Stellato dal 2010, quando ancora si trovava nella vecchia location di Viterbo, L’Enoteca La Torre dal 2013 ha portato il magnifico esempio di eccellenza gourmet creato dai patron Michele Pepponi e Silvia Sperduti in uno dei più bei palazzi romani, Villa Laetitia, residenza di Anna Fendi Venturini, con le sorelle alla guida dell’omonima maison di moda italiana. Al piano terra di questa meraviglia di Art Déco, oggi divenuta hotel di charme, il ristorante affianca alla sala dalle pareti a vetrata spazi privati, un bar per l’aperitivo e un’adorabile sala da tè. La cucina è nelle mani di Domenico Stile, talento dalla personalità riflessiva e introversa, mentre la sala è affidata a Rudy Travagli, sommelier e grande “padrone” di casa.
Il borsino delle guide cartacee 2019
Michelin assegna una stella e tre coperti
Espresso assegna un cappello
Gambero Rosso assegna 87 – cucina 52
La squadra
Chef: Domenico Stile
Pasticceria: Veronica Cassone
Responsabile Ristorante e sommelier: Rudy Travagli
Maître: Alessandro Nocera
Barman: Fabio Catarci
Eccoci arrivati a Villa Laetitia
La palazzina
L’ingresso
Gli interni
L’ingresso del ristorante
Salottino per aperitivo o per un digestivo
Ci accomodiamo nel salottino per un aperitivo servito dal sommelier e restaurant manager Rudy Travagli
Champagne Brut – Delamotte
Arrivano anche gli stuzzichini
Pasta soffiata alla carbonara
Rocher al blu di bufala e pere
Mozzarella in carrozza
Sfera di ricotta di pecora e Aperol Spritz
Aspic di pesce azzurro e guacamole; finto peperone e acciughe
Il bancone del bar
Sala e mise en place
Menù
Riportiamo, come sempre, i menù degustazione e quello alla carta.
Pranzo
In funzione della stagionalità, alcune portate non sono comprese Per pranzo (escluso sabato e festivi)
Lo chef propone due portate più un dolce a scelta dal menù alla carta, acqua e un calice di vino
€ 60
Escursione
“Nei piatti proposti c’è la mia storia, non solo quella del bambino che diventa uomo, ma anche quella del giovane cuoco che diventa chef.”
Percorso degustativo di 5 portate a sorpresa
€ 105
Un viaggio a occhi chiusi
“Qui c’è tutta la mia gioia di cucinare. È un viaggio estremamente piacevole e sorprendente. Chiudete gli occhi, a tenerli aperti ci penso io.”
Percorso degustativo di 7 portate a sorpresa
€ 130
Il menù alla carta
Antipasti
Uovo, taleggio di bufala e sentori di sottobosco € 35
Gamberi rossi, burrata, kumquat e puntarelle alle acciughe € 37
Tonno rosso, estragon, panna acida e radici fermentate € 32
Merluzzo di coffa, lardo, zucca, provala e tosazu € 33
Fassona marinata, terrina di foie gras affumicata al pepe longo, pera e Madeira € 38
Primi
Gnocchi ripieni di coccio alla melissa, broccoletti, foglia di cappero e brodo speziato € 37
Fusillo alla genovese di cipollotto, nocciole di Caprarola, alloro e Moscow Mule € 32
Spaghetto, vongole lupini, finocchio, bergamotto ed emulsione ai tartufi di mare € 36
Risotto al limone, calamaro marinato, asparagi e yogurt di bufala € 35
Ravioli di coda alla vaccinara affumicata al cardamomo nero, provolone del monaco, cime di rapa e Marsala € 34
Secondi
Filetto alla Rossini, lattuga di mare, lattuga di terra e pisco sour € 45
Agnello alla Villeroy € 40
Anatra marinata allo yogurt e cumino, cavolo viola e mela acidula € 38
Ricciola di fondale alla santoreggia, cavolfiore, ostriche e Champagne € 40
Branzino in cartoccio all’eucalipto, carciofi alla brace e aglio nero fermentato € 38
Astice blu, lenticchie di Onano, banana e curry € 50
Dessert
Mousse al caffè, sambuco, tabacco e liquirizia € 15
Torta Caruso, arancia sanguinella e achillea, noci e nocino € 15
Palla di neve (mandorla, ricotta di pecora dei Casali del Pino e gelsomino) € 15
Demi cuit al cioccolato Manjari 64%, ananas arrosto, pepe rosa e Maraschino € 15
Finto tartufo nel suo habitat (tartufo nero, caki, pisto e aceto balsamico invecchiato) € 18
Abbinamento Vini
Optiamo, come di consueto, per il servizio al calice.
Il servizio del pane
Tipologie di pane: integrale, panino multicereali, bianco casereccio, grissino alla polenta, casatiello, taralli.
Piattooo!
Ostrica, gin lemon e mela verde
Chablis 2017 – Domaine Louis Moreau
Lo chef Domenico Stile ci presenta la portata successiva
Gamberi rossi, kumquat, ricotta e puntarelle alle acciughe
Tonno, yogurt, rapa rossa e radici fermentate
Manzo, foie gras, mela annurca e senape
Auxey-Duresses Vieilles Vignes 2016 – Domaine Diconne
Piatto completato al tavolo
Risotto, limoni di Amalfi, yogurt di bufala, tartufi e plancton
Spaghetto, lupini, finocchio e bergamotto
Chorey-lès-Beaune Les Beaumonts 2015 – Daniel Largeot
Passiamo al prossimo piatto
Gnocchi, melissa, coccio e broccoletti
Raviolo di coda alla vaccinara, friarielli, provolone del monaco e Marsala
Uovo, taleggio di bufala ai sentori di sottobosco
Astice blu, shitake, sedano rapa e beurre blanc
Rudy ha una graditissima sorpresa per noi
Chianti Classico Riserva Ducale 1993 – Ruffino
Ricciola, cavolfiore, ostriche e Champagne
Agnello alla Villeroy
Mousse al caffè, liquirizia, sambuco e tabacco
Delizia al limone, zafferano e wasabi
Pius IX Mastai 2014 – Conte Brachetti-Peretti
Caffè e coccole finali
Jamaica Blue Mountain Gusto Top.
Tipologie della piccola pasticceria: pralina al caffè, cannolo siciliano, frangipane all’amarena, beignet croquelline con cremoso alla nocciola.
Cucina
Lo chef Domenico Stile è arrivato a capo della cucina dell’Enoteca La Torre nel 2017, a soli 27 anni, dopo un percorso che l’ha visto prendere il volo dopo gli studi all’alberghiero per lavorare accanto a Cannavacciuolo, Crippa, Di Costanzo, Bottura, e altri grandi d’Oltreoceano come Grant Achatz. Da Chicago però il richiamo della sua terra era troppo forte e la proposta dei patron del ristorante è stato il giusto trampolino per tornare in Italia, non proprio nella “sua” Campania, ma poco più a nord, nella capitale. Le sue origini in ogni modo si intuiscono lo stesso assaggiando i suoi piatti, di un lirismo struggente e appassionato, che però recano traccia delle sue esperienze al fianco dei “grandi”, da cui ha appresso una cultura gastronomica davvero notevole e la capacità di approcciarsi ai classici di tradizione diverse dalla sua con originalità e perizia. Due le degustazioni, Escursione e Un viaggio a occhi chiusi, rispettivamente di 5 e 7 portate – cui nella stagione si aggiunge un percorso dedicato al tartufo bianco – ma è sempre possibile la scelta à la carte.
Servizio
Rudy Travagli, oltre a essere vera e propria enciclopedia vivente dell’enologia internazionale, governa il servizio e la sala con le giuste tempistiche e un approccio al cliente piacevolissimo. Lo staff ha completato molte proposte al tavolo e si è sempre dimostrato di primo livello.
Conclusioni
Quando la stilista e imprenditrice italiana decise di dare nuova vita alla villa di famiglia, sul lungotevere romano, ebbe davvero una geniale intuizione. I muri e le sale di Villa Laetitia hanno tante storie da raccontare e la cucina di Domenico Stile, il più giovane chef stellato capitolino, si combina a questi spazi eleganti in un connubio di antico e nuovo che accresce il fascino dell’Enoteca La Torre e lo rende eterno, senza tempo.
Viaggiatore Gourmet
Ristorante Enoteca La Torre c/o Villa Laetitia
00195 Roma – Italy
Lungotevere delle Armi, 22
Tel. (+39) 06 45668304
Chiuso domenica tutto il giorno e lunedì a pranzo
E-mail: ristorante@enotecalatorre.group
Sito internet: enotecalatorreroma.com