Articolo a cura di Ivano Antonini-EnoCentrico
Curatore della Guida dei Vini on-line dedicata alle sole eccellenze.
L’appuntamento con la nostra Guida dei vini on-line di Altissimo Ceto, questa volta è tutto dedicato all’ampio panorama delle eccellenze alto-atesine per quanto riguarda i vini rossi. Percorso ampio, numeroso, generoso come sempre di grandi vini e che vi andiamo a raccontare nel dettaglio. Come nostra consueta abitudine.
In questo articolo si parla di: Abbazia di Novacella, Baron di Pauli, Ca’ del Bosco, Cantina di Terlano, Castelfeder, Cortaccia, Dorigati, Elena Walch, Endrizzi, Franz Haas, Lageder, Letrari, Lunelli, Manincor, Nals-Margreid, Niklas, Peter Sölva & Söhne, Pojer & Sandri, Produttori di Bolzano, San Michele Appiano, Tenuta San Leonardo, Tiefenbrunner, Tramin.
Link di riferimento alla denominazione dell’Edizione 2009-2010: Trentino Alto-Adige-I vini rossi
Prima di passare al racconto dei vini degustati, per prima cosa la solita piccola legenda su come orientarsi nei nostri articoli.
Al primo punto troverete la graduatoria finale che è scaturita al termine delle nostre sessioni, visualizzando i soli punteggi. Tale graduatoria è suddivisa prima di tutto per tipologia e poi per punteggio. In caso di medesima valutazione, si segue il classico ordine alfabetico riferito ai produttori. In rosso sono segnalati i vini che hanno ricevuto il premio speciale, dato all’unanimità dal nostro panel, ovvero l’ Altissimo Ceto. Accanto al vino troverete la categoria di riferimento al prezzo che potrete trovare indicativamente sullo scaffale di un’enoteca. I vini contrassegnati con l’asterisco (*) riguardano i “virus”, ovvero quei vini che non appartengono alle denominazioni o regioni degustate, ma che per vari motivi sono stati inseriti e valutati in queste sessioni.
Al secondo punto, sarà ripresa la medesima graduatoria, questa volta integrata con relativa foto all’etichetta e le note di degustazione. Ai nomi di ciascun produttore è “linkata” la propria scheda aziendale. Cliccandoci sopra, potrete accedere a dati, recapiti e le corrispondenti schede tecniche. Tutto questo al fine di avere il massimo delle informazioni relative al vostro vino interessato.
Buona lettura!
1) LA GRADUATORIA:
I Cabernet:
90/100 – A.A. Cabernet Sauvignon Cor Romigberg Lageder 2006 (Cat. F)
88/100+ – A.A. Cabernet Riserva Burgum Novum Castelfeder 2005 (Cat. D)
88/100 – A.A. Cabernet Sanct Valentin San Michele Appiano 2005 (Cat. E)
87/100 – A.A. Cabernet Sauvignon Freienfeld Cortaccia 2007 (Cat. D)
87/100 – A.A. Cabernet Sauvignon Riserva Castel Ringberg Elena Walch 2005 (Cat. F)
87/100 – A.A. Cabernet Riserva Baron Salvadori Nals-Margreid 2007 (Cat. D)
87/100 – A.A. Cabernet Sauvignon Linticlarus Riserva Tiefenbrunner 2007 (Cat. E)
86/100 – Trentino Cabernet Grener Dorigati 2006 (Cat. C)
85/100 – A.A. Cabernet Riserva Mumelter Produttori di Bolzano 2008 (Cat. D)
84/100 – Trentino Cabernet Franc Riserva Letrari 2004 (Cat. C)
I Lagrein:
89/100 – A.A. Lagrein Riserva Porphyr Cantina di Terlano 2007 (Cat. F)
87/100 – A.A. Lagrein Riserva Praepositus Abbazia di Novacella 2007 (Cat. D)
87/100 – A.A. Lagrein Sanct Valentin San Michele Appiano 2005 (Cat. E)
86/100 – A.A. Lagrein Frauriegl Cortaccia 2007 (Cat. B)
86/100 – A.A. Lagrein Riserva Castel Ringberg Elena Walch 2006 (Cat. E)
86/100 (?) – A.A. Lagrein Schweizer Franz Haas 2008 (Cat. D)
86/100 – A.A. Lagrein Riserva Linticlarus Tiefenbrunner 2007 (Cat. D)
85/100 – A.A. Lagrein Lindenburg Lageder 2006 (Cat. D)
85/100 – A.A. Lagrein Riserva Gries Prestige Line Produttori di Bolzano 2008 (Cat.D)
85/100 – A.A. Lagrein Urban Tramin 2007 (Cat. D)
84/100 – A.A. Lagrein Riserva Burgum Novum Castelfeder 2006 (Cat. C)
84/100 – A.A. Lagrein Riserva Baron Salvadori Nals-Margreid 2007 (Cat. C)
84/100 – A.A. Lagrein Rubatsch Manincor 2008 (Cat. B)
I Merlot:
89/100 – A.A. Merlot Alois Lageder 2004 (Cat. F)
88/100 – A.A. Merlot Brenntal Cortaccia 2007 (Cat. D)
85/100 – A.A. Merlot Sanct Valentin San Michele Appiano 2005 (Cat. E)
I Pinot Nero:
89/100+- A.A. Pinot Nero Schweizer Franz Haas 2008 (Cat. E)
*89/100 – Rosso del Sebino IGT Pinèro Cà del Bosco 2006 (Cat. G)
88/100+ – A.A. Pinot Nero Riserva Praepositus Abbazia di Novacella 2007 (Cat. E)
88/100 – A.A. Pinot Nero Sanct Valentin San Michele Appiano 2007 (Cat. E)
87/100 – A.A. Pinot Nero Riserva Burgum Novum Castelfeder 2007 (Cat. C)
87/100 – A.A. Pinot Nero Mason Manincor 2008 (Cat. D)
86/100 – A.A. Pinot Nero Krafuss Lageder 2007 (Cat. E)
86/100 – Trentino Pinot Nero Maso Montalto Lunelli 2007 (Cat. E)
86/100 – A.A. Pinot Nero Riserva Linticlarus Tiefenbrunner 2007 (Cat. E)
86/100 – A.A. Pinot Nero Maglen Tramin 2007 (Cat. D)
85/100 – A.A. Pinot Nero Franz Haas 2008 (Cat. C)
84/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Pinot Nero Rodel Pianezzi Pojer & Sandri 2007 (Cat. D)
I Blends:
91/100+ – A.A. Merlot-Cabernet Arzio Baron di Pauli 2007 (Cat. E)
91/100 – Rosso del Sebino IGT Maurizio Zanella Ca’ del Bosco 2003 (Cat. G)
89/100 – A.A. Rosso Cuvée Cabernet-Merlot Linticlarus Tiefenbrunner 2007 (Cat. E)
88/100 – A.A. Merlot-Cabernet Soma Cortaccia 2007 (Cat. B)
87/100 – A.A. Merlot-Cabernet Anticus Baron Salvadori Nals-Margreid 2007 (Cat. C)
87/100 – A.A. Cabernet-Merlot Loam Tramin 2007 (Cat. D)
86/100 – A.A. Lagrein-Cabernet Riserva Klaser Niklas 2007 (Cat. C)
85/100 – VdT Amistar Peter Sölva & Söhne 2007 (Cat. C)
I Vigneti delle Dolomiti I.G.T.:
92/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Gran Masetto Endrizzi 2006 (Cat. C)
90/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT San Leonardo Tenuta San Leonardo 2005 (Cat. F)
89/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Rosso Faye Pojer & Sandri 2007 (Cat. E)
87/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Rosso Istante Franz Haas 2007 (Cat. E)
87/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Merlot Cabernet Cason Hirschprunn Lageder 2006 (Cat. D)
86/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Rosso Pivier Cesconi 2007 (Cat. D)
86/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Masetto Nero Endrizzi 2008 (Cat. B)
86/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Beta Delta Rosso Lageder 2008 (Cat. D)
85/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Besler Ross Pojer & Sandri 2005 (Cat. B)
83/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Villa Gresti Tenuta San Leonardo 2005 (Cat. E)
82/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Rosso Cesconi Cesconi 2007 (Cat. B)
81/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Rosso Moratèl Cesconi 2007 (Cat. A)
79/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Terre di San Leonardo Tenuta di San Leonardo 2007 (Cat. B)
Alcune interpretazioni di “altri” vitigni:
87/100 – Teroldego Rotaliano Superiore Riserva Endrizzi 2008 (Cat. B)
86/100 – Teroldego Rotaliano Diedri Dorigati 2006 (Cat. C)
83/100 – A.A. Lago di Caldaro Classico Superiore Kalkofen Baron di Pauli 2009 (Cat. A)
82/100 – A.A. St. Magdalener Classico Uck am bach Produttori di Bolzano 2009 (Cat. A)
81/100 – A.A. Vernatsch Galea Nals-Margreid 2009 (Cat. B)
80/100 – A.A. Schiava Hexenbichler Tramin 2009 (Cat. A)
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
2) LE NOTE DI DEGUSTAZIONE:
I Cabernet:
90/100 – A.A. Cabernet Sauvignon Cor Romigberg Lageder 2006 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Saltata la 2005 perché annata non all’altezza, Alois Lageder propone il suo Cor in un millesimo splendido. La 2006 ci regala una delle interpretazioni più dinamiche della storia di questo vino. Un frutto che dovrà dire ancora molto in futuro, ma capace di regalare una precisione nel dettaglio notevole. Bocca in estrema coerenza sensoriale, ma dove le parti dure tendono ad avere la meglio in questo momento e dove il rigore del tannino avrà tutto il tempo per essere mitigato.
88+/100 – A.A. Cabernet Riserva Burgum Novum Castelfeder 2005 (Cat. D)
Ottenuto da sole uve Cabernet Sauvignon provenienti dai vigneti siti a Egna e Cortaccia, quello di Castelfeder si distingue tra le migliori interpretazioni di questa regione. Moderatamente concentrato nel colore, il naso è una prova di maturità, al pieno delle sue risorse, visto il frutto che appare in forma smagliante anche se in piena evoluzione e con un grado di progressione che sfocia nel campo della confettura e del tabacco biondo. Bocca affusolata e di buona profondità, dotato di un equilibrio che offre linearità gustative. Senza intoppi.
88/100 – A.A. Cabernet Sanct Valentin San Michele Appiano 2005 (Cat. E)
I segni di un’annata che ne hanno evidenziato alcuni tratti “colorati” e “caldi” del frutto, sono passati anche da qui, mettendo anche una sorta di freno alla verticalità e al dinamismo. Infatti il Cabernet di Hans Terzer, si colloca su buoni livelli, ma nulla più. Non è un vino che sicuramente potete dimenticare in cantina. Anzi, date magari sfogo al vostro cavatappi, poiché questo è il momento. Bocca che offre polpa e calore alcolico, dove l’acidità fatica a tenergli testa.
87/100 – A.A. Cabernet Sauvignon Freienfeld Cortaccia 2007 (Cat. D)
Piccolo passo indietro per il Freienfeld 2007 di Cortaccia, rispetto alla bella prova offerta lo scorso anno con la versione precedente. Colore e frutto dai tratti più concentrati, la prova olfattiva offre maturità e appagamento, mettendo anche in evidenza delle sfumature vanigliate lampanti. Dolcezza, calore e concentrazione anche al palato ed una chiusura del tannino che si mostra più asciutta.
87/100 – A.A. Cabernet Sauvignon Riserva Castel Ringberg Elena Walch 2005 (Cat. F)
Anche nel caso di questa Riserva, dobbiamo registrare una restrizione generale nel carattere a cui siamo solitamente abituati trovare invece nei vini della Walch. Frutto meno conciliante ed espressivo, con un quadro decisamente più sfumato e leggermente più erbaceo del solito, segno di una maturazione fenolica che non ha trovato il duo preciso compimento. Bocca calda, ma abbastanza rigida. Profonda e con una chiusura più convincente di quella mostrata all’olfatto.
87/100 – A.A. Cabernet Riserva Baron Salvadori Nals-Margreid 2007 (Cat. D)
Un vino convincente, senza grandi sbavature, anche se priva di picchi emozionali. Solido e deciso nel frutto, offre un grado di maturità più “croccante” di altri suoi fratelli di pari annata. Bocca più scomposta nell’equilibrio, dato anche dall’ago della bilancia che pesa più dalla parte del lato tannino-acidità. Si farà.
87/100 – A.A. Cabernet Sauvignon Linticlarus Riserva Tiefenbrunner 2007 (Cat. E)
Vino che all’olfatto si mostra un po’ rigido nello sviluppo. Tratti molto chiusi del frutto che appare comunque di buona sostanza e buona cura del dettaglio. Molto più lineare e scorrevole al palato, anche se il tannino ci mette del suo e ci riesce difficile in questo momento capire, se potrà mitigare il suo rigore in futuro.
86/100 – Trentino Cabernet Grener Dorigati 2006 (Cat. C)
Passo in avanti nella crescita costante di questo vino targato Dorigati. Versatile e abbastanza spigliato, anche se mostra un lato erbaceo abbastanza evidente. Bocca agile e che conferma quanto apparso all’olfatto.
85/100 – A.A. Cabernet Riserva Mumelter Produttori di Bolzano 2008 (Cat. D)
Confessiamo un pizzico di delusione, poiché ci si aspettava qualcosa in più da questa etichetta. Contratto nel profilo aromatico e con un taglio vegetale che ne frena la condizione “atletica”. Tutto questo viene rispecchiato al palato, se non che almeno al gusto, mostra più sostanza grazie ad una maturità più calda e mitigata da un’acidità non troppo nervosa.
84/100 – Trentino Cabernet Franc Riserva Letrari 2004 (Cat. C)
Assaggiamo per la prima volta questa Riserva di casa Letrari e nonostante la sua posizione, siamo abbastanza soddisfatti, in quanto mostra un carattere abbastanza deciso e che sa il fatto suo. Bocca però più contratta ed esile ed una trama tannica che mostra tutti i suoi lati indeformabili, visto che sette anni non sono stati sufficienti per calmarne i tratti.
I Lagrein:
89/100 – A.A. Lagrein Riserva Porphyr Cantina di Terlano 2007 (Cat. F)
Soglia della super eccellenza sfiorata per il Porphyr, ma che si colloca ben più lontano di quanto ha offerto invece la versione 2006 lo scorso anno. Da un lato, se vogliamo dare una chiave di lettura più ottimistica al paragone con l’altro millesimo, ha un lato carnoso e più armonico che lo rende decisamente più piacevole nel consumo nel breve periodo. Il frutto è già lussureggiante e meno granitico, si concede con facilità e si lascia trasportare con un’indole più distesa. Bocca rotonda, puntigliosa per quel suo lampo dato dalla consueta mineralità del sentore di grafite ed un’acidità equilibrata e accomodante. Chiusura di buona lunghezza.
87/100 – A.A. Lagrein Riserva Praepositus Abbazia di Novacella 2007 (Cat. D)
Buonissima prova del Lagrein dell’Abbazia di Novacella, anche se un gradino più sotto rispetto al risultato dello scorso anno. Meno concentrato e profondo di altri suoi “colleghi” della sponda dell’Adige, questo vino si propone con uno spirito più disinvolto, minerale e sapido. Naso croccante e bocca che si dipana con tanta succulenza messa in evidenza dall’acidità e dalla sapidità in chiusura.
87/100 – A.A. Lagrein Sanct Valentin San Michele Appiano 2005 (Cat. E)
Un vino centrato molto sul frutto, senza grandi iperboli ma con un’affidabilità senza pari. Dettagliato a livello aromatico, sfuma in sentori dolci vanigliati e di cioccolato senza mai risultare comunque invadente. Il centro bocca che risulta coerente all’olfatto, mentre tutto intorno, si ricama un corredo di buona freschezza e spiccata sapidità.
86/100 – A.A. Lagrein Frauriegl Cortaccia 2007 (Cat. B)
La zona di Cortaccia, è una delle migliori per la produzione di questo vitigno, per via delle sue caratteristiche di terreno sabbioso e per le sue esposizioni. Questo ha permesso, in una annata dal timbro “caldo” quale è stata la 2007, di proporre un vino dotato di un frutto vitale e da un profilo aromatico scattante, pur senza possedere la profondità o lo spessore di altri esemplari alto-atesini. Anche la bocca risulta più lineare, sostenuta da una brillante acidità a corredo di una sfera gustativa, caratterizzata da un tannino ben integrato. Peccato solo che il congedo, risulti un po’ troppo fulmineo nella chiusura.
86/100 – A.A. Lagrein Riserva Castel Ringberg Elena Walch 2006 (Cat. E)
Propositivo nel frutto ed esuberante nel frutto e nella sostanza, pur non avendo la precisione e la dovizia dei particolari che siamo soliti aspettarci in un vino della Walch. Concentrato, profondo, caffeoso e cioccolatoso, perde un filo in dinamismo. Molto meglio al palato, dove recupera punti anche sul piano della profondità, aiutato da una chiusura acido-sapida di lodevole rilievo.
86/100 (?) – A.A. Lagrein Schweizer Franz Haas 2008 (Cat. D)
Le capacità enologiche di questa azienda non le scopriamo sicuramente noi. E non ci preoccupiamo più di quel tanto, se la batteria dei rossi proposta quest’anno da Franz Haas non ha particolarmente brillato, come invece ci saremmo aspettati. Il Lagrein Schweizer si colloca in buona posizione, grazie ad una proposta olfattiva e gustativa di lodevole attenzione. Il caso vuole che, in degustazione, ha sofferto per un suo modo assai restio a concedersi, preferendo restare sulle sue posizioni un po’ rigide. Stessa cosa dicasi al palato, dove troviamo polpa, sostanza e freschezza, ma in un quadro più duro del solito. Il tempo ci dirà se potremmo sciogliere il punto interrogativo in futuro. Da attendere.
86/100 – A.A. Lagrein Riserva Linticlarus Tiefenbrunner 2007 (Cat. D)
Se cercate opulenze o particolari concentrazioni, questo vino non fa per voi. Se invece amate profili un po’ più esili e con un frutto meno polposo a giovamento di un quadro più spostato sul floreale-speziato, ecco che invece, il Lagrein Linticlarus può fare il vostro caso. Anche al palato si mostra un filo più scarno di altri suoi pari-vitigno, in favore di un bilanciamento improntato sul timbro acido-sapido.
85/100 – A.A. Lagrein Lindenburg Lageder 2006 (Cat. D)
Più monolitico e più chiuso del solito è il Lindenburg 2006 di Alois Lageder. Tende a rilevare un lieve tocco vegetale a dare maggiore rigidità ad un frutto meno polposo e meno accondiscendente. Al palato si mostra snello, moderato nell’apparire e con una chiusura un po’ precoce di quanto ci saremmo aspettati da questa etichetta.
85/100 – A.A. Lagrein Riserva Gries Prestige Line Produttori di Bolzano 2008 (Cat.D)
Ridimensionato (e di molto) rispetto alla bellissima prova messa in campo lo scorso anno. Il profilo olfattivo non possiede la medesima intensità e profondità, pur garantendo una buona qualità generale. Al palato si dipana in maniera soft e anche con un tocco di suadenza, ma perde strada sul piano dello spessore e della chiusura retro-olfattiva.
85/100 – A.A. Lagrein Urban Tramin 2007 (Cat. D)
Il Lagrein Urban di Tramin si caratterizza per una buona continuità qualitativa, pur non avendo mai mostrato nel corso della sua storia, ne grandi spessori, ne tantomeno dei vistosi voli pindarici. Naso pulito, dettagliato, preciso. Un frutto “ordinato”, contornato da un lieve apporto speziato. Bocca di estrema concordanza, dal lieve spessore e da una chiusura di buona intensità.
84/100 – A.A. Lagrein Riserva Burgum Novum Castelfeder 2006 (Cat. C)
Semplice, diretto, sottile e lineare. Questi gli aggettivi per definire il Lagrein Burgum Novum di Castelfeder. Non di grande profondità e neanche di grande ricchezza, ma molto preciso nella cadenza aromatica. Bocca pulita e appena resa impervia da un’acidità scalpitante e per un tannino un po’ nervosetto. Tutto sommato, risulta buona la chiusura.
84/100 – A.A. Lagrein Riserva Baron Salvadori Nals-Margreid 2007 (Cat. C)
Un aspetto troppo fumé ed un quadro aromatico dall’impronta un po’ troppo calda, non hanno permesso a questo vino di posizionarsi su livelli più elevati. Certi caratteri derivanti dall’annata, sembrano aver preso potere quì, più che in altre parti. Bocca che si mostra più agile, anche se il tannino si mostra asciutto in chiusura e fa da freno all’articolazione post-gustativa.
84/100 – A.A. Lagrein Rubatsch Manincor 2008 (Cat. B)
Sinceramente ci saremmo aspettati di più dal Lagrein Rubatsch. Esile e non dotato di grandissima profondità, sembra prediligere un temperamento più low profile. Bocca diretta, sottile e semplice. Abbastanza equilibrata nell’insieme.
I Merlot:
89/100 – A.A. Merlot Alois Lageder 2004 (Cat. F)
Soglia della super eccellenza appena sfiorata per la versione 2004 del Merlot della prestigiosa azienda di Magré. Vino spesso, deciso, espressivo, manca solo in una maggiore cura del dettaglio per essere precisi. Ed è proprio questo che non gli ha permesso di raggiungere un livello più consono ai suoi mezzi. Il profilo olfattivo si mostra già subito aperto e gradevole nell’immediato. Humus e sottobosco ne fanno da puntiglio ad un frutto carnoso e ben eseguito. Bocca per le rime. Agile e accomodante allo stesso tempo. Fino in chiusura.
88/100 – A.A. Merlot Brenntal Cortaccia 2007 (Cat. D)
Ennesima prova di rilievo per il Merlot Brenntal, il quale, pur lontano dal risultato ottenuto lo scorso anno, si conferma una delle migliori etichette della regione. Viene sempre messo in rilievo quel suo lato pepato e di muschio che lo fa un po’ Pomerol ed intriga per il frutto dolce, polposo e maturo. Bocca suadente, di bella eleganza e armonia che lo rende un calice di grande apprezzamento oggi, ma che non disdegna se aspettato. Chiusura all’insegna delle spezie.
85/100 – A.A. Merlot Sanct Valentin San Michele Appiano 2005 (Cat. E)
I vini di Hans Terzer hanno il vantaggio di riuscire ad imprimere forza, pulizia ed estrema disinvoltura. Anche in annate più difficili. Poco importa se poi il profilo aromatico risulti più sfumato e con un grado di maturità più deciso. Queste sono conseguenze dell’annata e vanno accettate per come sono. Al palato comunque non perde in scorrevolezza, anche di fronte ad un congedo più anticipato del solito.
I Pinot Nero:
90/100 – A.A. Pinot Nero Schweizer Franz Haas 2008 (Cat. E)
Ha fatto molto discutere il panel di assaggio, la versione 2008 del Pinot Nero Schweizer di Franz Haas. Alla fine siamo stati comunque propensi ad aggiudicargli di diritto la soglia della super eccellenza, anche di fronte ad un vino che si è mostrato introverso e chiuso sotto il profilo aromatico, pur dimostrando eleganza e cura del dettaglio. Anche al palato il suo essere così restio a dato problemi di percezione del suo reale potenziale, ma la scorrevolezza e l’articolazione post-gustativa hanno fatto sì che quello indicato fosse il suo reale valore.
*89/100 – Rosso del Sebino IGT Pinèro Cà del Bosco 2006 (Cat. G)
Inserito come al solito come virus nella batteria dei Pinot Nero alto-atesini, non fatica a imporre il suo status. Dimostra un taglio olfattivo più caloroso e speziato, anche se l’articolazione non ne risente, rimanendo su dettagli croccanti del frutto. Bocca suadente. Stile e grazia sono gli aggettivi più adatti per decifrare quella che è la sua propensione verso la profondità. Chiusura di grande eleganza.
88/100+ – A.A. Pinot Nero Riserva Praepositus Abbazia di Novacella 2007 (Cat. E)
Piccolo passo in avanti per quanto riguarda la versione 2007 del Pinot Nero Riserva di Novacella. Maturità, più articolazione ed un profilo aromatico più croccante sono a fare da contrappunto ad un vino di grande piacevolezza. Anche la gustativa imprime freschezza e agilità ad uno spessore presente ma non invadente.
88/100 – A.A. Pinot Nero Sanct Valentin San Michele Appiano 2007 (Cat. E)
Altissimo Ceto
Con molte probabilità siamo di fronte ad una delle migliori espressioni del Pinot Nero Sanct Valentin. Non ricordiamo un’articolazione così decisa e precisa, mostrando un frutto focoso ed esuberante, senza cedimenti. Accenni speziati di spezie piccanti e dolci, ne chiudono in bellezza il quadro. Bocca pulita e nitida, dove freschezza ed energia danno vitalità al tutto.
87/100 – A.A. Pinot Nero Riserva Burgum Novum Castelfeder 2007 (Cat. C)
Frutto godibile ed immediato, per un Pinot Nero che non mostra i muscoli, ma che risulta molto composto all’olfatto. Palato avvolgente, dotato di una venatura “dolce” dato in parte dalla percezione di un sentore del legno che non si mostra invasivo, ma che sicuramente incombe. Freschezza e sapidità, ne aumentano l’agilità in chiusura.
87/100 – A.A. Pinot Nero Mason Manincor 2008 (Cat. D)
Assente dalle nostre sessioni il Mason di Mason, possiamo comunque rallegrarci con questo vino. E’ sempre un vino di sostanza e personalità il Mason di Manincor. Lineare, cristallino e rigoroso nel carattere, avrà bisogno ancora del tempo per trovare la giusta armonia. Al palato, scorre con grazia ed un pizzico di incisività, senza mai dare l’impressione di essere troppo energico.
86/100 – A.A. Pinot Nero Krafuss Lageder 2007 (Cat. E)
Di facile e chiara lettura è il Krafuss di Alois Lageder. Sviluppato come sempre intorno al suo carattere fruttato e la notoria matrice caffeosa, mostra un’anima più polposa se paragonato all’edizione precedente. Al palato la trama tannica si sviluppa con equilibrio e con un pizzico di incisività in più. Buona la lunghezza.
86/100 – Trentino Pinot Nero Maso Montalto Lunelli 2007 (Cat. E)
Dotato di un carattere più vispo dell’edizione precedente, il Maso Montalto dei Lunelli è sempre un Pinot Nero più che corretto. Senza voli pindarici, ma senza sbavature, colpisce per regolarità e pulizia. Palato di estrema coerenza, quasi esile sembrerebbe, ma dotato di un buon indice di saporosità.
86/100 – A.A. Pinot Nero Riserva Linticlarus Tiefenbrunner 2007 (Cat. E)
Peccato per quelle note legate al legno che tendono a impossessarsi un po’ troppo della scena, altrimenti la Riserva del Pinot Nero di casa Tiefenbrunner, avrebbe guadagnato qualche posizione in più. Sotto si percepisce un frutto solido, compatto e deciso, mentre al palato si dipana con maggiore scorrevolezza. Speriamo possa rivalutarsi.
86/100 – A.A. Pinot Nero Maglen Tramin 2007 (Cat. D)
Un Pinot Nero ben fatto questo Maglen di Tramin. Non lascerà magari grandissime speranze ai posteri, ma da bere adesso è un calice che traspira godibilità e scorrevolezza gustativa. Palato conforme e molto giocato sulla freschezza.
85/100 – A.A. Pinot Nero Franz Haas 2008 (Cat. C)
Soddisfacente e più che corretto è il Pinot Nero “classico” di Franza Haas. Molto più aperto e godibile del suo fratello maggiore, esprime frutto a go-go e bevibilità su grandi scale. Spensierato e amichevole sarà il vostro approccio con lui.
84/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Pinot Nero Rodel Pianezzi Pojer & Sandri 2007 (Cat. D)
Caspita! Ad essere sinceri, ci saremmo aspettati sicuramente di più dal Rodel Pianezzi del duo Mario Pojer e Fiorentino Sandri. Stranamente esile sia nel profilo olfattivo che in quello gustativo ed abbastanza monocorde per quanto concerne l’impatto aromatico. Bocca sottile e lineare. Ha pertanto il vantaggio di essere facile da bere ora e con una chiave di lettura accessibile a tutti.
I Blends:
91/100+ – A.A. Merlot-Cabernet Arzio Baron di Pauli 2007 (Cat. E)
Altissimo Ceto
Esprimere per l’ennesima volta, parole di elogio per la qualità dei vini proposti da questa cantina, correremmo il rischio di essere pedanti e ripetitivi. Ma tant’è, l’Arzio 2007 si surclassa per qualità, spessore e trama. Se poi dovessimo paragonarlo alla versione precedente, eccolo che lo vediamo passare in maniera agevole la soglia dei 90 punti, meritarsi la menzione speciale e guadagnare un segno più, messo lì per tradurre la vittoria al fotofinish nella batteria dei blends, con il campione descritto in seguito. Palato di grande ampiezza, trama, saporosità e lunghezza. Senza sbavature e con un carattere personale, davvero ragguardevole. Bravi!
91/100 – Rosso del Sebino IGT Maurizio Zanella Ca’ del Bosco 2003 (Cat. G)
Le difficoltà di un millesimo come la 2003, non si sono mostrate d’ostacolo per questa versione del Maurizio Zanella. Proposta e degustata in queste sessioni, così come lo è stato per il Pinero, si è guadagnato agilmente una posizione di tutto rispetto. Preciso e solido come suo solito, magari meno scattante di altre annate, il frutto è ricco e polposo. Un lieve accenno erbaceo, ma che non “disturba” affatto la progressione floreale e speziata del profilo olfattivo. Bocca ben bilanciata tra rovere e frutto ed una trama tannica fitta, che si mostra solo appena un po’ cruda, fanno da preludio ad un finale tutto in scioltezza.
89/100 – A.A. Rosso Cuvée Cabernet-Merlot Linticlarus Tiefenbrunner 2007 (Cat. E)
Ottenuto da un blend quasi paritario di uve Cabernet e Merlot, la Cuvée Linticlarus, si presenta come uno dei vini più interessanti proposti quest’anno da questa prestigiosa azienda, che per un soffio non raggiunge la soglia dei 90 punti. Vino deciso, di forte intensità e carica aromatica, mostra solo un lato vanigliato un po’ in eccesso in questo momento. Prevediamo che avrà modo di integrarsi con maggiore facilità, al fine di rendere tutto più armonico l’insieme. Bocca carnosa e suadente, con buona profondità ed equilibrio in chiusura.
88/100 – A.A. Merlot-Cabernet Soma Cortaccia 2007 (Cat. B)
Dal nome che deriva dal greco antico che sta indicare il “corpo”, il Soma della prestigiosa cantina di Cortaccia, è ottenuto in maggiore percentuale da uve Merlot ed il restante, con il Cabernet Sauvignon. Nell’insieme abbiamo potuto apprezzare tutta la “dolcezza” e la suadenza del vitigno cardine, il suo lato intrigante e armonico, curato nel dettaglio, anche se la progressione rimane un po’ sfumata per via dell’annata originaria. Bocca in perfetta sintonia e a chiudere una lunghezza che offre distinzione ad un vino decisamente ben fatto.
87/100 – A.A. Merlot-Cabernet Anticus Baron Salvadori Nals-Margreid 2007 (Cat. C)
Di buona estrazione, senza apparire troppo eccessivo nelle sue forme, l’Anticus si propone come un vino che sarà in grado di soddisfare palati dalle svariate preferenze. Il tutto si articola con buona disinvoltura ed accuratezza. Solo al palato mostra in chiusura un tannino abbastanza asciutto che gli impedisce di “spuntare” un punteggio più elevato.
87/100 – A.A. Cabernet-Merlot Loam Tramin 2007 (Cat. D)
Vino dalle propensi caratteristiche di spigliatezza e di brio. Non mostra uno spessore tra i più elevati, ma viene apprezzato per i pregi del suo carattere, che ne fanno un vino dalla sicura affidabilità e propenso ad accompagnarsi benissimo a tavola.
86/100 – A.A. Lagrein-Cabernet Riserva Klaser Niklas 2007 (Cat. C)
Decisamente più convincente di quanto proposto lo scorso anno, per questa Riserva di casa Niklas. Decisamente dotato di un carattere con un taglio meno “evoluto” e più croccante, propone un frutto polposo e agile. Un taglio un po’ erbaceo che si fa sentire al palato, fa da corredo ad un gusto comunque spigliato e con una chiusura più elegante della versione precedente.
85/100 – VdT Amistar Peter Sölva & Söhne 2007 (Cat. C)
Assente dalle sessioni di quest’anno dell’Edizione, troviamo quindi solo l’Amistar “normale” ad occupare le fila delle degustazioni dei “blends”. Sul piano del punteggio, fa un passettino indietro se paragonato alla versione precedente, anche se dal punto di vista della spinta e della convinzione, rimane invariato rispetto a quanto proposto invece sul piano della sostanza. Palato tenace, ancora da domare, in virtù di un tannino che si mostra con una certa vivacità.
I Vigneti delle Dolomiti I.G.T.:
92/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Gran Masetto Endrizzi 2006 (Cat. C)
Altissimo Ceto
Standing ovation per questa versione del Gran Masetto di Paolo Endrici. Ottenuto da una vinificazione delle uve appassite di Teroldego, la 2006 è con molte probabilità tra i migliori millesimi mai proposti da questa cantina trentina. Dotato di spessore, di grande concentrazione cromatica e olfattiva, non mostra però mai un carattere che tende ad essere stanco ed appagato. Dinamico ed articolato nelle sue sfumature che si aprono a contatto con l’ossigeno, assumendo anche nuove forme a disegnare un quadro di grande precisione ed eleganza. Bocca carnosa, piena, avvolgente, mette in evidenza un rovere ben dosato, pronto ad aggiungere dolcezza al tutto, ma che presto viene domato dal versante delle durezze, dove acidità, sapidità e mineralità, irrompono con energia in un palato che viceversa sarebbe stata dominato dall’alcol. Di grande lunghezza e profondità. Menzione speciale doverosa e meritata.
90/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT San Leonardo Tenuta San Leonardo 2005 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Gli mancherà magari lo scatto, l’ampiezza e la profondità sfoderata con la versione 2004 degustata lo scorso anno, ma si attesta sempre sui livelli che merita. Anche di fronte alle difficoltà di una 2005, quindi, il San Leonardo si impone come uno dei tagli bordolesi italici più riusciti. Il suo marchio è quello di sempre, la personalità pure, un lato erbaceo un po’ più “crudo”, fanno da contrappunto ad un vino decisamente improntato sull’eleganza. Quella dei Guerrieri Gonzaga, la cui signorilità è sempre a servizio ad un’azienda modello di classe e raffinatezza, che si riflette, sempre con garbo nei loro vini. Il palato mette in mostra volume e tannini ancora sulla via dell’integrazione, scalpitanti e tenaci, pur mantenendo un ruolo di complemento in un quadro di avvolgenza e profondità. La nostra menzione speciale è comunque meritata ancora una volta.
89/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Rosso Faye Pojer & Sandri 2007 (Cat. E)
Di straordinaria immediatezza aromatica è la 2007 del Rosso Faye. In questa bottiglia, il caro amico Mario Pojer, ha tirato fuori maggiore concentrazione e maggiore calore, rispetto a molte prove sfoderate in passato. Un frutto di chiara facilità di lettura, senza cadere troppo nel ruffiano, ma che prescinde sempre da una eleganza e personalità che lo hanno reso famoso. Bocca scorrevole, lineare e pulita, dove la matrice calda dell’alcol trova un bel complemento ad una freschezza davvero di rilievo.
87/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Rosso Istante Franz Haas 2007 (Cat. E)
“L’istante” è quel momento in cui Franz Haas decide le percentuali dell’assemblaggio. Ottenuto in prevalenza da uve Cabernet Sauvignon e Petit Verdot, questo vino è in profondo stile aziendale. Vini che prediligono l’agilità, la linearità ed il dinamismo, piuttosto che la concentrazione e lo spessore. Il frutto dunque è incisivo e di grande intensità. Molto verticale anche al palato, dove viene messa chiaramente in evidenza la freschezza e la sapidità.
87/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Merlot Cabernet Cason Hirschprunn Lageder 2006 (Cat. D)
Curioso, atipico e originale come suo solito, è il Casòn Hirschprunn di Lageder. Taglio bordolese arricchito dalla presenza di uve Lagrein e Syrah da vigneti coltivati in biodinamica, la versione 2006 ha dato origine ad un vino riuscito, piacevole e, dicevamo, originale. Frutto ricco, pieno, dotato di un ventaglio speziato allo stesso tempo dolce e pungente. Lo stesso dicasi alla gustativa, dove questa impronta, aiutata dall’acidità e dalla sapidità, ne fanno un vino scattante e apprezzato da chi ama questo genere di vini, piuttosto di quelli che prediligono le rotondità e le morbidezze.
86/100 -Vigneti delle Dolomiti IGT Rosso Pivier Cesconi 2007 (Cat. D)
Il Pivier rappresenta il vino rosso di punta dei fratelli Cesconi. Ottenuto da sole uve Merlot, la 2007 si presenta come un’edizione dotata di buona struttura e con un frutto in perfetto equilibrio e sintonia con il legno. Bocca ampia ma lineare allo stesso tempo, non colpisce per la profondità, ma piuttosto per un’articolazione minuta e da ricercare con minuziosità. Deve crescere.
86/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Masetto Nero Endrizzi 2008 (Cat. B)
Per quanto riguarda invece la 2008 del Masetto Nero, troviamo un’espressione meno profonda e meno ricca, di quella proposta e messa in campo lo scorso anno. Bocca in perfetta sintonia, la quale predilige l’aspetto più agile e fresco della gustativa, se rapportato alle morbidezze.
86/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Beta Delta Rosso Lageder 2008 (Cat. D)
Un naso diretto, compatto e diretto in un tessuto olfattivo e gustativo pimpante e spigliato, più di quanto possa offrire invece la morbidezza e lo spessore. Acidità appuntita in un quadro croccante e fragrante.
85/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Besler Ross Pojer & Sandri 2005 (Cat. B)
Uvaggio particolare di uve Pinot Nero, Zweigelt, Franconia, Negrara Trentina e Groppello, ne fanno un vino di sicura originalità. Anche perché alle spalle ci sono le sapienti mani di Mario Pojer a dare forma ad un profilo aromatico, meno giocato sul frutto e più portato verso uno stile floreale e speziato. Bocca vivace, energica e vigorosa, la morbidezza è data più dallo scorrere del tempo passato in bottiglia che ne ha smussato molte delle sue asperità.
83/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Villa Gresti Tenuta San Leonardo 2005 (Cat. E)
Non è proprio il secondo vino del San Leonardo, in quanto è ottenuto in prevalenza da uve Merlot ed una piccola percentuale di Carmenère. Si distacca completamente dal vino “principe” aziendale, non solo perché dotato di uno spessore più lineare, ma anche per uno stile più diretto e suadente. Ammalia e si lascia godere per la sua immediatezza e per quel suo carattere un po’ pepato. Bocca più sottile di quanto ci si potesse aspettare dal quadro olfattivo, mette in evidenza un tannino più duro e un uscita che si congeda in maniera frettolosa.
82/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Rosso Cesconi Cesconi 2007 (Cat. B)
Un punticino in più per il Rosso Cesconi, ottenuto da uve Teroldego e Lagrein. Semplice, diretto e lineare. Non di volume, ma un vino dal facile approccio e dalla sicura bevibilità. Infatti, sono proprio le doti di freschezza a fare da contrappunto ad un vino di facile lettura e comprensione.
81/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Rosso Moratèl Cesconi 2007 (Cat. A)
Un vino composto, misurato ed estremamente piacevole, anche se un po’ esile nella forma. Bocca pulita, fresca e sapida.
79/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Terre di San Leonardo Tenuta di San Leonardo 2007 (Cat. B)
(etichetta non disponibile)
Il Terre di San Leonardo è l’ultimo nato in casa Guerrieri Gonzaga. Nato dai vigneti più giovani della Tenuta, rappresenta quindi una visione più semplice, diretta e sottile del suo fratello maggiore. Con il vantaggio di essere accessibile ai più e immediato nella sua godibilità.
Alcune interpretazioni di “altri” vitigni:
87/100 – Teroldego Rotaliano Superiore Riserva Endrizzi 2008 (Cat. B)
Assente la 2007 perché non inviata, la Riserva del Teroldego di casa Endrizzi degustata quest’anno è quella targata 2008, che si attesta su dei livelli inferiori della 2006 degustata nell’edizione precedente. Rimane comunque un risultato di tutto rispetto, in quanto spessore e dinamismo sono sempre presenti, per dare vitalità ad un vino dai forti connotati fruttati, croccanti e fragranti. Bocca solida e tenace, avrà bisogno di tempo per dare maggiore riservatezza a dei tannini che si mettono in evidenza per la loro esuberanza in questa fase della maturazione.
86/100 – Teroldego Rotaliano Diedri Dorigati 2006 (Cat. C)
Tutto sommato si potrebbe considerare buona la prova nell’insieme della versione 2006 del Diedri. Un Teroldego di personalità, efficacia e solidità, con un palato che si mostra subito avvolgente, salvo poi delinearsi sugli aspetti un po’ più “duri” della gustativa. Di buon livello è anche la chiusura.
83/100 – A.A. Lago di Caldaro Classico Superiore Kalkofen Baron di Pauli 2009 (Cat. A)
La bontà qualitativa della Baron di Pauli passa anche per questa Schiava. Da servire ad una temperatura più fresca per favorirne l’agilità e la freschezza del frutto e le doti di immediatezza e di estrema godibilità messe in campo al palato.
82/100 – A.A. St. Magdalener Classico Uck am bach Produttori di Bolzano 2009 (Cat. A)
Il “capitolo” Schiava prosegue con l’Huck am Bach della Produttori di Bolzano. Diretto e di estrema piacevolezza come suo solito, la 2009 ha messo sulle scene una gustativa più pronunciata rispetto ad altre versioni del passato.
81/100 – A.A. Vernatsch Galea Nals-Margreid 2009 (Cat. B)
Gran passo in avanti per il Galea di Nals Margreid. La 2009 mette in mostra maggiore spessore e solidità ed una freschezza al palato, disegnata da una sapidità rilevante.
80/100 – A.A. Schiava Hexenbichler Tramin 2009 (Cat. A)
Vino ben fatto, semplice, lineare e dalla grande immediatezza. Soprattutto aromatica, visto che la chiusura al palato si mostra più affrettata delle altre Schiave presenti in sessione.
Articolo redatto da:
Ivano Antonini alias EnoCentrico
Curatore della Guida dei Vini on-line di Altissimo Ceto e Referente regionale per il Piemonte.
Sommelier Professionista, Degustatore Ufficiale e Relatore ai corsi A.I.S.
Sommelier operante presso il Ristorante Relais & Chateaux “Il Sole di Ranco”.
Miglior Sommelier Professionista d’Italia AIS 2008, Miglior Sommelier della Lombardia 2001 e Sommelier dell’anno per la Guida de L’espresso 2006.
Si Ringrazia i componenti del panel di degustazione del portale Viaggiatore Gourmet-Altissimo Ceto per aver preso parte alle sessioni di assaggio.
Di seguito, potete trovare gli altri post inerenti la nostra Guida dei Vini on-line:
EDIZIONE 2010/2011:
PIEMONTE
-I Langhe Nebbiolo ed i Nebbiolo d’Alba
LOMBARDIA
TRENTINO ALTO-ADIGE
-Le “bollicine” metodo classico
-I Vini Bianchi (Seconda parte)
EMILIA-ROMAGNA
TOSCANA
-I Rosso di Montalcino, Sant’Antimo ed i vini a IGT
-I Brunello di Montalcino e le Riserve
MARCHE
SICILIA
EDIZIONE 2009/2010:
PIEMONTE
-I Langhe Nebbiolo e Nebbiolo d’Alba.
-Le Barbere d’Asti e altre Barbere.
LOMBARDIA
TRENTINO ALTO-ADIGE
-Le “bollicine” metodo classico.
VENETO
-I vini di Breganze, gli IGT ed altre eccellenze regionali.
FRIULI VENEZIA-GIULIA
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – prima parte.
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – seconda parte.
-I Vini Rossi ed alcune “chicche” dolci.
EMILIA-ROMAGNA
-Sangiovese di Romagna, Albana di Romagna passito e altre eccellenze.
UMBRIA
TOSCANA
-Le produzioni IGT del Chianti Classico ed alcune eccellenze di zone limitrofe.
-Le eccellenze di Cortona e di Montepulciano.
-Le eccellenze della “Costa” (prima parte): I vini bianchi, Bolgheri e Montecucco
-Le eccellenze della “Costa” (seconda parte): Scansano, Val di Cornia e le produzioni ad I.G.T.
MARCHE
-Il vitigno Verdicchio nelle sue sfumature.
ABRUZZO
CAMPANIA
SICILIA
-I Vini bianchi e rossi dell’Etna.
-I Vini bianchi e rossi della Sicilia.
La Guida dei Vini on-line by Altissimo Ceto. Dedicata alle sole eccellenze. Sponsored By Amici Gourmet – Network esclusivo di appassionati Gourmet.
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