Continuiamo il racconto delle nostre cene al Ristorante Acanto del Principe di Savoia in compagnia delle grandi annate delle cantine e maison di eccellenza più rinomate e apprezzate. Quella che ci accingiamo a raccontarvi con uno dei nostri consueti reportage dettagliati è stata un’occasione davvero speciale per noi e per i nostri Amici Gourmet, perché abbiamo avuto il piacere di degustare una verticale esclusiva di Vittorio Moretti, la riserva di Bellavista, in compagnia di Mattia Vezzola, l’enologo della Maison franciacortina.
Archivio storico degustazioni all’Acanto:
-> Grandi Annate Duca di Salaparuta e Florio
-> Degustazione Esclusiva Dom Pérignon
Archivio storico reportage sul Ristorante Acanto del Principe di Savoia:
-> Reportage dell’11 luglio 2006
-> Reportage dell’11 gennaio 2010
-> Reportage del 17 aprile 2012
I preziosi millesimi di Vittorio Moretti ancora nelle loro custodie
Aperitivo
Del servizio della serata si occuperà la brava sommelier Mara Vicelli
Per brindare le bollicine della Cuvée Bellavista
Brindisi di benvenuto!
Tra gli ospiti della serata, oltre a Mattia Vezzola e Marco Tondi, rispettivamente enologo e brand manager di Bellavista, abbiamo il piacere di avere con noi anche il grande Sergio Mei, executive chef del Four Seasons di Milano
Finger food
Tipologie: pan di Spagna alle alghe e salmone alla barbabietola; guanciale toscano e asparagi; sandwich al caprino e olive; cracker con olive disidratate e carne fassona.
Il percorso di abbinamenti che Fabrizio Cadei ha pensato per la serata
Ci accomodiamo al tavolo, dove lo Chef ci dà il benvenuto
Il nostro Enocentrico, alias Ivano Antonini, alla destra di Mattia Vezzola
Mara all’apertura del primo millesimato della serata
Franciacorta Docg Riserva Vittorio Moretti 2004 – Bellavista
Nota di degustazione del nostro Enocentrico, Ivano Antonini
Possiamo dire che nella versione 2004 abbiamo una Vittorio Moretti “di impatto”. Annata favorevole per la Franciacorta, ci racconta Mattia Vezzola, dove la maturazione è proseguita regolarmente e le vendemmie si sono svolte nella norma. In cantina sono arrivate uve in perfetto stato sanitario e con il perfetto equilibrio dei vari parametri, comprese le fenoliche. Il risultato che abbiamo nel bicchiere è splendido. Di apertura aromatica importante, seriosa, diretta e di grande appeal. Il quadro aromatico si propone con un’articolazione che cambia con il passare dei minuti. Il frutto disegna sfumature di mela golden, banana, ananas, papaya e mango. Ampio respiro ed ecco uscire anche un taglio agrumato di buccia di mandarino per poi sfumare sulla fragranza della crosta di pane. Bocca diretta, piena e decisa. L’acidità si mostra di grande intensità, matura e accompagnata da un bagaglio sapido non indifferente. Difficile non soccombere sotto cotanta bontà. Da applausi.
Pane
Piattooo!
Tartare di ricciola, ricotta di Paestum, clementina fresca e candita
Franciacorta Docg Riserva Vittorio Moretti 2002 – Bellavista
Nota di degustazione del nostro Enocentrico, Ivano Antonini
La grandezza di una Maison si misura soprattutto in annate “difficili” come la 2002. Bellavista è riuscita a confezionare un prodotto che oggi si degusta e si apprezza in maniera sublime. Non fatica nel farsi apprezzare anche se entra in scena da protagonista dopo che il palcoscenico è stato calcato dalla 2004. Meno imperioso nella sua intensità olfattiva, ma delicato e aggraziato nel suo sviluppo. La sua veste è di un scintillante giallo dorato luminoso, carico di riflessi che lasciano presagire un quadro aromatico completo e compiuto con un profilo che comincia con note di frutta a polpa gialla dalle tonalità più calde del suo precedente, mentre il taglio agrumato è dettato dal cedro e dall’arancia sanguinella. La componente tostata è delicata e mai elevata con note lievitate di pan brioche e pandoro. Prosegue con sfumature di torrone, tocco di selce, timo selvatico e miele d’acacia. In bocca entra in maniera delicata, la spinta alcolica non è preponderante e ben supportata da una freschezza che, pur possedendo un grado di sapidità inferiore rispetto alla 2004, riesce a tenere il gusto verticale e con grande piacevolezza nella beva. Diretto, senza se e senza ma.
Una delle Rarità di Bellavista
Frittelle di ostriche Tsarskaya, alghe e pinoli
Mattia Vezzola ci racconta curiosità e dei dettagli sulle sue creazioni
Franciacorta Docg Riserva Vittorio Moretti 2001 – Bellavista
Nota di degustazione del nostro Enocentrico, Ivano Antonini
La raffinatezza fatta bollicina. Un vino che già al primo impatto palesa la sua importanza, figlia di una grandissima annata, sapientemente “trasformata” da Mattia Vezzola e che trova la sua apoteosi nei nostri calici. Un vino che acquista maggiore articolazione nel bicchiere, conseguendo maggiore complessità e allargando il suo già ampio dettaglio. In questo millesimo troviamo veramente quello che vuol dire interazione tra il territorio, la grande annata e lo stile maison. Partenza aromatica con un frutto pieno, caldo ma slanciato, con riverberi che vanno da sensazioni di mela golden alla susina Claudia, passando per il melone bianco, pesca gialla e mango. Appena accennata la nota tostata e il quadro lievitato rimanda a sfumature più fragranti e croccanti del campione precedente. Palato vibrante e deciso, dove la carbonica fine e minuta accompagna la freschezza e la sapidità con grande eleganza e senza sbavature. Tessuto ben ricamato, di grande struttura e che lascia presagire un grandissimo futuro davanti a sé. Da applausi.
Millefoglie di pasta, zucchine, crema di zucca e porri fritti
Un’altra Rarità di Bellavista
Franciacorta Docg Vittorio Moretti 1995 – Bellavista
Nota di degustazione del nostro Enocentrico, Ivano Antonini
Il salto indietro nel tempo è notevole per un millesimo che segna una data storica, ovvero quella del debutto di questa tipologia con la famosa fascetta rosa della Docg. Annata da considerarsi “calda” che ha portato a una raccolta anticipata delle uve rispetto alle medie. Il Franciacorta che brilla nei nostri bicchieri è però autoritario e pieno di vitalità. Il timbro del frutto è di grande maturità, richiamando il melone, la mela cotogna, i frutti canditi e la marmellata di albicocche, ma viene vivacizzato e rinfrescato da lampi balsamici di eucalipto, di felce e di muschio. Bellissima la declinazione lievitata che rimanda alla dolcezza del pandoro caldo. In bocca si districa in maniera sottile e leggiadra, offrendo una tessitura di grande fattura dove l’iniziale spinta alcolica viene smorzata e rinvigorita dalla freschezza acido-sapida con l’aiuto di una bollicina molto fine e minuta, ma continua nel proporsi quasi fosse scandita dal tempo. Un grande Franciacorta, esempio di come un vino possa evolvere in maniera gloriosa quando la grande materia prima è sapientemente lavorata dalle giuste mani.
Tagliata di orata, riso Venere, quinoa e salsa allo zafferano
Franciacorta Doc Riserva Vittorio Moretti 1991 – Bellavista
Nota di degustazione del nostro Enocentrico, Ivano Antonini
Annata che ci viene raccontata come molto buona per la Franciacorta, dove il clima ha giovato con temperature ideali anche nella prima parte di settembre e ha permesso ai produttori di raccogliere l’uva in perfetto stato sanitario. Il vino nei nostri calici è sorprendente, di una maestosità assoluta. Tra i migliori Franciacorta mai degustati in senso assoluto, capaci di reggere il tempo senza l’ombra di un capello bianco e senza alcun cedimento ossidativo. Il quadro aromatico si apre con un perfetto equilibrio tra il frutto, il dettaglio floreale e la parte che richiama il lievito. Con il contatto con l’ossigeno trova beneficio nella sua espansione verso un tesoro fatto di minuscoli dettagli. Dal mio taccuino trovo che ho annotato sensazioni che richiamano al cedro candito, il limoncello, la fresia, il sambuco, la ginestra, il melograno, le foglioline di tè al bergamotto, la felce, la zagara, il miele di castagno e note di gesso. Grande eleganza e preciso nella definizione aromatica. Palato che si allunga con grande leggiadria e si allarga con la stessa coerenza di quanto è stato percepito al naso. Stuzzicante, frivolo e cremoso nello sviluppo della struttura con un’articolazione che chiude con l’eleganza e la maturità tipica di una grande Vittorio Moretti. Srotolate il tappeto rosso se mai doveste un giorno trovarvi di fronte a questo capolavoro firmato da Bellavista, firmato da Mattia Vezzola.
Tanti auguri Roberto! Buon compleanno a uno dei nostri senatori
Parfait alla vaniglia con cuore di cachi e cialda alle mandorle
Arancia ricoperta di cioccolato e muffins mignon ai mirtilli e noci
Gradita anteprima per i nostri Amici Gourmet: Marco Tondi e Mattia Vezzola ci mostrano l’edizione limitata della Vittorio Moretti 2004
2004. Un evento storico per il Teatro alla Scala e una vendemmia indimenticabile per Bellavista. Con una sfavillante Prima, il più celebre Teatro al mondo rinasce il giorno 7 dicembre, dopo i restauri che lo riportano alla sua antica bellezza. Qualche mese prima, in Franciacorta, la vendemmia raccoglie i frutti di una splendida annata. Anche questo evento non si sarebbe ripetuto mai più.
In questo magico 2004, Bellavista ha avuto l’onore di accompagnare il Teatro alla Scala come “vino d’onore” dei festeggiamenti della sua riapertura. Un momento unico per il quale abbiamo creato la selezione Sigillo Teatro alla Scala. Solo poche bottiglie di una vendemmia storica, destinate a racchiudere la gioia di un evento irripetibile. Inizia così l’amicizia tra Bellavista e il Teatro alla Scala. Un’amicizia che il tempo ha rafforzato e alla quale abbiamo voluto dedicare una piccola collezione di vini, prodotti solo a partire da vendemmie rare, quelle che non si ripeteranno più.
Da questa promessa è nata l’Edizione Limitata Bellavista Vittorio Moretti 2004. Alla riserva Vittorio Moretti abbiamo chiesto di custodire il ricordo di un anno memorabile per la Franciacorta e memorabile per il Teatro alla Scala.
Frutto di un’annata dal carattere inedito, la vendemmia 2004 ci ha sorpreso per la sua grande classe rivelandosi nel vino Vittorio Moretti attraverso un raro equilibrio di energia, velocità e leggerezza. Un’alchimia che abbiamo dedicato al Teatro e alle sue tre prossime grandi Prime (2012/2013/2014), con un pensiero rivolto al futuro dei giovani che perfezionano il proprio talento nell’Accademia della Scala.
“AIR ON WINE è la piattaforma di partenza per la creatività dell’edizione limitata per il Teatro alla Scala. Un nuova etichetta, rossa, per ricordare una delle caratteristiche del vino Vittorio Moretti, la forza e l’energia; una scatola, e, per un finale a sorpresa, una spirale che circonda la bottiglia e che è composta con lo spartito, quello vero, del Lohengrin. Uno spartito che gli esperti del Teatro alla Scala ci hanno fatto rifare perché fosse esattamente fedele a quello che verrà suonato il 7 di dicembre di quest’anno. Uno spartito che contiene i temi del Lohengrin e che può essere eseguito fedelmente da un musicista perché corretto in ogni piccolissimo dettaglio dalla Scala.” (Thierry Consigny, art director)
I millesimi di Vittorio Moretti in rassegna!
Splendida serata! Un grande grazie a tutti!
Viaggiatore Gourmet
Ristorante Acanto dell’Hotel Principe di Savoia
20124 Milano
Piazza della Repubblica 17
E-mail: Ristorante.HPS@dorchestercollection.com
Sito internet: www.hotelprincipedisavoia.com
Viaggiatore Gourmet Media Partner
Breaking News – Eventi Enogastronomici esclusivi. (Media Partner) Sponsored By Amici Gourmet – Network esclusivo di appassionati Gourmet.
Sei un appassionato Gourmet? Un addetto ai lavori? Un semplice nostro affezionato lettore? E non sei ancora titolare della Nostra Card esclusiva Viaggiatore Gourmet? Sostieni anche tu la nostra Guida Online Indipendente dedicata alle eccellenze e in cambio ricevi coccole e privilegi. Scopri come… QUI. Ti aspettiamo!