Articolo a cura di Ivano Antonini-EnoCentrico
Curatore della Guida dei Vini on-line dedicata alle sole eccellenze.
Affrontiamo in questa prima parte del racconto riguardante i Vini Bianchi del Trentino Alto-Adige per la nostra Guida dei Vini on-line dedicata alle sole eccellenze, i risultati scaturiti dalle sessioni che hanno visto come protagonisti i vitigni Chardonnay, Gewürztraminer, Pinot Bianco e Pinot Grigio.
Buona lettura!
In questo articolo si parla di: Abbazia di Novacella, Baron di Pauli, *Ca’ del Bosco, Cantina di Terlano, Castelfeder, Cesconi, Cortaccia, Franz Haas, Elena Walch, Hofstätter, Lageder, Manincor, Nals-Margreid, Niklas, Peter Sölva & Söhne, Produttori di Bolzano, San Michele Appiano, Tiefenbrunner, Tramin.
Link di riferimento alla denominazione dell’Edizione 2009-2010: I Vini Bianchi
Prima di passare al racconto dei vini degustati, per prima cosa la solita piccola legenda su come orientarsi nei nostri articoli.
Al primo punto troverete la graduatoria finale che è scaturita al termine delle nostre sessioni, visualizzando i soli punteggi. Tale graduatoria è suddivisa prima di tutto per tipologia e poi per punteggio. In caso di medesima valutazione, si segue il classico ordine alfabetico riferito ai produttori. In rosso sono segnalati i vini che hanno ricevuto il premio speciale, dato all’unanimità dal nostro panel, ovvero l’ Altissimo Ceto. Accanto al vino troverete la categoria di riferimento al prezzo che potrete trovare indicativamente sullo scaffale di un’enoteca. I vini contrassegnati con l’asterisco (*) riguardano i “virus”, ovvero quei vini che non appartengono alle denominazioni o regioni degustate, ma che per vari motivi sono stati inseriti e valutati in queste sessioni.
Al secondo punto, sarà ripresa la medesima graduatoria, questa volta integrata con relativa foto all’etichetta e le note di degustazione. Ai nomi di ciascun produttore è “linkata” la propria scheda aziendale. Cliccandoci sopra, potrete accedere a dati, recapiti e le corrispondenti schede tecniche. Tutto questo al fine di avere il massimo delle informazioni relative al vostro vino interessato.
Troverete le considerazioni finali, al termine della seconda parte.
Buona lettura!
1) LA GRADUATORIA:
Gli Chardonnay:
94/100 – A.A. Terlaner Chardonnay Cantina di Terlano 1996 (Cat. H)
*90/100 – Curtefranca Chardonnay Ca’ del Bosco 2007 (Cat. G)
90/100 – A.A. Chardonnay Lowengang Lageder 2007 (Cat. E)
90/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Bianco Faye Pojer & Sandri 2007 (Cat. D)
89/100 – A.A. Chardonnay Riserva Burgum Novum Castelfeder 2006 (Cat. D)
89/100 – A.A. Chardonnay Baron Salvadori Nals-Margreid 2008 (Cat. C)
88/100 – A.A. Chardonnay Sanct Valentin San Michele Appiano 2008 (Cat. D)
86/100 – A.A. Chardonnay Sophie Manincor 2009 (Cat. B)
86/100 – A.A. Chardonnay Linticlarus Tiefenbrunner 2008 (Cat. F)
84/100 – A.A. Chardonnay Gaun Lageder 2009 (Cat. B)
83/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Chardonnay Cesconi 2009 (Cat. B)
I Gewürztraminer:
93/100 – A.A. Gewurztraminer Exilissi Baron di Pauli 2008 (Cat. E)
91+/100 – A.A. Gewurztraminer Nussbaumer Tramin 2009 (Cat. D)
91/100 – A.A. Gewurztraminer Lunare Cantina di Terlano 2008 (Cat. E)
91/100 – A.A. Gewurztraminer Kolbenhof Hofstätter 2009 (Cat. D)
90/100 – A.A. Gewurztraminer Kastelaz Elena Walch 2009 (Cat. E)
89/100 – A.A. Gewurztraminer Kleinstein Produttori di Bolzano 2009 (Cat. B)
89/100 (?) – A.A. Gewurztraminer Sanct Valentin San Michele Appiano 2009 (Cat. D)
88/100 – A.A. Valle Isarco Gewurztraminer Praepositus Abbazia di Novacella 2009 (Cat. C)
88/100 – A.A. Gewurztraminer Brenntal Cortaccia 2009 (Cat. C)
88/100 – A.A. Gewurztraminer Baron Salvadori Nals-Margreid 2009 (Cat. C)
86/100 – A.A. Gewurztraminer Franz Haas 2009 (Cat. B)
85/100 – A.A. Gewürztraminer Amistar Peter Sölva & Söhne 2009 (Cat. A)
85/100 – A.A. Gewurztraminer Castel Turmhof Tiefenbrunner 2009 (Cat. D)
84/100 – Trentino Traminer Aromatico Cesconi 2009 (Cat. B)
84/100 – A.A. Gewuztraminer Am Sand Lageder 2008 (Cat. C)
I Pinot Bianco:
88+/100 – A.A. Pinot Bianco Riserva Vorberg Cantina di Terlano 2007 (Cat. C)
88/100 – A.A. Pinot Bianco Sanct Valentin San Michele Appiano 2008 (Cat. D)
87/100 – A.A. Pinot Bianco Barthenau Vigna San Michele Hofstätter 2008 (Cat. C)
86/100 – A.A. Pinot Bianco Kastelaz Elena Walch 2009 (Cat. B)
85/100 – A.A. Pinot Bianco Riserva Klaser Niklas 2007 (Cat. A)
84/100 – A.A. Pinot Bianco Franz Haas 2009 (Cat. A)
84/100 – A.A. Pinot Bianco Haberle Lageder 2009 (Cat. B)
84/100 – A.A. Pinot Bianco Dellago Produttori di Bolzano 2009 (Cat. A)
83/100 – A.A. Pinot Bianco Moriz Tramin 2009 (Cat. B)
82/100 – A.A. Pinot Bianco Sirmian Nals-Margreid 2009 (Cat. A)
I Pinot Grigio:
87/100 – A.A. Pinot Grigio Sanct Valentin San Michele Appiano 2008 (Cat. D)
86/100 – A.A. Pinot Grigio Unterebner Tramin 2009 (Cat. B)
84/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Pinot Grigio Cesconi 2009 (Cat. B)
84/100 – A.A. Pinot Grigio Porer Lageder 2009 (Cat. C)
84/100 – A.A. Pinot Grigio Punggl Nals-Margreid 2009 (Cat. A)
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
2) LE NOTE DI DEGUSTAZIONE:
Gli Chardonnay:
94/100 – A.A. Terlaner Chardonnay Cantina di Terlano 1996 (Cat. H)
Altissimo Ceto
Non colpisce per l’imponenza della struttura, non trafigge per opulenza, ma mostra tutta la sua sontuosità attraverso il dinamismo della articolazione, lo splendore irradiato da un frutto generoso e di grande complessità, la magnificenza di una stoffa di grande carattere e la prestanza e l’agilità dal taglio giovanile delle linee. Il tutto con la classe e lo stile di una grande firma come quella della Cantina Terlano. Non poteva essere altrimenti e i presupposti vi erano tutti, visto che la stessa cantina ha preferito uscire in commercio con l’annata 1997 recensita lo scorso anno ed allungare così ulteriormente il periodo di soggiorno di questa splendida 1996. Di grande espressività caratteriale tanto da arrivare a colpire più punti percorrendo i “classici” binari emotivi, partendo dal cervello, visto che un vino così sarà difficile dimenticarlo tanto in fretta, passando dall’udito teso a sentire sussurrare ogni richiamo per poi arrivare dritto al cuore e lì deciso a restare. Per sempre o solo per un anno. Giusto quel lasso di tempo che passerà fino all’uscita del prossimo capolavoro enologico di Terlano.
*90/100 – Curtefranca Chardonnay Ca’ del Bosco 2007 (Cat. G)
Altissimo Ceto
Soglia della super-eccellenza raggiunta in scioltezza dallo Chardonnay di Cà del Bosco, inserito come visus (così come sarà il caso anche degli altri IGT di questa cantina) in queste sessioni dei vini alto-atesini. Distinguibile dagli altri per un grado di opulenza più accentuato, rispetto anche al millesimo che lo ha preceduto. Presenta un bagaglio aromatico che deve trovare ancora la giusta sinergia, soprattutto con il legno, anche se il taglio è decisamente di grande fattura tecnica e stilistica. Con l’ossigenazione prende forma una complessità che va ad integrare la decisa verticalità di questo vino. Al palato colpisce già da qualche anno attraverso un’impronta sapida intrigante e decisa, tesa ad articolare un percorso gustativo che volge al termine senza intoppi, nonostante un impatto alcolico abbastanza sostenuto e che è derivante dai fasti dell’annata di origine.
90/100 – A.A. Chardonnay Lowengang Lageder 2007 (Cat. E)
Bissato il successo dello scorso anno, grazie ad una prova maiuscola per definizione e intraprendenza, pur non possedendo lo stesso charme e la medesima articolazione, in questo caso un po’ frenata da una freschezza che non trova il giusto affiatamento con lo spessore, ma che grazie al consueto apporto sapido, trova comunque il bandolo della matassa per chiudere in bellezza e non stancare la beva. Saporito ed elegante il finale.
90/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Bianco Faye Pojer & Sandri 2007 (Cat. D)
Se quella presentata lo scorso anno, era una prova che ci aveva particolarmente stupito, con questa 2007 il grande salto è compiuto, permettendogli di raggiungere i 90 punti con determinazione, grazie ad uno spessore che trova equilibrio con il legno e con la freschezza, donando il giusto spunto ad un’energia che rinfranca e rinfresca la beva in maniera sublime. E con tutto il carattere di un vino di Mario Pojer…
89/100 – A.A. Chardonnay Riserva Burgum Novum Castelfeder 2006 (Cat. D)
Nuovo ingresso in Guida per quest’azienda di Cortina sulla strada del vino. La linea Burgum Novum è la linea aziendale qualitativa più alta ed in questo caso, il vino viene fatto, con uve di Chardonnay provenienti dai comuni di Egna e Cortaccia. Fermentazione ed affinamento in barriques, per un prodotto che eccelle nel panorama atesino e che per un soffio non arriva alla soglia della super-eccellenza. Il naso è comunque magistrale non tanto nella definizione, quanto sul carattere e per un’originalità che lo rende particolarmente intrigante. Bocca piena, morbida e rotonda, di grande equilibrio e freschezza, penalizzato solo da un finale tendente all’amarognolo che lo frena nel raggiungimento dell’obiettivo accennato in precedenza.
89/100 – A.A. Chardonnay Baron Salvadori Nals-Margreid 2008 (Cat. C)
La costanza nella crescita qualitativa osservata lo scorso anno, trova il suo naturale corso anche in questa edizione dove lo Chardonnay Baron Salvadori fa un piccolo ma significativo passo in avanti sul piano soprattutto della concretezza. Un quadro aromatico ampio ed espressivo e che troverà sicuro ampliamento con qualche mese in più di bottiglia. La bocca è piena, vigorosa, sapida e con una beva significativa. In crescita.
88/100 – A.A. Chardonnay Sanct Valentin San Michele Appiano 2008 (Cat. D)
Il millesimo 2008 dello Chardonnay di Hans Terzer appare meno solido del previsto. Un po’ più snello e longilineo di quello che lo ha preceduto, ma senza possedere il medesimo scatto e la grinta gustativa. Il profilo aromatico è aperto ed espressivo. Al palato si muove con agilità, ma con una freschezza che ne frena l’allungo, pur non cedendo nulla dal punto di vista qualitativo che ne fanno comunque un vino di riferimento per la denominazione.
86/100 – A.A. Chardonnay Sophie Manincor 2009 (Cat. B)
Un vino che avrà sicuramente bisogno di tempo di maturazione in bottiglia, al fine di trovare la perfetta armonia e trovare quella coerenza gustativa che concretizzano un vino espressivo e caratteriale, anche se non possiede il giusto equilibrio. La singolarità e la particolarità stilistica, sono quelle di sempre, così come l’eleganza nobiliare nell’allungo retro-olfattivo che ne fanno un vino da consigliare a chi non è alla ricerca di grassezze e opulenze ma che preferiscano invece l’agilità di beva.
86/100 – A.A. Chardonnay Linticlarus Tiefenbrunner 2008 (Cat. F)
Taglio aromatico che rimane un po’ offuscato nella trama, dato da un legno che deve essere ancora digerito. Per il resto possiede comunque un frutto pieno e maturo senza cedimenti. Bocca coerente, lineare e abbastanza sottile nell’allungo.
84/100 – A.A. Chardonnay Gaun Lageder 2009 (Cat. B)
Sottile e diretto è il Gaun di Lageder. Non vuole essere paragonabile al fratello maggiore, ma vuole vivere storia a sé. Una storia magari semplice, ma con una scrittura di grande piacevolezza.
83/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Chardonnay Cesconi 2009 (Cat. B)
Un vino essenziale nella forma, ma che mostra la verticalità e la freschezza di un vino trentino. Precisione nel dettaglio come i Cesconi sanno fare, di grande piacevolezza, dalla beva facile e spensierata.
I Gewürztraminer:
93/100 – A.A. Gewurztraminer Exilissi Baron di Pauli 2008 (Cat. E)
Altissimo Ceto
Un Gewurz sontuoso nelle forme e magistrale nell’esecuzione. Un vino tanto complesso e ricco, quanto facile nella chiave di lettura. Opulenza, grasso e sostanza che mostra la grande dote di non apparire mai appesantito. Dettagliato, complesso ma al tempo stesso originale, capace di fondere note floreali ed esotiche ad un frutto citrino e balsamico. Bocca piena e calorosa, con la freschezza che riesce a sferzare il palato e donare piacevolezza e bevibilità. Non siamo ancora pronti a scommettere che di fronte abbiamo una un’azienda che rappresenta il vertice regionale, ma la qualità messa in campo dai prodotti presentati quest’anno, danno molte credenziali per giocare in sicurezza le nostre fiches.
91+/100 – A.A. Gewurztraminer Nussbaumer Tramin 2009 (Cat. D)
Altissimo Ceto
Nel nutrito gruppo degli “inseguitori” troviamo un vertice composto dalle etichette storiche regionali e dove il Nussbaumer vince la volata al fotofinish. Possiede la complessità che lo contraddistingue da sempre, con una verticalità più marcata rispetto ai concorrenti, fatti da richiami aromatici e gustativi di grande freschezza, mai stancanti e neanche troppo scontati. L’eleganza viaggia sugli stessi binari dell’opulenza, vivacizzata da un timbro acido-sapido che riesce a trasmettere grinta al quadro alcolico che già da qualche anno, caratterizza ormai queste tipologie.
91/100 – A.A. Gewurztraminer Lunare Cantina di Terlano 2008 (Cat. E)
Il Lunare si presenta con un impatto che lo fa sembrare il più “grasso” di tutti. Lo stile di Terlano gli viene comunque incontro fornendogli grinta ed il solito tocco di mineralità. Frutto esplosivo, con toni surmaturi ma mai cedevoli e ottimo equilibrio tra toni esotici e floreali. Bocca importante, ampia, goduriosa e di bella freschezza sapida. Altro segno di una cantina che non sbaglia un colpo.
91/100 – A.A. Gewurztraminer Kolbenhof Hofstätter 2009 (Cat. D)
Tra i prodotti top di questa categoria, il Kolbenhof appare come quello più concreto, posato ed equilibrato. Non avrà certe esuberanze del Nussbaumer e neanche la mineralità del Lunare, ma dal canto suo è rodato, scorrevole e lineare portando tutti i punti su una scala elevata in termini di affidabilità. Bocca sensuale e carezzevole, con l’ottimo bilanciamento tra alcol-struttura e freschezza a fare da contrappunto. Elegante e suadente è la chiusura.
90/100 – A.A. Gewurztraminer Kastelaz Elena Walch 2009 (Cat. E)
Altissimo Ceto
Decisamente un passo in più, quello offerto quest’anno dalla preziosa etichetta della Walch. Un ritorno pomposo alla soglia che gli spetta, grazie all’eleganza e la finezza che lo contraddistingue da sempre, è che lo ha portato ad essere un timbro di fabbrica nel panorama dei Gewurz altoatesini. Non solo, il quadro ricco, caldo e avvolgente, è reso dinamico da un taglio esotico e un po’ citrino che ne anticipa lo spettro di grande freschezza offerto dal palato, capace di tagliarlo e accentuarne il volume. Compreso il lungo e suadente ritorno retro-olfattivo.
89/100 – A.A. Gewurztraminer Kleinstein Produttori di Bolzano 2009 (Cat. B)
Felice ritorno negli standard consueti e meritati per il Kleinstein. Garanzia e solidità, complesso e ricco, caldo ed intrigante. Palato avvolgente e caloroso con un finale in souplesse e molto diretto nel post gustativo. Ben tornato!
89/100 (?) – A.A. Gewurztraminer Sanct Valentin San Michele Appiano 2009 (Cat. D)
Non perde nulla in termini di cremosità e di ricchezza con quanto espresso lo scorso anno. Solo una chiusura più accentuata del solito ed una bocca meno avvolgente, lascia interpretare in maniera interlocutoria il giudizio. Comunque convincente e meritato, ma che non ci lancia gli input sufficienti per decidere se il vino è pronto per il “salto di categoria”.
88/100 – A.A. Valle Isarco Gewurztraminer Praepositus Abbazia di Novacella 2009 (Cat. C)
Non sono vini che colpiscono per spessore od avvolgenza, ma sono vini che intrigano per il loro stile più longilineo, per certi versi meno aromatico e dal chiaro intento di caratterizzarli sul vitigno e sulla zona di origine. Con il “plus” di una maestria di vinificazione tra le più efficaci e qualitative. Un Gewurz che si offre chiaro e con un frutto più spostato sulle note floreali e un po’ più “nervose”, di quanto riscontrato negli altri vini di pari tipologia. Anche un profilo meno “maturo” di quanto visto nella 2008, ne prolunga il dinamismo al palato, con sapidità e buona lunghezza.
88/100 – A.A. Gewurztraminer Brenntal Cortaccia 2009 (Cat. C)
Significativo passo in avanti del Brenntal sul piano della definizione e della quadratura, almeno rispetto alla prova proposta lo scorso anno. Frutto polposo, caldo ed esotico. Mentre al palato appare abbastanza vigoroso, anche se l’acidità non riesce ad equilibrarsi alla perfezione con la struttura. Buona ed elegante la chiusura.
88/100 – A.A. Gewurztraminer Baron Salvadori Nals-Margreid 2009 (Cat. C)
Quelli proposti dalla prestigiosa cantina Nals Margreid, sono sempre vini correttamente ben fatti, precisi e maniacali nell’espressione del vitigno. In questo esempio abbiamo un corretto ed equilibrato carattere nel dettaglio di tutte le sfumature. Niente che prevale, solo una piacevole scrittura lineare e scorrevole. Anche al palato, accompagnata dal rilievo acido-sapido che non lo appesantisce.
86/100 – A.A. Gewurztraminer Franz Haas 2009 (Cat. B)
Lo stile di Franz Haas messo a servizio dei suoi vini, ci riferiamo in particolari per quelli bianchi, si può definirsi “essenziale”. Nel senso buono del termine ovviamente. Vini chiari, cristallini, di grande pulizia e soprattutto giocati sulla mineralità e sapidità gustativa. Vini che trovano il loro migliore habitat a tavola, ma anche solo per una serata piacevole in compagnia. Appare meno lungo di altri pari-vitigno, ma questo rimane una delle caratteristiche meno importanti al fine della valutazione finale.
85/100 – A.A. Gewürztraminer Amistar Peter Sölva & Söhne 2009 (Cat. A)
Piano, piano stanno acquistando carattere i vini bianchi di casa Sölva. Incominciando dal Gewürztraminer che incuriosisce per un taglio abbastanza singolare nel frutto, magari non di grande complessità, ma alquanto intrigante. La speziatura appare giusto un tocco, in un profilo incisivo e diretto. Così come lo sviluppo gustativo, in piena coerenza con quanto mostrato al naso.
85/100 – A.A. Gewurztraminer Castel Turmhof Tiefenbrunner 2009 (Cat. D)
Una prova convincente per il Castel Turmhof, che si conferma un prodotto di garanzia e solidità. Meno irrobustito di altre versioni, gioca sulla verticalità espressiva e da un profilo aromatico non troppo scontato. Bocca longilinea e di buona freschezza, peccato per una chiusura amarognola più accentuata di altri, che lo ridimensiona nel risultato finale.
84/100 – Trentino Traminer Aromatico Cesconi 2009 (Cat. B)
Inutile sottolineare il lavoro sapiente e capace dei fratelli Cesconi, anche se il loro Traminer non risulta essere il loro vino più riuscito, anche se convincente sul piano qualitativo. L’insieme è inquadrato in maniera longilinea e snella, con il carattere tipico trentino dell’uva che mostra segnali meno opulenti ma di più facile lettura di quelli alto-atesini. Al palato si dipana in maniera chiara e di buona franchezza, supportato da una freschezza efficiente e sapida.
84/100 – A.A. Gewuztraminer Am Sand Lageder 2008 (Cat. C)
Frutto caratterizzato da una virata citrina e tagliente, anticipa un quadro singolare e abbastanza essenziale nella forma, pur riconoscendogli una validità tipologica. Bocca coerente, ma che tende a congedarsi abbastanza rapidamente.
I Pinot Bianco:
88+/100 – A.A. Pinot Bianco Riserva Vorberg Cantina di Terlano 2007 (Cat. C)
Anche se con una tonalità più matura ed un’impronta meno vigorosa, il Vorberg Riserva resta saldamente al comando dell’interpretazione tipologica di questa regione. Ciò è dovuto ad un marchio dell’annata di origine che ha contribuito ad un naso più caldo ed avvolgente, ma pur sempre sostenuta dalla chiara e cristallina freschezza acido-sapida di sostegno.
88/100 – A.A. Pinot Bianco Sanct Valentin San Michele Appiano 2008 (Cat. D)
Un vino che ha guadagnato molto in agilità negli ultimi anni, grazie ad un legno più ragionato e meno sfrontato, anche se un taglio ancor più lineare ne gioverebbe ancora. Ci permettiamo di dirlo in quanto abbiamo profonda stima nel lavoro di Hans Terzer e per la storia di questa cantina che si conferma tra le più affidabili della regione. I vini sono sempre tecnicamente ben fatti e questo Pinot Bianco ne è un’ulteriore conferma. Mela renetta, pasta di mandorle e fiori di ginestra in un quadro ricco e dal tono vanigliato e cremoso. Bocca piena, generosa e sapida.
87/100 – A.A. Pinot Bianco Barthenau Vigna San Michele Hofstätter 2008 (Cat. C)
Altissimo Ceto
Se pensiamo ad una delle più efficaci e valide interpretazioni del Pinot Bianco, il Vigna S. Michele si colloca tranquillamente tra le prime posizioni. Con il suo profilo aromatico distinto, una complessità scandita, ritmata e caratteristica con al centro un frutto di grande maturità e ottimo dinamismo. Bocca che declina tutto ciò che è stato raccolto all’olfattiva, con ottima progressione e linearità.
86/100 – A.A. Pinot Bianco Kastelaz Elena Walch 2009 (Cat. B)
La validità dell’etichetta è confermata anche in questo millesimo da un approccio diretto, dinamico e elegante. Se vogliamo, meno “grasso” di quello proposto lo scorso anno, ma molto più improntato sulla freschezza di beva e sulla piacevolezza. Come coniugare equilibrio, sostanza ed un pizzico di semplicità.
85/100 – A.A. Pinot Bianco Riserva Klaser Niklas 2007 (Cat. A)
Non corriamo il rischio di risultare annoiati di fronte ai vini di questa azienda di Caldaro, capaci di nutrire discussioni per il loro risvolto imprevedibile. Da un lato abbiamo note di maturità del frutto fin troppo caricaturali, dall’altro abbiamo sensazioni floreali e fruttate decise e agrumate. Bocca che si sviluppa con un senso di pienezza e con una chiusura “dolce” di surmaturazione. Acidità comunque in grado di sostenere il passo.
84/100 – A.A. Pinot Bianco Franz Haas 2009 (Cat. A)
Frutto nitido, luminoso, pulito. Mela golden e pera kaiser su tutti, lasciano poi spazio a sensazioni di floreale bianco ed un pizzico di esotismo. Bocca convincente ed attraente nella sua linearità fino alla chiusura sapida e rigorosa. Ed un po’ più concreto di quanto espresso lo scorso anno.
84/100 – A.A. Pinot Bianco Haberle Lageder 2009 (Cat. B)
Colore giallo paglierino sgargiante e luminoso, così come il frutto incisivo e vigoroso, fresco, di frutta a polpa bianca, acacia e biancospino. Bocca semplice ma molto più delineata che in passato. Con una persistenza che non si farà magari ricordare, ma che risulta godibile e beverina.
84/100 – A.A. Pinot Bianco Dellago Produttori di Bolzano 2009 (Cat. A)
Ancora una piacevole conferma della tipologia per il panorama alto-atesino. Con sviluppo diretto e di facile lettura, ma restando ben saldo in termini di spessore. L’acidità e la sapidità sono rimarchevoli.
83/100 – A.A. Pinot Bianco Moriz Tramin 2009 (Cat. B)
Un vino che gioca molte delle sue carte sulla fase intensiva e sulla freschezza delle senszioni. Decise e ben disegnate anche se un po’ monocorde. Gustativa nitida ed integra, con un gradevole finale ammandorlato e floreale.
82/100 – A.A. Pinot Bianco Sirmian Nals-Margreid 2009 (Cat. A)
Profilo di grande franchezza, con richiamo alle note sottili e dal facile rimando alle sensazioni di timo ed alloro che fanno da contorno ad una mela verde, fresca e croccante. Beva rinfrescante e di grande vivacità, pur auspicandogli una maggiore caratterizzazione per ambire a qualcosa in più, visto che è alla sua portata.
I Pinot Grigio:
87/100 – A.A. Pinot Grigio Sanct Valentin San Michele Appiano 2008 (Cat. D)
Prodotto che si issa al primo posto di categoria, ma a nostro avviso un filo più rigido e meno espressivo di quanto trovato, ad esempio, nel Pinot Bianco. A parte le stesse impressioni che possiamo sicuramente copia-incollare, in questo caso abbiamo riscontrato una chiusura amarognola, sia al naso che al palato che, come anticipato, ne ha frenato il nostro impatto emotivo nei confronti di questo vino. Bocca che viene circoscritta come compatta, piena, esotica e ricca.
86/100 – A.A. Pinot Grigio Unterebner Tramin 2009 (Cat. B)
Altissimo Ceto
Ancora una felice e concreta versione della prestigiosa casa di Termeno per “l’abito” Pinot Grigio. Un vino dal chiaro intento varietale con una buona versatilità ma importante nel carattere. Girandola di profumi di frutta a polpa bianca, pasta di mandorle e nocciole. Marchio floreale che viene evidenziato al palato con una buona dose di freschezza, vibrante e generosa, senza mai essere troppo tagliente e rinvigorendone la chiusura.
84/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Pinot Grigio Cesconi 2009 (Cat. B)
Cesconi è sinonimo di qualità enologica nella regione Trentino. Non solo, stiamo parlando di una realtà in continua crescita, con vini che stanno acquisendo il giusto appeal territoriale e caratteriale. Prendete il Pinot Grigio ad esempio, non è uno di quei vini che appaiono troppo scontati o “finti”. Possono magari non essere dei campioni di nitidezza, ma in quanto personalità, non si discutono. Un vino che è capace di raggiungere un pubblico ampio per il suo approccio facile e discreto di frutta matura e floreale giallo. La bocca si riconosce per agilità e freschezza, con un finale leggermente amaricante teso a frenarne un po’ l’allungo.
84/100 – A.A. Pinot Grigio Porer Lageder 2009 (Cat. C)
Si pone sullo stesso piano del punteggio rispetto a quanto giudicato lo scorso anno, ma con un pizzico di incisività in più. Frutto percepibile nella sua completezza al quale si aggiungono delle striature floreali e il consueto acuto minerale. In fase gustativa si orienta sui medesimi binari con quel plus di vitalità introdotta in precedenza. Croccante e fresco è il tenore fruttato in chiusura.
84/100 – A.A. Pinot Grigio Punggl Nals-Margreid 2009 (Cat. A)
Anche nel caso del Pinot Grigio registriamo la classica prova di questa cantina al servizio di un autentico e puntuale richiamo varietale, ben vinificato e definito. Peccato non scorgere un qualcosa in più in fase olfattiva, capace di dare un ulteriore sprint per portarlo più su nel punteggio. Bocca perfettamente in linea e risolutiva sul piano della freschezza e della bevibilità.
FINE PRIMA PARTE.
Articolo redatto da:
Ivano Antonini alias EnoCentrico
Curatore della Guida dei Vini on-line di Altissimo Ceto e Referente regionale per il Piemonte.
Sommelier Professionista, Degustatore Ufficiale e Relatore ai corsi A.I.S.
Sommelier operante presso il Ristorante Relais & Chateaux “Il Sole di Ranco”.
Miglior Sommelier Professionista d’Italia AIS 2008, Miglior Sommelier della Lombardia 2001 e Sommelier dell’anno per la Guida de L’espresso 2006.
Si Ringrazia i componenti del panel di degustazione del portale Viaggiatore Gourmet-Altissimo Ceto per aver preso parte alle sessioni di assaggio.
Di seguito, potete trovare gli altri post inerenti la nostra Guida dei Vini on-line:
EDIZIONE 2010/2011:
PIEMONTE
-I Langhe Nebbiolo ed i Nebbiolo d’Alba
TRENTINO ALTO-ADIGE
-Le “bollicine” metodo classico
MARCHE
SICILIA
EDIZIONE 2009/2010:
PIEMONTE
-I Langhe Nebbiolo e Nebbiolo d’Alba.
-Le Barbere d’Asti e altre Barbere.
LOMBARDIA
TRENTINO ALTO-ADIGE
-Le “bollicine” metodo classico.
VENETO
-I vini di Breganze, gli IGT ed altre eccellenze regionali.
FRIULI VENEZIA-GIULIA
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – prima parte.
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – seconda parte.
-I Vini Rossi ed alcune “chicche” dolci.
EMILIA-ROMAGNA
-Sangiovese di Romagna, Albana di Romagna passito e altre eccellenze.
UMBRIA
TOSCANA
-Le produzioni IGT del Chianti Classico ed alcune eccellenze di zone limitrofe.
-Le eccellenze di Cortona e di Montepulciano.
-Le eccellenze della “Costa” (prima parte): I vini bianchi, Bolgheri e Montecucco
-Le eccellenze della “Costa” (seconda parte): Scansano, Val di Cornia e le produzioni ad I.G.T.
MARCHE
-Il vitigno Verdicchio nelle sue sfumature.
ABRUZZO
CAMPANIA
SICILIA
-I Vini bianchi e rossi dell’Etna.
-I Vini bianchi e rossi della Sicilia.
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