Articolo a cura di Maurizio Zanolla.
Referente regionale del Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Marche e Umbria.
Questa volta ci immergiamo nello splendore enologico della verde Umbria, per raccontarvi le eccellenze della Guida dei Vini on-line di Altissimo Ceto. A farla da padrone in questa sessione di assaggi è il comprensorio di Montefalco, ma non mancano di certo anche le narrazioni di altre “chicche” degne di nota.
In questo articolo si parla di: Adanti, Antonelli San Marco, Arnaldo Caprai, Bocale, Castello della Sala, Castello delle Regine, Castello di Corbara, Cesarini Sartori, Còlpetrone, Fattoria Colleallodole, Lamborghini, Lungarotti, Perticaia, Scacciadiavoli, Terre de la Custodia.
Link diretto per accedere alla recensione precedente:
Prima di passare al racconto dei vini degustati, riportiamo la piccola legenda per meglio orientarsi nei nostri articoli.
Al primo punto troverete la graduatoria finale che è scaturita al termine delle nostre sessioni, visualizzando i soli punteggi. Tale graduatoria è suddivisa prima di tutto per tipologia e poi per punteggio. In caso di medesima valutazione, si segue il classico ordine alfabetico riferito ai produttori. In rosso sono segnalati i vini che hanno ricevuto il premio speciale, dato all’unanimità dal nostro panel, ovvero l’Altissimo Ceto. Accanto a ogni singolo prodotto troverete segnalata la fascia di prezzo indicativa che potrete trovare approssimativamente sullo scaffale di un’enoteca.
Al secondo punto sarà ripresa la medesima graduatoria, questa volta integrata dalla relativa foto dell’etichetta e le note di degustazione. Ai nomi di ciascun produttore è “linkata” la propria scheda aziendale. Cliccandoci sopra, potrete accedere ai dati, ai recapiti e alle corrispondenti schede tecniche. Tutto questo al fine di avere il massimo delle informazioni relative al vino in questione.
Buona lettura!
1) LA GRADUATORIA:
I Montefalco Rosso
86/100 – Montefalco Rosso Milziade Antano Fattoria Colleallodole 2008 (Cat. A)
84/100 (?) – Montefalco Rosso Antonelli San Marco 2009 (Cat. A)
84/100 – Montefalco Rosso Arnaldo Caprai 2007 (Cat. A)
83/100 – Montefalco Rosso Còlpetrone 2009 (Cat. A)
83/100 – Montefalco Rosso Perticaia 2008 (Cat. B)
82/100 – Montefalco Rosso Arquata Adanti 2007 (Cat. B)
82/100 – Montefalco Rosso Bocale 2009 (Cat. A)
81/100 – Rosso di Montefalco Signae Cesarini Sartori 2007 (Cat. A)
81/100 – Montefalco Rosso Scacciadiavoli 2008 (Cat. A)
I Montefalco Rosso Riserva
88/100 – Montefalco Rosso Riserva Milziade Antano Fattoria Colleallodole 2008 (Cat. E)
87/100 – Montefalco Rosso Riserva Arnaldo Caprai 2007 (Cat. D)
87/100 – Montefalco Rosso Riserva Perticaia 2008 (Cat. D)
I Sagrantino di Montefalco
95/100 – Sagrantino di Montefalco 25 anni Arnaldo Caprai 2007 (Cat. G)
93/100 – Montefalco Sagrantino Chiusa di Pannone Antonelli San Marco 2006 (Cat. G)
91/100 – Sagrantino di Montefalco Collepiano Arnaldo Caprai 2007 (Cat. E)
91/100 – Montefalco Sagrantino Gold Còlpetrone 2006 (Cat. G)
90/100 – Montefalco Sagrantino Antonelli San Marco 2007 (Cat. E)
90/100 – Sagrantino di Montefalco Il Domenico Adanti 2005 (Cat. F)
90/100 – Montefalco Sagrantino Milziade Antano Fattoria Colleallodole 2007 (Cat. F)
90/100 – Montefalco Sagrantino Perticaia 2007 (Cat. F)
89/100 – Montefalco Sagrantino “Exubera” Terre de la Custodia 2004 (Cat. G)
87/100 – Sagrantino di Montefalco Signae Cesarini Sartori 2006 (Cat. D)
87/100 – Montefalco Sagrantino Còlpetrone 2007 (Cat. E)
86/100 – Sagrantino di Montefalco Adanti 2006 (Cat. E)
86/100 – Montefalco Sagrantino Bocale 2008 (Cat. D)
86/100 – Montefalco Sagrantino Scacciadiavoli 2007 (Cat. D)
85/100 – Montefalco Sagrantino Lungarotti 2007 (Cat. D)
I Sagrantino di Montefalco Passito
92/100 – Montefalco Sagrantino Passito Antonelli San Marco 2007 (Cat. E la 0,375)
91/100 – Sagrantino di Montefalco Passito Arnaldo Caprai 2007 (Cat. F la 0,375)
90/100 – Montefalco Sagrantino Passito Còlpetrone 2007 (Cat. F la 0,375)
90/100 – Montefalco Sagrantino Passito Milziade Antano Fattoria Colleallodole 2007 (Cat. F la 0,500)
84/100 – Montefalco Sagrantino Passito Scacciadiavoli 2006 (Cat. E la 0,375)
83/100 – Montefalco Sagrantino Passito Melanto Terre de la Custodia 2007 (Cat. D la 0,375)
I Vini Bianchi ad IGT ed altri vini a DOC
91/100 – Umbria IGT Cervaro della Sala Castello della Sala 2009 (Cat. F)
86/100 – Umbria IGT Conte della Vipera Castello della Sala 2010 (Cat. C)
85/100 – Umbria IGT Trebbiano Spoletino Antonelli San Marco 2010 (Cat. B)
84/100 – Umbria IGT Bramito del Cervo Castello della Sala 2010 (Cat. B)
84/100 – Bianco di Torgiano Torre di Giano Vigna Il Pino Lungarotti 2008 (Cat. B)
84/100 – Colli Martani Grechetto Plentis Terre de la Custodia 2009 (Cat. A)
83/100 – Umbria Bianco IGT Bianco delle Regine Castello delle Regine 2010 (Cat. A)
79/100 – Orvieto Classico Superiore Podere il Caio Castello di Corbara 2010 (Cat. A)
I Vini Rossi ad IGT ed altri vini a DOC
90/100 – Umbria IGT Sangiovese Selezione del Fondatore Castello delle Regine 2004 (Cat. E)
88/100 – Umbria IGT Campoleone Lamborghini 2007 (Cat. F)
86/100 – Umbria IGT Merlot Castello delle Regine 2005 (Cat. D)
85/100 – Umbria IGT Princeps Castello delle Regine 2004 (Cat. D)
84/100 – Umbria IGT Contrario Antonelli San Marco 2009 (Cat. C)
84/100 – Umbria IGT Pinot Nero Castello della Sala 2008 (Cat. E)
84/100 – Umbria IGT Rossobastardo Cesarini Sartori 2008 (Cat. C)
83/100 – Umbria IGT Trescone Lamborghini 2008 (Cat. A)
82/100 – Umbria IGT Poggio delle Regine Castello delle Regine 2009 (Cat. A)
82/100 – Umbria IGT Baiocco Antonelli San Marco 2009 (Cat. A)
81/100 – Umbria IGT Arquata Adanti 2005 (Cat. C)
79/100 – Lago di Corbara DOC “De Coronis Merlot” Castello di Corbara 2008 (Cat. A)
79/100 – Umbria IGT Benozzo Cesarini Sartori 2009 (Cat. A)
78/100 – Lago di Corbara DOC ”Lago di Corbara Rosso” Castello di Corbara 2008 (Cat. A)
78/100 – Rosso Umbria IGT “Podere Il Caio” Castello di Corbara 2010 (Cat. A)
Il Torgiano Rosso Riserva non può mancare…
87/100 – Torgiano Rosso Riserva Rubesco Vigna Monticchio Lungarotti 2006 (Cat. E)
Due vini dolce “extra”
89/100 – Umbria IGT Muffato della Sala Castello della Sala 2008 (Cat. F la 0,500)
85/100 – Umbria IGT “Sangiovese Passito” Castello delle Regine 2006 (Cat. n.d.)
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
2) LE NOTE DI DEGUSTAZIONE:
I Montefalco Rosso
86/100 – Montefalco Rosso Milziade Antano Fattoria Colleallodole 2008 (Cat. A)
(etichetta non disponibile)
Siamo molto contenti di poter elogiare per l’ennesima volta il lavoro di Francesco Antano. In questa edizione della guida abbiamo per di più notato un sorprendente miglioramento di tutta la gamma, pur partendo da proposte di assoluto livello in passato. La versione 2008 di questo Montefalco si presenta col solito manto rubino molto fitto che anticipa un naso diviso tra profumi di confettura di frutti e fiori rossi e note più dark di liquirizia, inchiostro e humus. L’assaggio è austero, con un tannino che si presenta ben fatto nella fattura, appena graffiante, ma senza disturbare la piacevolezza del lungo finale. Il tempo, inoltre, sarà dalla sua parte.
84/100 (?) – Montefalco Rosso Antonelli San Marco 2009 (Cat. A)
Azienda che ha già raggiunto un livello di assoluto prestigio a Montefalco, ma che continua a crescere nella qualità dei suoi vini. Anche in quelli apparentemente più “semplici”. Il punto interrogativo è solo legato ad un approccio un po’ contratto ed una definizione aromatica in cerca della sua più corretta posizione. Il frutto è comunque immediato e gradevole, note di fragole, lamponi, rose appena colte ed un pizzico di speziatura piccante. Bocca vitale per un’acidità rilevante ed un tannino vigoroso.
84/100 – Montefalco Rosso Arnaldo Caprai 2007 (Cat. A)
Quando si degustano i vini di Arnaldo Caprai ci si aspetta sempre “qualcosa in più”. Anche se i fuoriclasse di Marco sono certamente altri, anche nel suo vino più classico c’è un qualcosa in più, ed è dato dalla precisa volontà di produrre un fedele compagno della nostra quotidianità. Ovvero, attraverso quei vini contraddistinti dalla piacevolezza di beva e che non sentono la necessità di un palco solo per loro. L’intento è stato centrato, con questo vino dal colore rubino che profuma subito di viola, frutti di bosco, pepe bianco e tabacco da pipa. Al gusto troveremo un tannino in rilievo, ma anche tutti quegli aromi inconfondibili che ci piacciono tanto.
83/100 – Montefalco Rosso Còlpetrone 2009 (Cat. A)
Rubino cupo. Naso che si esprime con una discreta evoluzione speziata e con note terrose. Al palato ha un approccio più giovanile e versatile, tutto improntato sulla freschezza ed un tannino in tensione. Lunghezza che si congeda abbastanza in fretta.
83/100 – Montefalco Rosso Perticaia 2008 (Cat. B)
Un Montefalco rosso improntato tutto sulla piacevolezza di beva, pur mostrando un discreto spessore ed una sua personalità. Di buona struttura anche al palato, sostenuta da una rilevante acidità, impreziosita da un finale sapido. Tannino gradevole.
82/100 – Montefalco Rosso Arquata Adanti 2007 (Cat. B)
Con la versione 2007 abbiamo trovato un Montefalco di Adanti con una forma meno entusiasmante del precedente. Intendiamoci, il vino si mantiene su ottimi livelli come sempre, ma con note un filo più cupe. Il colore è il tipico rubino con unghia granata. L’olfatto è contraddistinto da sensazioni un po’ evolute di prugna essiccata, caramella al rabarbaro, moka, noce e humus. Al palato ha un discreto equilibrio tra parti dure e parti morbide, senza una lunghezza di gusto travolgente. Piacevole tuttavia nell’insieme.
82/100 – Montefalco Rosso Bocale 2009 (Cat. A)
Quest’azienda fondata nel 2002, non ha alle spalle una lunghissima storia, ma ha sicuramente dalla sua passione ed entusiasmo. Qualità non da poco, trasmesse ai loro vini che ogni volta si distinguono per la loro diversa personalità. In questa edizione sono confermate le ottime impressioni dell’anno passato. Classico colore rubino e profumi che si aprono lenti ma variegati, su note di confettura di amarene, china, grafite e una piacevole sfumatura balsamica nel finale. L’assaggio evidenzia una buona struttura, con un tannino grintoso, ma che non ostacola il piacere di berlo.
81/100 – Rosso di Montefalco Signae Cesarini Sartori 2007 (Cat. A)
Un vino che ha acquisito maggiore spessore rispetto alla versione precedente. Non solo per caratteristiche derivanti dall’annata, ma anche per una crescita caratteriale. Un frutto più polposo anche se rimane un profilo lineare e abbastanza sottile. Meglio al palato con un tannino più minuto ed una chiusura che ha guadagnato secondi nella lunghezza gustativa.
81/100 – Montefalco Rosso Scacciadiavoli 2008 (Cat. A)
Colore rosso rubino fitto per il Montefalco di questa azienda che sta seguendo un percorso di rinnovamento e di riconversione all’agricoltura biologica. L’olfatto è contraddistinto da profumi non particolarmente eleganti, ma di carattere, come la prugna, mora e rosa essiccata su uno sfondo di mineralità scura. Al gusto ci risulta giovanile nell’approccio, con un tannino vigoroso ed un finale non lungo.
I Montefalco Rosso Riserva
88/100 – Montefalco Rosso Riserva Milziade Antano Fattoria Colleallodole 2008 (Cat. E)
Altissimo Ceto
Ottimo il “base” come scritto, ma la riserva non è da meno. Questo vino si presenta con una tonalità più granata, con profumi ben definiti di mora e prugna matura che anticipano la liquirizia, il pepe nero, il chiodo di garofano e una nota di inchiostro. In bocca ha un attacco calorico importante, tenuto a freno dal poderoso tannino, ma perfettamente integrato. Dobbiamo sottolineare la profondità di gusto del vino e la piena coerenza degli aromi di bocca che ci fanno rivivere tutta la degustazione. Ancora una conferma per Francesco Antano, con questa riserva tra le migliori del panorama regionale.
87/100 – Montefalco Rosso Riserva Arnaldo Caprai 2007 (Cat. D)
Marco Caprai ci stupirà quando sbaglierà un vino, ma per il momento non sembra averne intenzione. Colore rubino e profumi di viola elegantissimi in apertura, seguiti da note di frutti di bosco polposi, tabacco e pepe. L’assaggio vede protagonista un tannino deciso che come sempre tiene in equilibrio il calore di una struttura importante. Lungo e armonioso il finale per questa versione del Montefalco riserva, che come sempre si dimostra una garanzia.
87/100 – Montefalco Rosso Riserva Perticaia 2008 (Cat. D)
Altissimo Ceto
Stoffa, spessore e carattere per la Riserva di Guido Guardigli. Frutto deciso, verticale, mai scontato, sfoggia aromi di visciole, more, liquirizia e spezie dolci. Palato dinamico, caldo nell’avvolgenza, si allarga grazie ad una trama tannica fitta e ben ricamata. Ritorna vivace sul finale grazie alla freschezza rimarchevole ed una lunghezza non importante nella caratura, ma sottile e gradevole.
I Sagrantino di Montefalco
95/100 – Sagrantino di Montefalco 25 anni Arnaldo Caprai 2007 (Cat. G)
Altissimo Ceto
Sontuosa è la versione 2007 del 25 anni di Caprai che raggiunge una dimensione di livello assoluto nel panorama dei Sagrantino, fatta in primis dalle “dolcezze” nell’approccio e dalle tonalità calde del frutto, derivanti sicuramente dall’andamento climatico dell’annata, ma emergendo con una prova da manuale estraendo vigore, forza e tensione, capaci di proiettarlo in un quadro di assoluta imprevedibilità e senza mai “sedersi” in fase di assaggio. Il bouquet è estremamente elegante e sensibile ad ogni movimento bicchiere. Si inizia con la confettura di ciliegie, viole e rose appassite, prima di distendersi su tocchi di incenso, note balsamiche di resina di pino, legno di cedro, mirra, spezie e molto altro ancora. In bocca oggi lo troviamo perfettamente geometrico, pur riconoscendogli un percorso ancora lungo da compiere per raggiungere lo zenit assoluto. Un disegno dove ogni componente si spinge ai massimi livelli, cominciando dall’avvolgenza, riscontrando poi potenza e calore sostenuti dal un tannino estremamente elegante. Freschezza a non finire per sostenere il tutto. Un Sagrantino regale, dove la S maiuscola è quanto mai un obbligo. Come sempre, più di sempre!
93/100 – Montefalco Sagrantino Chiusa di Pannone Antonelli San Marco 2006 (Cat. G)
Altissimo Ceto
Un top player nella scuderia di Antonelli di recente proposizione. Un cru a tutti gli effetti che ha visto il suo esordio con l’annata 2003, dove le uve di Sagrantino provengono dall’omonimo vigneto. La volontà da parte di Filippo Antonelli non è quella di puntare sulla potenza e l’austerità. Pur conservando uno spirito concentrato, autorevole e di prestigio, il bagaglio olfattivo mostra delicatezza di intenti e grande stratificazione aromatica che si fa sempre più intensa con il passare dei secondi. Inutile sottolineare che la versione 2006 raggiunge il massimo dell’espressione fin qui prodotta, ma altrettanto serenamente possiamo affermare che questa rappresenterà “solo” una base di partenza e porre nuove frontiere per gli sviluppi in futuro. Al palato è sontuoso nell’articolazione, incomincia a mettere la quinta marcia quando avrete acquisito la giusta complicità, regalandovi larghezza e trama tannica ricamata, un filo asciutta in questa fase dell’affinamento, ma di grande fattura. Con il vantaggio anche dettato dalla vitalità conseguente alla freschezza che gioca piacevolmente con la sapidità. Lunghezza da urlo.
91/100 – Sagrantino di Montefalco Collepiano Arnaldo Caprai 2007 (Cat. E)
Nessun complesso di inferiorità per il Collepiano, che va dritto per la sua strada senza indugi. Rubino fitto e notturno. Al naso si sente subito una lieve nota erbacea che tende ad attenuarsi con il passare dei minuti, seguita dalla confettura di frutti rossi e dalla consueta nota di viola “Caprai style” incontrata in ogni vino dell’azienda. Minerale di grafite e tabacco biondo donano ulteriore eleganza al bouquet. In bocca lo troviamo certamente potente e vigoroso ma con un approccio più vellutato, nonostante il tannino grintoso che dona larghezza e vitalità al gusto. Finale lungo e appagante.
91/100 – Montefalco Sagrantino Gold Còlpetrone 2006 (Cat. G)
Il punteggio racchiude da solo la bontà ed il livello qualitativo del Gold, il quale rappresenta a tutti gli effetti uno dei prodotti di riferimento della denominazione. Grandezza che a nostro modo di vedere diverrà ancor più importante, se andrà a perdere certi eccessi concentrativi e caricaturali, beneficiando in profondità e dinamismo, capaci inoltre di proiettarlo a piani ancor più alti. Già, perché la fattura e la stoffa ci sono tutte, quello che manca è un pizzico di vitalità in più. Il frutto è ben ricamato nelle sue sfumature polpose e carnose di grande intensità. L’ossigenazione allarga il profilo olfattivo fino a far uscire le note balsamiche che donano freschezza e vitalità. Al palato è la tessitura cospicua della trama tannica a farsi sentire per prima, segno di un vino bisognoso di tempo e di bottiglia, per poi distendersi e dare maggiore articolazione, aiutata da una acidità rilevante, facile da trovare in questa tipologia parlando di 2006. Buona la lunghezza.
90/100 – Montefalco Sagrantino Antonelli San Marco 2007 (Cat. E)
Di grande fattura è anche il “normale” di casa Antonelli. Lo stacco tra i due pesi massimi dell’azienda non è poi così siderale, anche se ovviamente si tratta di millesimi diversi. La cura e l’attenzione rimangono comunque importanti nella scelta delle uve ed il risultato è nei nostri bicchieri. Intensità e vigore, ma anche tanta eleganza per un’azienda che ha sempre messo il suo timbro sulla ricerca della finezza. Bocca importante sulla spinta alcolica, ma presto mitigata da un tannino minuto e ben articolato e dall’acidità che invita nuovamente all’assaggio.
90/100 – Sagrantino di Montefalco Il Domenico Adanti 2005 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Nonostante l’iniziale timidezza, è stato un vero piacere confermare l’eccellenza di questo Sagrantino, il quale, una volta entrato in confidenza con lui, non si è più fermato. Colore granato, note di smalto appena accennate che ne frenano l’approccio iniziale e frutta sotto spirito in apertura. Con l’ossigenazione è un escalation di profumi: china, inchiostro, liquirizia, frutti di bosco e bacche di cipresso. All’assaggio si rivela ricco e molto ben bilanciato grazie all’elegante tannino. Il Domenico è certamente tra i migliori Sagrantini degustati in questa edizione della guida.
90/100 – Montefalco Sagrantino Milziade Antano Fattoria Colleallodole 2007 (Cat. F)
Dopo aver elogiato tutta la gamma, certo non poteva deluderci il loro puledro di razza. Un colore rubino scuro racchiude un profumo equamente diviso fra sfumature rosse e nere, dalla confettura di lamponi e ribes alle note di liquirizia, grafite, caffè, cuoio e sbuffi di resina. In bocca si mostra austero con tannini importanti che dominano il corpo rubusto del vino. Sicuramente già armonico ma non ancora al massimo delle proprie possibilità. Da attendere.
90/100 – Montefalco Sagrantino Perticaia 2007 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Azienda che sta guadagnando consensi con il passare delle annate e dove ormai sembrerebbe che i valori qualitativi di ogni singola annata, vadano sempre a raggiungere agilmente la soglia dei 90 punti. Concentrazione cromatica dal colore rubino profondo, anche se di grande luminosità. Al naso ti aspetteresti qualcosa di più condensato, invece brilla per verticalità e dinamismo. Un frutto mai fermo su se stesso, di grande variabilità e stratificazione aromatica; ciliegie e more in confettura, rose e violette, legno di cedro e tabacco da pipa. Speziatura dettata dalla piccantezza del pepe in grani e dalla suadenza e dalla dolcezza della cannella. Bocca un po’ meno profonda di quando dimostrato in fase olfattiva, frenata da una trama tannica che in questo momento non trova la giusta integrazione con il resto della massa. Finale comunque di bella eleganza e di lunghezza meritevole della menzione speciale.
89/100 – Montefalco Sagrantino “Exubera” Terre de la Custodia 2004 (Cat. G)
Ottima performance della famigla Farchioni con la “riserva” Exubera. Color rubino fitto e profondo. Al naso parte con un fruttato maturo di mora e lampone. Per poi proseguire con nuance più scure di liquirizia, humus, cacao e tabacco. Al palato troviamo un tannino dinamico che si contrappone a morbidezze ben calibrate. Ottima anche la persistenza con aromi di bocca dai toni inchiostrati. Un altro splendido Sagrantino, di un’azienda che si sentirà parlare molto in futuro.
87/100 – Sagrantino di Montefalco Signae Cesarini Sartori 2006 (Cat. D)
In crescita considerevole la qualità del Sagrantino di questa importante cantina umbra. Con la bontà dell’annata 2006, crediamo che si siano messe le basi per un lavoro serio e sempre più attento alla cura del dettaglio, cosa che sinceramente parlando sembrava mancare in passato. Solido e compatto, tanto all’olfatto quanto al gusto. Naso un po’ chiuso nelle prime fase e che tende a schiudersi solo con il passare di qualche minuto. Confettura di amarene fatta in casa, viola, caffè e liquirizia. Bocca salda e risoluta. Trama tannica in rilievo ma ben misurato nella qualità della fattura. Acidità e sapidità a supporto di uno spessore austero ma ben dosato.
87/100 – Montefalco Sagrantino Còlpetrone 2007 (Cat. E)
Tutto il potenziale di un’azienda di valore come Còlpetrone è racchiusa in questa bottiglia. Naso maturo, frutto ricco, più dinamico del suo fratellone maggiore, pur possedendo ovviamente minore spessore. Un quadro olfattivo che punta sull’incisività, sulla dolcezza dei modi ed un pizzico adulatore nell’approccio. Bocca coerente, ben distesa ed una trama tannica alla ricerca di maggiore coesione, ma senza essere troppo pressante. Buona la lunghezza.
86/100 – Sagrantino di Montefalco Adanti 2006 (Cat. E)
Al colore si presenta con un rosso rubino scuro e venature granate. All’olfatto riconosciamo subito un’amarena carnosa seguita da note molto delicate di muschio, cedro e tocchi di caffè. Anche l’assaggio è pienamente coerente, con un buon tannino e un finale discretamente lungo, dove ritornano gli aromi del fruttato. Un vino a cui manca la grande profondità gustativa poiché gioca su binari più delicati, ma del quale dobbiamo sottolineare il profilo delicato ed elegante.
86/100 – Montefalco Sagrantino Bocale 2008 (Cat. D)
Ottima conferma anche per il sagrantino della famiglia Valentini che si presenta con un bel rosso rubino dai riflessi porpara. Ha un bouquet molto variegato; subito un pot-pourri di fiori rossi, seguito da profumi di mora e prugna matura e ulteriori note di grafite, sigaro e cioccolato fondente. Al gusto ha un ingresso calorico potente e tannini altettanto possenti, segno si un vino ancora in divenire. Al momento non brilla per eleganza, ma saprà dosare meglio le sue esuberanze con il tempo.
86/100 – Montefalco Sagrantino Scacciadiavoli 2007 (Cat. D)
Quest’annata si è dimostrata più generosa con il Sagrantino di Scacciadiavoli. Rispetto alla 2006, abbiamo potuto apprezzare la linearità di questo vino, generoso e dotato di una spinta acida non comune, tendente a rinvigorire il tutto. Rubino intenso con lampi porpora, al naso emergono i frutti rossi accompagnati da speziature importanti di cannella, vaniglia, coriandolo e tabacco da pipa. In bocca ha un ingresso caldo, mitigato da una freschezza non sopraffatta dal tannino e perfettamente inserita nella struttura. Finale di media lunghezza.
85/100 – Montefalco Sagrantino Lungarotti 2007 (Cat. D)
Percorso di continua crescita per il Sagrantino di questa prestigiosa azienda umbra. Se al naso è pienamente godibile grazie alle piacevoli note di frutta rossa, sottobosco, tabacco biondo e soffi balsamici, al palato non lo troviamo ancora messo a punto. La spinta calorica è importante e non trova il giusto bilanciamento con quella acida, così pure il tannino non si trova ancora pienamente in armonia. Necessita tempo.
I Sagrantino di Montefalco Passito
92/100 – Montefalco Sagrantino Passito Antonelli San Marco 2007 (Cat. E la 0,375)
Altissimo Ceto
Molto probabilmente siamo di fronte ad una delle più belle versioni di sempre. Un vino concentrato ed elegante al tempo stesso, dolce ma mai cedevole sotto il peso degli zuccheri e del suo spessore. Ricco di personalità e regale nell’espressione aromatica. Con quella punta mentolata e di grafite che fa capolino e che intriga da matti, invogliandoti a portarci continuamente il naso sul bicchiere, verso nuove conquiste aromatiche. Palato avvolgente, subito dolce, ma presto rinvigorito dal tannino fitto, integro e minuto. Calore che si alterna alla freschezza con ritmo da grande ballerino, per una chiusura in un tripudio di sensazioni. Un grande vino per dirlo in breve.
91/100 – Sagrantino di Montefalco Passito Arnaldo Caprai 2007 (Cat. F la 0,375)
Anche la versione passita targata 2007 del Sagrantino di Marco Caprai, non poteva essere da meno. La qualità è come una sorta di religione per quest’azienda che segue tutta la filiera dal vigneto alla messa in bottiglia, con estrema cura del dettaglio. I profumi sono in continua evoluzione, dove alle classiche note di gelso, visciole e e gelatina di ribes si uniscono quelle della menta, del caffè e di ulteriori erbe officinali. Cremoso e vellutato in bocca, si distingue per una lunghezza di gusto di rara finezza. Col cioccolato, da solo o in compagnia di persone a cui volete bene. Fate voi…
90/100 – Montefalco Sagrantino Passito Còlpetrone 2007 (Cat. F la 0,375)
Raggiunge la soglia dei 90 punti con grande convinzione, la versione passita di questo raffinato Sagrantino. Magari non incisivo come altre versioni, ma quello che colpisce è la solidità e la grande compostezza gustativa, mentre l’olfatto richiede tempo per raggiungere la gustativa con i medesimi slanci. Ricco ed estremamente maturo nel frutto, con la nota speziata che detta il ritmo nell’approccio con il bicchiere. Tannino ben levigato ed una chiusura di quelle che farà sicuramente piacere per i patiti del genere.
90/100 – Montefalco Sagrantino Passito Milziade Antano Fattoria Colleallodole 2007 (Cat. F la 0,500)
Anche per l’azienda di Francesco Antano, la 2007 sarà un millesimo che non si dimenticherà così in fretta. Complimenti anche per il passito, dove riscontriamo un’alternanza tra note dolci e fresche davvero emozionanti. In partenza arrivano le note di frutti rossi in confettura e cioccolato, continuamente rinfrescati da una menta balsamica con sottofondo di legno di cedro. In bocca è come lo vogliamo, pieno rotondo e con una persistenza preziosa.
84/100 – Montefalco Sagrantino Passito Scacciadiavoli 2006 (Cat. E la 0,375)
Risultato discreto per il Passito Scacciadiavoli, con un naso dominato dalle sfumature dolci di amarene sciroppate, cioccolato al latte, datteri e liquirizia morbida. Il sorso, seppur non di grande eleganza, si dimostra ben bilanciato e discretamente lungo, con un tannino vivace e aromi fruttati molto gustosi.
83/100 – Montefalco Sagrantino Passito Melanto Terre de la Custodia 2007 (Cat. D la 0,375)
Accattivante e piacevole, pur avendo un profilo olfattivo lineare e a tratti essenziale. Un bel rubino racchiude prufumi ben definiti di amarena matura, rosa, cacao amaro e folate mentolate che ritroveremo anche all’assaggio. Discreto l’equilibrio, così come la persistenza.
I Vini Bianchi ad IGT ed altri vini a DOC
91/100 – Umbria IGT Cervaro della Sala Castello della Sala 2009 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Da tempo non si assaggiava un Cervaro così convincente, dove il profilo olfattivo ha acquisito maggiore vigore, anche grazie ad una maggiore complicità con il legno che la vede in questa annata con un equilibrio più rilevante. Ne guadagnano (e ringraziano…) complessità e sfumature, regalando note esotiche, erbe aromatiche e toni mentolati. Al palato si mostra ancora “crudo” in questo momento. E’ caldamente consigliato di aspettare qualche anno prima di fargli conoscere la presenza del cavatappi, questo se vorrete trovare maggiore completezza in un assaggio che non si tira di certo indietro oggi, ma che ne troverete sicuramente beneficio in vista di un’articolazione che non tarderà ad arrivare. Ma non nel breve periodo.
86/100 – Umbria IGT Conte della Vipera Castello della Sala 2010 (Cat. C)
Sottile, lineare e a tratti essenziale è la versione 2010 del Conte della Vipera. Un assemblaggio di Sauvignon e Chardonnay che gioca le sue carte sull’aspetto più verde ed energico del profilo olfattivo. Approccio facile per un pubblico più ampio, soprattutto al palato dove mostra maggiore spessore e tutte le sue qualità di facilità nella lettura. Gradevole e piacevole la nota estremamente sapida sul finale.
85/100 – Umbria IGT Trebbiano Spoletino Antonelli San Marco 2010 (Cat. B)
Una nota cosmetica di smalto è l’esordio che avrete nell’approccio con questo vino. Dategli tempo e ossigeno prima di dare affondo con l’assaggio. Frutto maturo, una nota mielosa fanno da attori primari, mentre il gusto scivola via sull’asse della linearità e della freschezza.
84/100 – Umbria IGT Bramito del Cervo Castello della Sala 2010 (Cat. B)
Equilibrato e ben dosato fin dai primi istanti. Note croccanti di mela verde, pera kaiser e pesca bianca, un pizzico di erbe aromatiche ed un tocco di miele. Bocca più nervosa, dettata da una freschezza rilevante. Non di grande lunghezza.
84/100 – Bianco di Torgiano Torre di Giano Vigna Il Pino Lungarotti 2008 (Cat. B)
Vino dal colore giallo paglierino molto intenso. Al naso mostra fin da subito la maturità del fruttato, con nette note di albicocca, pesca gialla, ananas e marzapane. Anche al gusto sono “dolcezza” e avvolgenza a prevalere, con le parti dure che riescono comunque a bilanciare l’insieme. L’affinamento di una parte del vino in barriques, ha sicuramente arricchito il suo profilo aromatico a discapito di un po’ di acidità nel caso di questa 2008, ma il risultato è certamente di buon livello.
84/100 – Colli Martani Grechetto Plentis Terre de la Custodia 2009 (Cat. A)
In questo grechetto, giallo paglierino intenso, è molto intenso il profumo della papaya, a cui seguono le note di erbe aromatiche come salvia, timo e maggiorana. Inoltre, troviamo cenni minerali in chiusura. L’ingresso di bocca è pieno, deciso, supportato da un’ottima freschezza. Discretamente lungo il finale, con aromi minerali che lo rendono molto saporito.
83/100 – Umbria Bianco IGT Bianco delle Regine Castello delle Regine 2010 (Cat. A)
Il colore è un giallo paglierino molto vivace. Al naso è subito chiara l’intenzione di Franco Bernabei di valorizzare il profilo aromatico del Riesling e del Sauvignon. Immediati i sentori di fiori di sanbuco, pompelmo, litchi e vegetale di foglia di pomodoro. In bocca è pienamente spostato sulle parti dure, con un’incisiva acidità a dominare la scena.
79/100 – Orvieto Classico Superiore Podere il Caio Castello di Corbara 2010 (Cat. A)
Tipico giallo paglierino e naso insolito dove le note dell’agrume e del gelsomino si alternano a singolari sentori di miele di castagno. Acidità protagonista anche al gusto che al momento sovrasta un’interessante mineralità. Finale di media lunghezza, dove ritorna l’aroma di scorza d’arancia.
I Vini Rossi ad IGT ed altri vini a DOC
90/100 – Umbria IGT Sangiovese Selezione del Fondatore Castello delle Regine 2004 (Cat. E)
Altissimo Ceto
Se l’annata 2003 ci aveva pienamente convinto, la 2004 dal canto suo, ha un profilo più preciso, dinamico e profondo. Il colore è sempre rubino con screziature granate. L’olfatto è molto caratterizzato dalla preponderanza del fruttato sul floreale, a cui seguono eleganti note di sottobosco, foglie secche, liquirizia e tabacco biondo. Al gusto rasenta l’armonia, con tutte le componenti a comporre un coro perfettamente intonato. Trama tannica ineccepibile e lunghezza di gusto lo rendono senza alcun dubbio piacevole e godurioso.
88/100 – Umbria IGT Campoleone Lamborghini 2007 (Cat. F)
Vino che acquista maggiore spessore e più solidità se paragonato alla versione 2006 degustata in precedenza. Ottenuto da uve Sangiovese e Merlot in parti uguali, il risultato è un vino meno caricaturale di alcune annate precedenti, ma che si è impreziosito sul piano del dinamismo e dell’eleganza. Frutto nitido, croccante e verticale, senza cedimenti, pur mostrando una nota speziata un po’ evolutiva sul finale di naso. Palato grintoso, appagante nella gradevolezza per via di un equilibrio tra le varie componenti gustative, dove non esiste un assoluto protagonista, ma un lodevole gioco di squadra. Lunghezza ed eleganza anche in chiusura di gusto.
86/100 – Umbria IGT Merlot Castello delle Regine 2005 (Cat. D)
Il Merlot della prestigiosa azienda dell’Avvocato Nodari si esprime sempre su alti livelli, anche se con l’annata 2005 non sembra spiccare il volo. E’ un vino sul quale Bernabei ci crede molto ed il percorso di crescita compiuto sin qui, è sicuramente apprezzabile. Rosso rubino il colore, luminoso e profondo. Naso dove emerge chiaramente il carattere del vitigno con richiami di amarena, ribes, lievi tocchi vegetali ed una coda minerale di grafite. In bocca risulta invece un po’ frenato da un tannino che non si distende con la giusta profondità per via di una chiusura asciutta. Discreta la persistenza.
85/100 – Umbria IGT Princeps Castello delle Regine 2004 (Cat. D)
Il Princeps 2004 si presenta con il solito rubino con bordo granato e un naso dove spiccano le note di mora, legno di cedro, tabacco da sigaro e soffi balsamici. L’ingresso in bocca ha un impatto deciso dove ricchezza glicerica e un tannino di media qualità si bilanciano discretamente. Mediamente lungo il finale per un giudizio complessivamente buono, ma non straordinario data la qualità dell’annata.
84/100 – Umbria IGT Contrario Antonelli San Marco 2009 (Cat. B)
Vino particolarissimo questo Contrario di Antonelli. Si privilegia freschezza e croccantezza del frutto in quanto le uve di Sagrantino vengono a contatto solo con l’acciaio. Al tempo stesso è però un vino con un certo spessore, deciso e determinato, dove la forza è sostenuta dall’energia del tannino mordente e dalla freschezza rilevante.
84/100 – Umbria IGT Pinot Nero Castello della Sala 2008 (Cat. E)
Più centrato sul frutto di altre versioni del passato dove il carattere evolutivo giocava il ruolo di protagonista. Non di grande ampiezza, ma dosato nell’espressione aromatica e con un certo equilibrio. Bocca tenace e salda, di medio spessore e dal forte carattere dettato dalla freschezza.
84/100 – Umbria IGT Rossobastardo Cesarini Sartori 2008 (Cat. C)
Vino dal forte successo commerciale, ottenuto da Sangiovese, Merlot e Cabernet. Un prodotto lineare, diretto e fruibile da un pubblico più ampio per l’immediatezza dell’insieme, pur conservando un’indole adatta anche all’invecchiamento nel breve periodo. Frutto maturo e polposo, reso piccante e deciso da una nota marcata di pepe nero in grani ed un tocco di erbe aromatiche. Bocca nervosa, ben tesa ed equilibrata tra corpo e tannini. Ha freschezza da vendere.
83/100 – Umbria IGT Trescone Lamborghini 2008 (Cat. A)
Vino che gioca maggiormente sulla semplicità è il Trescone di Lamborghini, ma senza essere mai troppo scontato o frivolo. Frutto vivo, sia nella vitalità che nelle sfumature, dove mette in mostra un dettaglio lineare ma equilibrato nei modi. Bocca coerente, un buon allungo dettato anche dal tannino ed una lunghezza sul finale nella norma per la tipologia. Un vino che incontra sicuramente il gusto di molti.
82/100 – Umbria IGT Poggio delle Regine Castello delle Regine 2009 (Cat. A)
Piacevole questo vino dai profumi semplici e accattivanti, dove complessità e struttura sono anteposte alla ricerca dell’immediatezza. Rosso rubino con sfumatura granata con bouquet floreale, accompagnato da fragoline di bosco e gelatina di more. Ammaliante al gusto, grazie anche ad una calibrata freschezza. Media persistenza e obiettivo raggiunto per la tipologia del vino.
82/100 – Umbria IGT Baiocco Antonelli San Marco 2009 (Cat. A)
Rubino vivo nel colore. Naso dettato da un fruttato semplice ed essenziale di fragole e lamponi. Una piacevole nota speziata che ingentilisce, pur non dando particolare ampiezza. Bocca un po’ più tesa e meno rigenerante di quanto mostrato all’olfatto. Finale che chiude sottile e in fretta.
81/100 – Umbria IGT Arquata Adanti 2005 (Cat. C)
(etichetta non disponibile)
Rosso rubino per un vino piacevole e lineare. Olfatto che profuma di frutti, fiori rossi e una leggera nota di sottobosco. L’assaggio è in linea con quanto proposto al naso; corretto e di beva immediata, per questo vino che non andrebbe caricato di eccessive aspettative.
79/100 – Lago di Corbara DOC “De Coronis Merlot” Castello di Corbara 2008 (Cat. A)
Rosso rubino e profumi di ciliegia, pepe bianco, coriandolo e geranio. Il sorso evidenzia un modesto tannino che va ad unirsi alle morbidezze per dar vita a questo vino che risulta apparentemente semplice, ma capace di mostrare una sua personalità.
79/100 – Umbria IGT Benozzo Cesarini Sartori 2009 (Cat. A)
Un vino che avrebbe acquistato maggiori riscontri se avesse avuto qualcosa in più sul piano della nitidezza. Il profilo olfattivo si mostra infatti un po’ sfumato nella proposta aromatica e con una virata evolutiva sul finale considerando anche la giovane età. Anche al palato scorre sugli stessi binari con una chiusura gustativa frettolosa. Piacevole invece è la freschezza che dona un pizzico di energia.
78/100 – Lago di Corbara DOC ”Lago di Corbara Rosso” Castello di Corbara 2008 (Cat. A)
Rubino. Profilo olfattivo che cammina su un percorso di fiori rossi, frutti maturi, con delicati richiami di tipo minerale ed una nota insolita di corteccia di albero. La bocca mostra una buona coerenza con il naso. Vino semplice e lineare, ma estremamente corretto.
78/100 – Rosso Umbria IGT “Podere Il Caio” Castello di Corbara 2010 (Cat. A)
Rosso rubino il colore, con note olfattive di ciliegia, geranio, un pizzico di erbaceo, ma anche sensazioni di sfumata mineralita’. La bocca risulta godibile e fresca con tannini calibrati. Freschezza e sapidità sul finale.
Il Torgiano Rosso Riserva non può mancare…
87/100 – Torgiano Rosso Riserva Rubesco Vigna Monticchio Lungarotti 2006 (Cat. E)
(etichetta non disponibile)
Versione splendente e luminosa la 2006 del Vigna Monticchio, dalla forte matrice territoriale, della storica importanza azienda della splendida famiglia Lungarotti. Ha un rosso rubino scuro e un naso dove si susseguono sentori di amarene, frutti di bosco, chiodi di garofano, cacao e incenso. Elegante e nitido nelle sfumature. Il palato è accarezzato da un tannino minuto e al contempo deciso, con le parti morbide perfettamente integrate in una struttura vitale e vigorosa. Finale persistente e dinamico.
Due vini dolce “extra”
89/100 – Umbria IGT Muffato della Sala Castello della Sala 2008 (Cat. F la 0,500)
Un vino che nel corso della sua storia ha progressivamente cambiato stile, passando da un carattere mieloso, pieno e a tratti concentrato, arrivando ad un taglio più snello e longilineo, andando a privilegiare una sostanza più esotica e citrina, mettendo in campo eleganza, raffinatezza ed un’indole iodata. Al palato si mostra con una condotta ancora zoppicante, visto che è stato degustato in anteprima, ma ci sono tutti i presupposti per colpire nel segno, grazie anche ad un carattere sapido sul finale che non lo fa cedere sotto il piano dello sdolcinato. Buona la lunghezza.
85/100 – Umbria IGT “Sangiovese Passito” Castello delle Regine 2006 (Cat. n.d.)
Colore Rubino intenso e compatto. Al naso è una fontana di fiori rossi macerati, tra cui rose e viole seguite da confettura di lamponi, gelatina di fragole e cenni cioccolato speziato. In bocca ci ha piacevolmente colpito per il bilanciamento tra parti dure e morbide e per la carezzevole e misurata piacevolezza.
Articolo redatto da:
Maurizio Zanolla
Referente regionale del Veneto e dell’Umbria.
Sommelier Professionista, Degustatore Ufficiale e Relatore ai corsi Sommelier e titolare dell’Accademia dei Palati di Firenze.
Miglior Sommelier di Toscana 2005. Vice-campione Master del Sagrantino 2009.
Ringrazio i componenti del panel di degustazione del portale Viaggiatore Gourmet-Altissimo Ceto per aver preso parte alle sessioni di assaggio. Un particolare ringraziamento va anche agli amici che hanno contribuito alla degustazione e alla realizzazione di questo articolo: Costanza Androsoni, Barbara Bonaccini, Ivan De Chiara, Silvia De’Lutti, Dario Fabbri, Chiara Freschi, Iacopo Tonelli e Giacomo Vannicelli.
Di seguito, potete trovare gli altri post inerenti la nostra Guida dei Vini on-line:
EDIZIONE 2012:
PIEMONTE
VENETO
-Breganze, IGT ed altre eccellenze regionali
PIEMONTE
-I Langhe Nebbiolo ed i Nebbiolo d’Alba
LOMBARDIA
TRENTINO ALTO-ADIGE
-Le “bollicine” metodo classico
-I Vini Bianchi (Seconda parte)
FRIULI VENEZIA-GIULIA
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – prima parte.
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – seconda parte.
EMILIA-ROMAGNA
TOSCANA
-I Rosso di Montalcino, Sant’Antimo ed i vini a IGT
-I Brunello di Montalcino e le Riserve
MARCHE
SICILIA
EDIZIONE 2009/2010:
PIEMONTE
-I Langhe Nebbiolo e Nebbiolo d’Alba.
-Le Barbere d’Asti e altre Barbere.
LOMBARDIA
TRENTINO ALTO-ADIGE
-Le “bollicine” metodo classico.
VENETO
FRIULI VENEZIA-GIULIA
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – prima parte.
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – seconda parte.
-I Vini Rossi ed alcune “chicche” dolci.
EMILIA-ROMAGNA
-Sangiovese di Romagna, Albana di Romagna passito e altre eccellenze.
UMBRIA
TOSCANA
-Le produzioni IGT del Chianti Classico ed alcune eccellenze di zone limitrofe.
-Le eccellenze di Cortona e di Montepulciano.
-Le eccellenze della “Costa” (prima parte): I vini bianchi, Bolgheri e Montecucco
-Le eccellenze della “Costa” (seconda parte): Scansano, Val di Cornia e le produzioni ad I.G.T.
MARCHE
-Il vitigno Verdicchio nelle sue sfumature.
ABRUZZO
CAMPANIA
SICILIA
-I Vini bianchi e rossi dell’Etna.
-I Vini bianchi e rossi della Sicilia.
La Guida dei Vini on-line by Altissimo Ceto. Dedicata alle sole eccellenze. Sponsored By Amici Gourmet – Network esclusivo di appassionati Gourmet.
Sei un appassionato Gourmet? Un addetto ai lavori? Un semplice nostro affezionato lettore? E non sei ancora titolare della Nostra Card esclusiva Viaggiatore Gourmet? Sostieni anche tu la nostra Guida Online Indipendente dedicata alle eccellenze e in cambio ricevi coccole e privilegi. Scopri come… QUI. Ti aspettiamo!