Che gran giornata con un Alberto mattatore in una forma straordinaria, cronaca di una visita guidata con i nostri lettori e Amici Gourmet…
La squadra
Patron
Marchese Alberto di Grésy
Staff aziendale
Gestione clienti Italia e gestione agenti: Matilde Del Gaudio
Export manager: Marina Lazzarino
Export manager: Marinella Cirio
Enologo: Piero Ballario
Enologo e direttore operativo: Matteo Sasso
Agronomo: Giampiero Romana
Responsabile magazzino: Alda Boffa
Gestione contabile: Nadia Fenocchio
Cantiniere e brand ambassador: Jeffrey Chilcott
Lo staff di cucina per l’evento
Chef: Piera Veglio
Chef patissier: Lorenza Meliga
Lo staff di sala per l’evento
Sommelier: Daniele Meliga
Chef de rang: Andrea Ramon
L’Arrivo della Martinenga
Testimonianze dell’epoca romana indicano come l’anfiteatro naturale dove oggi sorge Martinenga fosse già conosciuto con il nome di Villa Martis, luogo di culto dove i Liguri Stazielli si raccoglievano per adorare il dio della guerra, Marte. Martinenga, inoltre, diede i natali all’imperatore romano Publio Elvio Pertinace.
Nel 1797 Martinenga divenne proprietà della famiglia nobiliare dei Marchesi di Grésy che la aggiunsero a Monte Aribaldo in comune di Treiso, una proprietà già precedentemente acquisita nel 1635, situata a pochi chilometri da Martinenga, dove oggi si trovano alcuni dei più pregiati cru di Nebbiolo da Barbaresco (Martinenga, Asili, Rabajà), in una posizione di dominio su tutta la vallata. Successivamente la famiglia aumentò la superficie delle Tenute conferendo i possedimenti nel comune di Cassine (AL) nel Monferrato da parte della nonna Giulia Pellizzari che li portò in dote.
È tra queste mura e filari che Alberto di Grésy ha trascorso la sua infanzia e adolescenza, imparando ad amare una terra ricca di tradizioni in cui non ci si risparmia mai quando si tratta di affrontare i duri lavori di campagna, le stagioni buone e non buone, una terra che gli ha restituito una forte eredità di affetti e una grande passione per la vite e il vino tanto da invogliarlo nel 1973 a iniziare la propria produzione vitivinicola delle Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy, partendo proprio da quelle uve fino ad allora vendute a terzi e usate come parametro per la definizione del prezzo sul mercato di Alba. Una scelta radicale che avrebbe finalmente reso giustizia al prezioso terroir su cui sorge Martinenga, unico Cru Monopole del Barbaresco, poiché solo le Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy possono utilizzare la menzione “Martinenga” in etichetta (già nel 1967 venne inserito come menzione esclusiva sulle etichette selezionate dalla locale cooperativa dei Produttori). (Fonte: sito internet)
Pranzo tra i vigneti
Grandi ragazzi!
Il marchese Alberto di Grésy ci dà il benvenuto
Champagne Cuvée Prestige Rosé Millesimé 2005 – Gobillard et Fils
Da grande connaisseur di vini, il Marchese si è lanciato anche nell’importazione di pregevoli ricercatezze, come ad esempio questo champagne. L’azienda Gobillard possiede la maggior parte dei suoi vigneti nel Premier Cru di Hautvillers, non lontano da Épernay. La composizione del millesimato che degustiamo è un 60% Chardonnay e 40% Pinot Nero, che affina per un minimo di tre anni. Ha un seducente naso vegetale, mentre la bocca ha una personalità molto tenace, che si scopre adattissima sulle ottime acciughe d’aperitivo.
Aperitivo nella saletta dell’ex-granaio
Tipologie degli stuzzichini: crostini di pane al burro di Langa con acciughe al verde; coppa di Parma e lardo langarolo arrotolati su grissini caserecci; torta di radicchio e salsiccia; frittatine di porri e catalogne.
Langhe Doc Sauvignon 2000 e 2010 – Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy
Bellissimo confronto temporale dello stesso Sauvignon, proveniente da vigneti siti fra Treiso e Barbaresco. Il 2010 ha un attacco impressionante e preciso, con un bouquet elegante che spazia dagli ortaggi ad alcuni tratteggi tropicali e una bocca con buona sapidità. Il 2000 ha raggiunto la sua piena maturazione e le note vegetali si sono sfumate su nuances eteree.
Nell’introduzione abbiamo parlato della prima bottiglia ad avere indicato come cru Martinenga. Eccola qui!
Alsace Muscat d’Alsace Bergheim 2001 – Marcel Deiss
Vino ottenute con la vinificazione di due varietà di Moscato tipiche del territorio, quello a bacca piccola (ndr a petits grains) e l’Ottonel, diffuso anche nella Mosella. Al naso presenta tutta la fantasia aromatica del vitigno, irrobustita dall’invecchiamento e anche dal terroir di Bergheim, mentre la bocca si mantiene piacevolmente secca e decisa, senza alcuna sbavatura.
Inizia la visita dall’azienda, sempre segnata dalle appassionate spiegazioni del Marchese
La bottaia sita in quelle che una volta erano le stalle
La barricaia
Il terroir vivo della Martinenga, vero e proprio valore aggiunto inimitabile dei vini della Tenuta. Per dirla con parole del Marchese, questo terroir è quello che dona al Barbaresco “quel tabacchino… molto sexy“
Piera Veglio, chef della Trattoria del Campo, con i ragazzi che si sono occupati del servizio in sala
Il tavolo Amici Gourmet
La mise en place
Il magnifico centrotavola interamente commestibile realizzato con verdure intagliate. Un applauso all’artista Maurizio Casu
Pranzare e soprattutto bere con i vigneti attorno ha tutto un altro effetto
L’assortito arsenale della giornata
Il Marchese prende la parola per ringraziare i presenti
Chablis Premier Cru Vaillon 2001- Daniel-Etienne Defaix
Un’altra delle chicche importate dal Marchese. Uno Chablis (ndr per forza di cose quindi 100% Chardonnay) molto particolare, che si fa notare anche a distanza di un decennio per una grande sapidità e una mineralità quasi tagliente, che perdurano entrambe su un’ottima persistenza.
Langhe Doc Grésy Chardonnay 2000 – Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy
Dopo lo Chablis è interessante bere lo Chardonnay della casa, di età contigua e anche dall’affinamento assimilabile in barrique. Gli esiti sono totalmente diversi, in quanto il Grésy mostra maggiore opulenza al naso e una bocca più grassa e polposa, dal grande equilibro e segnata da una punta salina sul finale.
In cucina è tutto pronto
Piattooo!
Crudité di verdure con bagna caoda piemontese
Poche cose danno soddisfazione come l’intingere verdure fresche e croccanti in un bagna caoda ben fatta, da spazzolare alla fine con il pane… Se ha un difetto è che non è un piatto prettamente leggero, ma la signora Piera, sbollentando l’aglio nell’acqua prima di usarlo, invece che passarlo nel latte, è riuscita a ovviare bene a questo effetto collaterale.
Dolcetto d’Alba Doc Monte Aribaldo 2010 – Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy
Vino proveniente dalla storica tenuta di Treiso. È un Dolcetto veramente convincente, con i profumi primari dell’uva molto freschi e vellutati, seguiti da una bella vinosità. La bevibilità è pericolosamente alta.
Tutti hanno chiesto il bis!
L’imponente trio di jéroboam che ci attende
Monferrato Doc Merlot daSolo 2003 – Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy
Le uve vengono dai vigneti di proprietà a Cassine, nell’alessandrino, e dopo la vinificazione si procede con un lungo affinamento di quattro anni, di cui più della metà in barrique e il resto in bottiglia. Merlot molto intenso, potenziato certo anche dal calore dell’annata, con una solidissima struttura gustativa caratterizzata dalla levigatezza dei tannini.
Ravioli del plin in brodo
Ci potranno magari essere ravioli al livello di questi, ma di certo non superiori, perché qui siamo al top in fatto di plin. Per il ripieno la signora Piera ha usato arrosto di maiale e vitello, con parmigiano, uovo e un po’ di verdure.
Piera Veglio ci svela il ripieno del suo plin
Barbera d’Asti Doc Monte Colombo 2003 – Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy
Un altro cru della tenuta di Cassine, stavolta coltivato interamente a Barbera. Anche questo vino segue un’affinamento piuttosto importante di due anni mezzo, con passaggio sia in barrique che in botte grande. La natura nerboruta del vitigno è ancora ben presente e inserita in un contesto aromatico di grande eleganza.
Il Marchese ha anche curato la soundtrack del meeting con un best degli Eagles, naturalmente sul Barbaresco è partita Hotel California
Barbaresco Docg Camp Gros 2004 – Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy
Eccoci finalmente al Barbaresco. Il Camp Gros è una selezione di Martinenga realizzato solo nella annate migliori e la 2004 è stata sicuramente una delle più memorabili degli ultimi vent’anni. L’affinamento avviene come tradizione vuole in botte grande, a parte un brevissimo passaggio iniziale in barrique. Vino davvero superbo, con tannini suadenti e un’elegante setosità, segnata in particolare dalla liquirizia.
Barbaresco Docg Gaiun 1997 – Tenute Cisa Asinari dei Marchesi Grésy
Il Gaiun è il Barbaresco più moderno dell’azienda, affinato interamente in botti piccole e sempre realizzato in vendemmie particolarmente favorevoli. L’eleganza di Martinenga va in questo caso di pari passo con la potenza travolgente del vino, presente sia nel naso bello maturo sia nella bocca ben appagante. È netta la presenza di quel tabacchino caratteristico del terroir.
Ci raggiunge l’enologo dell’azienda per spiegare al meglio le tipicità dei Barbaresco prodotti qui all’Azienda agricola Martinenga
Le salse per il bollito
Il bollito misto di Langa con salse
Anche qui chapeau alla cucina per un bollito dalla tenerezza memorabile. I tagli serviti sono: coda, muscolo, brut e bon, gallina, lingua, musetto, testina e il graditissimo cotechino. Una menzione anche per il livello delle salsine: la classica cugnà (ndr tipica salsa piemontese di mosto cotto), il bagnetto, la tartara e la salsa rossa al pomodoro.
Moscato d’Asti Docg La Serra 2011 – Tenute Cisa Asinari dei Marchesi Grésy
Ottimo Moscato d’Asti, proveniente da Cassine. Ricchissimo e suadente tanto al naso quanto al palato.
Bunet piemontese al cioccolato
Non potevamo chiudere questo pranzo all’insegna della tradizione piemontese se non con il bunet, il tipico dolce a base di cioccolato e amaretti.
Baci di dama
Piemonte Moscato Passito Doc L’Altro Moscato 2006 – Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy
Come dice il nome, si tratta di un’interpretazione alternativa del classico Moscato. Per questo vino si utilizzano uve raccolte tardivamente e si sfrutta un affinamento di tre anni in barrique. Riesce a gestire bene l’opulenza zuccherina presente mantenendosi sempre bilanciato.
Grappa di Moscato La Serra e Grappa di Dolcetto Monte Aribaldo – Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy
Un grande grazie a tutti!
Vi aspettiamo per la prossima tappa/visita!
Stay tuned.
Viaggiatore Gourmet
Partner della centottantaquattresima edizione Meeting di Altissimo Ceto
Azienda Agricola Martinenga delle Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy
12050, Barbaresco (Cn)
Strada della Stazione, 21
Tel. 0173 63.52.21
E-mail: iwine@marchesidigresy.com
Sito internet: www.marchesidigresy.com
I prossimi meeting di Altissimo Ceto:
Un ripasso… per chi non ha mai partecipato. Vengono organizzati (per PRANZO ore 13:00 di un giorno infrasettimanale) per un numero di partecipanti tendenzialmente mai superiore a 15 (per avere un unico tavolo reale e facilitare la conoscenza tra tutti i presenti). Si tratta di una mezza giornata APERTA ESCLUSIVAMENTE ai nostri lettori più fedeli che supportano concretamente il nostro progetto di Guida Gourmet indipendente, ovvero i TITOLARI della nostra CARD “Amici Gourmet”… Sei un appassionato Gourmet??? E non sei ancora TITOLARE della nostra ESCLUSIVA Card Amici Gourmet??? Cosa Aspetti? Clicca QUI per informazioni, per poi entrare in un mondo di infinite coccole e attenzioni, con condizioni esclusive nei migliori ristoranti in Italia, per accedere a degustazioni esclusive nelle migliori Cantine e poter soggiornare a condizioni agevolate nelle migliori strutture di accoglienza (Hotel, Resort, Relais).
Breaking News – Eventi Enogastronomici esclusivi. (Media Partner) Sponsored By Amici Gourmet – Network esclusivo di appassionati Gourmet.