Aperto alla fine del 2023 a Caltignaga, a pochi chilometri da Novara, il Ristorante MOA si trova all’interno del “Villaggio del Benessere”, una struttura polifunzionale suddivisa in diverse aree, ciascuna dedicata ad uno specifico ambito del relax e del benessere. Nel complesso si trovano infatti una piscina, un spa, un hair salon, un centro estetico, un bar e appunto il nuovo ristorante che con il suo stile moderno, caratterizzato da un arredamento minimal ed un’atmosfera post-industriale, ben si inserisce nel contesto dell’intera struttura. L’integrazione tra i vari spazi non è però solo estetica; sono infatti proposti diversi pacchetti benessere, alcuni dei quali comprendono anche un’esperienza gourmet più o meno articolata all’interno del ristorante.
La guida della cucina è affidata a Dushan Warknakulasuriya, nato in Sri Lanka nel 1986, un ragazzo che ha iniziato molto presto a muoversi nel mondo della ristorazione, pur affiancando a questa una laurea in economia e commercio. Significative sono le sue numerose esperienze nelle cucine di alcuni dei migliori ristoranti stellati italiani ed europei, tra cui il “St. Hubertus” con Norbert Niederkofler, il “Devero” con Enrico Bartolini, il “Ristorante Berton” con Andrea Berton; ha inoltre seguito Antonio Guida prima al “Pellicano” e poi al “Seta” del Mandarin Oriental di Milano. Sempre a Milano è stato lo chef dello storico ristorante “Pont de Ferr”. Ciò che caratterizza la sua cucina è “un’armonia di sapori che uniscono la ricercatezza di scuola francese con la cultura culinaria italiana”.
La Sala del Ristorante.
Alcuni scorci della moderna sala con la cucina a vista sullo sfondo.
Assortimento di pani
- Pane di semola fatto in casa con tre farine: semola, 00 e integrale
- Grissini all’olio di oliva tirati mano
- Carta musica al rosmarino
Bonfadini – Franciacorta Brut DOCG Nobilium
Apriamo il pranzo con un aperitivo, un Franciacorta Brut dell’azienda Bonfadini di Clusane di Iseo, paese situato nell’area più settentrionale della zona vinicola della Franciacorta. Questo vino nasce dall’assemblaggio di un 90% di Chardonnay e un 10% di Pinot nero, coltivati su terreni morenico-glaciali nella zona collinare che circonda il lago di Iseo. Dopo la pressatura soffice delle uve intere ed una prima fermentazione in vasche d’acciaio, una parte dello Chardonnay fermenta e affina in barriques di rovere francese a tostatura media per sette mesi. Dopo l’assemblaggio il vino riposa in bottiglia sui propri lieviti per almeno 24 mesi. Di colore giallo paglierino con venature verdognole, ha un profumo intenso con note di miele e vaniglia ed una vivace acidità.
In accompagnamento una selezione di golosi stuzzichini.
Spuma di passito di Pantelleria con Katsuobushi.
Accompagniamo le bollicine con una delicata Spuma di passito di Pantelleria con Katsuobushi.
Capasanta, Cavolini di Bruxelles al lime e cavolfiori
Il primo antipasto consiste in una noce di capasanta scotatta in padella servita su una crema di cavolfiore e accompagnata da cavolini di Bruxelles al lime.
Quaglia, Bulgur mantecato con albicocche e carciofi
Continuiamo con un altro antipasto in cui la quaglia viene disossata e ricomposta a creare un piccolo scrigno contenente tutte le parti del volatile, servita con del bulgur mantecato con carciofi ed albicocche.
Risotto con alga spirulina, erbette, e mandarino
Passiamo ai primi piatti con un risotto, una portata imprescindibile in questa provincia dove la coltivazione del riso rappresenta da secoli un elemento fondamentale non solo dell’economia ma anche della cultura e della gastronomia del territorio. Lo chef lo propone però in una versione vegetariana decisamente moderna utilizzando come ingredienti complementari al riso delle erbette e dell’alga spirulina che conferisce una nota iodata e sapida e che ben si accosta al mandarino, agrume nel quale l’acidità è accompagnata da note profumate e dolci.
Saint Clair – Marlborough Sauvignon Blanc Origin, 2022
Ottimo abbinamento per questo risotto dalle forti note vegetali, è il vino successivo della degustazione, un Sauvignon Blanc della Nuova Zelanda, ed in particolare della regione di Marlborough, zona particolarmente vocata alla coltivazione della vite grazie alle peculiari condizioni climatiche, alle esposizioni e alla composizione dei terreni, nella quale questo vitigno semi-aromatico di origine francese ha trovato uno dei suoi habitat naturali d’elezione. La cantina Saint Clair, fondata nel 1978, è considerata uno dei migliori produttori di Sauvignon Blanc della zona di Marlborough, se non di tutta la Nuova Zelanda. Per produrre questo vino sono utilizzate solo uve di Sauvignon Blanc prodotte nella zona di Waiaru, considerata la migliore area per la produzione di Sauvignon di tutto Marlborough.
Alla vista è giallo paglierino scarico, al naso note tropicali di passion fruit, in bocca si nota una piacevole salinità nel finale.
Fagottino farcito di gamberi rossi con spuma di asparago e salsa su ricci di mare
Il successivo primo piatto è una pasta ripiena, in particolare un fagottino di pasta al nero di seppia farcito di gamberi rossi, servito su una primaverile spuma di asparagi e completato da una salsa di ricci di mare.
Agnello alle erbe, pesto di peperoni arrosto, feta e pomodori confit
Come secondo piatto ci viene servito un filetto di agnello alle erbe, dalla perfetta cottura rosata, accompagnato da un pesto di peperoni rossi, cubetti di feta e pomodorini confit, una portata dai colori e dai profumi mediterranei!
Dogliotti 1870 – Dolcetto d’Alba DOC, 2022
In abbinamento alla carne assaggiamo un rosso piemontese della cantina Dogliotti 1870, azienda di Castagnole delle Lanze, un borgo situato tra le colline di Langhe e Monferrato, nota soprattutto per i suoi Moscato d’Asti. In degustazione abbiamo un vino ottenuto da uve di Dolcetto, vitigno autoctono della zona, che si caratterizza per le sue note fruttate e floreali.
Di colore rosso rubino con riflessi violacei, ha un profumo vinoso intenso e piacevole che ricorda la ciliegia e la prugna. Al palato risulta secco e rotondo, di bassa acidità, con retrogusto delicato e persistente.
Mousse al limone con crumble al pepe lungo e lampone
Il predessert è una rinfrescante mousse al limone, accompagnata da un crumble speziato al pepe lungo e salsa di lamponi.
Mousse di yogurt con marmellata di kiwi, mandarino e rabarbaro
Concludiamo il pranzo con una mousse di yogurt, la cui consistenza ricorda molto la panna cotta ma in una versione alleggerita, accompagnata da kiwi e mandarino disidratati e da una salsa al rabarbaro che dona una piacevole nota aspra.
Lo chef Dushan Warnakulasurya.
La brigata di cucina al completo!
Alcune “chicche” presenti nella carta dei vini …..
Il team di sala.
Con lo Chef.
Cucina
La cucina del Ristorante MOA si propone come un “viaggio di sapori e avventure gastronomiche, creato attingendo dalle radici della tradizione italiana e arricchendola con sfumature asiatiche e i fondamenti della cucina francese”. L’offerta è ampia e, coerentemente con lo spirito della struttura che ospita il ristorante, indirizzata a soddisfare svariate tipologie di esigenze e di clientela.
Si può decidere di ordinare alla carta, che viene rivista al succedersi delle stagioni, oppure affidarsi ad un menù degustazione di quattro portate pensato per far assaporare tutte le sfumature della cucina, al quale si può abbinare un percorso di degustazione vini pensato appositamente dal sommelier. Tutti i giorni a pranzo è inoltre disponibile anche una piccola carta giornaliera dedicata alla proposta bistrot.
Servizio e accoglienza
In un ambiente moderno, curato ed accogliente, anche il servizio di sala, gestito da personale preparato, sempre presente senza mai risultare invadente, contribuisce a rendere piacevole l’esperienza complessiva.
Conclusioni
Il ristorante MOA costituisce una interessante novità nel panorama gastronomico della provincia di Novara. Da un lato per la cucina dello chef Dushan Warnakulasurya che combina abilmente ingredienti e ricette della tradizione italiana con influenze orientali, ispirate alle sue origini, nonché con le basi della cucina classica, ed in particolare di quella francese a cui risulta particolarmente legato. Dall’altro per la proposta variegata del locale che, oltre ad offrire percorsi di degustazione “abbinati” agli altri servizi del centro benessere in cui è inserito, organizza anche eventi e serate a tema, anche con la presenza di ospiti ed esperti di settore (produttori, sommelier, ecc.).
Informazioni – Ristorante MOA
Via Risorgimento 50,
Caltignaga (NO)
Tel. +39 328 7791312
E-mail. Info@moarestaurant.it
Sito Web. https://www.moarestaurant.it
Orari.
Pranzo: 12:30 – 14:30
Cena: 19:30 – 00:00 (la cucina chiude alle 22:30)
Giorno di chiusura: Martedì