Che negli ultimi tempi Torino si stia rianimando dal regale torpore dove era piombata, gastronomicamente parlando s’intende, lo avevamo già raccontato. Una nuova primavera, o un nuovo Risorgimento, data la città in questione, che non si è limitata al centro storico, ma ha interessato anche la periferia e quello che un tempo costituiva il cosiddetto distretto industriale. Così nell’ex sede di una fabbrica di cavi elettrici è nato EDIT, un progetto enogastronomico che al suo interno ospita un bakery cafè, un birrificio che è anche brew pub, un bar, un ristorante con cucina a vista, quattro cucine professionali/laboratori artigianali e una show kitchen. La carne al fuoco non manca dunque, visto che queste cinque macro realtà sono distribuite su 2 piani e 2000 mq. La nostra ispezione si è concentrata soprattutto sul ristorante, anche perché a gestirlo sono due nostre vecchie conoscenze, i “Costardi Bros”.
Il borsino delle guide cartacee 2018 – apertura novembre 2017
Michelin non segnala
Espresso non segnala
Gambero Rosso non segnala
La squadra
Lo staff in cucina
Chef: Christian e Manuel Costardi
Sous chef: Eleonora Barbone, Vittorio di Palma
Lo staff in sala
Patron: Marco Brignone
Maître: Vittorio Tomasetta, Andrea Zoggia
Sommelier: Andrea Zoggia
Junior Sommelier: Elena Tremontani
Sommelier al banco: Francesca Grandin
Dietro al bancone, lo chef Christian Costardi è all’opera
Menu
Riportiamo, come sempre, il menu degustazione e quello alla carta.
Il viaggio € 48
5 portate
Il territorio € 58
6 portate
La carta
Il viaggio
Sgombro pac-soy € 18
Calamaro BBQ € 20
Costardi’s Tomato rice € 18
Cappellacci ai funghi, crema di formaggi e nocciole € 15
Guancia di vitello in cottura lenta € 28
Territorio
Tonnato by Costardi Bros € 16
Animella e mandorla € 18
Sottobosco di riso Carnaroli € 18
Raviolo di baccalà, brodo di cipolla € 15
Lingua di vitello € 20
Sella d’agnello, il suo ristretto € 28
Abbinamento Vini
Optiamo, come di consueto, per il servizio al calice.
Pane
Tipologie di pane: a lievitazione naturale, grissini integrali.
Piattooo!
Entrée: baccalà mantecato con crema di patata e noce moscata
La selezione di birre Bock, prodotte dal birrificio interno all’edificio
Gambero a Bangkok
Piatto nato dall’incontro tra Gaggan, celebre chef indiano, e gli chef. Preparato con gamberi rossi di Mazara del Vallo crudi con coda croccante e una bisque di spezie e scorza d’arancia.
Calamaro BBQ
Ispirato al BBQ, fatto in una cucina senza fiamma. Dopo una breve oliocottura a 80°, il calamaro è bruciato con il Searzal e servito con crema di piselli e polvere di calamaro.
Concentrati per la prossima portata
Diversamente tonnato
Tartare di filetto di vitello su una salsa tonnata con polvere di capperi. Reinterpretazione della ricetta del vitello tonnato, del quale gli chef hanno sempre preferito la salsa.
Sgombro pac-soy
Filetto di sgombro marinato in aceto di Timorasso, bruciato a fiamma, spennellato con salsa wasabi e servito con pak choy e salsa di soia.
Salmone, vermouth, capperi e limone
Omaggio alle penne panna, vodka e salmone degli anni ’80, il piatto è alleggerito togliendo le penne e presentando un filetto di salmone al burro con salsa vermouth (tributo alla città di Torino) e polvere di capperi.
Riso Edit
Il concept di EDIT in una lattina: risotto con crema di grana, riduzione di birra Bock e polvere di caffè Kafa Lavazza.
Continuiamo la nostra degustazione con un nuovo cocktail, in abbinamento alla portata successiva
Animella, rapa, wasabi e barbabietola
Riso, broccoli, vongole e provola affumicata
Plin di anatra all’arancia con il suo ristretto
Cappellaccio ai funghi porcini, crema di formaggi (toma, fontina e maccagno) e nocciole
Lo chef aggiunge il tocco finale
Ombrina, mela, finocchio e sedano
Maialino senape, nocciole e caffè
Predessert: arancio, cioccolato e mela annurca
Vasetto del Goloso
Panna cotta morbida, gel di lamponi e riso crunchy (soffiato e caramellato).
Toma, il dolce
Cheescake alla toma piemontese e rosmarino, lingua di gatto al pepe e ghiaccio al chinotto.
Caffè e coccole finali
Caffè Kafa Lavazza
Tipologie di piccola pasticceria: chiacchiere, zucchero filato, cioccolatino ripieno, popcorn caramellati al caffè e sale.
Cucina
Nomade o stanziale? Curioso o amante del conforto dei sapori già conosciuti, che ricordano casa? Per il loro ristorante a EDIT i Costardi Bros hanno pensato a una risposta per entrambi. Il menù infatti prevede due percorsi, Viaggio e Territorio, le cui portate possono anche essere scelte singolarmente per chi, come noi, ama partire tanto quanto tornare. Più spinti e inconsueti i piatti della prima degustazione, più familiari e riconoscibili quelli della seconda, seppur serviti con quel “twist”, per dirla all’inglese, che riesce a stupire e divertire, senza disorientare.
Servizio e accoglienza
EDIT è una realtà moderna, internazionale, “sul pezzo” insomma. Va da sé che anche il servizio del suo ristorante viaggia sulla stessa linea d’onda: attento e presente (siamo pur sempre in un ristorante), ma dal piglio giovane e informale, sciolto e disinvolto, come la location e l’atmosfera richiede.
Conclusioni
EDIT – Eat Drink Innovate Together. Questo il significato di quella che, citando Marco Brignone, l’imprenditore torinese da cui ha preso vita il progetto, è una “piattaforma reale di condivisione di esperienze gastronomiche”. Dal mondo virtuale dei social network a un luogo fisico dove le cose avvengono davvero, un modello che nasce come progetto pilota e ambisce ad essere replicato in altre città d’Italia. Siamo curiosi di vedere quali direzioni prenderà.
Viaggiatore Gourmet
Ristorante di EDIT
10155 Torino
Via Francesco Cigna, 96/15
Tel. (+39) 011 19329700
Chiuso a pranzo, domenica e lunedì
E-mail: hello@edit-to.com
Sito internet: www.edit-to.com