Luca Gardini, Miglior Sommelier del Mondo, festeggia il suo compleanno in grande stile. Invitando amici e addetti ai lavori da Sadler…
VG-TV Esclusiva: passato, presente e Futuro di Luca Gardini…
Il mitico Chef/Patron Claudio Sadler ci accoglie
Prima di accomodarci ci aspetta l’aperitivo
Sandwich di pane nero e uova di salmone; robiola e petto d’anatra
Cabochon Magnum Rosé 2005 – Monterossa
Monterossa è una delle aziende più storiche della Franciacorta e l’esperienza acquisita negli anni si sente poi anche nel bicchiere. Il Cabachon è la punta di diamante, la sintesi finale di decenni di lavoro e sforzi. La versione rosé è un uvaggio bilanciato di pinot nero e chardonnay, provenienti dai cru migliori delle colline moreniche dell’intera zona. La fermentazione avviene in botte piccola e l’affinamento in bottiglia dura minimo quaranta mesi. È uno spumante con grande carattere, fiero e opulento, come l’avvente effige che campeggia al posto dell’etichetta.
Luca Gardini scherza con Fausto Arrighi, direttore della Guida Michelin, e Andrea Grignaffini, firma dell’Espresso
Focaccina con pancetta piacentina
Sandwich con mortadella tartufata
Panella di ceci croccante; sfere di parmigiano reggiano; polpettine alla milanese, aceto balsamico tradizionale e parmigiano
La mitica Cristina Viggè, redattrice e penna di punta del portale Milano da bere
Alcuni dei produttori dei vini che degusteremo questa sera
Il nostro tavolo
Le munizioni che ci attendono…
Pane
Acqua S.Pellegrino “griffata” Bulgari
Piattooo!!!
Interpretazione del crudo di pesce “italian sashimi” versione autunnale 2011
Lalùci Grillo 2010 Sicilia Igt – Baglio del Cristo di Campobello
Il primo dei due vini di questa splendida realtà siciliana che abbiamo oggi il piacere di degustare. Le vigne sono tutte nel comune di Campobello di Licata, nella campagna agrigentina e gli interventi esterni sono limitati al minimo. La volontà della famiglia Bonetta, è, infatti, quella di preservare e comunicare il più possibile un’idea di sicilianità. In cantina è da segnalare la consulenza dell’espertissimo Riccardo Cotarella. Il Lalùci è un sorprendente grillo in purezza, che spicca per la sua potenza aromatica, per cui i descrittori proprio si sprecano. Notevole anche per la persistenza, che affianca al frutto una piacevole sapidità.
Il Pollenza 2007 – Conte Brachetti Peretti Il Pollenza
Questo grande rosso a base cabernet sauvignon, cresciuto nell’entroterra di Macerata, è prodotto dall’omonima azienda agricola di proprietà della nobile famiglia Brachetti Peretti, in un podere da sogno, con l’edificio centrale progettato dal Sangallo. Un vino che ha poco da invidiare agli uvaggi bordolesi fatti in Toscana e non è un caso se il suo autore è il grande Giacomo Tachis, l’illuminato enologo che ha fatto nascere alcuni capolavori come il Sassicaia e il Solaia.
Amarone Classico della Valpolicella L’Amarone 2006 – Buglioni
L’amarone della Valpolicella è un vino che regala sempre emozioni intense e non a caso è considerato da molti uno dei più grandi vini italiani. L’interpretazione dell’azienda Buglioni è di stampo modernista, con un affinamento in barrique che concentra ulteriormente il frutto e ne scandisce la rotondità. Un amarone grasso e polposo, che inebria il naso e riempie la bocca.
Castello di Vicarello 2006 – Castello di Vicarello
Castello di Vicarello, nel grossetano, prima di essere cantina è un albergo e spa da favola, che ha fatto incetta di premi e riconoscimenti presso molte guide straniere. Il merito è dei proprietari Carlo e Aurora Baccheschi Berti, che hanno saputo mettere a frutto l’esperienza matura nei loro numerosi viaggi, specialmente in India. L’antica struttura è stata ammodernata secondo principi di bioedilizia e i vini che recentemente l’azienda ha iniziato a produrre sono coerentemente prodotti in base alla filosofia biodinamica, anche se per ora la certificazione è solo biologica. Pochissime le bottiglie prodotte e massima la cura per la qualità. Il rosso che beviamo oggi è un convincentissimo supertuscan, uvaggio di cabernet sauvignon e franc e petit verdot. Fermentazione e affinamento avvengono in legno, rispettivamente in tini grandi e in barrique. Il naso presente note speziate e balsamiche molto caratteristiche ed anche il gusto colpisce per l’equilibrio spaccato tra struttura aromatica, acidità, tannino e corpo.
0,618 Syrah Cortona 2009 Doc – Leuta
Se il buongiorno si vede dal mattino, l’azienda Leuta di strada ne farà. Denis Zeni ed Enzo Berlanda hanno intrapreso la strada del vino da pochi anni e hanno acquistato allo scopo 25 ettari non ancora vitati nella zona del Cortona, tra Montepulciano e il lago Trasimeno. Lo 0,618 è un syrah particolarmente piacevole, in cui le note varietali hanno modo di esprimersi liberamente, grazie ad un corpo snello ma compatto.
Piromáfo Negramaro Salento Igt 2006 – Valle dell’Asso
Prodotto da una delle aziende biologiche più serie del Salento, questo negramaro sfoggia caratteristiche davvero sopra la media, favorite anche dall’invecchiamento ottimale. Il bouquet è davvero complesso e le note evolutive terziarie escono già decise. La Puglia non è sicuramente tra le regioni vinicole una di quelle più stimate ed è un vero peccato, perché molti sono i vini con grande personalità che si possono qua trovare. Nel mentre ancora complimenti a Valle dell’Asso.
Lu Patri Nero d’Avola 2009 Sicilia Igt – Baglio del Cristo di Campobello
Torniamo di nuovo da Baglio del Cristo per venire a quello che è, di nome e di fatto, il vino di riferimento. Non può che essere un nero d’Avola, puro e crudo, che affianca alla ricchezza del frutto e della terra un piglio che solo una mano sapiente sa regalare. È uno di quei vini che coinvolgono con un sorso, anche se più se ne bevono, meglio è, perché l’immediata piacevolezza non deve limitare l’apprezzamento che si può ottenere con un po’ d’ossigenazione.
Barbaresco Canova 2007 – Azienda agricola Ressia
Concludiamo il nostro viaggio tra i vini italiani con un immancabile classico piemontese: il barbaresco. Questo Canova, prodotto dal bravo Fabrizio Ressia a Neive, ha tutte le carte in regola per giocarsela con i più grandi tra i suoi colleghi. Il finale balsamico è forse la caratteristica più intrigante. Peccato solo che oggi abbiamo sottomano l’annata appena uscita, bere un barbaresco così giovane lascia sempre un po’ di dispiacere, ma anche tanta voglia di riprovarlo con qualche anno in più sulle spalle.
Minestra di patate ratte e funghi porcini con riccioli di calamari croccanti
Risotto alla milanese ai fiori di zucchina con ossobuco di astice
Sergio Luigi Locatelli, prende la parola per omaggiare il campione del mondo
Laura Squizzato, giornalista e inviata per Mezzogiorno in famiglia
con la sorella Silvia
Per il secondo piatto c’è un “rinforzino” di pane
Stinco di vitello piemontese cotto a bassa temperatura con topinambur alla vaniglia e tartufo bianco
La varietà di tre cioccolati
Coccole finali
È il momento del brindisi e arrivano i grandi formati
È pronta anche la sciabola per le Jéroboam Monterossa
Eccolo!
E’ proprio festa grande! 🙂
Lo chef ci raggiunge al tavolo per brindare…
Ma siamo solo all’inizio…
Grazie mille! Auguroni di cuore!
Viaggiatore Gourmet
Location Evento
Ristorante SADLER / Chic ‘n Quick
20141 Milano (MI)
Via Ascanio Sforza, 77
Tel. 02.89503222
Chiuso lunedì a pranzo e domenica tutto il giorno
E-mail: cnq@sadler.it
Sito internet: www.sadler.it/cnq/cnq.htm
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