Evento unico al mondo… formula esclusiva: orizzontale dei migliori 50 Produttori di Barolo, Barbaresco, Roero presenti personalmente, ognuno porta il millesimo di riferimento, in questo caso parliamo di 2001, che viene condiviso con gli altri. Un incontro didattico, di grande impatto emozionale, di grande confronto, una giornata imperdibile…
Contributo VG-TV: le conclusioni dei protagonisti
Archivio storico reportage:
-> Edizione 2011 degustazione millesimo 2000
Organizzatore e location partner la Ciau del Tornavento
La monumentale cantina della Ciau del Tornavento… praticamente un museo
Il caveau
Mise en place degustazione
Maurilio, chef/patron della Ciau del Tornavento, dà il benvenuto ai produttori e agli ospiti al tavolo relatori
Le caraffe della prima batteria di degustazione sono pronte
Roberto Racca, degustatore e consulente, introduce alla degustazione
Seguito da Gianni Fabrizio, curatore della Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso
È la volta di VG, che parla del rapporto tra mondo del vino e web
Si parte!!!
Batteria I
1 – Barolo Docg Rocche dell’Annunziata – Fratelli Revello
Il Barolo di punta dei fratelli Enzo e Carlo, prodotto in uno dei cru più famosi, l’Annunziata, nel comune di La Morra (CN). Sia la fermentazione malolattica che il successivo affinamento di due anni avvengono in barrique, vecchie e nuove.
2 – Barbaresco Docg Vigneto Loreto – Albino Rocca
Le tre sorelle Paola, Monica e Daniela hanno preso il testimone dal padre Angelo, che comunque è sempre presente con la sua esperienza. Il vigneto Loreto è un Barbaresco tradizionale con un frutto ancora molto vivo.
3 – Barolo Docg Cannubi – Marchesi di Barolo
Il cru aziendale più storico, quello di Cannubi, situato sulla collina che segna la demarcazione tra le due sottozone del Barolo. Un vino dalla natura doppia, che affina per una parte nella tradizionale botte grande e per un’altra in barrique.
4 – Barbaresco Docg Serraboella – Fratelli Cigliuti
Barbaresco dell’azienda famigliare di Renato Cigliuti proveniente dal cru Serraboella in Neive. Come il vino precedente anche questo è contraddistinto da un affinamento misto, parte in botte grande, parte in barrique e anche in tonneaux.
5 – Barolo Docg – Eraldo Viberti
Il bravo Eraldo è uno di quei produttori poliedrici che in azienda si occupano davvero di tutto, dalla vigna alla vendita. I suoi vigneti si trovano nella frazione Santa Maria a La Morra e il Barolo in questione è vinificato in maniera precisa con 30 mesi di affinamento in barrique.
Le note di degustazione di Gianni Fabrizio
Batteria II
6 – Barolo Docg Cerequio – Chiarlo
L’azienda di Michele Chiarlo e dei suoi due figli si trova a Calamandrana, nel Monferrato, dove produce ottime Barbera, ma i suoi vigneti più famosi sono quelli nelle Langhe. Assaggiamo oggi il Cerequio, noto vigneto tra La Morra e Barolo, le cui uve vinificate affinano due anni in tonneaux.
7 – Barbaresco Docg Tulin Jéroboam – Pelissero
Il bravo Giorgio Pelissero ha le vigne proprio qui a Treiso. Il Tulin è un Barbaresco con una buona complessità che invecchia per 18 mesi, metà in botti da 30 hl e l’altra metà in barrique.
8 – Barolo Docg Liste – Damilano
Storica azienda guidata oggi da Guido Damilano, consigliato in cantina dal noto enologo Beppe Caviola. Il Liste è uno dei quattro cru di Barolo dell’azienda nel comune omonimo, affinato per due anni in tonneaux di vario passaggio.
9 – Barbaresco Docg Fausoni – Sottimano
L’azienda della famiglia Sottimano è sempre attenta all’equilibrio ambientale delle sue vigne, in cui gli interventi di ogni genere sono sempre parcamente dosati. Il Fausoni è un cru appena fuori Neive e l’affinamento avviene in barrique di quattro passaggi differenti.
10 – Barolo Docg Bricco Rocche Prapò – Ceretto
La famiglia Ceretto non ha certo bisogno di presentazioni. Bricco Rocche è la loro tenuta di Castiglion Faletto, dove è stata anche realizzata una nuova e avveniristica cantina. Il Prapò è uno dei quattro Baroli ivi prodotti e proviene da un vigneto di Serralunga d’Alba. L’affinamento è di 30 mesi in botti da 300 l.
Batteria III
11 – Barbaresco Bric Balin – Moccagatta
Una realtà dalla solida storia condotta dai due fratelli Minuto, Francesco e Sergio. Il Bric Balin è un cru situato vicino alla cantina di Barbaresco. Lo stile di questo vino, come dell’azienda in generale, è di stampo modernista.
12 – Barolo Docg Ginestra – Paolo Conterno
Una delle più antiche aziende della zona, fondata nel 1896 a Monforte d’Alba, dove si trova tuttora la cantina e lo splendido vigneto Ginestra. Benché sia aperto alle innovazioni Paolo è fedele in tutto alla tradizione e questo Barolo infatti è invecchiato per tre anni e mezzo in botti grandi.
13 – Barolo Docg Vigna Rionda – Luigi Oddero
Un’altra azienda dal retaggio secolare, fondata nel 1878. La cantina si trova a Santa Maria presso La Morra, ma la Vigna Rionda da cui viene questo Barolo di stile classico è a Serralunga d’Alba.
14 – Barolo Docg Case Nere – Enzo Boglietti
L’azienda dei fratelli Enzo e Gianni Boglietti si trova a La Morra, così come il vigneto Case Nere che abbiamo degustato. Questo Barolo, come tutti gli altri della cantina, è realizzato con uno spirito modernista che prevede passaggi sia in barrique che in botte grande.
15 – Barolo Docg Via Nuova – E. Pira e Figli Chiara Boschis
Dopo la prematura scomparsa dello storico patron Luigi Pira nel 1980, l’azienda di Barolo è passata nelle mani della famiglia Boschis, che con rispetto ha mantenuto il nome storico della cantina. Oggi la direzione è con successo gestita da Chiara, che si è impegnata peraltro per avere la certificazione biologica. Il Via Nuova affina due anni in barrique nuova e proviene dai vigneti sopra la collina Terlo a Barolo.
Le note di degustazione del relatore Roberto Racca
Batteria IV
16 – Barolo Docg La Villa Magnum – Fratelli Seghesio
La Villa è la punta di diamante di questa azienda di Monforte e proviene dal vigneto situato in frazione Castelletto. L’affinamento biennale del vino è misto e beneficia sia della botte grande che della barrique.
17 – Barbaresco Docg Asili Magnum – Ca’ del Baio
Il cru più prestigioso e storico dell’azienda della famiglia Grasso di Treiso. L’Asili, vigneto situato a Barbaresco, è un vino molto completo, frutto di un doppio invecchiamento in botte grande e tonneaux.
18 – Barbaresco Docg Maria Adelaide – Bruno Rocca
Il carismatico Bruno Rocca è diventato famoso soprattutto per la valorizzazione del cru Rabajà a Barbaresco, dove si trova anche la cantina. Il Maria Adelaide, dedicato alla madre di Bruno, è tuttavia un vino realizzato con le uve migliori di diversi vigneti vecchi e affinato per 18 mesi in barrique.
19 – Barolo Docg Rocche – Vietti
Barolo affinato trenta mesi in botte grande proveniente dal cru Rocche a Castiglion Faletto, dove è situata la bella azienda gestita con armonia dalla famiglia Vietti-Currado.
20 – Barolo Docg Bussia Dardi Le Rose – Poderi Colla
Cantina con sede nella frazione di Alba, San Rocco Seno d’Elvio, presso la storica cascina Drago, dove si trova il museo De Giacomi che racconta tutta la storia vinicola di queste terre. Il Barolo in degustazione proviene dai vigneti nella sottozona di Monforte, Dardi di Bussia, e compie un invecchiamento di due anni tra botti e fusti di rovere.
Sbirciamo nel backstage…
Batteria V
21 – Barolo Docg Le Vigne Magnum – Luciano Sandrone
Vino assemblato con le uve selezionate di quattro diversi cru: Ceretta, Conterni, Merli e Vignane. Il mitico Luciano Sandrone, la cui bella cantina si trova a Barolo, ha scelto per questo prodotto un affinamento di due anni in tonneaux.
22 – Barbaresco Docg Rombone – Fiorenzo Nada
Il Rombone è una zona del comune di Treiso dove si trovano sia la cantina sia alcune delle più belle vigne del bravo Fiorenzo Nada. Il vino proveniente da questo cru matura sia in barrique che in botte.
23 – Barbaresco Docg Riserva Santo Stefano Magnum – Castello di Neive
Riserva del cru Santo Stefano nella sottozona Albesani, prodotta solo nelle annate migliori e invecchiata 36 mesi in botte. Uno dei vini più entusiasmanti del patron dell’azienda Italo Stupino.
24 – Roero Doc Riserva Ròche d’Ampsej – Matteo Correggia
Una mosca bianca tra la schiera odierna di Barolo e Barbaresco. In questa famosa riserva di Matteo Correggia il Nebbiolo è sempre protagonista assoluto. Le uve vengono dai vigneti vicino all’azienda a Canale d’Alba.
25 – Barolo Docg Bussia – Parusso
Altra realtà consolidata in quel di Monforte d’Alba, proprio a Bussia, zona da dove proviene il Barolo in degustazione, affinato interamente in barrique nuove.
Batteria VI
26 – Barolo Docg Carobric Magnum – Paolo Scavino
Il Barolo selezionato dal grande Enrico Scavino fra tre grandissimi cru: il Cannubi a Barolo e il Rocche e il Bric dël Fiasc a Castiglion Faletto. Il vino segue un affinamento prima in barrique e poi in botti più grandi.
27 – Barbaresco Docg Gaiun Martinenga – Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy
Una selezione prodotta nelle migliori annate del cru Martinenga a Barbaresco e vinificata dalla cantina in maniera più moderna rispetto alle altre, avvalendosi di un invecchiamento di venti mesi in barrique.
28 – Barbaresco Docg Magnum – Pio Cesare
Immancabile la presenza della più storica cantina di Alba, Pio Cesare, guidata oggi da Augusto Boffa. Tra i numerosi vini dell’azienda proviamo il Barbaresco classico, proveniente dai due cru a Tresio: Cascina Bricco e San Stefanetto, che maturano 28 mesi in barrique per il 35% e in botte grande per il 65%.
29 – Barolo Docg Riserva Vecchie Viti dei Capalot e delle Brunate Magnum – Roberto Voerzio
Riserva prodotta solo in formato magnum di una selezione di vigneti vecchi a La Morra del mitico Roberto Voerzio e affinata per una trentina di mesi in barrique.
30 – Barolo Docg Bricco Viole – Mario Marengo
Marco, figlio di Mario, gestisce oggi l’azienda di La Morra e produce tre differenti Barolo. Noi proviamo quello del cru Bricco Viole, affinato per due anni in barrique, di cui un terzo nuove.
Scambio di opinioni al tavolo centrale
Domenico Clerico e Maurilio.
Batteria VII
31 – Barolo Docg Riserva Le Rocche del Falletto – Azienda agricola Falletto di Bruno Giacosa
Riserva d’eccezione, prodotta con tanto di etichetta numerata, di questo mirabile cru a Serralunga d’Alba, vinificato rigorosamente in botte grande dall’auctoritas Bruno Giacosa.
32 – Barolo Docg Marenca – Luigi Pira
Restiamo sul terroir di Serralunga, con il cru Marenca prodotto da Luigi Pira, aiutato in azienda dai due figli. Affinamento di due anni tra barrique e tonneaux.
33 – Roero Superiore Doc Trinità Magnum – Malvirà
Il secondo Roero della degustazione, sempre di Canale d’Alba e naturalmente 100% Nebbiolo. Il vigneto Trinità si trova proprio vicino all’azienda e il vino in questione fa due anni di affinamento in legno alla stregua di un Barolo.
34 – Barolo Docg Castelletto – Mauro Veglio
Il Castelletto è uno dei quattro Baroli prodotti da Mauro Veglio, viticoltore a Monforte d’Alba. La vinificazione è di stampo modernista e prevede l’affinamento di due anni in barrique, metà nuove e metà di secondo passaggio.
35 – Barbaresco Docg Riserva Montestefano – Produttori di Barbaresco
Una delle cantine sociali più lodevoli di tutta Italia quella di Barbaresco, di cui oggi proviamo il cru Montestefano, invecchiato per tre anni in legno, un periodo decisamente superiore alla media.
Giorgio Grigliatti, numero uno indiscusso dei gourmet piemontesi, scambia le sue impressioni con Giuseppe e Marta Rinaldi
Batteria VIII
36 – Barolo Docg Ciabot Mentin Ginestra – Domenico Clerico
Un altro storico personaggio delle Langhe Domenico Clerico, che si propone oggi con un grande cru, il Ginestra di Monforte d’Alba, realizzato da viti di oltre quarant’anni. Vinificazione moderna con due anni e mezzo in barrique.
37 – Barolo Docg San Giovanni – Gianfranco Alessandria
Stessa provenienza generale del precedente vino, Monforte d’Alba, e stesso affinamento in barrique per questo cru San Giovanni. Anche le vigne hanno età superiori ai quarant’anni. A fare tantissimo la differenza sono come al solito le leggere sfumature di terroir.
38 – Barolo Docg Vigneto Rocche – Andrea Oberto
Una storia sicuramente originale quella di Andrea Oberto, che è passato da camionista a esperto vigneron nel corso degli anni. Il Barolo del vigneto Rocche a La Morra è uno dei suoi fiori all’occhiello. L’affinamento complessivo è di 26 mesi, svolto in parte in botti e in parte in barriques nuove.
39 – Roero Doc Sudisfá – Angelo Negro
Un altro Roero, vinificato alla maniera di un Barolo moderno, 100% nebbiolo affinato per due anni in barrique. Bella creazione della famiglia Negro che unitamente porta avanti un’avventura iniziata nel 1670.
40 – Barolo Docg Vigna del Gris – Conterno Fantino
Barolo modernista, due anni di sola barrique, proveniente da vigneti giovani del cru Ginestra a Monforte d’Alba. Claudio Conterno e Guido Fantino si sono anche adoperati dal punto di vista della sostenibilità aziendale, realizzando una cantina all’avanguardia da questo punto di vista.
Batteria IX
41 – Barolo Docg Riserva Bussia Magnum – Pianpolvere Soprano
La denominazione della zona risale all’epoca napoleonica quando era qui posizionata una polveriera. Oggi c’è uno splendido vigneto facente parte del cru Bussia, coltivato su ispirazione dei principi biodinamici e che dà origine a questo Barolo riserva che attende 7 anni prima di essere pronto.
42 – Barbaresco Docg Gallina – La Spinetta
Il Gallina di Neive è uno dei cru più conosciuti tra i numerosi della famiglia Rivetti. Barbaresco arcinoto, il primo prodotto dalla cantina e il primo a essere marchiato con il celebre rinoceronte di Dürer.
43 – Barolo Docg Vecchie Vigne – Renato Corino
Renato Corino produce questo Barolo da viti con più di sessant’anni cresciute in tre cru diversi dell’Annunziata a La Morra: il Rocche, il Roncaglie e l’Arborina.
44 – Barolo Docg Brunate Le Coste – Giuseppe Rinaldi
Giuseppe Rinaldi, universalmente noto come “citrico”, è uno dei personaggi più noti e soprattutto capaci del territorio. I due cru, Brunate e Le Coste, che compongono questo vino si trovano ambedue presso la sua cantina a Barolo, da poco tempo affidata alla gestione della brava figlia Marta.
45 – Barolo Docg Prapò – Ettore Germano
La famiglia di Ettore è proprietaria di vigne a Serralunga d’Alba dal 1856. Il Prapò è uno dei vigneti storici e i suoi frutti vengono lavorati secondo la maniera tradizionale.
Viene servita l’ultima batteria
Batteria X
46 – Barbaresco Docg Baluchin – Ezio Cocito
Dopo aver ricevuto in eredità alcuni bei vigneti a Neive, Ezio Cocito, che di professione non è viticoltore, ha deciso di rivolgersi al caro amico Giorgio Rivetti dell’Azienda La Spinetta, il quale gli ha offerto il supporto e la conoscenza della sua cantina per produrre questo Barbaresco.
47 – Barolo Docg Riserva Bricco Boschis Vigna San Giuseppe Jéroboam – Cavallotto
La maggior parte degli sforzi dei fratelli Cavallotto sono puntati sulle bellissime vigne del Bricco Boschis, a Castiglion Faletto, sulla cui sommità si trova la più prestigiosa di tutte, la vigna San Giuseppe di cui assaggiamo il frutto. Vinificazione assolutamente tradizionale.
48 – Barolo Docg Rocche Marcenasco – Renato Ratti
Uno dei prodotti più apprezzati della cantina guidata oggi con successo da Pietro Ratti. Il Marcenasco nasce dalle vigne intorno all’Abbazia dell’Annunziata a La Morra e fa parte dell’affinamento in barrique di secondo passaggio e parte in botte grande.
49 – Barolo Docg Vigna Enrico VI – Cordero di Montezemolo
Questo Barolo proviene dall’unico vigneto di proprietà della blasonata azienda al di fuori di La Morra. Il cru è infatti il Villero a Castiglion Faletto, che dopo la vinificazione matura 20 mesi in barrique.
Il Marchese Alberto di Grésy fa le sue considerazioni sulla bella degustazione appena conclusa
A seguire cena conviviale “defaticante”
Metodo classico Brut Millesimato 2007 – Contratto
Minestrone con ceci e costolette di maiale
Capriolo in salmì e polenta
Formaggi stagionati
Spunta dello Champagne
Champagne Grande Réserve – Gosset
E’ il compleanno di Guido Fantino! Auguroni!
Giorgio Grigliatti e Roberto Voerzio
Chiacchiere finali
Un grande grazie a tutti. Anche per averci permesso di raccontare attraverso le nostre abituali cartoline, di tutti i protagonisti.
Arrivederci alla prossima edizione dunque tra un anno con il millesimo 2002!
Location Evento:
Special thanks to:
Ristorante La Ciau del Tornavento
12050 Treiso (CN)
Piazza Baracco, 7
Tel. +39-(0)173-638333
Fax. +39-(0)173-638352
Chiuso mercoledì tutto il giorno e giovedì a pranzo
E-mail: info@laciaudeltornavento.it
Sito internet: www.laciaudeltornavento.it
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