friulano, Ribolla e Malvasia, vitigni che esprimono il meglio su un terreno come quello di Cormons. Tuttavia quest’anno la grazia tipica del vino ha stentato a far breccia. Lo abbiamo trovato un vino semplice, quasi timido a concedersi. Seppur si percepisce la potenzialità di un bouquet dominato dalla nota agrumata di cedro e pompelmo, affiancata da quella vegetale, lieve, di sedano in particolare. Anche l’assaggio ha confermato il bisogno di qualche mese in più per esprimere il meglio.
85/100 – Venezia Giulia IGT Bianco Arbis Blanc “non filtrato” Borgo San Daniele 2010 (Cat. D)
Arbis significa “erbe” e sicuramente è il modo più semplice ed intuitivo per ricordarsi di questo giovane vino che sprigiona numerose sensazioni odorose date dal sapiente accostamento di diversi vitigni quali il Friulano, il Pinot Bianco, lo Chardonnay ed il Sauvignon. Proposta che se da una parte risulta molto interessante, e che richiama ad una filosofia aziendale incentrata su l’autenticità del prodotto, dove si punta a far emergere le peculiarità di ogni vitigno, dall’altra viene frenata un po’ la fase gustativa, dove un po’ di incertezza nell’articolazione e l’acidità che non trova la complicità con lo spessore. fa esitare sul giudizio finale.
85/100 – COF Rosazzo Bianco Ellegri Ronchi di Manzano 2010 (Cat. D)
Si percepisce immediatamente che la linearità sarà la chiave di questo blend affinato in acciaio. I profumi mentolati vanno a braccetto con la frutta fresca, evidenziando l’esuberanza verde di un Sauvignon che si lega con l’esotico dello Chardonnay e con la mandorla del Friulano. Buona l’eleganza. In bocca si dimostra coerente donandoci ancora freschezza e una chiusura balsamica precisa e di buona lunghezza.
85/100 – Collio Bianco Vigne Zuani 2010 (Cat. C)
Altissimo Ceto
Ecco il Vigne bianco, la versione “acciaio” del più maturo e barricato Zuani Zuani. L’uvaggio è lo stesso, Friulano, Chardonnay, Pinot Grigio e Sauvignon. Un vino friulano che, nelle annate migliori, grazie allo stupendo lavoro di Patrizia e dei suoi figli, ci regala sempre splendide emozioni. E ci perdoneranno se per certi versi, lo preferiamo al suo fratellone maggiore. I profumi nitidi e complessi di spezia, anice stellato, vanno a braccetto con la frutta fresca, mango, pesca e susina gialla, pera williams e sullo sfondo succo di mela con una nota mentolata. In bocca è coerente e rivela in pieno la linearità tipica del Vigne bianco: un boom di glicerina ben bilanciata dalla sapidità, è quasi salmastro. Persistente al punto giusto.
83/100 – Venezia Giulia IGT Blanc des Rosis Schiopetto 2010 (Cat. B)
Quest’anno la delicata eleganza tipica del vino ci è sembrata meno coinvolgente di altre versioni. Lo abbiamo trovato più “semplice”, garbato, ma anche timido nel concedere del tutto i suoi profumi. Anche l’assaggio ha confermato (forse) il bisogno di qualche mese in più per assestarsi e poter così esprimersi al meglio. Diamogli tempo, anche se dubitiamo che dal punto di vista del punteggio, possa cambiare qualcosa.
83/100 – Collio Bianco Lo Speziale Scubla 2010 (Cat. B)
Un vino ottenuto da uve di Malvasia Istriana e Ribolla in parti uguali, dal colore giallo paglierino scarico, che fa subito presagire note odorose delicate di frutta fresca come la mela e di fiori bianchi. Esprime tutta la sua vigoria fresca, giovanile e lineare, grazie ad una freschezza supportata da discreta intensità e persistenza.
Articolo redatto da:
Maurizio Zanolla
Referente regionale del Veneto e dell’Umbria.
Sommelier Professionista, Degustatore Ufficiale e Relatore ai corsi Sommelier e titolare dell’Accademia dei Palati di Firenze.
Miglior Sommelier di Toscana 2005. Vice-campione Master del Sagrantino 2009.
Ringrazio i componenti del panel di degustazione del portale Viaggiatore Gourmet-Altissimo Ceto per aver preso parte alle sessioni di assaggio. Un particolare ringraziamento va anche agli amici che hanno contribuito alla degustazione e alla realizzazione di questo articolo: Costanza Androsoni, Barbara Bonaccini, Ivan De Chiara, Silvia De’Lutti, Dario Fabbri, Chiara Freschi, Iacopo Tonelli e Giacomo Vannicelli.
Di seguito, potete trovare gli altri post inerenti la nostra Guida dei Vini on-line:
EDIZIONE 2012:
PIEMONTE
VENETO
-Breganze, IGT ed altre eccellenze regionali
PIEMONTE
-I Langhe Nebbiolo ed i Nebbiolo d’Alba
LOMBARDIA
TRENTINO ALTO-ADIGE
-Le “bollicine” metodo classico
-I Vini Bianchi (Seconda parte)
FRIULI VENEZIA-GIULIA
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – prima parte.
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – seconda parte.
EMILIA-ROMAGNA
TOSCANA
-I Rosso di Montalcino, Sant’Antimo ed i vini a IGT
-I Brunello di Montalcino e le Riserve
MARCHE
SICILIA
EDIZIONE 2009/2010:
PIEMONTE
-I Langhe Nebbiolo e Nebbiolo d’Alba.
-Le Barbere d’Asti e altre Barbere.
LOMBARDIA
TRENTINO ALTO-ADIGE
-Le “bollicine” metodo classico.
VENETO
FRIULI VENEZIA-GIULIA
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – prima parte.
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – seconda parte.
-I Vini Rossi ed alcune “chicche” dolci.
EMILIA-ROMAGNA
-Sangiovese di Romagna, Albana di Romagna passito e altre eccellenze.
UMBRIA
TOSCANA
-Le produzioni IGT del Chianti Classico ed alcune eccellenze di zone limitrofe.
-Le eccellenze di Cortona e di Montepulciano.
-Le eccellenze della “Costa” (prima parte): I vini bianchi, Bolgheri e Montecucco
-Le eccellenze della “Costa” (seconda parte): Scansano, Val di Cornia e le produzioni ad I.G.T.
MARCHE
-Il vitigno Verdicchio nelle sue sfumature.
ABRUZZO
CAMPANIA
SICILIA
-I Vini bianchi e rossi dell’Etna.
-I Vini bianchi e rossi della Sicilia.
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