Articolo a cura di Maurizio Zanolla.
Referente regionale del Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Marche e Umbria.
Oggi parliamo degli eccezionali vini prodotti in Umbria. Incominciamo con una panoramica sulla produzione enologica di Montefalco, per poi affrontare il viaggio per il resto della regione.
In questo articolo si parla di: Adanti, Antonelli San Marco, Arnaldo Caprai, Bocale, Cantina Novelli, Castello della Sala, Fattoria Colleallodole, Lamborghini, Lungarotti, Perticaia, Rocca di Fabbri, Tudernum.
Archivio storico reportage:
Prima di passare al racconto dei vini degustati, riportiamo la piccola legenda per meglio orientarsi nei nostri articoli.
Al primo punto troverete la graduatoria finale che è scaturita al termine delle nostre sessioni, visualizzando i soli punteggi. Tale graduatoria è suddivisa prima di tutto per tipologia e poi per punteggio. In caso di medesima valutazione, si segue il classico ordine alfabetico riferito ai produttori. In rosso sono segnalati i vini che hanno ricevuto il premio speciale, dato all’unanimità dal nostro panel, ovvero l’Altissimo Ceto. Accanto a ogni singolo prodotto troverete segnalata la fascia di prezzo indicativa che potrete trovare approssimativamente sullo scaffale di un’enoteca.
Al secondo punto sarà ripresa la medesima graduatoria, questa volta integrata dalla relativa foto dell’etichetta e le note di degustazione. Ai nomi di ciascun produttore è “linkata” la propria scheda aziendale. Cliccandoci sopra, potrete accedere ai dati, ai recapiti e alle corrispondenti schede tecniche. Tutto questo al fine di avere il massimo delle informazioni relative al vino in questione.
Buona lettura!
1) LA GRADUATORIA:
I Montefalco Rosso
85/100 – Montefalco Rosso Arnaldo Caprai 2010 (Cat. A)
84/100 – Montefalco Rosso Rocca di Fabbri 2009 (Cat. A)
83/100 – Montefalco Rosso Perticaia 2010 (Cat. B)
83/100 – Montefalco Rosso Vigna Flaminia Maremmana Arnaldo Caprai 2009 (Cat. B)
82/100 – Montefalco Rosso Arquata Adanti 2008 (Cat. B)
82/100 – Montefalco Rosso Bocale 2009 (Cat. A)
I Montefalco Rosso Riserva
87/100 – Montefalco Rosso Riserva Arnaldo Caprai 2008 (Cat. D)
86/100 – Montefalco Rosso Riserva Antonelli San Marco 2007 (Cat. C)
86/100 – Montefalco Rosso Riserva Milziade Antano Fattoria Colleallodole 2009 (Cat. E)
86/100 – Montefalco Rosso Riserva Perticaia 2009 (Cat. D)
85/100 – Montefalco Rosso Riserva Arquata Adanti 2008 (Cat. C)
I Sagrantino di Montefalco
93/100 – Sagrantino di Montefalco 25 anni Arnaldo Caprai 2008 (Cat. G)
92/100 – Montefalco Sagrantino Chiusa di Pannone Antonelli San Marco 2007 (Cat. G)
92/100 – Montefalco Sagrantino Perticaia 2008 (Cat. F)
91/100 – Montefalco Sagrantino Milziade Antano Fattoria Colleallodole 2009 (Cat. F)
90/100 – Sagrantino di Montefalco Il Domenico Adanti 2006 (Cat. F)
90/100 – Montefalco Sagrantino Antonelli San Marco 2008 (Cat. E)
89/100 – Sagrantino di Montefalco Collepiano Arnaldo Caprai 2008 (Cat. E)
86/100 – Montefalco Sagrantino Bocale 2009 (Cat. D)
86/100 – Montefalco Sagrantino Cantina Novelli 2007 (Cat. D)
86/100 – Montefalco Sagrantino Lungarotti 2008 (Cat. D)
86/100 – Montefalco Sagrantino Rocca di Fabbri 2007 (Cat. D)
86/100 – Montefalco Sagrantino Fidenzio Cantina Tudernum 2008 (Cat. D)
I Sagrantino di Montefalco Passito
92/100 – Sagrantino di Montefalco Passito Arnaldo Caprai 2008 (Cat. F la 0,375)
90/100 – Montefalco Sagrantino Passito Milziade Antano Fattoria Colleallodole 2009 (Cat. F la 0,500)
89/100 – Montefalco Sagrantino Passito Rocca di Fabbri 2005 (Cat. F la 0,500)
I Vini Bianchi ad IGT ed altri vini a DOC
90/100 – Umbria IGT Cervaro della Sala Castello della Sala 2011 (Cat. F)
83/100 – Trebbiano Spoletino Cantina Novelli 2011 (Cat. A)
83/100 – Grechetto di Todi Cantina Tudernum 2012 (Cat. A)
83/100 – Chardonnay Aurente Lungarotti 2009 (Cat. A)
82/100 -Bianco di Torgiano Torre di Giano Vigna Il Pino Lungarotti 2009 (Cat. A)
I Vini Rossi ad IGT ed altri vini a DOC
87/100 – Umbria IGT Campoleone Lamborghini 2008 (Cat. F)
86/100 – Umbria IGT San Giorgio Lungarotti 2005 (Cat. D)
84/100 – Umbria IGT Era Lamborghini 2009 (Cat. F)
83/100 – Umbria IGT Trescone Lamborghini 2009 (Cat. F)
83/100 – Umbria IGT Baiocco Antonelli San Marco2011 (Cat. B)
Da Torgiano…
87/100 – Torgiano Rosso Riserva Rubesco Vigna Monticchio Lungarotti 2007 (Cat. E)
81/100 – Rosso di Torgiano Rubesco Lungarotti 2009 (Cat. B)
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
2) LE NOTE DI DEGUSTAZIONE:
I Montefalco Rosso
85/100 – Montefalco Rosso Arnaldo Caprai 2010 (Cat. A)
E’ facile pensare che un padre ed un figlio con cui condividono le medesime passioni per la loro terra, l’impegno ed il sapersi mettere in gioco, riescano a creare dei vini eccellenti come dal 1971 fa l’azienda Arnaldo Caprai. Meno facile e mantenere gli altissimi livelli ogni anno, considerando anche quella raggiunta dai vini più “semplici”. Il colore di questo Montefalco Rosso è di un bellissimo rosso brillante, appena appena accennato al granato, i profumi sono speziati e freschi al tempo stesso, gli effluvi hanno un orientamento che varia dalla frutta nera fresca alle ciliegie sotto spirito, finendo con delle note di caffè e cioccolata nera. La grandezza del Sagrantino e del Sangiovese si esprimono in bocca, con un palato ben tannico e deciso ma assolutamente ingentilito dal merlot nel blend finale. Una bella sapidità finale ridesta il desiderio di un nuovo futuro assaggio.
84/100 – Montefalco Rosso Rocca di Fabbri 2009 (Cat. A)
Facciamo la conoscenza di questo Montefalco che si presenta con un mantello impenetrabile quasi nero. L’olfatto giocato tutto sulla successione di profumi scuri come mirtillo, mora matura, liquirizia, china e grafite, palesando una personalità ben riconoscibile. L’ingesso in bocca è caldo e avvolgente ma sorretto da un buon tannino. Piacevole chiusura di bocca con ritorno di aromi ferrosi e fruttati.
83/100 – Montefalco Rosso Perticaia 2010 (Cat. B)
Anche l’annata 2010 conferma la gradevole bevibilità di questo Montefalco Rosso. Vivacità e giovinezza sono i suoi tratti distintivi, come dimostrano i riflessi purpurei del colore; caratteristiche che sono ribadite anche all’olfatto dall’attacco decisamente floreale fresco cui seguono sentori di ciliegia e frutti di bosco croccanti ed un accenno di speziatura che completa il bouquet. Lineare lo sviluppo gustativo che gioca tutto sull’acidità con corpo e tannino che risultano un po’ modesti sul finale.
83/100 – Montefalco Rosso Vigna Flaminia Maremmana Arnaldo Caprai 2009 (Cat. B)
Sangiovese, Sagrantino e Canaiolo per questo Montefalco Rosso di grande tipicità. Veste rubino piena e vivace, con una buona luminosità. Bouquet odoroso incentrato sul frutto rosso evoluto come la marasca in confettura, note cioccolatose, tostate di tabacco e di spezie che i 15 mesi di barrique hanno tirato fuori. E’ un vino grintoso col suo tannino ancora giovane, scalpitante e in evoluzione.
82/100 – Montefalco Rosso Arquata Adanti 2008 (Cat. B)
Un Montefalco Rosso dall’approccio diretto e senza tanti fronzoli. L’annata 2008 si mostra con un piacevole equilibrio ed il tutto giocato sulla grande freschezza. Finale non lungo ma estremamente piacevole.
82/100 – Montefalco Rosso Bocale 2009 (Cat. A)
Rosso rubino luminoso con sfumature granata. Il naso non brilla per complessità ma si dimostra molto più interessante sul piano della piacevolezza. Amarena, violetta ed un tocco di muschio, mentre sul finale esce una nota speziata di tostatura e di cannella. Palato diretto, piacevole. trama tannica non importante ed un finale che tende a congedare presto.
I Montefalco Rosso Riserva
87/100 – Montefalco Rosso Riserva Arnaldo Caprai 2008 (Cat. D)
(foto non disponibile)
Il vino si presenta con una veste di colore rubino di bella intensità, un ventaglio di profumi ci regala sensazioni molto piacevoli di mora, violetta, che lasciano spazio a delle note di caffè e cacao. Un vino di grande struttura, che rispecchia perfettamente il suo territorio. Un vino già pronto da bere, anche se esprimerà sicuramente il meglio di se tra qualche anno.
86/100 – Montefalco Rosso Riserva Antonelli San Marco 2007 (Cat. C)
Sagrantino, Sangiovese e un 15% di vitigni bordolesi per quest’annata di Montefalco Rosso Riserva di casa Antonelli, che si mostra con un bel rosso rubino intenso dai riflessi granati. L’olfatto scopre un fruttato scuro e dolciastro di mora in confettura, note terrose di sottobosco, liquirizia e una speziatura dolce contornata da sfumature balsamiche e minerali. Un buon corpo equilibra la componente calda con quella fresca, la quale cede succosità nel finale. I tannini sono compatti e fini, sul finale chiude con una buona persistenza fruttata.
86/100 – Montefalco Rosso Riserva Milziade Antano Fattoria Colleallodole 2009 (Cat. E)
Una delle protagoniste indiscusse del panorama vinicolo umbro, è la Fattoria Colleallodole dei fratelli Antano, azienda che ci delizia sempre con i suoi vini che noi li degustiamo sempre con piacere. Il loro Montefalco Rosso Riserva si presenta nel suo abito rubino con riflessi granati. Naso pulito in prima battuta di prugna in confettura che poi lascia spazio a sentori evoluti di liquirizia arricchito da toni ferrosi. Sapore delicatamente equilibrato con un tannino ben dosato nonostante un finale dalla lunghezza non particolarmente esaltante ma comunque di bella eleganza.
86/100 – Montefalco Rosso Riserva Perticaia 2009 (Cat. D)
Perticaia con la sua Riserva si esprime sempre ad altissimi livelli. Anche quest’anno abbiamo trovato un vino dall’intenso color rubino, dinamico e vivo al naso con un ventaglio di profumi di amarena, confettura di more, tabacco, rabarbaro, vaniglia e liquirizia. Al gusto è grintoso ma agile al tempo stesso, con tannini ben fatti che domano la spinta alcolica. La non eccessiva struttura lo rendono estremamente bevibile ed abbinabile perfettamente a tavola, dove trova posto con molte proposte.
85/100 – Montefalco Rosso Riserva Arquata Adanti 2008 (Cat. C)
Ben fatta come sempre la Riserva Arquata del Montefalco di Adanti. Con le sue note di cioccolato e torrefazione che vanno a braccetto con i prufumi di ciliegia matura, prugna cotta, pepe e chiodi di garofano. Ottima freschezza che bilancia la robustezza del corpo e gli dona una notevole beva. Trama tannica impeccabile che consente al vino di palesare le sue sfumature sul finale di bocca. Ottima performance per un vino dall’allettante rapporto qualità-prezzo, fattore che ci preme sottolineare quando è doveroso.
I Sagrantino di Montefalco
93/100 – Sagrantino di Montefalco 25 anni Arnaldo Caprai 2008 (Cat. G)
Altissimo Ceto
Inutile dire ancora una volta cosa rappresenta l’azienda di Marco Caprai per il territorio di Montefalco, e quindi non c’è da stupirsi se ritroviamo nuovamente il suo 25 anni al vertice della graduatoria. Il colore, il ventaglio aromatico ed il gusto di questo vino, sono la palese rappresentazione del carattere forte e dell’amore degli uomini che lo coltivano, della dolcezza delle colline dove cresce, della ricchezza e della complessità del grande patrimonio di cultura e tradizione conservato a Montefalco nei secoli. Il Sagrantino 25 anni è un vino potente ma che sa essere elegante allo stesso tempo, nato nel 1993 per festeggiare il 25° anniversario della cantina. Da allora, data l’eccezionalità del prodotto, ha vissuto una continua ascesa. Vino fiero, intenso e caldo, complesso e armonioso, proprio come la terra da cui ha origine e che si riflette anche nel colore: un rosso rubino impenetrabile con riflessi granato. Una vasta gamma di profumi eleganti caratterizza questo “forzuto” Sagrantino assai camaleontico: ad ogni rotazione nel bicchiere nasce una nuova sfumatura. Attacco fruttato, confettura di ciliegie in primis, poi viole e rose appassite, per virare infine sulle note speziate calde anche di mirra ed incenso con forti riconoscimenti balsamici, mentolati. Ancora giovanissimo in bocca, è però già formato nelle sue caratteristiche principali. Il “25 anni” si contraddistingue per morbidezza ed avvolgenza quasi contrappeso della sua forte struttura. Ha spalle robuste per resistere negli anni, infatti un tannino raffinato ed una equilibrata acidità lo sosterranno in questo lungo cammino. Si riscontra una grande corrispondenza gusto-olfattiva nel finale, caratterizzata da sfumature speziate e frutta matura: la forza di questo sagrantino è un tatuaggio indelebile. Anche nella memoria.
92/100 – Montefalco Sagrantino Chiusa di Pannone Antonelli San Marco 2007 (Cat. G)
Altissimo Ceto
Che gioia ritrovarsi nel bicchiere la nuova annata del cru di casa Antonelli. Non nascondiamo che abbiamo un feeling particolare verso lo stile di questa azienda, la quale ci regala sempre vini di grande ampiezza e struttura. Granato luminoso e dotato di un bouquet di impressionante ricchezza dove i profumi arrivano a profusione. Al primo impatto con una moltitudine di sentori legati ai piccoli frutti di bosco a fare da apripista per poi lasciare la scena alle note di tabacco, fiori secchi, terra bagnata, spezie dolci, grafite e liquirizia. Delizioso al palato anche grazie ad un tannino setoso perfettamente in sinergia con tutte le componenti. Lunghezza da campione per un vino di grande personalità che con fierezza si conferma tra i portabandiera della regione.
92/100 – Montefalco Sagrantino Perticaia 2008 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Dal 2000 Guido Guardigli, fondatore dell’azienda, si occupa personalmente di produrre il vino dai suoi 15 ettari di vigneto, la metà dei quali è coltivato a Sagrantino. Il suo obiettivo, condiviso con l’enologo Emiliano Falsini, è quello di esprimere l’originalità e la particolarità del territorio con la massima naturalezza possibile. Uve raccolte a piena maturazione, lunga macerazione a temperatura controllata, un anno di barrique sono i passaggi fondamentali che danno origine ad un Sagrantino di Montefalco ricco di personalità. Non delude le aspettative nemmeno l’annata 2008, affermandosi ancora una volta su livelli di eccellenza. Basta osservare la fitta trama cromatica del vino nel bicchiere, la cui tonalità rosso rubino è dotata di splendida luminosità, per prevederne la potenza, che è confermata dal grande impatto olfattivo. L’ampio ventaglio di profumi che ci regala, olfazione dopo olfazione, è fatto di confetture di mora e mirtillo, di sottobosco, passando per la viola appassita, lo stecco di cannella, i grani di pepe, i chiodi di garofano e la polvere di cacao. Non concede alcuna rotondità in bocca, ma ha grinta da vendere fin dal suo ingresso quasi prepotente con tannini rigorosi e potenti, come giustamente devono essere, buona sapidità e spinta acida, che concorrono ad annientare completamente l’effetto calorico della sua gradazione alcolica. Lunga è la persistenza con piacevolissimi ritorni di ciliegia sotto spirito.
91/100 – Montefalco Sagrantino Milziade Antano Fattoria Colleallodole 2009 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Un vino non deve essere solo buono da bere, ma deve anche rispecchiare il territorio dove è nato e la mano stilistica dalla quale è stato prodotto. Questo vino rappresenta sicuramente un ottimo esempio di tutto ciò. Alla vista si presenta rubino di grande struttura, all’olfatto apre le danze con profumi di frutta rossa tra cui ribes e mora che si alternano a note floreali macerate in alcol. Note speziate si susseguono dolcemente con sensazioni di pepe, chiodi di garofano e nuances di tabacco. Un tocco minerale nel finale olfattivo ci pregusta quanto di buono possiamo aspettarci all’assaggio. In bocca si manifesta con grande struttura e ci mostra senza mezzi termini quali sono le sue doti e le sue potenzialità. Un vino che possiamo gustare con pienezza oggi, ma anche lasciarlo in cantina per un lungo periodo.
90/100 – Sagrantino di Montefalco Il Domenico Adanti 2006 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Il Sagrantino di Montefalco “Il Domenico” della Cantina Adanti di Bevagna nasce dalla volontà di Pietro Adanti di omaggiare la memoria del fratello scomparso, principale artefice della fortuna dell’azienda. Non ci stupisce che questo straordinario Sagrantino abbia fatto incetta di premi e sia stato segnalato da prestigiose guide enologiche. Trattasi infatti di un vino affascinante, dalla trama fitta e complessa, quasi impenetrabile alla vista e che si presenta con uno splendido colore rosso rubino intenso e sfumature granato. Dolci sensazioni di visciole e amarene sotto spirito, costituiscono l’elegante preludio ad un ampio panorama olfattivo, pervaso da invitanti sensazioni di tabacco conciato, china, chiodi di garofano, liquirizia, caffè, grafite, rabarbaro e mentolo, delicatamente impreziosito da accenni floreali di violetta di bosco. Estremamente coerente ed elegante in bocca, rivela una struttura possente, calda e morbida, con tannino carezzevole ed adeguata freschezza. Si avvertono nuovamente note balsamiche e ricordi di piccoli frutti rossi ad arricchire il lungo finale.
90/100 – Montefalco Sagrantino Antonelli San Marco 2008 (Cat. E)
Il Sagrantino della storica azienda Antonelli mantiene una grande qualità da un anno all’altro, frutto di un meticoloso lavoro dalla vigna in cantina. Le prove sono tangibili: il colore rubino vivo, compatto e intenso; il profumo complesso e vigoroso e la grande eleganza che riesce ad esprimere, nonostante sia ancora un vino giovane. Note eteree si fondono bene con quelle fruttate scure mature e con la speziatura. In bocca la forza alcolica notevole si sposa bene con i tannini ben eseguiti ed è un sorso di egregia piacevolezza che il tempo affinerà in maniera sublime.
89/100 – Sagrantino di Montefalco Collepiano Arnaldo Caprai 2008 (Cat. E)
Eccoci di fronte ad un’altra “big” performance di Caprai, Sagrantino 100% anche per il Collepiano che non ha nulla da invidiare al fratello maggiore il Sagrantino “25 anni” per ricchezza e personalità. Eccellente versione che sin dal colore spicca per fascino, rosso rubino con lampi color viola melanzana. Soggioga l’olfatto per complessità ed eleganza da grande fuoriclasse. Profumi di frutta rossa e nera (amarena, mirtillo, prugna) matura e carnosa che sposano pienamente quelli balsamici, spezie, cacao e tabacco dolce con fruscii minerali che donano un elegante tono. Bocca apparentemente austera, tannica e sapida, capace di volgere in un lampo verso delicatezza ed armonia. Lunga, lunga persistenza dove magistrale è il sostegno dell’estratto e dell’alcol. Si farà … basta saperlo aspettare un po’!
86/100 – Montefalco Sagrantino Bocale 2009 (Cat. D)
Si conferma anche quest’anno su di un ottimo livello il Sagrantino della famiglia Valentini. Rubino scuro nel colore ha un bouquet un po’ compresso ma con profumi intensi e netti di prugna, ciliegia, caffè speziatura dolce e liquirizia. In bocca ha un discreto equilibrio ma i tannini vigorosi ci confermano la gioventù di un vino ancora in evoluzione. Il tempo sarà dalla sua parte.
86/100 – Montefalco Sagrantino Cantina Novelli 2007 (Cat. D)
Un’azienda giovanissima ma che ha già raggiunto i massimi livelli con il suo prodotto di punta, il Sagrantino. Un bel colore rubino scuro con riflessi granati, scalpita nel bicchiere prima di cedere note odorose di viola appassita, speziate e le tostature che ha sviluppato con i 20 mesi di affinamento tra botte e barrique. Chiudono il quadro armonico gli sbuffi di macchia mediterranea ed i cenni minerali. In bocca risulta tutto ben equilibrato, il tannino presente in maniera mordente e la freschezza preludio di longevità, il tutto ben bilanciato con la morbidezza e l’alcolicità classici del Sagrantino. Struttura elegante per un vino dotato di forza che lo accompagnerà fedelmente nei prossimi anni in bottiglia. Lunga infine la persistenza.
86/100 – Montefalco Sagrantino Lungarotti 2008 (Cat. D)
La lunga militanza della famiglia Lungarotti nella viticoltura umbra è garanzia di qualità, consolidata da più di cinquant’anni di attività. Tra i suoi vini di pregio trova una degna collocazione anche quello prodotto nella regione Montefalco, ovvero il Sagrantino. La sua veste rubino con nuances granate fa da apripista a sfumature odorose di frutti di bosco, visciole e chinotto per poi concludere elegantemente su note terziarie di tabacco. Discreta la chiusura in bocca data da una spiccata acidità, tannini levigati su un scia finale caldo-sapida.
86/100 – Montefalco Sagrantino Rocca di Fabbri 2007 (Cat. D)
Buona affermazione per questo Sagrantino dal color rubino con disco granato. Al naso ha una piacevole alternanza di frutti di bosco, ciliegia, mora e sciroppo di mirtillo, speziatura di pepe, vaniglia e chiodi di garofano, chiudendo poi con note più sfumate di liquirizia e cuoio. In bocca ha forza e spessore, buona la trama tannica, così come la successione di aromi sul finale. Manca un filo di eleganza complessiva, ma siamo su un buon livello qualitativo.
86/100 – Montefalco Sagrantino Fidenzio Cantina Tudernum 2008 (Cat. D)
Situata alle Pendici del Colle di Todi, lungo l’antica Via Tiberina, la Cantina Tudernum nasce nel 1958, quando i viticoltori di quel comprensorio decisero di associarsi per vinificare e commercializzare in forma cooperativa le loro produzioni. Negli anni la Cantina Tudernum ha puntato all’eccellenza, dimostrando capacità di coniugare esperienza e tradizione vinicola, attraverso la valorizzazione delle uve autoctone del territorio, con il progresso tecnico nel settore vitivinicolo, investendo in moderne tecnologie. Il Sagrantino di Montefalco Fidenzio è un tipico esempio della filosofia produttiva di questa Cantina. Estratto interamente da uve Sagrantino, subisce un affinamento complessivo minimo di 30 mesi, di cui 12 in barriques di rovere francese, come testimoniano l’intesa consistenza tannica e la persistenza decisamente tostata. Alla vista si presenta di un colore rubino molto carico. L’olfatto è intenso e discretamente complesso, con netti sentori di prugna e confettura di piccoli frutti rossi selvatici, note speziate in cui si riconoscono il pepe e la cannella, cioccolato amaro e lieve tostatura. Morbido in bocca, sufficientemente fresco e sapido, con componente alcolica in evidenza e tannini prorompenti ma eleganti, è reso ancor più interessante da un gradevole retrogusto amarognolo.
I Sagrantino di Montefalco Passito
92/100 – Sagrantino di Montefalco Passito Arnaldo Caprai 2008 (Cat. F la 0,375)
Grande fascino e forte tradizione sono la carta d’identità del Sagrantino Passito di Caprai. Un filo indissolubile con il passato: il sagrantino di Montefalco è infatti un vitigno attestato nel territorio umbro da più di quattrocento anni e come documentato da molte testimonianze la sua versione originale era dolce. Ecco quindi che Marco Caprai non si è tirato indietro ed è diventato degno interprete di questo vitigno, anche nella versione passita. Questo vino è in grado di sprigionare sensazioni pulite e piacevoli di mora, prugna e amarena, le tipiche qualità identificative di questo vino, seguite a ruota da note di viola appassita, virando poi su sfumature più complesse di vaniglia, cioccolato, tabacco, cannella, anice stellato e macis, oltre ad accenni di lavanda e mentolo. Incredibilemnte equilibrata la combinazione astringenza/dolcezza che fanno di questo vino un campione di eleganza a cui non si può dire di no.
90/100 – Montefalco Sagrantino Passito Milziade Antano Fattoria Colleallodole 2009 (Cat. F la 0,500)
Altissimo Ceto
Sono passati moltissimi anni, quando nel 1969 questa proprietà di soli 7 ettari fu acquisita. I primi anni sono stati di studio, di riflessione, di passione infinita per la terra di Bevagna a Montefalco così ricca e così generosa, ma anche di vini duri, severi, austeri e alle volte indomabili. Si è arrivati a produrre il Sagrantino Passito solo nel 1984 e da lì i risultati sono sempre andati a migliorare. Questo 2009 ci regala molteplici e sfaccettate sensazioni, il colore ci attrae ancora nella sua vividezza ed estrosità, il naso è una vera esplosione di molti sentori che si avvicendando nel tempo e che non stancano l’olfatto. L’aroma di thè nero che colpisce all’inizio sembra coprire tutto come un velluto morbido, salvo poi fare spazio ad un susseguirsi di note speziate ma fresche come il legno di cedro, bacche di cacao, sensazioni di frutta come la ciliegia matura, la marasca, i lamponi in confettura ed i mirtilli sotto spirito. E’ in bocca però che il Sagrantino passito ci lascia sempre stupiti e curiosi. L’avvolgenza dell’inizio lascia spazio a una freschezza bilanciata che lascia la bocca pulita, pronta per assaggiare una ricca crostata di more selvatiche o, perché no, un bel pecorino stagionato. La sua morbidezza persiste a lungo senza stancare.
89/100 – Montefalco Sagrantino Passito Rocca di Fabbri 2005 (Cat. F la 0,500)
Ottimo risultato per il passito di Rocca dei Fabbri che sfiora di pochissimo la soglia dei 90 punti. Splendido color rubino che anticipa un naso altrettanto gradevole. Apre con note fruttate di gelée di cassis, sciroppo di amarena, dattero, per poi ampliarsi con liquirizia dolce, vaniglia e china. Scorrevole e appagante anche al gusto, con la vena acida che si contrappone a meraviglia alla dolcezza zuccherina. Gustoso il finale dove si rivive tutta la scia degli aromi incontrati in precedenza. Bravissimi.
I Vini Bianchi ad IGT ed altri vini a DOC
90/100 – Umbria IGT Cervaro della Sala Castello della Sala 2011 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Sicuramente tra le migliori versioni del Cervaro della Sala mai fatte. Almeno per quanto riguarda l’articolazione, anche grazie ad un legno più dosato e che conferma la strada intrapresa dagli Antinori già con l’annata 2009 degustata lo scorso anno e della 2010 (anche se non recensita sulle nostre pagine). Un frutto, dicevamo, più deciso e più spavaldo, meno imprigionato dal bagaglio olfattivo dato dal legno, col quale gioca un felice equilibrio. Pesca gialla, mela golden, mango, ananas e banana sono i primi sentori riconoscibili, subito rinfrescati da note di sambuco, glicine e salvia. Palato ancora squilibrato, ma di buona dinamicità e con un’uscita tutta improntata sulla scia sapida.
83/100 – Trebbiano Spoletino Cantina Novelli 2011 (Cat. A)
Questo vino dal taglio vivace e fresco, ben si sposa con lo stile della Cantina Novelli che infatti è un’azienda molto giovane e ricorre a tutte le ultime tecnologie pur mantenendo un’attenzione particolare tesa ad esaltare i vitigni autoctoni umbri. Dal bicchiere traspare un bel giallo paglierino, con un ventaglio olfattivo non ampissimo, ma molto nitido, dove su tutte prevale un deciso bouquet di erbe aromatiche. Il sorso è secco, caldo e con una bella vena sapida che dona energia e e personalità .Finale di media persistenza.
83/100 – Grechetto di Todi Cantina Tudernum 2012 (Cat. A)
Valorizzare i vitigni autoctoni dell’Umbria è uno degli obbiettivi principali della Cantina Tudernum. Scopo raggiunto in pieno, con questo Grechetto in purezza che trasmette tutta l’energia e vitalità di un vitigno non sempre facile da coltivare e che richiede un’attenzione particolare soprattutto in fase di maturazione. Il bel colore giallo paglierino intenso, richiama subito profonde sensazioni di gelsomino, con note fruttate di pesca bianca e chiude il suo iter olfattivo con leggere folate di miele. L’incipit al palato è deciso, giocato tutto su una freschezza accattivante che ne rende agevole la beva.
83/100 – Chardonnay Aurente Lungarotti 2009 (Cat. A)
Il nome di questo vino esprime bene ciò che andremo a trovare nel bicchiere. Un colore paglierino intenso con bei riflessi dorati e dove la solarità è anche al naso. Si apre con note di frutta esotica fresca tra cui banana e ananas. Poi i 7 mesi di barrique si fanno sentire e si traducono in profumi su sentori dolci di vaniglia e burro di cacao. Una declinazione opulenta che mantiene coerenza anche al gusto. Il vino è caldo, ma soprattutto sferzante di acidità e con un finale saporito di buona persistenza in cui si ritrova anche una bella balsamicità. Un bianco di grande struttura, piacevole e raffinato.
82/100 -Bianco di Torgiano Torre di Giano Vigna Il Pino Lungarotti 2009 (Cat. A)
Un bianco di buona fattura e piacevole beva da uve trebbiano e grechetto raccolte da un unico cru aziendale. Colpisce la luminosità della veste giallo paglierino del vino, che all’olfatto esprime piacevoli profumi fruttati di albicocca e mango freschissimi sopra sentori floreali e vegetali che ricordano l’erba appena falciata. Il sorso è indubbiamente fresco seppur in un discreto equilibrio gustativo, agevolato dal breve passaggio in barrique. Chiude fruttato con aromi di pesca gialla.
I Vini Rossi ad IGT ed altri vini a DOC
87/100 – Umbria IGT Campoleone Lamborghini 2008 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Questo vino metà Sangiovese e metà Merlot mantiene anche quest’anno forza e carattere. A partire dal colore scuro impenetrabile, tanto che è necessario inclinare il bicchiere per notare il colore rubino che gli appartiene. Un ampio ventaglio di note odorose caratterizzano questa “perla” dell’azienda di Patrizia Lamborghini. In primis riconosciamo una frutta scura come il cassis e la prugna, poi una viola appassita e ancora note terziarie di tabacco, cuoio e china. Il tutto su un sottofondo di note boisè di vaniglia, una speziatura dolce e una piacevole balsamicità che concede eleganza al bouquet. In bocca ha la ricca struttura di un vino morbido, con tannini carezzevoli e lascia al palato una nota dolce di caramella di frutta. Risulta però ben equilibrato, come il 2007, ma rispetto a quest’ultimo risulta un filo più “sprintoso” sul piano della freschezza. Finale aromatico lungo, lungo, lungo…
86/100 – Umbria IGT San Giorgio Lungarotti 2005 (Cat. D)
Altissimo Ceto
“Lungarotti è vino. E col vino è terra, vigna, lavoro e creatività: una passione di lunga storia”. Così recita l’incipit della home page della Cantina Lungarotti. In estrema sintesi si può dire che Lungarotti è insieme tradizione ed innovazione. Questo vino porta la firma di Giorgio Lungarotti perché, grazia alla sua infinita voglia di sperimentare, ha voluto “coniare” un uvaggio allora inconsueto: Cabernet Sauvignon (50%) Sangiovese (40%) Canajolo (10%). In etichetta si ritrova San Giorgio e il drago, tratto dal famoso dipinto di Raffaello conservato al Louvre, in omaggio alla tradizionale festa del Santo che ricorre il 23 aprile. Ogni anno a Torgiano, per questa ricorrenza, vengono accesi falò propiziatori nelle vigne con gli scarti della potatura. Insomma non si stenta a dire che il San Giorgio è un vero mix di storia e creatività, un vino un po’ naif che continua ad incuriosire i wine lover di tutto il mondo. Grande naso, tra i migliori di sempre per complessità e varietà per questa etichetta. Impenetrabile, di un colore rosso scuro che lo veste di mistero. Grande naso, di notevole complessità: dall’amarena al cassis, dalla vaniglia al cacao. Non stenta poi a farsi sentire la nota vegetale del cabernet che scoda in un finale mentolato. Un attacco decisamente concentrato, denso e polposo, con tannini maturi, avvolgenti. E’ lungo e persistente. Un vino affascinante che però si merita ancora un po’ di riposo in bottiglia.
84/100 – Umbria IGT Era Lamborghini 2009 (Cat. F)
Un bel rubino con riflessi granati caratterizza questo gustoso Sangiovese in purezza. Un vino che sicuramente interessante e che rappresenta un modo più diretto e spensierato di intendere un Sangiovese dell’Umbria. Note di sottobosco vengono fuori subito insieme a sentori terziari. Poi il vino si apre su dolci note di marasca e su una speziatura di noce moscata. In bocca è rotondo e ricorda la forma tondeggiante del Monte Era che domina i vigneti e da cui ha preso il nome. I tannini sono fitti e denotano un vino ancora giovane. Il finale è sapido con una buona persistenza aromatica speziata.
83/100 – Umbria IGT Trescone Lamborghini 2009 (Cat. F)
Il più giovane dell’azienda Lamborghini si mostra con un bel colore rosso vivace trasparente. Al profumo il blend di Sangiovese, Ciliegiolo e Merlot si esprime bene con le note di ciliegia matura e violetta. Ma non finisce qui, perché si evolve su note di boero, sfumature speziate e tostate. Al palato mantiene la semplicità che lo contraddistingue, gioca sulle parti dure e chiude con una piacevole nota balsamica.
83/100 – Umbria IGT Baiocco Antonelli San Marco 2011 (Cat. B)
Bicchiere che mostra un colore rosso rubino brillante. Il quadro olfattivo è intenso, decisamente fruttato, con sentori di ciliegia e prugna, accompagnati da note floreali e da una leggera sfumatura speziata a chiudere. All’assaggio appare equilibrato e bevibile, con freschezza, sapidità e struttura tannica piacevolmente integrate all’alcol. Il finale rievoca i profumi di frutta rossa percepiti al naso.
Da Torgiano…
87/100 – Torgiano Rosso Riserva Rubesco Vigna Monticchio Lungarotti 2007 (Cat. E)
(foto non disponibile)
Fondata negli anni ’60 da Giorgio Lungarotti, meglio conosciuto come uno dei padri della moderna viticoltura in Umbria, quest’azienda è oggi affidata alle sapienti mani delle sorelle Chiara Lungarotti e Teresa Severini, che la stanno conducendo verso traguardi sempre più prestigiosi nel panorama vitivinicolo internazionale. Il Rubesco Vigna Monticchio è il vino più rappresentativo di questa cantina, ma anche tra quelli più emblematici della viticoltura umbra. L’annata 2007 si attesta sullo stesso punteggio della versione precedente anche se con caratteristiche diverse. In questo vino troviamo un colore più profondo ed un impianto olfattivo dotato di una tonalità meno fredda e più avvolgente. Sfumature di piccoli frutti rossi in confettura, note ematiche, di cuoio, tabacco ed incenso. Al palato troviamo la verticalità di sempre ma con una trama tannica più fitta anche se con una chiusura più asciutta. Buona l’articolazione con la scia che ricorda la grafite.
81/100 – Rosso di Torgiano Rubesco Lungarotti 2009 (Cat. B)
La versione 2009 del Rosso di Torgiano ha un colore rubino profondo e ventaglio olfattivo tipicamente speziato, dettato dapprima dalla componente del Canaiolo, a cui gli si devono dei decisi sentori di pepe, tabacco, cannella e noce moscata, mentre dal Sangiovese scaturiscono sentori di more, con profumi avvolgenti di confettura e violetta. Dotato di elevata bevibilità, all’assaggio inizialmente è erbaceo per poi virare rapidamente verso una riconoscibile trama tannica, destinata a scemare in un discretamente lungo finale fruttato.
Articolo redatto da:
Maurizio Zanolla
Referente regionale del Veneto e dell’Umbria.
Sommelier Professionista, Degustatore Ufficiale e Relatore ai corsi Sommelier e titolare dell’Accademia dei Palati di Firenze.
Miglior Sommelier di Toscana 2005. Vice-campione Master del Sagrantino 2009.
Ringrazio i componenti del panel di degustazione del portale Viaggiatore Gourmet-Altissimo Ceto per aver preso parte alle sessioni di assaggio. Un particolare ringraziamento va anche agli amici che hanno contribuito alla degustazione e alla realizzazione di questo articolo: Costanza Androsoni, Barbara Bonaccini, Ivan De Chiara, Silvia De’Lutti, Dario Fabbri, Chiara Freschi, Iacopo Tonelli e Giacomo Vannicelli.
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