Articolo a cura di Ivano Antonini-EnoCentrico.
Curatore Guida dei Vini on-line by Altissimo Ceto e Referente regionale del Piemonte.
Da sempre sosteniamo che la parola “base”, specie se riferita ai vini, non ci piace per niente. Perché da l’idea di qualcosa di poco curato e che sembra meno autorevole di altre etichette. Tuttavia sappiamo delle dedizioni e delle attenzioni che ci mettono molti produttori nella loro produzione, sono davvero molte.
Oggi si parla di Barolo e diamo ufficialmente il via, al primo dei tre consueti appuntamenti per questa denominazione. In questa recensione abbiamo quindi riunito, quei vini che non portano nello specifico, il nome di un singolo vigneto o cru. Quindi con il termine “classico” non andiamo a identificare uno stile di vinificazione, ma bensì quello che era solito fare in passato, ovvero “assemblare” le uve di Nebbiolo, che provenivano da più vigne e/o da più comuni.
In questo articolo si parla di: Coppo, Corino, Ettore Germano, Gagliasso, Gianni Gagliardo, Josetta Saffirio, Eraldo Viberti, Luciano Sandrone, Luigi Baudana, Massolino, Monti, Oddero, Parusso, Pio Cesare, Podere Rocche dei Manzoni, Poderi Aldo Conterno, Principiano Ferdinando, Prunotto, Raineri, Rivetto, Tenuta Rocca, Vajra, Vietti.
Link di riferimento alla denominazione dell’Edizione 2010-2011: I Barolo “classici”
Prima di passare al racconto dei vini degustati, per prima cosa la solita piccola legenda su come orientarsi nei nostri articoli.
Al primo punto troverete la graduatoria finale che è scaturita al termine delle nostre sessioni, visualizzando i soli punteggi. Tale graduatoria è suddivisa prima di tutto per tipologia e poi per punteggio. In caso di medesima valutazione, si segue il classico ordine alfabetico riferito ai produttori. In rosso sono segnalati i vini che hanno ricevuto il premio speciale, dato all’unanimità dal nostro panel, ovvero l’ Altissimo Ceto. Accanto al vino troverete la categoria di riferimento al prezzo che potrete trovare indicativamente sullo scaffale di un’enoteca.
Al secondo punto, sarà ripresa la medesima graduatoria, questa volta integrata con relativa foto all’etichetta e le note di degustazione. Ai nomi di ciascun produttore è “linkata” la propria scheda aziendale. Cliccandoci sopra, potrete accedere a dati, recapiti e le corrispondenti schede tecniche. Tutto questo al fine di avere il massimo delle informazioni relative al vostro vino interessato.
Buona lettura!
1) LA GRADUATORIA:
*93/100 – Barolo Bussia Soprana Poderi Aldo Conterno 2007 (Cat. G)
92,5/100 – Barolo Le Vigne Luciano Sandrone 2007 (Cat. H)
92/100 – Barolo Castiglione Vietti 2007 (Cat. F)
91,5/100 – Barolo Oddero 2007 (Cat. E)
91,5/100 – Barolo Albe Vajra 2007 (Cat. G)
91,5/100 – Barolo Rocche Podere Rocche dei Manzoni 2007 (Cat. E)
91/100 – Barolo Eraldo Viberti 2007 (Cat. D)
91/100 – Barolo Monti 2007 (Cat. F)
91/100 – Barolo Parusso 2007 (Cat. E)
91/100 – Barolo Serralunga Principiano Ferdinando 2007 (Cat. E)
90,5/100 – Barolo Pio Cesare 2007 (Cat. F)
90/100 – Barolo Serralunga Ettore Germano 2007 (Cat. E)
90/100 – Barolo Massolino 2007 (Cat. E)
89/100 – Barolo Josetta Saffirio 2007 (Cat. E)
89/100 – Barolo Serralunga Rivetto 2007 (Cat. E)
88,5/100 – Barolo Coppo 2007 (Cat. F)
88,5/100 – Barolo Corino 2007 (Cat. E)
88,5/100 – Barolo Serre Gianni Gagliardo 2007 (Cat. F)
88/100 – Barolo Raineri Gianmatteo 2007 (Cat. D)
87/100 – Barolo Tre Utin Gagliasso 2007 (Cat. E)
87/100 – Barolo Prunotto 2007 (Cat. E)
87/100 – Barolo Tenuta Rocca 2007 (Cat. E)
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
2) LE NOTE DI DEGUSTAZIONE:
*93/100 – Barolo Bussia Soprana Poderi Aldo Conterno 2007 (Cat. G)
Altissimo Ceto
Come nostra consuetudine, abbiamo deciso di inserire questo vino tra i Barolo “classici”, anche se si tratta di un cru a tutti gli effetti. Un vino di grande classe è il Bussia Soprana targato 2007 di Aldo Conterno. Possiede tutto il garbo e la delicatezza aromatica di un grande Bussia dei Conterno, ma con un pizzico di polposità e di calore in più rispetto ad altre versioni del passato. A livello aromatico possiede finezza, precisione e cura del dettaglio. In un vortice che, come dicevamo, parte da un frutto caldo e suadente, per poi raggiungere il lato speziato piccante, passando da una nota floreale e balsamica. L’assaggio si rivela con un timbro meno caldo e più incisivo di quello percepito dall’olfatto, anche grazie ad una trama tannica fitta e importante ma di assoluta classe e finezza. Purtroppo la lista dei Barolo 2007 inviataci dai Conterno si limiterà a questo ed il Cicala, viste le problematiche che hanno avuto in questo millesimo e che ne hanno limitato la produzione dei cru. Ma abbiamo di che accontentarci…
92,5/100 – Barolo Le Vigne Luciano Sandrone 2007 (Cat. H)
Altissimo Ceto
Altro risultato eccellente per il Barolo Le Vigne 2007 di Sandrone, il quale abbiamo pensato di collocarlo mezzo gradino sopra rispetto alla già ottima prova dello scorso anno. Come spesso ci capiterà di vedere in questo viaggio tra i 2007, molti Barolo hanno brillato per un carattere più polposo ed una complessità più completa, mostrando anche dei temperamenti meno “nervosetti” di molti 2006. E’ anche questo vino rientra in questa categoria, crescendo ancora nella maturità del frutto. Il Le Vigne è ottenuto da uve Nebbiolo che provengono dai possedimenti della famiglia Sandrone, in quel di Conterni, Cerretta, Merli e Vignane e come spesso succede, in gioventù, sulle prime appare anche più docile e appagante rispetto al Cannubi Boschis e che quest’anno avremo la fortuna di raccontarvelo nella recensione dedicata ai “cru”. Anche al palato mette in mostra sostanza e suadenza. Anche l’equilibrio tra polpa e acidità è di notevole livello. Carezzevole e minuto, è infine il tannino.
92/100 – Barolo Castiglione Vietti 2007 (Cat. F)
Non è da meno neanche la batteria dei 2007 proposta da Luca Currado e da Mario Cordero, che segnano un ulteriore passo in avanti nella crescita qualitativa di questa cantina. Anche se appare scontato da parte nostra, nel continuare a ribadirlo. Il Barolo Castiglione si chiama così, anche se le uve provengono da vigneti di proprietà situati a Monforte d’Alba, Barolo e Novello, oltre a quelli di Castiglione Falletto. E’ pregevole già nell’intensità delle sfumature, note mature ma fragranti del frutto, proposte con dettaglio e nitidezza. In bocca è ricco, pieno nella sostanza ed incisivo nella trama tannica. Bisognoso di tempo in bottiglia, per trovare maggiore equilibrio e per integrare meglio la nota vanigliata del legno, non invadente, ma bisognosa di maggiore fusione.
91,5/100 – Barolo Oddero 2007 (Cat. E)
Ottenuto da uve provenienti da La Morra e Castiglione Falletto, il Barolo “classico” di Oddero si conferma ancora per essere uno dei più affidabili in questa categoria. Classico anche nello stile, ma soprattutto nell’approccio, offre una proposta aromatica complessa e di facile lettura. Frutto “terroso” e carnoso nella fragranza, un po’ severo al primo impatto, ma capace di diventare più docile e suadente con il passare dei minuti. Freschezza e sapidità, sono le caratteristiche che spiccano invece al palato, di buon spessore e che trova un buon equilibrio con la trama tannica decisa e profonda.
91,5/100 – Barolo Albe Vajra 2007 (Cat. G)
Supera agevolmente la soglia della super-eccellenza, il Barolo Albe della splendida famiglia Vaira. Dotato di maggiore stoffa e profondità, rispetto ad altre versioni del passato, molto floreale e speziato dalle prime battute. Molto più efficace sul piano del carattere, che non in quello della nitidezza. Anche al palato si mostra carnoso, solido, dall’approccio immediato e appagante fin da ora. Solo il tannino appare un po’ più grossolano, ma energico nella vitalità.
91,5/100 – Barolo Rocche Podere Rocche dei Manzoni 2007 (Cat. E)
Campione che sintetizza fin dalle prime battute, lo stile ricco, “dolce” e pieno di Rocche dei Manzoni. Subito espressivo è il frutto maturo anche se bisognoso di tempo per spiccare da una nota vanigliata un po’ troppo spiccata in questa fase dell’affinamento. Tratto gustativo decisamente più scorrevole e “pulito”, dove vengono messe in bella mostra i suoi tratti decisi e risoluti. Dotato di una spinta alcolica, un po’ staccata da quella che è la freschezza gustativa di questo vino. Da lasciare ancora qualche anno in cantina.
91/100 – Barolo Eraldo Viberti 2007 (Cat. D)
Altissimo Ceto
Le uve provengono da tre vigneti ma sempre all’interno della frazione S. Maria del comune di La Morra. Infatti, il Barolo di Eraldo Viberti, è molto Lamorreggiante nello stile, con una proposta aromatica che vede la delicatezza di piccoli frutti a bacca rossa, fragole e lamponi, mentre il lato floreale vede rosa e geranio in primis. Una sfumatura basamica, garbata e leggiadra, chiude il naso. La bocca si sviluppa su canoni di buona avvolgenza, rilevante nella freschezza e deciso nei tannini. Appagante e generoso.
91/100 – Barolo Monti 2007 (Cat. F)
Bussia e Le Coste sono le situazioni geografiche dove crescono le uve per questo vino, mentre Paolo Monti ne è il bravo interprete. Da sempre cultore dell’eleganza e della precisione, in questa annata si offre anche con un grado di carnosità più elevato del solito. Non particolarmente austero, è un Barolo che può essere proposto ad un pubblico vasto, così come ad uno più esigente. Stuzzicante nella sapidità e nel tannino che ti fanno stare sempre sull’attenti, chiude con grazia e garbo e con una buona lunghezza.
91/100 – Barolo Parusso 2007 (Cat. E)
Non crediamo di avere mai avuto a che fare con un Barolo così buono in casa Parusso. Almeno per quanto riguarda quello più “classico”. Pieno, ricco e di sostanza. Il quadro aromatico si apre con sensazioni dolci e speziate in prima battuta, prima di vedere emergere il frutto con il passare dei secondi. Più godibile e meno teso è anche al palato, dove si allarga con maggiore generosità, anche grazie ad una trama tannica di maggiore velluto.
91/100 – Barolo Serralunga Principiano Ferdinando 2007 (Cat. E)
Il bravo vigneron Ferdinando Principiano, è una persona che da qualche anno ha rinnovato il suo stile enologico. Ha portato una ventata di maggiore maturità nella concezione dei vini, abbinata alla viticoltura biologica in vigneto. In continua crescita sono i suoi vini, ed il suo Barolo Serralunga conquista il panel con una prestazione da manuale, sorpassando la linea dei 90 punti in maniera meritevole. Riesce anche ad essere facile nella lettura, solo dopo aver preso una buona boccata di ossigeno. Intenso nel frutto, con quella virgola ferrosa e un po’ balsamica che lo rendono riconoscibilissimo. La bocca è fragrante, scorre sui binari della freschezza e della sapidità, riuscendo a fare breccia in una trama tannica rilevante e serrata. Nell’insieme godibile dalla beva assoluta. Il tutto offerto ad un rapporto qualità-prezzo, davvero invidiabile.
90,5/100 – Barolo Pio Cesare 2007 (Cat. F)
In questo millesimo abbiamo trovato un Barolo di Pio Cesare più cauto e riflessivo nell’approccio, ma decisamente più saldo e compatto di altre edizioni. Note di frutta matura appena colta e di speziatura pungente, il profilo olfattivo si offre largo e completo. Bocca coerente per quanto riguarda la perseveranza, tanto agile, quanto macchinoso in certi ingranaggi, bisognosi solo di tempo per essere “oliati” al punto giusto e trovare così maggiore dinamismo. Chiusura bella ed efficace.
90/100 – Barolo Serralunga Ettore Germano 2007 (Cat. E)
Se da un lato troviamo che la versione 2007 spicca con il medesimo punteggio della precedente, dall’altro possiamo comunque registrare una maturità del frutto più calda e matura, non solo nella polposità del frutto, ma soprattutto in quella dell’efficacia caratteriale. Un vino che conferma le buone abilità enologiche di Sergio Germano, capace di proporre un naso ben definito, levigato e puntuale nel dettaglio. La nota balsamica presente, lo rende ancor più piacevole nella sua variabilità. Più garbato al palato, dove tutto si muove sul piano dell’equilibrio, senza avere nessun elemento che spicca sopra gli altri. Finale che si ripropone con la medesima scia balsamica sentita in fase olfattiva.
90/100 – Barolo Massolino 2007 (Cat. E)
Soglia dei 90 punti raggiunta meritatamente dal Barolo dei Massolino. Un vino che già dal primo impatto è fitto, intenso ed inicisivo nelle sue sfumature più decise, ma anche leggiadro e un po’ sbarazzino nella proposizione aromatica. In bocca troviamo subito un effetto calorico dovuto alla spinta alcolica, ma che riesce ad essere subito contrastata da una freschezza che non tarda a prestare soccorso, dando una perfetta agilità di beva all’insieme. Di sostanza e di grande efficacia.
89/100 – Barolo Josetta Saffirio 2007 (Cat. E)
E’ vero che la versione 2007 del Barolo “classico” di Sara Vezza, si posiziona su un gradino più in basso se paragonato alla versione precedente. Ma è pur vero, che quella 2006 era “da favola”, se vogliamo dare una nostra interpretazione e che richiami metaforicamente i simboli aziendali. Ma la 2007 possiede sostanza e maggiore precisione, cosa che vedremo anche nel racconto dei prossimi Barolo. Questo vino invece sa essere ammaliante nelle sue sfumature delicate e armoniose. Un corpo sinuoso anche al palato, modellato da un tannino accattivante ed una freschezza che imprime piacevolezza di beva. Unite alla concretezza della materia.
89/100 – Barolo Serralunga Rivetto 2007 (Cat. E)
Esordio su Altissimo Ceto per i fratelli Rivetto, anche se ci è stato inviato un solo vino per le nostre sessioni. Ci è comunque piaciuto questo vino, saldo e risoluto nei contenuti, capace di esprimere le tonalità ferrose e balsamiche del terroir di Serralunga, con estrema semplicità e chiarezza di intenti. Un filo più crudo e restio nel concedersi al palato, dove primeggia un tannino mordente, ma anche una freschezza che tende ad uscire con una buona sapidità sul finale.
88,5/100 – Barolo Coppo 2007 (Cat. F)
Un vino “nato” a partire dal millesimo 2005 e che torna a far parlare della prestigiosa famiglia Coppo, associandola a questa denominazione. Le uve provengono da Castiglione Falletto e anche se non abbiamo ancora assistito al colpo da maestro, come si è soliti aspettarsi da un’azienda rinomata come quella di Canelli, le basi su cui si posano le fondamenta di questo vino, sono tuttavia solide. Maturo nel frutto e speziato nel carattere evolutivo, mostra un cuore caldo e docile nell’approccio. Al palato si mostra con meno incisività di quanto mostrata al naso, ma rimarchevole per la capacità di muoversi su binari sobri ed eleganti. Ben fatto, ma con una scia che ci aspetteremmo più lunga ed energica.
88,5/100 – Barolo Corino 2007 (Cat. E)
Un Barolo giocato sulla vivacità, sulla spontaneità e sulla facilità di intenti quello proposto da Giuliano Corino. In pieno stile La Morra dalle tonalità floreali fragranti e delicate. Avvolgente e carezzevole al palato, nette in mostra un’indole fresca e giovanile nei modi, ma allo stesso tempo maturo nel portamento. Chiusura non lunghissima ma piacevole.
88,5/100 – Barolo Serre Gianni Gagliardo 2007 (Cat. F)
La Morra, Monforte d’Alba, Barolo e Serralunga d’Alba, sono alla base della provenienze delle uve per questo vino. Diretto ed equilibrato nella proposta aromatica, con un carattere che vira sullo speziato, ma di buon dinamismo. Al palato è un po’ più contratto in questa fase della sua maturazione, con un tannino desideroso di bottiglia per trovare maggiore armonia con il resto della massa. Freschezza che da piacevolezza di beva all’insieme.
88/100 – Barolo Raineri Gianmatteo 2007 (Cat. D)
Impareremo a conoscere bene questa azienda, sulle pagine delle prossime recensioni. Azienda giovane e dinamica che ha trovato la sua base, in quella che era la “vecchia” cantina di Clerico. Già dal suo esordio, ci viene proposto un vino concreto, saldo con quella verve disinvolta e spensierata. Un Barolo da apprezzare nella sua semplicità e per la sua natura un po’ esile ma efficace e che arriva dritto al punto. Al palato abbiamo un tannino un po’ verde, ma che non incute nessun timore nella piacevolezza di beva.
87/100 – Barolo Tre Utin Gagliasso 2007 (Cat. E)
Naso improntato sull’evoluzione, con sentori di matrice terrosa e note speziate, di tabacco e cuoio. Un vino che sembra portare addosso una veste più “stagionata”, rispetto a quanto non sia effettivamente la sua età attuale. Un po’ più disteso ed intraprendente al palato, grazie ad un’acidità che tende rinfrescare e dare maggiore stabilità.
87/100 – Barolo Prunotto 2007 (Cat. E)
Un vino abbastanza esile, ma semplice ed immediato, è il Barolo “classico” della Prunotto. Ottenuto da uve che provengono da Monforte d’Alba, Castiglione Falletto e Serralunga d’Alba, per un prodotto che matura parte in botte grande e parte in barrique. Al naso riesce ad offrire un mix tra le note speziate, ora dolci ora piccanti. Gioca comunque sull’evoluzione (giustamente…), visto che parliamo di un prodotto che non ha bisogno di sostare in cantina per un periodo lungo e che deve essere più completo possibile già in gioventù. Bocca perfettamente coerente, anche se il congedo appare frettoloso. Più di quanto ci saremmo aspettati al naso.
87/100 – Barolo Tenuta Rocca 2007 (Cat. E)
Un pizzico meno incisivo rispetto alla versione che lo ha preceduto. Il Barolo della Tenuta Rocca, si conferma comunque per essere un prodotto valido e concreto. Delicato, armonico e piacevolmente fine al naso, si offre con un’apertura aromatica intensa, anche se non di grande stratificazione. Bocca più salda e compatta, con una discreta sensazione pseudo-calorica sulle prime, che lascia spazio ad una trama non particolarmente fitta, ma fine nella chiusura. Chiusura coerente con il resto delle sensazioni avvertite.
Articolo redatto da:
Ivano Antonini alias EnoCentrico
Curatore della Guida dei Vini on-line di Altissimo Ceto e Referente regionale per il Piemonte.
Sommelier Professionista, Degustatore Ufficiale e Relatore ai corsi A.I.S.
Sommelier operante presso il Ristorante Relais & Chateaux “Il Sole di Ranco”.
Miglior Sommelier Professionista d’Italia AIS 2008, Miglior Sommelier della Lombardia 2001 e Sommelier dell’anno per la Guida de L’espresso 2006.
Si Ringrazia i componenti del panel di degustazione del portale Viaggiatore Gourmet-Altissimo Ceto per aver preso parte alle sessioni di assaggio. Un particolare ringraziamento e doveroso per il prezioso aiuto, anche a Stefania Orioli, Hans Dieler, Chiara Giovoni, Elena Poli e Andrea Pellegrini.
Di seguito, potete trovare gli altri post inerenti la nostra Guida dei Vini on-line:
EDIZIONE 2012:
PIEMONTE
VENETO
EDIZIONE 2010/2011:
PIEMONTE
-I Langhe Nebbiolo ed i Nebbiolo d’Alba
LOMBARDIA
TRENTINO ALTO-ADIGE
-Le “bollicine” metodo classico
-I Vini Bianchi (Seconda parte)
FRIULI VENEZIA-GIULIA
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – prima parte.
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – seconda parte.
EMILIA-ROMAGNA
TOSCANA
-I Rosso di Montalcino, Sant’Antimo ed i vini a IGT
-I Brunello di Montalcino e le Riserve
MARCHE
SICILIA
EDIZIONE 2009/2010:
PIEMONTE
-I Langhe Nebbiolo e Nebbiolo d’Alba.
-Le Barbere d’Asti e altre Barbere.
LOMBARDIA
TRENTINO ALTO-ADIGE
-Le “bollicine” metodo classico.
VENETO
-I vini di Breganze, gli IGT ed altre eccellenze regionali.
FRIULI VENEZIA-GIULIA
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – prima parte.
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – seconda parte.
-I Vini Rossi ed alcune “chicche” dolci.
EMILIA-ROMAGNA
-Sangiovese di Romagna, Albana di Romagna passito e altre eccellenze.
UMBRIA
TOSCANA
-Le produzioni IGT del Chianti Classico ed alcune eccellenze di zone limitrofe.
-Le eccellenze di Cortona e di Montepulciano.
-Le eccellenze della “Costa” (prima parte): I vini bianchi, Bolgheri e Montecucco
-Le eccellenze della “Costa” (seconda parte): Scansano, Val di Cornia e le produzioni ad I.G.T.
MARCHE
-Il vitigno Verdicchio nelle sue sfumature.
ABRUZZO
CAMPANIA
SICILIA
-I Vini bianchi e rossi dell’Etna.
-I Vini bianchi e rossi della Sicilia.
La Guida dei Vini on-line by Altissimo Ceto. Dedicata alle sole eccellenze. Sponsored By Amici Gourmet – Network esclusivo di appassionati Gourmet.
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