Dalle spiagge nascoste, al mare dalle sfumature del cobalto, alle montagne ricamate e rivestite dalla macchia mediterranea, Maiori, sulla Costiera Amalfitana di variegata bellezza, muove le corde del sentimento davanti a tanti paesaggi della natura. Se poi ci aggiungiamo una ristorazione di altissima qualità, diventa un luogo indimenticabile.
Il Faro di Capo d’Orso – Andrea Aprea ha una lunga storia d’amore con la Costa d’Amalfi, un gioiello della ristorazione campana, poggiato su un costone di roccia a strapiombo sul mare, dove tutto profuma di bello e la struttura imprenditoriale solida e identitaria sa interpretare la complessa cultura della divina costiera.
La Squadra in Cucina
Chef: Andrea Aprea
Chef Resident: Salvatore Pacifico
Sous Chef: Antonio Negri
Chef de Partie:Carmine Macera
Chef de Partie: Gerardo Sica
Chef de Partie. Maicol De Girolamo
In Sala
Maitre: Gianmarco Dell’isola
Barman: Giosuè Pastore
Chef de Rang: Alfonso Di Bianco
Demi-Chef de Rang: Andrea Lambiase
Commis de Rang: Francesco Senatore
Il menù Speciale dedicato in esclusiva alla Tappa Ufficiale Roadshow Viaggiatore Gourmet 2023
Mise en place essenziale, in stile classico, dove la tovaglia di fiandra crea eleganza ed esalta il tableweer che gioca sui colori dell’azzurro, leitmotiv del ristorante, e dove i dettagli delle opere d’arte in ceramica di Vietri sul Mare, presenti a tavola, vengono esaltati.
Cocktail – Camparino: Gin, Italicus, Campari, Limone e Rosmarino
Tartelletta di Alici (Tartelletta croccante con pesto di uvetta e pinoli e spuma di alici di Cetara), Lemon Spritz (Sfera di Limoncello Spritz liquido con involucro croccante), Cannolo alla Nerano (Cannolo di pasta croccante farcita con crema di zucchine e Provolone del Monaco).
Un benvenuto in puro richiamo delle tipicità gastronomiche della Costiera Amalfitana.
Amouse-Bouche: Gambero Bianco e Sorbetto di Pane e Pomodoro
Champagne Cuvèe Orium Tsarine
Composto da 34% di Chardonnay, 33% Pinot Nero e 33% Meunier, la cuvèe Orium è prodotta a Reims, il luogo dello champagne eterno. Nella flute si mostra con grande eleganza, complice anche la percentuale di vini di riserva delle vendemmie 2013 e 2014 che fanno parte del blend. Il ricco e fitto perlage rende ancora più luminoso il colore giallo paglierino, mentre all’olfatto si riconoscono profumi di agrumi, di mandorla e note di pane biscottato. All’assaggio mostra una accentuata freschezza che rende il sorso verticale e snello, con un equilibrio dettato dalla sapidità e dall’acidità che ne fanno da padrona. Persistente e lunga la chiusura dove si riconosce una affascinante nuance di tè.
Ecco lo Chef!
PANE: Pagnottina farina Tipo 1 e Lievito Madre; Focaccia di semola rimacinata ‘Selezione Casillo, pomodoro e origano; Grissino di riso artemide ‘Riso Buono’. Uno spin-off di elemento importante, quello del pane, simbolo della civiltà e della evoluzione, qui a Il Faro di Capo d’Orso ben rappresentato.
Per e ‘o muss: Gamberi Rossi, Cetriolo, Carpaccio di Gambero Rosso,Testina di Vitello ,Musetto di Maiale, variazioni di Limoni e in accompagnamento da bere centrifugato di Sedano e Mela Verde. Un piatto che prende spunto dalla tradizione contadina campana.
Sgombro, Fagioli, Cipolla, Tarassaco: Sgombro marinato in carpione, variazione di cipolle e fagioli con olio di Tarassaco.
Zuppa d’Amare: Varietà di pesci molluschi e crostacei crudi e cotti, accompagnati da salsa di zuppa di mare e crostini di pane di semola di grano duro. Una creazione armonica che fa da ponte al mare e alla campagna.
Riso Carnaroli Burro e Salvia, Sarda Affumicata e Scalogno Nero: Riso Riserva San Massimo cotto in brodo di scalogno nero, mantecato con burro alla salvia e guarnito con Sarda Affumicata, salsa di scalogno nero ed estrazione di salvia. L’equilibrio delle note sapide e della nuance affumicata, rendono questo piatto intriso di grande personalità.
Champagne Millesime 2018 Brut Tsarineù
Austero e di gran carattere il Millesime 2018, prodotto con il 38% di Chardonnay, il 35% di Pinot Nero e il 27% di Meunier. Il delicato colore giallo paglierino luminoso e il perlage fine e durevole, anticipano un bouquet giocato su toni eleganti, come i fiori bianchi, il pompelmo rosa, sensazioni di spezie e crosta di pane. Complesso all’assaggio, teso e con un’acidità scalpitante, è dotato di equilibrio e di rara persistenza. Il sorso lungo chiude evidenziando nuance di bergamotto.
Creste di gallo alla ‘Cacciatora’: Pasta all’uovo ripiena di gallo alla cacciatora classica, accompagnata da spuma di patate arrosto e oliva infornata. La campagna, l’aia e il sapore della tradizione, sposano tecnica di esecuzione e gusto finale.
Ricciola, Estrazione di Erbe, Fagioli di Controne e Tarassaco: Ricciola cotta dolcemente su sale marino, servita con crema di fagioli di Controne, olio all’erba cipollina, spuma di salmorillo.
Agnello, Melanzana, Aglio Nero: Lombo di agnello laticauda, melanzana glassata su salsa di aglio grigliato, maionese d’aglio nero e gel di menta. Una preparazione estremamente mediterranea, con piacevole punte di freschezza.
Pre-Dessert – Mirtillo e Sambuco: Sorbetto al mirtillo e granita allo sciroppo di fiori di sambuco e polvere di mirtilli.
Dessert – Omaggio al Limone ‘Sfusato Amalfitano’: Mousse di yogurt di bufala aromatizzato allo sfusato, lemon curd. Caprese al limone , limone candito, gel a limone, meringa a limone e sorbetto a limone. La rappresentazione della Costiera Amalfitana in tutto il suo gusto e splendore.
Petit-Four
Faraglioni Capresi: Cialde al cacao farcite con cremoso di torta Caprese classica al cioccolato.
Melanzane al cioccolato: Sfera di cioccolato, ripiena di melanzane, liquore Concerto e arancia candita.
Gelatina Mango Passione e Lime: Gelatina mango, frutto della passione e lime.
Strevi 2009 DOC Passito Vini Passiti Bragagnolo
Quella di Bragagnolo è una storia che inizia negli anni ’30, con un successo che arriva velocemente per la qualità dei vini prodotti da uve moscato e da brachetto, che li porta all’olimpo delle eccellenze. Lo Strevi 2009, vino passito 100% Moscato d’Asti, affina in vasche di acciaio e botti di legno, regalando sensazioni organolettiche indimenticabili. Il colore oro, denso, è luminoso e all’olfatto si percepiscono seducenti note di prugna, di noci, di richiami torbati e affumicati, che solo in un secondo momento si uniscono le note di spezie dolci e di tabacco rendendo il profilo aromatico complesso, ampio e avvolgente. Articolato al sorso, percorso da una vena acida che lo rende fresco, intenso e decisamente persistente. Chiude su nuance iodata e balsamica.
Cucina
Ad attendere gli ospiti in questo angolo di paradiso, che appaga vista e gusto, c’è la cucina dello chef Andrea Apreda, tecnicamente eseguita dal resident chef Salvatore Pacifico, con spunti di ricerca creativa autentica, legata al luogo, ai profumi e agli ingredienti che il territorio offre, in un susseguirsi di portate che diventa un vero e proprio viaggio all’insegna della costiera e di alcuni areali della Campania, tutto questo stando seduti a tavola.
Una cucina di grandissima qualità, eseguita con tecnica, dove in ogni portata si scorgono nuance di sapori classici insieme con tocchi personali realizzati con delicatezza, senza invadenza, con armonia.
Il menù attinge di continuo al mare, ai Monti Lattari, alle erbe aromatiche spontanee che crescono a cespugli abbellendo le dorsali della costa scoscesa. Tutti ingredienti che fanno da starter a tanti altri che arrivano dall’entroterra della Campania, in una visione culturale che va oltre il locale, utilizzando l’enorme dispensa di biodiversità gastronomica della regione.
Pesce, carne, vegetali e legumi si alternano con minuzia impressionante e con mano precisa nei percorsi, facendone il cuore di ogni portata, in una interpretazione di cucina solida ma molto elegante. Non ultima, la bellissima cromia dei piatti che racchiude l’estrema precisione e la raffinatezza, senza essere troppo celebrativa.
Accoglienza e servizio
Dal Ristorante Il Faro di Capo D’Orso si può ammirare uno dei panorami più belli della Costiera Amalfitana, arrivando persino a scorgere i faraglioni di Capri nelle giornate più terse, con la luce del sole e l’azzurro del cielo mixato a quello del mare, che entrano nella luminosa sala dalla grande vetrata, dove si scorgono anche limoneti e buganville. Per questa ragione la famiglia Ferrara nel 1935 comprò il piccolo promontorio per costruirci nel tempo il ristorante di cucina fine dining.
In sala si muove una brigata di esperienza, con una visione dell’accoglienza discreta e presente nel contempo, per dare modo agli ospiti di godere dello spettacolo naturale. L’ambiente curato dispone di soli 5 tavoli ben distanziati, garantendo la privacy per una sosta esclusiva. Abbinata ai piatti c’è una curata e profonda carta dei vini che pone l’accento sulle produzioni territoriali, per poi allargarsi all’Italia e al mondo. Non manca la possibilità di gustare cocktail che richiamano le radici, viaggiano tra i grandi classici e i twist del bere miscelato.
Conclusioni
Un luogo dell’anima: questo è il ristorante Il Faro di Capo D’Orso – Andrea Aprea,che ha il compito difficile di catturare l’attenzione degli ospiti con la cucina, dalla quale potrebbero essere distratti, vista la bellezza che lo circonda. La cosa riesce e crea una sorta di unicum con i piatti che vanno in scena su uno dei palcoscenici più belli del mondo.
È un incanto mangiare ed essere conquistati dalla cucina, apprezzare la ricerca, l’attenzione e la filosofia di base che muovono il ristorante, per sottolineare la valorizzazione delle tradizioni culinarie e delle eccellenze gastronomiche presentate con gusto ed estro instancabile.
Articolo a cura di Antonella Amodio
Informazioni – Ristorante Il Faro di Capo d’Orso – Andrea Aprea
Strada Statale Amalfitana, 44
84010 Maiori (SA)
Tel. (+ 39) 089 877022
Email. info@ilfarodicapodorso.it
Sito Web. ilfarodicapodorso.it
Chiuso lunedì e martedì. Aperto dalle 12:30 alle 15:00, dalle 19:30 alle 22:00