Continuiamo la nostra serie di cene in collaborazione con la prestigiosa location milanese dell’Hotel Principe di Savoia. Serate alla scoperta delle migliori cantine/maison di eccellenza, che proporranno i millesimi più importanti dei loro migliori vini in abbinamento ai grandi piatti dello Chef Fabrizio Cadei.
GIOVEDÌ 22 NOVEMBRE (ore 20:30) cena esclusiva al Ristorante Acanto del Principe di Savoia: le grandi annate della Riserva Vittorio Moretti Bellavista saranno accompagnate dai piatti dello chef Fabrizio Cadei.
La protagonista dell’evento sarà la Cantina Bellavista, infatti metteremo sotto i riflettori il suo territorio, la sua storia, i suoi prodotti e il suo enologo, Mattia Vezzola, presente con noi al tavolo. Proprio in quest’ottica ci saranno i piatti dello chef al servizio dei vini e non viceversa come spesso accade.
L’Hotel Principe di Savoia
Casa Bellavista
«Sono sempre rimasto attaccato alla terra. Ho iniziato a fare il vino per hobby, per evadere dalla routine e mi sono ritrovato in mano un gioiello d’azienda». Vittorio Moretti
Bellavista nasce in Franciacorta nel 1977 per volontà dell’imprenditore Vittorio Moretti, che decide in quell’anno di trasformare in azienda una piccola attività vitivinicola fondata su alcuni ettari di proprietà di famiglia. Questi primi storici vigneti, di straordinaria qualità, sono ubicati sulla collina Bellavista, così denominata per la splendida posizione che, da un unico punto, abbraccia il lago di Iseo e l’intera Pianura Padana sino alla catena delle Alpi. Con lungimiranza Vittorio Moretti dedica particolare attenzione all’acquisto di nuovi vigneti sino ad arrivare agli attuali 198 ettari vitati, compresi nella zona di vocazione dei Franciacorta. Nel 1981 Vittorio Moretti incontra l’enologo Mattia Vezzola che nello stesso anno entra a far parte dell’azienda. Il suo ruolo sarà determinante per la definizione dello stile di Bellavista.
Il rispetto delle tradizioni si concretizza nel recupero di un gesto unico, riconosciuto nel mondo come rara espressione di finezza, equilibrio ed eleganza. L’utilizzo di presse tradizionali garantisce una delicata spremitura delle uve e un particolare frazionamento dei mosti.
In primavera, quando si creano le cuvée, Bellavista dispone di un patrimonio mediamente di novanta selezioni, parte delle quali fermentate in piccole botti di rovere.
L’eccellenza è un obiettivo quotidiano che Bellavista persegue attraverso l’applicazione dei seguenti parametri:
– Naturalità. Dal vigneto al vino tutto è affidato a lavorazioni naturali. Ogni scelta è operata nel vincolo imposto dai ritmi della natura e dalla storia del territorio di Franciacorta.
– Costanza qualitativa. Ogni azione e ogni pensiero è finalizzato al mantenimento della qualità tipologica, riconosciuta in ogni annata, in ogni bottiglia e in ogni bicchiere.
– Riconoscibilità tipologica: Bellavista propone una classe e uno stile senza tempo identificabili nella semplicità e nell’attenzione artigianale al particolare.
Circa 190 ettari dislocati in dieci comuni della Franciacorta per un totale di 107 appezzamenti di terreno che equivalgono a centosette vigne, studiate, amate e riconosciute per nome. Insieme producono 1.400.000 bottiglie.
Molto, se non tutto, dipende dalle mani: mani che vendemmiano, mani che effettuano il remuage, ruotando la bottiglia di un 1/8 di giro per 4 settimane, mani che effettuano la sboccatura della Riserva Vittorio Moretti.
Non un’unica vendemmia, ma vendemmie separate a seconda dell’esposizione del vigneto. Ogni carico di pigiatura viene pressato cinque volte per ottenere altrettanti frazionamenti di mosto. Solo le prime tre pigiature sono utilizzate per produrre i Franciacorta. E poi 1.500 piecès, piccole botti da 228 litri, per la fermentazione dei mosti: le più giovani hanno 7 anni, le più vecchie oltre venti. Ogni anno, Bellavista dispone in cantina di circa 90 selezioni, la materia prima da cui partire per creare le grandi cuvée.
Sopra e sotto la stessa collina che conduce per mano anche lo sguardo, Vittorio Moretti ha riunito la casa, la prima vigna, la cantina, un grande albergo, il ristorante di Gualtiero Marchesi, l’Espace Vitalité di Henri Chenot e gli uffici della holding Terra Moretti. Modellato sarebbe meglio dire come si fa con la creta, ma forse l’immagine esatta è quella di un alveare. Un mondo che ha il suo vero controvalore proprio in questa terra, la Franciacorta, buona per fare vino e piacevole per viverci. Un pugno di colline, strette tra il lago d’Iseo e la pianura bresciana, dove l’equilibrio del paesaggio, le sue linee mai brusche, ne sottolineano l’unicità. Unicità che può essere preservata solo attraverso la cura del dettaglio e una grande immaginazione. Con queste due risorse a disposizione, la dedizione indispensabile per seguire la vigna diventa facile, naturale.
Così è stato per chi cullava nel cuore il ritorno alla terra. Oggi il lungo lavoro in cantina si è posto come obiettivo di ottenere un gusto assoluto, quella perfezione desiderata che nasce dalla lungimiranza del fare e rifare, incrociando i dati delle precedenti vendemmie, affidandosi alle pratiche manuali, calibrando al massimo gli assemblaggi. L’obiettivo è di conquistare, ogni giorno, il massimo della qualità oggettiva, tarata su un gusto, un carattere, una personalità immediatamente riconoscibili.
Identità
Un riuscito connubio tra manualità rare e metodi d’avanguardia. Ecco ciò che rappresenta l’equilibrio del gusto Bellavista. Che si affina con la possibilità di operare delle scelte. Che si esprime nel carattere e nella personalità di ogni vino attraverso l’uso sapiente dei mosti fermentati in piccole pièces. Preziosi all’olfatto di profumi di frutta matura. Ricchi di un patrimonio gustativo dalle caratteristiche uniche. Che sanno unire una croccantezza che diviene masticabilità. Una profondità che si accompagna alla persistenza e una freschezza che si esalta nella longevità.
Origine
Cogliere le potenzialità per creare l’eccellenza. Un punto di forza per Vittorio Moretti. Così Bellavista, da quando è nata, ha saputo esprimere e realizzare appieno questa sua filosofia. Con questo obiettivo sono stati scelti i terreni, le esposizioni e i grappoli più felici. Si è dato valore agli usi di una tradizione antica che attendeva il tempo della sua rinascita. Attraverso ricerca, strutture, formazione e cultura si è perseguita la costanza della qualità. E questa terra, in cui ogni impegno è stato profuso, ha risposto come mai aveva fatto.
Terra
Nata dall’azione erosiva dell’acqua, su depositi di terra e pietra, accumulati nei millenni dai ghiacciai, queste colline moreniche, da sempre, ospitano la vite. Da cinquant’anni esse esprimono alcuni tra i più grandi vini del mondo. Di questi Bellavista è l’autore. Consapevole che la ricchezza del passato alimenta l’essenza del futuro, essa è divenuta l’artefice di una cultura nuova. Tra le vigne sono state selezionate quelle più capaci di assorbire il nutrimento da terreni ricchi di gesso e tra quelle più sensibili alle escursioni termiche e ai venti del lago. La maggiore adattabilità delle viti, frutto di una ricerca di anni, ha così esaltato al massimo il valore del territorio.
Stile
È posta sulla collina da cui prende il nome. Ha lo sguardo rivolto al lago d’Iseo, la pianura padana e la catena delle Alpi. È l’Azienda Agricola Bellavista, che dal 1976 ha mantenuto gli elementi salienti di una raffinata artigianalità. Che si esprime con il lavoro dei suoi uomini su ciò che nel tempo resta. Che sa porsi al servizio della qualità, che da sempre è una sola: la migliore. Che arricchisce la sua personalità con la passione verso la vocazione di ogni vigna e del suo ambiente. Che si armonizza attraverso una sua naturalità fatta di rispetto del ritmo vitale. Oggi diventa uno stile: sinonimo di eleganza e attenzione al particolare.
Filosofia
L’ostinata ricerca di una perfetta armonia italiana. È questo l’infaticabile lavoro di Bellavista che ha elaborato un singolare metodo di interpretazione della Franciacorta per dare vita a un insieme armonico di variazioni su un unico tema: l’eccellenza.
Per raggiungere questo sogno, Bellavista ha riscritto la storia del territorio scegliendo le migliori vigne della Franciacorta per esposizione, carattere e potenziale espressivo. La rilettura di questo piccolo patrimonio viticolo ha dato vita a 107 piccoli cru in cui si esprime l’intrinseca personalità della terra con le sue più sottili sfumature di carattere e personalità.
Fin qui il lavoro di captare le armonie della terra attraverso una viticoltura che si fa ogni giorno rispettosa interprete della natura e dei suoi ritmi. E poi la grande avventura della ricerca di uno stile enologico in grado di imprimere un nuovo sguardo all’arte di produrre un vino Franciacorta. Le cuvée Bellavista sono il risultato di assemblaggi orizzontali e verticali dei cru, che vengono distintamente vendemmiati e vinificati. Ecco il segreto della complessità, dell’equilibrio e anche del perdurare di uno stile che si manifesta in ogni annata, in ogni tipologia. Affinché questa armonia perduri, servono materie prime eccezionali e una vinificazione che ne esalti le caratteristiche. La fermentazione viene effettuata parzialmente in botti di legno per garantire longevità e finezza ai vini base. Il remuage è rigorosamente alla mano e i tempi di affinamento raggiungono i 72 mesi come è il caso del vino Bellavista Vittorio Moretti. Un saper fare divenuto molto raro nei territori che producono bollicine, ma applicato da Bellavista con grande orgoglio e determinazione.
Così senza forzare la natura, ma assecondandone i segreti più riposti, Bellavista persegue il sogno di condividere il piacere di un brindisi in cui la poesia della terra si rivela in note di gusto fini ed eleganti.
LE CUVÉE VITTORIO MORETTI IN DEGUSTAZIONE IL 22 NOVEMBRE
FRANCIACORTA VITTORIO MORETTI 2004
FRANCIACORTA VITTORIO MORETTI 2002
FRANCIACORTA VITTORIO MORETTI 2001
FRANCIACORTA VITTORIO MORETTI 1995
FRANCIACORTA VITTORIO MORETTI 1991
Mattia Vezzola, enologo di Bellavista, sarà presente con noi alla degustazione
Location evento
Ristorante Acanto dell’Hotel Principe di Savoia
20124 Milano
Piazza della Repubblica 17
Tel. +39 02 62301
E-mail: reservations@hotelprincipedisavoia.com
Sito internet: www.hotelprincipedisavoia.com
Archivio storico reportage sul Ristorante Acanto del Principe di Savoia:
-> Reportage dell’11 luglio 2006
-> Reportage dell’11 gennaio 2010
-> Reportage del 17 Aprile 2012
La location
Lo staff di sala dell’Acanto con lo chef Fabrizio Cadei
La squadra di sala capitanata dal nuovo Restaurant Manager Ilario Bonzani
La head sommelier Alessandra Veronesi con Mara Vicelli, seconda sommelier. Duo affiatato e ben preparato!
Protagonista assoluto della serata sarà il Franciacorta Riserva Vittorio Moretti
Riteniamo che questo Franciacorta rappresenti, nelle rare annate in cui viene prodotto, le più importanti ed eccezionali vendemmie della nostra terra di Franciacorta. Per questo Vittorio Moretti ha desiderato confermare questa certezza proponendo ai nostri estimatori più esclusivi una Riserva firmata a proprio nome. Bellavista Vittorio Moretti nasce dal desiderio di valorizzare la natura e i migliori cru di Franciacorta come Erbusco, Nigoline, Torbiato, Colombaro con una cuvée composta quasi in maniera egualitaria da Chardonnay e Pinot Nero. Così la rara posizione microclimatica, assieme ai numerosi affinamenti di Casa Bellavista, ci permette di presentare un Franciacorta di eccezionale personalità e carattere.
Questa cuvée è la miglior prova dello spirito di perfezione che anima la Casa Bellavista. È disponibile mediamente dopo 7 anni dalla vendemmia. Colore chiaro, vivo, luminoso con riflessi verde oro. Perlage e spuma abbondante; bollicine sottili che salgono lente; corona di spessore intera, quasi cremosa, continua e persistente. Olfatto elegante, avvolgente, suadente, diretto, veloce e immediato di frutta bianca matura, pesca, miele e fiori di agrumi. Gusto in perfetta sintonia olfattiva, ampio di freschezza e intensità. Leggero di piccola frutta a bacca rossa e sapidità di mare. Soffice, voluminosità significativamente presente. Armonica, determinata acidità, che allunga il gusto, persistente senza compromessi. Servire a 6 °C.
Condizioni di partecipazione:
Ci vediamo direttamente al Ristorante dalle ore 20 per un aperitivo di Benvenuto!
Ore 20:30 tutti a tavola e Piattoooooooo!
Quota Per Persona: 150€, all inclusive ovvero menù degustazione e servizio di abbinamento al calice.
Essere titolari della nostra Card “AMICI GOURMET” Se non siete ancora titolari della Card potete acquistarla direttamente al Ristorante nella stessa giornata e supportare concretamente il nostro progetto indipendente di guida Gourmet alle eccellenze enogastronomiche, beneficiando di condizioni decisamente vantaggiose. Maggiori informazioni le trovate QUI e al link che segue
https://www.altissimoceto.it/amici-gourmet/ –
Per prenotazioni o informazioni, visti i posti limitati a esaurimento, scrivete subito a:
eventi@altissimoceto.it o Telefonate allo +39.348.2911188
Vi ringraziamo anticipatamente per il vostro supporto e la vostra adesione al network “Amici Gourmet”, considerato che se non ci fosse il contributo spontaneo dei nostri lettori più fedeli, la nostra guida Video/Fotografica online diffusa gratuitamente su Internet non potrebbe essere prodotta.
Vi aspettiamo! Per conoscerci e approcciare insieme in un percorso anche “didattico” sui piatti e i grandi vini oggetto dell’evento esclusivo.
Ma torniamo ai nostri “meeting” … Si tratta di una giornata didattica destinata allo scambio e al confronto tra i ristoratori (patron, chef, sommelier, maitre) partecipanti con i nostri lettori e appassionati Amici Gourmet.
In un contesto informale, ogni edizione è abbinata ad un percorso didattico di degustazione vini, che da quest’anno saranno proposti direttamente dal sommelier del ristorante.
Per prenotazioni o informazioni, visti i posti limitati a esaurimento, scrivete subito a
eventi@altissimoceto.it o telefonate allo +39.348.2911188
Location Evento
Ristorante Acanto dell’Hotel Principe di Savoia
20124 Milano
Piazza della Repubblica 17
Tel. +39 02 62301
E-mail: reservations@hotelprincipedisavoia.com
Sito internet: www.hotelprincipedisavoia.com
Vi aspettiamo!
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