(SPAZIO PER LA VALUTAZIONE AZIENDALE)
Anno di Fondazione: 1964
Proprietà: Italo Stupino
Enologo: Claudio Roggero
Agronomo: Dino Bevione
Addetto al ricevimento: Ornella Brunettini
Ettari di proprietà e/o affitto: 27 ha
Produzione annuale in bottiglie: 150.000
Vendita diretta in Cantina: SI.
Vendita dei vini On-line: NO
Visite in cantina: SI. Su appuntamento.
Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: Gestione tradizionale con apertura verso le migliorie proposte dall’ambiente universitario ed adesione alle norme agroambientali volte alla diminuzione dell’uso dei fitofarmaci.
Utilizzo di lieviti selezionati: SI
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2011/2012:
85/100 – Barbaresco 2008 (Cat. E)
Ci aspettavamo qualcosina in più dal Barbaresco classico del Castello di Neive. A cominciare dal profilo olfattivo che risulta abbastanza sfuocato nel dettaglio. Palato che si mostra migliore nel carattere, anche se la chiusura asciutta del tannino lo fa viaggiare con il freno a mano tirato.
88/100 – Barbaresco Albesani Santo Stefano 2008 (Cat. F)
Non possiede la medesima vitalità di altre versioni del passato. Come vedremo per il Gallina, notiamo come ci sia una nota legata al rovere che appare in evidenza, smorzando quelle che sono le incisività del frutto. Molto meglio al palato, dove si offre più disteso e più armonioso tra gli elementi. Solo la trama tannica si propone con una mordenza che dubitiamo possa affievolirsi nell’immediato futuro.
87/100 – Barbaresco Gallina 2008 (Cat. F)
Un profilo olfattivo segnato un po’ troppo dal rovere e da quella nota caffeosa che spesso abbiamo trovato in altri vini di questa cantina. Un vino tutto sommato pacato e che ha bisogno del suo tempo per potersi esprimere su livelli che gli competono. Infatti, la bocca appare più vivace e più profonda, con un tannino che si mostra un po’ metallico sulla chiusura. Discreta la lunghezza.
91/100 – Barbaresco Ris. Albesani Santo Stefano 2006 (Cat. G)
L’abbiamo atteso ed il risultato non ha deluso le attese. Un vino che richiederà sicuramente tempo per raggiungere il suo apice, ma la prestanza, la robustezza e la vigoria tipiche dell’Albesani sono tutte racchiuse qui. Sviluppo olfattivo ampio e disteso. Bocca più salda e risoluta, ma ugualmente copiosa nello sviluppo e con una trama tannica che sembra perfettamente stirato nelle pieghe. Ordinato e militaresco nell’articolazione in chiusura.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2010/2011:
86/100 – Barbaresco 2007 (Cat. E)
Lo stile un po’ arioso e leggiadro del Castello di Neive, viene, in questo caso, offuscato da un approccio troppo caffeoso a livello aromatico e quindi da un legno che tende a dire la sua più del dovuto. Peccato perché il carattere non manca, segnato anche a livello gustativo dove mostra temperamento e la classica freschezza nel pieno della sua indole.
89/100 – Barbaresco Albesani Santo Stefano 2007 (Cat. F)
Buona prova del Santo Stefano del Castello di Neive, nonostante il 2006 degustato lo scorso anno, si dimostrò tutt’altra cosa. La delicatezza, l’armonia e quelle sfumature sottili che si sono riscontrate nella precedente versione, sono un po’ offuscate da un taglio più caloroso ed evoluto del frutto che frena l’affondo della vena minerale tipica di questo cru e quindi non gli da la il giusto ritmo all’interno della consueta cadenza aromatica. Bocca ampia e calda, avvolgente in un primo momento, viene poi subito interrotto da un’irruenza del tannino che si mostra vivace, ma con una chiusura asciutta dello stesso.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2009/2010:
92/100 – Barbaresco Santo Stefano 2006 (Cat. F)
Diciamocela tutta… Per produrre un Barbaresco da 92 punti, non bisogna per forza di cose fargli mettere su peso, oppure mandarlo a lezioni di body building in palestra. E’ sufficiente dargli sensibilità, eleganza, mineralità (caratteristica abbastanza ricorrente nei vini ottenuti da questo vigneto) e articolazione. Se a queste aggiungiamo: classe, un tocco di balsamico, una trama tannica di rilievo e dinamica… Il gioco è fatto!
90/100 – Barbaresco 2006 (Cat. E)
Stesso timbro stilistico del Santo Stefano, ma con toni leggermente meno accentuati. In bocca sfodera ancora una volta, un corpo longilineo, un vestito di bella eleganza e un tannino deciso.
89/100-Barbaresco Riserva S. Stefano 2004 (Cat. F)
Per lungo tempo della degustazione si è posizionato oltre la soglia dei 90/100. Espressivo, dal quadro aromatico elegante e minerale, uno spessore più considerevole rispetto al Santo Stefano normale, ma queste peculiarità purtroppo non sono state adeguatamente accompagnate da altre come l’acidità e la trama tannica, che al momento si sono rivelate non particolarmente integrate.
85/100 Langhe Rosso I Cortini 2007 (Cat. B)
Ci è capitato più di una volta che ci siamo chiesti nel nostro entourage, verso quali aspirazioni possa ambire il Pinot Nero in Langa. Forse perchè ci è capitato di assagiarne diverse di valide interpretazioni, ma senza mai avere quei picchi che possano farti dire che esistano altrettanti motivi per continuare a farli. Forse perchè nella testa di molti produttori, questo vitigno, è sempre visto come una sfida? Capiamoci subito, questo I Cortini è un vino apprezzabile, elegante, morbido e setoso. Ma forse non si poteva raggiungere dei risultati migliori, impiegando ben altre uve? Oltretutto pensando che i loro Barbaresco appartengono ad un’altra dimensione?
87/100 – Barbera d’Alba Santo Stefano 2007 (Cat. C)
Abbiamo avuto già modo di sottolineare nella degustazione dei Barbaresco, dei progressi qualitativi costanti di questa storica casa di Neive. Certo, si sperava in un acuto anche per quanto riguarda la Barbera Santo Stefano che probabilmente è mancato per degli squilibri in alcuni passaggi che hanno inciso sul piano dell’armonia. Ci riferiamo ad una maturità del frutto un po’ troppo evoluta ed una acidità alla ricerca di maggiore integrazione al palato. Ma sono solo dei piccoli dettagli…
86/100 – Barbera d’Alba Sup. Mattarello 2007 (Cat. C)
Si pone su di un gradino inferiore rispetto alla Santo Stefano. Le accomuna gli stessi dettagli, che nella Mattarello vengono leggermente ampliati e quindi alcune caratteristiche vengono accentuate, tirando quindi il freno a mano in fase aromatica e nell’allungo. Avrà solo bisogno di tempo (?) …
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
Recapiti:
Az. Agr. Castello di Neive
Via Castelborgo, 1
12052 Neive (CN)
Tel: +39 0173 67171
Fax: +39 0173 677515
Skype: –
Sito Web: www.castellodineive.it
Indirizzo posta elettronica: info@castellodineive.it
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