Il Grand Hotel di Firenze ha cambiato pelle e nome. Infatti dal maggio 2011, dopo l’attenta e meticolosa ristrutturazione, questo palazzo d’epoca rinascimentale è stato riaperto con il nome di St.Regis Firenze. Una location mozzafiato nel pieno centro della città, direttamente sul Lungarno, a due passi da Ponte Vecchio e da Piazza della Signoria. Di seguito il nostro dettagliatissimo reportage sul nostro indimenticabile soggiorno…
Il borsino delle guide cartacee 2012
Michelin non segnala
Espresso assegna 13,5/20 (novità)
Gambero Rosso non segnala
La squadra
Lo staff dell’hotel
General Manager: Valentino Bertolini; F&B: Mirko Eutizi; Executive chef complex: Giuseppe Dalla Rosa; Bar Manager: Christian Pampo; Capo Ricevimento: Stephanie Motteau; Chef Concierge: Massimo Parlanti; SPA Manager: Francesca Anfuso; Sales & Marketing Manager: Judith Otto; Housekeeping: Olga Levato; Butler della nostra Royal Suite: Elisa Selmi
Lo staff di cucina
Executuive chef: Michele Griglio (classe ‘81); Executive Sous Chef: Marco Tremonte (classe ’80); Chef de partie: Cusimano Giuseppe (classe ’85); Chef de partie: Mori Alessio (classe ’88); Chef de partie: Pico Ribeiro Francisco (classe ’84); Chef de partie: Shehi Gentian (classe ’81); Demi chef de partie: Rossi Ugo (classe ’89); Commis di cucina: Di Bella Pietro (classe ’91); Commis di cucina: Luciano Andrea (classe ’94); Commis di cucina: Montagna Luca (classe ’90)
Lo staff di sala
Maître: Antonio Schena (classe ’76); Maître: Valeria Pieroni (classe ’76); Maître: Anna Crispino (classe ’73); Sommelier: Danilo Pirrone (classe ’74); Sommelier: Miriam Serra Maroto (classe ’85); Chef de rang: Antonello Scarfiello (classe ’85); Chef de rang: Ariola Varfaj (classe ’86); Chef de rang: Veronica Messeri (classe ’83); Chef de rang: Lula Grishaj (classe ’86); Chef de rang: Daniela Lazzerini (classe ’60); Commis de rang: Norbert Okula (classe ’87); Commis de rang: Anna Marie Paraiso (classe ’79); Commis de rang: Jana Bizubova (classe ’88); Commis de rang: Edoardo Ruchin (classe ’87)
La facciata del St. Regis Florence
Disegnato originariamente da Filippo Brunelleschi nel 1432, l’edificio divenne uno dei primi hotel di lusso a Firenze ed è considerato uno dei più pregevoli esempi architettonici e di rilievo storico in città. Il nuovo Hotel dispone di 81 camere e 19 suites, inclusa la designer suite Bottega Veneta. In onore del retaggio artistico della città ogni camera o suite è caratterizzata da un design definito di elementi di arredo esclusivi realizzati su misura.
Gli interni
La Royal Suite
Le tariffe:
Riportiamo i prezzi minimi giornalieri a stanza per tipologia:
Deluxe: 320 €
Premium Deluxe: 370 €
Deluxe vista Arno: 380 €
Premium Deluxe vista Arno: 430 €
Junior Suite: 950 €
Grand Deluxe Suite: 3000 €
Bottega Veneta Suite: 4000 €
Royal Suite: 8000 €
Presidential Suite: 10000 €
Il benvenuto in camera
Santo Spirito 11 – Marchesi de’ Frescobaldi
Il benvenuto della front office manager e della lobby butler (maggiordomo)
Il mini-bar
La terrazza con la splendida vista sull’Arno
La stanza da letto
La sala da bagno
Tv incastonato nello specchio
Amenities Remède
Le Iridium Suites Spa by Clarins
Tre spaziose suites decorate con marmi bianchi e grigi di Carrara e pareti nei toni dell’oro e dell’argento, con mosaici disegnati espressamente per questo location. Sono presenti vasche Jacuzzi abbinate a cromoterapia e lettini per trattamenti doppi e massaggi di coppia.
I trattamenti a disposizione e le relative tariffe
Per il viso, per il corpo, per mani e piedi, i massaggi, i rituali e i pacchetti.
La sala ristorante sotto lo splendido soffitto vetrato del winter garden
Il menù alla carta
Antipasti
Uovo di Bresse in crosta di mandorle con crema di asparagi € 15.00
Involtini di seppie in umido con guazzeto di pomodoro € 18.00
Panzanella, fish and chips e birra di verdura € 19.00
Culatello, gnocco fritto, cheesecake di stracchino e pane toscano integrale € 24.00
Primi piatti
Mezzelune di piselli, salsa di crostacei, scampi e prezzemolo € 26.00
Il risotto allo zafferano, mousse di quaglia e cosce confit € 21.00
Pici con ragù alla chiantigiana € 18.00
Pizzicotti di trippa alla fiorentina e salsa verde € 18.00
Gnudi verdi con fonduta di pecorino di Pienza € 19.00
Secondi
Polpo all’olio d’oliva arrosto con caponata di melanzane € 25.00
Filetto di orata con patate ratte schiacciate alla forchetta, olive Taggiasche e salsa vierge € 26.00
Trancio di ricciola con zucchine, cipolla rossa caramellata e menta € 25.00
Filetto di chianina, lardo di colonnata, purea di patate arrosto, cipollotto e pinoli tostati € 32.00
Petto d’anatra Mulard, carote, aglio confit e salsa alla spezie € 29.00
Sella di coniglio laccato ai frutti rossi e fave € 25.00
Dessert
Sformato di fragole e cioccolato bianco con gelato al Cognac € 14.00
Semifreddo alle mandorle, lamponi e cioccolato fondente € 13.00
Crumble di mele alle nocciole e mousse allo yogurt € 13.00
Torta di limone e pinoli con gelato al bergamotto € 14.00
Tagliata di frutta di stagione € 13.00
Selezione di gelati e sorbetti € 13.00
I fornitori
Pesce: Ingroittica Srl, Cerreto Guidi (FI)
Carne: S.A.M, Firenze
Frutta e verdura: C.O.N.O.R. Srl, Bologna
Latticini: Granarolo; Vipiteno
Varie: Longino&Cardenal, Milano
Carta dei vini [15,5/20] (dettaglio)
Tra le bollicine più rappresentative segnaliamo: Champagne Brut Grand Cuvée Krug; Franciacorta Docg Cuvée Annamaria Clementi 2003 Ca’ del Bosco; Champagne Dom Perignon 2000 Moët & Chandon. Tra i vini bianchi: Toscana Igt Batàr 2008 Querciabella; Umbria Igt Cervaro della Sala 2007 Castello della Sala – Antinori; Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Riserva Villa Bucci 2006 Bucci. Tra i vini rossi: Bolgheri Doc Masseto 2007 Tenuta dell’Ornellaia; Bolgheri Sassicaia Doc Sassicaia 2006 Tenuta San Guido; Brunello di Montalcino Docg Greppo 2005 Biondi Santi. Tra i vini da dessert: Umbria Igt Muffato della Sala 2006 Castello della Sala – Antinori; Vin Santo del Chianti Classico Doc 200 Isole e Olena. Curiosità: la bottiglia meno cara è Toscana Igt Sovente 2009 Fattoria Poggio Capponi (€ 26), quella più costosa è Pauillac Premier Grand Cru Classé Château Latour 1984 Château Latour (€ 3000).
Abbinamento Vini
Optiamo, come di consueto, per il servizio al calice.
Pane [+++++]
Tipologie del pane: bianco; al pomodoro; alla cipolla; alle olive; al pistacchio; alla nocciola; bianco al sesamo; bianco al papavero; bianco al garam masala; focaccia ligure.
Olio
Chianti Classico Dop Olio Extra Vergine di Oliva Fonterutoli – Mazzei
Il Castello di Fonterutoli, da cui proviene quest’olio, nella zona del Chianti, è la tenuta più famosa dei Marchesi Mazzei, storici produttori di vino. È un blend delle cultivar: Frantoio, Leccino, Moraiolo e Pendolino.
Piattooo!
Amouse bouche: liquirizia di mare [+++++]
Benvenuto invitante e freschissimo che titilla l’appetito a meraviglia. Da un lato abbiamo una spugna alla liquirizia e dall’altro una capasanta marinata nel lime e avvolta da una gelatina al nero di seppia, che richiama alla mente le famose caramelle alla liquirizia ripiene.
Involtini di seppie in umido con guazzetto di pomodoro [14,5/20]
Inaugura la bocca la dolcezza appena acida del guazzetto di datterini, un preludio all’esibizione della seppia solleticata da un leggero spunto piccante. Lo spettacolo si chiude con l’elegante commiato amaro della bieta.
La ricetta
Ingredienti
Per i fagottini:
2 kg di seppie (di cui bisogna conservare il nero per la guarnizione)
2 kg di bietole
Peperoncino
10 g di sale
40 g di olio extra vergine d’oliva
35 cl di vino bianco
1 mazzetto aromatico
Per il guazzetto:
500 g di pomodori Datterini
2 spicchi d’aglio
100 g di basilico
6 g di sale
4 g di pepe
50 g di scalogno
Procedimento
Per il fagottino: pulire le seppie e mettere da parte il nero per la decorazione. Tagliare a listarelle e rosolare in padella. Sfumare con vino bianco, salare e aggiungere il peperoncino. Far stufare fino a quando la cottura sarà ultimata. Contemporaneamente pulire, lavare e lessare le foglie di bietole. Confezionare poi i fagottini di seppie e bietole.
Per la salsa: far imbiondire lo scalogno a brunoise, l’aglio e un paio di foglie di basilico. Aggiungere i pomodorini Datterini tagliati a metà, rimuovere il basilico, aggiungere il mazzetto aromatico e cuocere a fiamma bassa per un paio di ore. Al termine della cottura frullare nel passaverdure e passare al setaccio.
Per concludere: far bollire il nero di seppia diluito con acqua (1/3 di nero e 2/3 di acqua) fino a ricavarne una salsa densa. Riscaldare tutte le preparazioni e assemblare il piatto.
Franciacorta Docg Cuvée Annamaria Clementi 2003 – Ca’ Del Bosco
L’Annamaria Clementi non ha molto da invidiare ai grandi champagne, grazie soprattutto alla costante volontà di mantenere qualità assoluta dalla vigna alla bottiglia. Provenienti da piante di quasi quarant’anni, le uve dei migliori cru, una volta vinificate, affinano sui loro lieviti per sette anni e ci regalano un prodotto davvero unico per profondità e spessore, frutto delle uve che hanno fatto la fortuna della Franciacorta: Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero. Non a caso è stato intitolato alla madre dal patron di Ca’ Del Bosco, Maurizio Zanella, che con questo prodotto porta alta la bandiera dell’intera territorio.
Mezzelune di piselli in salsa di crostacei, scampi e prezzemolo [14,5/20]
Una proposta interessante, che focalizza l’attenzione sul ripieno a base di piselli utilizzando gli scampi e la salsa ai crostacei come un esaltatore. Infatti la gustosissima guarnitura marina, velata da un accenno di Cognac, fa letteralmente sbocciare in bocca il sapore delicato dei ravioli.
Il risotto allo zafferano, mousse di quaglia e cosce confit [15/20]
Stupenda la sensazione tattile della mousse che si fonde con la vellutata mantecatura del risotto. Il sapore fine dello zafferano si innesta su quello delicato della carne del volatile con grande rotondità.
Toscana Igt Batàr 2008 – Querciabella
In Italia l’azienda Querciabella è stata una delle antesignane nel campo del biologico prima e del biodinamico poi ed è sicuramente un punto di riferimento nazionale e non solo in questo ambito. Siamo sempre nella zona del Chianti e il Batàr, unico bianco prodotto, è un vino che non ha bisogno di presentazioni. Nasce originariamente come Pinot Bianco (con un aggiunta di Pinot Grigio nelle prime versioni), ma con gli anni e il perfezionamento si arriva a un bilanciato uvaggio al 50% con lo Chardonnay. L’intera vinificazione avviene in barrique e si protrae per quasi due anni. Uno dei bianchi italiani di maggior spessore e personalità.
Filetto di orata con patate Ratte schiacciate alla forchetta, olive Taggiasche e salsa vierge [15/20]
Il piedistallo dell’orata sorregge il pesce non solo a livello fisico, ma anche dal punto di vista della struttura gustativa, con un mix di patate, olive e spinaci che esaltano il sapore marino con discrezione. Nel medesimo senso va anche la salsa vierge, in cui Michele ha saggiamente sostituito il canonico limone con l’aceto balsamico per dare più armonia.
La ricetta
Ingredienti
1 orata da 170 g
Per le patate:
200 g di patate Ratte
20 g di scalogno
10 g di prezzemolo
35 g di spinaci
50 g di olive Taggiasche
30 cl di olio extra vergine d’oliva
5 g di sale
2 g di pepe
Per la salsa:
3 pomodori Pachino
5 g di basilico
40 cl di aceto balsamico
70 cl di olio extra vergine d’oliva
1 mazzetto aromatico
Procedimento
Per le patate: lavare e pelare le patate. Far bollire in acqua salata e schiacciare con una forchetta. Condire con olio extra vergine d’oliva, scalogno a brunoise, olive Taggiasche, prezzemolo, sale e pepe. Cuocere in padella gli spinaci con un filo d’olio d’oliva.
Per la salsa: mettere i pomodori pachino a marinare in olio extra vergine d’oliva ed erbe aromatiche. Cuocerli poi a bassa temperatura con il mazzetto aromatico. Con aceto balsamico e olio fare un’emulsione con la quale condire il pesce. Lasciare il basilico al naturale e tagliarlo a julienne all’ultimo momento.
Per il pesce: squamare, eviscerare, pulire, sfilettare, spinare e porzionare l’orata. Inciderla dalla parte della pelle e cuocere in padella antiaderente. Salare il pesce dalla parte della pelle.
Infine formare una torre cilindrica di 4 cm di diametro e 4 cm di altezza con uno strato di patate schiacciate (3/4) e uno strato di spinaci (1/4). Adagiarvi sopra l’orata e disporvi di fianco i pomodori marinati con sopra il basilico a julienne. Condire il tutto con l’emulsione di aceto balsamico e olio.
Bagnoli Classico Doc Friularo Vendemmia Tardiva – Il Dominio di Bagnoli
Lasciamo la Toscana del vino per spostarci in Veneto, nel padovano. Il Bagnoli è un vino ottenuto interamente con uve Friularo, in questo caso vendemmiate a Novembre nei vigneti della famiglia Borletti proprio a Bagnoli. L’affinamento oltrepassa i due anni in botte grande e ci consegna un vino il cui frutto strutturato sta divinamente con il nostro coniglio.
Sella di coniglio laccato ai frutti rossi e fave [14,5/20]
Coniglio di grande sensualità grazie a una veste scarlatta dai sapori dolci, non eccessivi, specularmente ripresi con gli stessi toni dalla crema di fave. La pungente insalata di daikon in accompagnamento completa con la giusta carica.
Pre dessert: cheesecake al frutto della passione e granita al mojto [+++++]
Sosta defaticante a tinte caraibiche, sia sulla cheesecake con il passion fruit, che sulla granita con il mojito, la cui freschezza è doppiamente incentivata in questa forma.
Aphrodisium Vendemmia Tardiva 2008 – Casale del Giglio
Chiudiamo nel Lazio con questo vino dell’Agro Pontino. È un uvaggio di Petit Manseng, Viognier, Greco e Fiano, assemblati per dar vita a un vino morbido, dalla dolcezza avvolgente, che ben ci accompagna nel finale.
Tiramisù al tè verde [14,5/20]
Uno scrigno di biscotto al tè verde ripieno di mascarpone, che alla croccante leggerezza del primo oppone una cremosa succulenza. La striscia di zabaione si allinea nella dolcezza al mascarpone, mentre il gelato al caffè varia l’amaro insieme al tè.
Coccole finali [+++++]
Tipologie della piccola pasticceria: cantucci di Prato; crème brûlée; frangipane al Vin Santo; tartellette di pasta frolla, crema pasticcera e frutti di bosco; anelli di cioccolato fondente.
Caffè [+++++]
Caffè Illy.
Visita guidata alla Cantina
In compagnia dell’F&B Manager Mirko Eutizi e del sommelier Danilo Pirrone
La suggestione serale della sala
Ci incamminiamo verso la royal suite
La couverture
La buonanotte
Il quotidiano mattutino
La colazione… [+++++]
Dettagli
… servita in terrazza
La sala del ristorante…
… con la mise en place per la colazione
Lo Chef Michele Griglio
Cucina
Il giovanissimo chef di origini piemontesi, con esperienze importanti alle spalle al fianco di Walter Eynard e Marc Lanteri, propone piatti dal respiro internazionale, preparati con ottime materie prime e dal sicuro impatto al palato.
Servizio
Impeccabile. Tutte le figure professionali si dimostrano precise, cortesi e competenti, dall’ottimo F&B Mirko Eutizi ai maître e sommelier.
Accoglienza
Centralità assoluta dell’ospite durante tutto l’arco della giornata, tante attenzioni che rendono unica l’esperienza al St. Regis. Il servizio maggiordomo, disponibile solo nelle suite, è il non plus ultra: sempre disponibile durante tutto il soggiorno a Firenze, sì avete letto bene “a Firenze”, perché lo si può contattare per ogni evenienza anche quando non si è in hotel.
Menzione speciale dunque per il nostro maggiordomo firmato St.Regis (Butler) Elisa Selmi, che ci ha offerto un servizio incomparabile, fatto di coccole, premure e consigli utilissimi. Un grande abbraccio!
Conclusioni
Una grande casa del lusso curata in ogni aspetto, dalle camere alle nuovissime Private SPA Suite, dal ristorante agli interni, dallo staff ai servizi offerti. Un’esperienza da vivere assolutamente per tutti quei viaggiatori attenti ed esigenti che vogliono e pretendono quanto di meglio si possa desiderare in un albergo.
Valutazioni: [* * * * *]
Cucina – Servizio – Location – Cantina – Coccole
Viaggiatore Gourmet
Ristorante Etichetta e St. Regis Florence
50123 Firenze
Piazza Ognissanti, 1
Tel. 055 27153370
Sempre aperto
E-mail: stregisflorence@stregis.com
E-mail ristorante Etichetta: restaurant.stregis@stregis.com
Sito internet: www.stregisflorence.com/it
Sito internet ristorante Etichetta: www.ristoranteetichettafirenze.com