VOCE è il progetto di ristorazione più recente del Gruppo Aimo e Nadia, guidato dagli chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani insieme alla CEO Stefania Moroni, figlia di Aimo e Nadia, fondatori nel 1962 della Trattoria di via Montecuccoli, poi divenuta Il Luogo, che da trattoria di cucina toscana si è trasformata nel tempo in ristorante e luogo del gusto, un’evoluzione che ha premiato il locale con numerosi riconoscimenti, sia in Italia che all’estero, compresa la stella Michelin che vanta dal 1980.
VOCE si inserisce nel percorso di crescita del Gruppo, rappresentando pienamente l’intreccio fra arte, cultura e cibo che contraddistingue l’evoluzione del brand. Progettato dall’architetto e designer Michele De Lucchi, esso si trova infatti all’interno della sede di Milanese di le Gallerie d’Italia, un polo museale di grande importanza storica e artistica, formato da Palazzo Anguissola, Palazzo Canonica, Palazzo Beltrami e Casa Manzoni, che ospita l’omonimo centro studio.
Gallerie d’Italia è il polo museale di proprietà di Intesa Sanpaolo, allestito per rendere fruibile il proprio patrimonio artistico e architettonico, al pari delle collezioni provenienti dalla Fondazione Cariplo di Milano. Hanno sede a Napoli, Milano, Torino e Vicenza. Il direttore delle Gallerie d’Italia è Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo.
Il locale offre la possibilità di vivere quattro esperienze diverse in altrettanti ambienti: la Caffetteria dove intrattenersi in tutti i momenti della giornata, la Gelateria artigianale in partnership con Gusto 17, la Dispensa dove scoprire e acquistare i prodotti alimentari di nicchia e il Ristorante Gourmet che nella stagione estiva si sposta nel Giardino incantato di Alessandro Manzoni.
La guida della cucina è affidata a Lorenzo Pesci, giovane promessa marchigiana dell’alta gastronomia italiana cresciuto in provincia di Macerata e formatosi nella brigata di Carlo Cracco, scelto dal Gruppo Aimo e Nadia per il suo talento poliedrico, la creatività e la gioia nello sperimentare in cucina.
“La mia idea è quella di trasformare le migliori materie prime italiane in piatti gourmet valorizzando i sapori autentici di ogni territorio ed esaltando l’arte e la storia delle molteplici culture culinarie”, afferma lo chef.
Il menu nasce dal forte legame con il territorio italiano e dalla stretta relazione con i numerosi produttori di materie prime eccellenti e accuratamente selezionate; nei piattti, ispirati alla “modernità creativa”, spicca l’utilizzo delle eccellenze Made in Italy reinterpretate in chiave gourmet, in un’ottica di rispetto e cura dei sapori e dei prodotti utilizzati.
L’ampia carta dei vini offre spazio sia ad aziende giovani che a piccole realtà con una lunga storia alle spalle, sia infine a produttori con esperienza internazionale, tutti selezionati per la loro capacità di raccontare e valorizzare i territori da cui provengono i loro vini.
La Squadra
In Cucina
Chef e Pastry chef: Lorenzo Pesci
Sous chef: Danilo Altamura
In Sala
Direttore / Maître: Nicola Dell’Agnolo – Lucio Barbati
Sommelier: Fabien Coutant
Bar Manager: Marco Aprea
Chef de Rang: Cecilia Magnone, Federica Russo e Marina Brandalise
La mise en place.
Ecco Nicola dell’Agnolo ! Autentico Fuoriclasse e grande maestro di accoglienza che la sera potete sempre trovare presso Il Luogo – Aimo e Nadia.
Ruinart – Champagne Brut
Il nostro pranzo si apre con un aperitivo a base di Ruinart Brut, uno champagne frutto dell’assemblaggio di pinot noir (dal 40 al 45%), pinot meunier (dal 10 al 15%) e chardonnay (40%), provenietni da da 40 – 50 cru dei terroir della Côte des Blancs e della Montagne de Reims. Si tratta di una creazione storica della celebre Maison di Reims. Alla vista si presenta di colore giallo dorato, molto luminoso; al naso rivela aromi fruttati, con sentori di nocciola uniti a profumi più complessi di brioche. Al palato si rivela armonioso ed avvolgente con un piacevole freschezza finale.
Amuse bouche
In accompagnamento all’aperitivo ci vengono proposti dei deliziosi stuzzichini, in dettaglio:
- Tartelletta con farina di riso, cremoso allo zola, ketchup di carote
- Cecina croccante con maionese alle acciughe e aneto
- Focaccina di grano arso con pomodoro confit
- Tarallo pugliese al finocchietto con pasta di cime di rapa
Zoom sulla focaccina!!!
Ostrica e granita al pomodoro verde
Iniziamo il persorso di degustazione con una freschissima ostrica accompagnata da una granita di pomodoro verde.
I pani serviti sono una pagnotta di semola di grano duro e dei grissini torinesi accompagnati da Olio EVO Coratina Le Quattro Contrade.
Carpaccio di ricciola nostrana, giardiniera di verdure in escapece, maionese al porro bruciato
Il primo antipasto è un fresco carpaccio di ricciola nostrana, accompagnato da una giardiniera croccante di verdure di stagione leggermente agrodolci e una maionese al porro bruciato che dona una piacevole nota fumè al piatto.
Seppia arrostita, lardo di D’Osvaldo al ginepro con passatina di fagioli al rosmarino e uva al forno
Proseguiamo con un piatto ricco di sapori e consistenze, composto da un seppia arrostita sulla braceservita su una cremosa passatina di fagioli profumata al rosmarino e accompagnata da uno scioglievole lardo leggermente affumicato e uva passata al forno.
Borgo del Tiglio – Collio DOC Friulano 2020
In accompagnamento agli antipasti a base di pesce degustiamo un’etichetta di una piccola cantina friulana, Borgo del Tiglio, i cui vigneti si trovano tutti nella zona del Collio, su terreni composti da marne e arenarie che distano poco più di 20 chilometri dal mare. In particolare assaggiamo un Collio DOC, a base di Friulano in purezza, un vitigno tipico del Friuli Venezia Giulia che, nella DOC del Collio, trova una delle sue massime espressioni. Di colore giallo paglierino, offre dei profumi delicati di fiori e frutta bianca con sfumature minerali. All’assaggio si rivela fresco, di medio corpo, con una piacevole nota minerale.
Fegato d’anatra arrostito con pan brioche, crudo di capasanta e salsa al cacao
Passiamo ad una originale creazione a base di foie gras. Il fegato grasso, in questo caso di anatra, viene arrostito mantenendone la morbidezza interna e servito su pan brioche. Il tocco più creativo dello chef sta nell’accompagnamento composto da fettine di capasanta cruda, che conferiscono al piatto una nota dolce e marina, ed una salsa al cacao.
Pierre Girardin – Cote de Nuits-Villages ‘Le Vaucrain’ 2021
Ad accompagnare il fegato grasso abbiamo un vino proveniente dalla zona della Borgogna denominata Côte de Nuits, una delle più prestigiose della regione i cui vigneti sono dominati da vini rossi a base di Pinot Noir.
Figlio del noto viticoltore Vincent Girardin, Pierre Girardin ha sicuramente ereditato dal padre la passione per il mestiere, oltre che parte dei vigneti di proprietà quando il genitore si è ritirato nel 2012. Ma il giovane enologo ha anche saputo creare un suo stile personale ed originale nel panorama della Borgogna, diventando in breve tempo un riferimento del nuovo corso stilistico moderno che sta sempre più prendendo piede nella regione. Questo vino è prodotto con uve provenienti da una vigna di oltre 35 anni, condotta in regime biologico, posta su uno dei migliori appezzamenti del villaggio di Comblanchien, caratterizzato da terrreno prevalentemente calcareo; affina per 9 mesi in legno e 6 mesi in acciaio.
Di colore rosso rubino, al naso offre profumi di frutta rossa complementati da aromi di sottobosco, funghi e spezie. Al palato è rotondo con tannini delicati ed una piacevole acidità.
Insalata di arance con olive taggiasche e bottarga di tuorlo
Passiamo a un intermezzo rinfrescante, con una insalata di arance servita con olive taggiasche e un “bottarga” realizzata a partire da tuorlo d’uovo che viene marinato e disidratato e infine grattugiato sul piatto come finitura.
Lo chef illustra con trasporto e passione i piatti del menù, intrattenendosi con i clienti.
Paziente anche nell’ascoltare feedback e pareri.
In un bel clima conviviale di confronto e simpatia.
Risotto Gran Riserva Carnaroli con nocciole Tonda Gentile, topinambur e arancia
Il primo piatto è un risotto, realizzato con un riso Carnaroli Gran Riserva, alla nocciola piemontese, topinambur e arancia.
In abbinamento, per affinità di ingredienti, di territorio e di gusto, ci viene servito un calice di Frangelico, un liquore piemontese moderatamente alcolico, di colore dorato pallido, prodotto a partire da un’infusione di alcool e acqua di nocciole, della varietà Tonda Gentile, tostate e schiacciate a cui, dopo la distillazione, vengono aggiunti estratti e distillati di aromi naturali come cacao, caffè e vaniglia.
Scorfano alla brace, carota glassata, mandarino e la sua salsa
Passiamo ai secondi con un filetto di scorfano cotto alla brace e accompagnato da una carota glassata al mandarino ed una salsa a base dello stesso agrume. Un piatto lineare pensato per esaltare la qualità del pesce.
Tornatore – Etna Rosso DOC
Il vino Etna Rosso della cantina Tornatore deriva dall’unione dei due vitigni autoctoni per eccellenza della zona dell’Etna, il Nerello Cappuccio ed il Nerello Mascalese. Le uve, provenienti dal versante Nord, nel comune di Castiglione di Sicilia, dopo la raccolta manuale che avviene tra la seconda e la terza decade di ottobre, vengono sottoposte a una selezione, quindi diraspate non pigiate totalmente; sono quindi inviate in vasche di cemento, dove macerano per circa 10/12 giorni ad una temperatura di 22/25°C. Finita la fermentazione le uve rimangono a macerare ancora per qualche giorno prima di essere svinate e pressate con pressa verticale tradizionale. L’affinamento è di circa 6 mesi in botti di legno grandi e circa 3 mesi in bottiglia. Di color rosso rubino con tenui riflessi violacei, al naso offre sentori di piccoli frutti rossi e di amarena. Al palato risulta pieno con note sapide e tannini vellutati.
Piccione di Miroglio al forno con patate arrostite e ragù di cardoncelli e olive
Quella dei fratelli Miroglio è un’azienda familiare piemontese che vanta una tradizione secolare nel commercio di pollame, risalente alla metà del 1800. Come allora l’azienda reperisce i suoi prodotti avicoli “nostrani” nelle cascine e nei piccoli allevamenti familiari, garantendo però gli standard di qualità e di sicurezza alimentare più moderni.
In questo piatto il piccione viene cotto al forno e, dopo essere sezionato per permettere di gustare al meglio le diverse parti, servito con un tortino di patate e un “ragù” a base di funghi cardoncelli e olive.
Carlo Giacosa – Barbaresco “Montefico” DOCG 2018
Un abbinamento territoriale per il secondo di carne con un Barbaresco prodotto, secondo il disciplinare di questo nobile e prestigioso vino, con uve di nebbiolo provenienti dal cru Montefico situato a est del borgo di Barbaresco e ottimamente esposto a sud-est, ad un’altitudine di circa 250 metri s.l.m. Le viti hanno mediamente più di 50 anni. Il suolo argilloso-calcareo, con una buona presenza di marne, assicura al Barbaresco Montefico freschezza e mineralità, con note floreali e cenni di liquirizia. Spicca un caratteristico sentore mentolato, dovuto alla presenza massiccia di menta selvatica in questo appezzamento.
Ananas e yogurt
Per preparare il palato al dolce che terminerà la nostra degustazione, ci viene servito dell’ananas fresco accompagnato da una salsa a base di yogurt.
Cantina Tramin – Alto Adige Gewürztraminer DOC Vendemmia Tardiva “Roen”
In abbinamento al dessert degustiamo un Gewürztraminer Vendemmia Tardiva prodotto dalla Cantina Tramin, una delle più famose e apprezzate realtà dell’Alto Adige. Si tratta di un vino prodotto con uve di Gewürztraminer, un vitigno aromatico che trova in Alto Adige un’area di coltivazione particolarmente favorevole, provenienti da un vigneto che si trova in una frazione di Termeno a un’altitudine di circa 500 metri, alle pendici della catena montuosa del Roen. Dopo il taglio dei tralci, verso metà ottobre, i grappoli restano sulla pianta ad appassire naturalmente fino alla fine di novembre, inizio di dicembre, in modo che avvenga la concentrazione degli zuccheri e degli aromi. Fermentazione e maturazione avvengono in piccole barriques di legno francese per un anno, segue ulteriore maturazione per qualche mese in bottiglia. Di colore giallo dorato intenso, questo vino sprigiona profumi caldi, di frutta esotica ed appassita, con note agrumate e vanigliate. In bocca è intenso e vellutato.
Soufflé alla liquirizia con gelato all’amarena
Chiudiamo con un soufflé decisamente inconsueto, profumato alla liquirizia, accompagnato da un gelato all’amarena.
Per finire viene servito un caffè della torrefazione Dubbini accompagnato da un goloso bignè farcito con crema pasticcera al limone e vaniglia.
Una “foto ricordo” con lo chef e il direttore/maître!
Cucina
La cucina del giovane Lorenzo Pesci non tradisce le intenzioni della proprietà di raccontare l’eccellenza culinaria italiana, attraverso l’interpretazione in chiave moderna e creativa di ricette e prodotti considerati “della tradizione”, utilizzando materie prime di eccellenza prodotte da fornitori accuratamente selezionati e con i quali il Gruppo Aimo e Nadia ha stabilito nel corso del tempo delle vere e proprie partnership.
La proposta gastronomica del ristorante, oltre che appagante per la qualità e l’abile esecuzione delle varie preparazioni, è anche particolarmente interessante per la varietà di proposte in grado di soddisfare le esigenze di una clientela diversificata. Oltre che scegliere da un ricco menù alla carta è infatti possibile affidarsi a dei menù degustazione di 3 o 6 portate (più un appetizer, pre-dessert e dessert) che consentono di avere un’overview più o meno ampia dell’offerta del ristorante. Alternativamente si può selezionare uno dei diversi plateau di crudi e crostacei del Mar Tirreno o anche optare per un menù “verticale” a base di caviale. Sono infine proposte delle soluzioni più veloci di Business Lunch per pranzi di lavoro rapidi ma di alta qualità.
Servizio e accoglienza
Perfettamente complementare al lavoro della squadra di cucina è il team di sala, un gruppo di giovani attenti, affiatati e preparati, coordinati dal bravo direttore maître, Nicola Dell’Agnolo.
Per il servizio del vino ci si può affidare al sommelier che saprà suggerire un percorso di degustazione al calice in abbinamento ai piatti scelti o guidare nella scelta dalla nutrita carta dei vini in base alle preferenze dei commensali.
Conclusioni
VOCE si conferma un luogo poliedrico, dove potersi fermare per numerose occasioni ed in diversi momenti della giornata: la colazione, la pausa caffè o un aperitivo nella Caffetteria, il pranzo (o la cena) rilassato o di lavoro al Ristorante, una merenda rinfrescante nella Gelateria artigianale, o infine uno shopping gourmet nella fornita Dispensa.
La location esclusiva, all’interno del Museo delle Gallerie d’Italia formato da un grande complesso artistico e architettonico, lo rendono poi luogo ideale per chi predilige fondere l’esperienza gastronomica con quella culturale ed estetica.
La visita alle esposizioni e mostre dello spazio Museale completa l’esperienza ed è consigliatissima!
Al link che segue il Calendario delle imperdibili rassegne: https://gallerieditalia.com/it/milano/mostre-e-iniziative/
Accorrete!
Informazioni – VOCE Aimo e Nadia
Piazza della Scala, 6
20121 MILANO
Prenotazioni. +39 3493273374
Eventi. +39 3457525584
E-mail. info@voceaimoenadia.com
Sito Web. https://www.aimoenadia.com/voce-aimo-e-nadia/
Orari:
Pranzo: tutti i giorni dalle 12:00 alle 15:00
Cena: dal lunedì al sabato dalle 19:00 alle 23:00