Questo prossimo Mercoledì 16 Novembre per pranzo ore 13:00 torniamo con il nostro gruppo di Amici Viaggiatore Gourmet a far visita alla generosa famiglia Ferretto (scrivi subito per riservare gli ultimi posti disponibili a eventi@altissimoceto.it). Di seguito trovate la cronaca/reportage dal nostro archivio Meeting edizione 2010…
Archivio storico reportage:
-> Reportage del 24 marzo 2007
-> Reportage del 1° luglio 2009
-> Reportage del 19 luglio 2010
-> Meeting del 16 novembre 2011
-> Meeting del 31 ottobre 2012
Il tavolo Amici Gourmet
L’aperitivo in saletta
Champagne Grande Réserve – J. De Telmont
Una cuvée selezionata della masion J. de Telmont, situata nel paesino di Damery. All’interno troviamo in egual misura i tre vitigni classici: pinot noir, pinot meunier e chardonnay. È uno champagne ben costruito, dalla solida e avvenente architettura sensoriale. Importato in Italia da Longino e Cardenal
Finger food
Stuzzichini serviti all’aperitivo: tartare di salmone selvatico ( nel cucchiaio ), cubo di millefoglie di lingua di vitello e foie gras, gelée al Porto; crostino con salsiccia cruda di Bra; grissino croccante con coppa artigianale leggermente affumicata; passatina di ceci, olio extravergine toscano; cubo di testina di vitello leggermente impanato, peperoni in agrodolce.
Pane
Piattooo!
Cappasanta, tartufo nero, porri di Cervere e torcione di fegato d’anatra
Le capesante alla Rossini (ndr condite con foie gras e tartufo) sono sempre un apprezzato repêchage dalla grande cucina francese del XIX secolo. Un binomio dalla favolosa efficacia, in cui i due elementi esaltano, con i loro aromi, la dolce delicatezza dell’altro. Non manca l’imprinting piemontese grazie ai gustosi porri di Cervere, al confine tra Langhe e Roero.
Franciacorta Brut Ebb 2005- Il Mosnel
Un brut ben costruito, un blanc des blancs, fatto interamente con uve chardonnay. Fermentazione in barrique e affinamento di trentasei mesi, danno i migliori strumenti per permettere a un grande frutto e alla buona mineralità del terroir di esprimersi al meglio.
Franciacorta Brut Millesimato 2005 – Ca’ Del Bosco
Possiamo fare subito un confronto tra due Franciacorta 2005. In realtà è più un gioco che altro, visto che questo brut è composto da chardonnay, pinot nero e pinto bianco e quindi differisce sostanzialmente dal primo. Come il primo anche questo rappresenta benessimo il suo territorio.
Zuppetta thai al curry, gambero rosso di Santa Margherita
Il guazzetto piccante, speziato qui con il curry, è un’incursione della cultura alimentare del sud-est asiatico, realizzata con ingredienti nostrani. Il gambero rosso è così gustoso che il suo sapore non viene per nulla coperto e risulta anzi emergente. Molti buoni per tenerezza anche i moscardini di contorno.
Franciacorta Rosé Cuvée Annamaria Clementi 2003 – Ca’ Del Bosco
Come per la versione classica, anche qui lo grandiosità dell’Annamaria Clementi si fa sentire. Stessa cura nella selezione delle uve, stesso invecchiamento importantissimo di sette anni. Cambia l’uvaggio: prima abbiamo provato un brut 100% chardonnay, ora ne gustiamo uno 100% pinot nero. Proprio la composizione monovarietale da una mano in più alla caratterizzazione di questo spumante, che non fatica a imporsi tra i primi posti del panorama nazionale
Baccalà mantecato e polenta croccante, baccalà in “bagna” agretta di acciughe
Una proposta disgiunta, che ci presenta due preparazioni in un solo piatto. La scena che le vede una affiancata all’altra, implicitamente ne sancisce la pari qualità. L’arbitro può essere solo il gusto personale, a seconda che prediliga il classico abbinamento con la polenta o l’esaltazione della sapidità del baccalà con il bagnetto alle acciughe.
Eccoli!
Cardo gobbo di Nizza, uovo morbido, tartufo bianco del Monferrato
Una versione iperautoctona dell’uovo col tartufo, che richiama un terzo polo gustativo costituito dal delicattissimo cardo di Nizza Monferrato, ingobbito perché parzialmente sotterrato per limitare gli effetti del freddo invernale.
Chardonnay Capannelle 2007- Capannelle
Questo chardonnay, in cui una parte ha fatto invecchiamento in barrique e l’altra in acciaio, è il compromesso ideale tra una vino opulento e uno dalla classe più sobria. Una convincente interpretazione di questo vitigno internazionale, realizzato nella zona del Chianti e prodotto dall’azienda di James B. Sherwood, patron dell’esclusiva catena alberghiera Orient-Express.
Cipolla “al sale“ tartufata
Una cipolla regalo, che cela al suo interno un’appetitosa farcitura a base di besciamella, con una spolverata di parmigiano, qualche grano di sale e l’immancabile tartufo bianco. Un trademark di Walter, che con semplice genialità ha creato un boccone più che allettante.
Insalatina aromatica, funghi di bosco, petto d’anatra in salsa balsamica
Come per le precedenti occasioni, si punta sulla creazione del palcoscenico più adatto per esaltare un degno protagonista. È il caso stavolta di questo petto d’anatra, mostoso e saporito, che si rivolge all’insalatina e ai funghi per rinforzarsi nei profumi, alla salsa balsamica per ulteriore finezza.
Alice Ferretto
Lis 2006 – Lis Neris
Il Lis è una delle riserve più prestigiose di questa celebre realtà friulana. Un uvaggio di pinot grigio, chardonnay e sauvignon blanc in dosi quasi uguali, che provengono dai suoli calcarei del comune di San Lorenzo, vicino alla Slovenia. La fermentazione e la maturazione di undici mesi avviene in barrique e contribuiscono alla creazione di un bianco dalla grandissima personalità, che coinvolge con entusiasmo i sensi.
Riso carnaroli, castagne garessine alla vaniglia e salsiccia di Bra al Rhum delle Barbados
Un risotto davvero grintoso. Le castagne garessine, provenienti dall’alta Valle del Tanaro, sono più delicate delle normali castagne e sono arrotondate dall’aromatizzazione alla vaniglia. Il gusto deciso, ma non pesante, della famosa salsiccia di Bra viene potenziato esaltato dalla spinta data dal Rhum. La fusione delle due componenti genera un complesso aromatico tendenzialmente dolce, con punte alcoliche e il cammeo gustoso e lievemente pepato della salsiccia.
Solare 2004 – Capannelle
Ancora un prodotto dell’azienda toscana Capannelle, questa volta rosso. È un uvaggio che all’autoctono sangiovese, affianca una varietà meno usata come la malvasia nera. Il risultato può ricordare quello di un chianti molto rotondo, con note aromatiche fruttate e speziate più intense del comune. Un vino che ha una certa identità e certo si fa notare.
Raviolini dal plin ripieni di fonduta di Fontina d’Alpeggio con tartufo bianco del Monferrato
Uno dei quei piatti che non vogliamo siano mai assenti dalla tavola del Cascinale Nuovo, quantomeno durante la stagione. Semplici e goduriosi oltre ogni misura, grazie più che al tartufo, il cui grande valore è noto e fuori discussione, alla buonissima fontina, in cui si avvertono ancora i profumi di latte, come quando si spezza il formaggio per degustarlo.
Finanziera astigiana, porcini all’agro e cervella fritte
Tra i perni della cucina del Monferrato c’è la finanziera, che prevede secondo la tradizione astigiana l’addizione dei porcini. La mano di Walter si sente da un lato con lo stemperamento tramite il sughetto all’agro e dall’altro con l’intervento prorompente delle cervella fritte, accostando così un membro d’onore del famoso fritto misto alla piemontese.
Barbaresco Ricü 2004 – Montaribaldi
Il Ricü è un cru del comune di Barbaresco, dal quale provengono le uve che stanno alla base di questo prodotto. L’affinamento previsto di quattro anni si svolge metà in barrique e metà in bottiglia. Un barbaresco molto amichevole, che si presenta al naso e soprattutto in bocca senza aggredire e mostrandosi piacente, con le note di frutta matura addolcite dal legno.
Barolo 2005 – Luigi Baudana
Dopo il barbaresco completiamo la coppia d’assi del Piemonte vinicolo con un bel barolo. Proviamo un esemplare realizzato in Serralunga d’Alba da Luigi Baudana. È un barolo pimpante, che regala soddisfazioni già nel breve periodo. Da segnalare la collaborazione con l’azienda Vajra, che si occupa per questo vino della commercializzazione.
Agnello camosciato delle Alpi al vino rosso, crema di patate della Bisalta e carciofi croccanti
Chiudiamo i secondi all’insegna dell’austera eleganza con questo sontuoso agnello insaporito dal vino e accompagnato dalla purea delle patate della Bisalta, provenienti dalle Alpi del cuneese e dai carciofi croccanti, che pur privi di denominazioni celebri risultano altrettanto gustosi.
Sorbetto yogurt e mango, crema speziata
Assolve in pieno ai suoi compiti tonificanti, sollecitando anche, con la speziatura, la curiosità e la voglia di procedere nel finale del pasto.
Cioccolato, caffè, liquirizia
Ultima e piacevole fatica della giornata questo budino dolce-amaro. La liquirizia e il caffè sono un abbinamento molto valido con il cioccolato, riuscendo ad aromatizzarlo con armonia e omogeneità. Proprio per l’amaro di fondo, la bocca non resta appesantita ed è meglio predisposta per le coccole finali.
Moscato d’Asti 2009 – G.D. Vajra
Abbiamo parlato prima di Vajra ed ecco che abbiamo l’opportunità di concludere il pranzo con una sua creatura. Un moscato d’Asti molto fascinoso e dall’insolito carattere, con una robustezza che superare la media.
Torniamo nell’altra saletta per le coccole finali
Tipologie della piccola Pasticceria: scorzette candite di arancia e pompelmo; torrone morbido; gooseberry ricoperti al cioccolato; praline di cioccolato fondente cru Araguani 72%, tartelletta con crema di gianduja e frutti di bosco; mini bignè al profumo di limone.
Caffè
Capatina in cucina
Dove il patron Roberto Ferretto ci sta preparando un gradito Gin Tonic defaticante
Gin Hendrick’s, distribuito in Italia da Velier
Viaggiatore Gourmet
Partner della centosettesima edizione Meeting di Altissimo Ceto
Albergo Ristorante Il Cascinalenuovo
14057 Isola D’asti (AT)
Statale Asti-Alba, 15
Tel. 0141.958166
Fax 0141.958828
Chiuso domenica sera e lunedì. A pranzo aperto solo su prenotazione
E-mail: info@ilcascinalenuovo.it
Sito internet: www.ilcascinalenuovo.com
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I prossimi meeting di Altissimo Ceto:
Un ripasso… per chi non ha mai partecipato. Vengono organizzati (per PRANZO ore 13:00 di un giorno infrasettimanale) per un numero di partecipanti tendenzialmente mai superiore a 15 (per avere un unico tavolo reale e facilitare la conoscenza tra tutti i presenti). Si tratta di una mezza giornata APERTA ESCLUSIVAMENTE ai nostri lettori più fedeli che supportano concretamente il nostro progetto di Guida Gourmet indipendente, ovvero i TITOLARI della nostra CARD “Amici Gourmet”… Sei un appassionato Gourmet??? E non sei ancora TITOLARE della nostra ESCLUSIVA Card Amici Gourmet??? Cosa Aspetti? Clicca QUI per informazioni, per poi entrare in un mondo di infinite coccole e attenzioni, con condizioni esclusive nei migliori ristoranti in Italia, per accedere a degustazioni esclusive nelle migliori Cantine e poter soggiornare a condizioni agevolate nelle migliori strutture di accoglienza (Hotel, Resort, Relais).
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