Articolo a cura di Ivano Antonini-EnoCentrico
Curatore della Guida dei Vini on-line dedicata alle sole eccellenze.
Appuntamento ora con la seconda parte del racconto dei Vini Bianchi del Trentino Alto-Adige. Nella prima parte abbiamo dato spazio a Chardonnay, Gewürztraminer, Pinot Bianco e Pinot Grigio, mentre ora è la volta dei Sauvignon, dei vini ottenuti da assemblaggio, nonché quelli ottenuti da altri vitigni “particolari”, i quali danno comunque origine a delle punte enologiche di eccellenza di questa regione.
In questo articolo si parla di: Abbazia di Novacella, Baron di Pauli, Cantina di Terlano, Cesconi, Cortaccia, Elena Walch, Endrizzi, Franz Haas, Lageder, Lunelli, Manincor, Nals-Margreid, Niklas, Peter Sölva & Söhne, Pojer&Sandri, Produttori di Bolzano, San Michele Appiano, Tiefenbrunner, Tramin.
Prima di passare al racconto dei vini degustati, per prima cosa la solita piccola legenda su come orientarsi nei nostri articoli.
Al primo punto troverete la graduatoria finale che è scaturita al termine delle nostre sessioni, visualizzando i soli punteggi. Tale graduatoria è suddivisa prima di tutto per tipologia e poi per punteggio. In caso di medesima valutazione, si segue il classico ordine alfabetico riferito ai produttori. In rosso sono segnalati i vini che hanno ricevuto il premio speciale, dato all’unanimità dal nostro panel, ovvero l’ Altissimo Ceto. Accanto al vino troverete la categoria di riferimento al prezzo che potrete trovare indicativamente sullo scaffale di un’enoteca. I vini contrassegnati con l’asterisco (*) riguardano i “virus”, ovvero quei vini che non appartengono alle denominazioni o regioni degustate, ma che per vari motivi sono stati inseriti e valutati in queste sessioni.
Al secondo punto, sarà ripresa la medesima graduatoria, questa volta integrata con relativa foto all’etichetta e le note di degustazione. Ai nomi di ciascun produttore è “linkata” la propria scheda aziendale. Cliccandoci sopra, potrete accedere a dati, recapiti e le corrispondenti schede tecniche. Tutto questo al fine di avere il massimo delle informazioni relative al vostro vino interessato.
Al terzo punto vengono inserite ogni volta, le considerazioni finali emerse e che sono state espresse sempre dal nostro panel al termine di ogni sessione.
Buona lettura!
1) LA GRADUATORIA:
I Sauvignon:
89+/100 – A.A. Sauvignon Praepositus Abbazia di Novacella 2009 (Cat. C)
89/100 – A.A. Terlaner Sauvignon Quarz Cantina di Terlano 2008 (Cat. E)
88/100 – A.A. Sauvignon Sanct Valentin San Michele Appiano 2009 (Cat. D)
87/100 – A.A. Sauvignon Kofl Cortaccia 2009 (Cat. B)
87/100 – A.A. Sauvignon Castel Ringberg Elena Walch 2009 (Cat.C)
87/100 – A.A. Sauvignon Mantele Nals-Margreid 2009 (Cat. A)
87/100 – A.A. Sauvignon De Silva Peter Sölva & Söhne 2009 (Cat. A)
86/100 – A.A. Terlano Sauvignon Lieben Aich Manincor 2009 (Cat. C)
86/100 – A.A. Sauvignon Riserva Mondevinum Niklas 2007 (Cat. C)
85/100 – A.A. Sauvignon Franz Haas 2009 (Cat. D)
85/100 – A.A. Sauvignon Niklas 2009 (Cat. A)
85/100 – A.A. Sauvignon Mock Produttori di Bolzano 2009 (Cat. A)
84/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Sauvignon Pojer & Sandri 2009 (Cat. B)
84/100 – A.A. Sauvignon Kirchleiten Tiefenbrunner 2009 (Cat. C)
I Blends:
88+/100 – A.A. Terlaner Bianco Riserva Nova Domus Cantina di Terlano 2007 (Cat. E)
88/100 – Trentino Superiore Bianco Villa Margon Lunelli 2008 (Cat. A)
88/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Manna Franz Haas 2009 (Cat. E)
88/100 – A.A. Terlaner Bianco Tannhammer Lageder 2007 (Cat. C)
87/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Enosi Baron di Pauli 2009 (Cat. B)
87/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Besler Blank Pojer & Sandri 2005 (Cat. B)
86/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Olivar Cesconi 2008 (Cat. C)
86/100 – A.A. Bianco Freienfeld Cortaccia 2008 (Cat. A)
86/100 – Vigneti delle Dolomiti Bianco Contest Cason Hirschprunn Lageder 2008 (Cat. B)
86/100 – A.A. Bianco Riserva Mondevinum Niklas 2007 (Cat. B)
86/100 – A.A. Bianco Stoan Tramin 2009 (Cat. B)
85/100 – Vigneti delle Dolomiti Bianco IGT Masetto Bianco Endrizzi 2009 (Cat. A)
85/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT BD Beta Delta Bianco Lageder 2009 (Cat. B)
81/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Prabi Cesconi 2009 (Cat. A)
Alcune interpretazioni di “altri” vitigni:
90/100 – A.A. Valle Isarco Kerner Praepositus Abbazia di Novacella 2009 (Cat. B)
88/100 – A.A. Valle Isarco Riesling Praepositus Abbazia di Novacella 2008 (Cat. C)
87/100 – A.A. Valle Isarco Sylvaner Praepositus Abbazia di Novacella 2009 (Cat. B)
87/100 – A.A. Valle Isarco Veltliner Praepositus Abbazia di Novacella 2008 (Cat. B)
85/100 – A.A. Kerner Niklas 2009 (Cat. A)
85/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Müller Thurgau Feldmarschall Tiefenbrunner 2009 (Cat. D)
84/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Nosiola Cesconi 2008 (Cat. A)
83/100 – A.A. Müller Thurgau Graun Cortaccia 2009 (Cat. A)
83/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Müller Thurgau Palai Pojer & Sandri 2009 (Cat. A)
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
2) LE NOTE DI DEGUSTAZIONE:
I Sauvignon:
89+/100 – A.A. Sauvignon Praepositus Abbazia di Novacella 2009 (Cat. C)
Altissimo Ceto
Veramente un bel vino, il Sauvignon Praepositus di Novacella. Al tempo stesso riesce ad essere concreto e sfaccettato, complesso e snello del dinamismo. Non una virgola fuori posto e con un taglio del frutto molto croccante che coniugato ad una beva vigorosa, sapida e di grande freschezza, ne fanno un vino completo e dal forte appeal caratteriale.
89/100 – A.A. Terlaner Sauvignon Quarz Cantina di Terlano 2008 (Cat. E)
Altissimo Ceto
Un vino capace di cambiare e modificare il suo carattere ogni volta che lo si porta al naso. Una volta si mostra mansueto, calmo, avvolgente ed esotico, un’altra volta invece ecco tirare fuori l’energia, il rigore, la verticalità. Ma questo è anche una delle caratteristiche che più ci fanno amara i vini della Terlano. Il loro essere mai scontati, la loro metamorfosi, ma soprattutto il carattere e la grinta del loro grande terroir di origine. Abilmente interpretato dallo staff aziendale ed in grado di trasmetterci ogni volta una nuova emozione.
88/100 – A.A. Sauvignon Sanct Valentin San Michele Appiano 2009 (Cat. D)
Profilo vegetale ed agrumato di grande intensità e con un discreto ordine di idee, senza voler strabiliare od eccedere. Un vino come sempre di sostanza e classe cristallina, equilibrato nel quadro frutto-vegetale e in quello peso-acidità. Chiusura ammaliante e suadente.
87/100 – A.A. Sauvignon Kofl Cortaccia 2009 (Cat. B)
Buona e ben fatta l’interpretazione stilistica del Sauvignon di Cortaccia. Ottimo l’equilibrio tra le note verdi, fresche e balsamiche ed il frutto di buon maturità. Bocca energica e chiusura sapida di grande rilievo.
87/100 – A.A. Sauvignon Castel Ringberg Elena Walch 2009 (Cat.C)
Un taglio “vegetale” un po’ crudo e abbastanza anomalo per come ci ha abituato la Walch, ne frena uno sviluppo che sarebbe sfociato in ben altro risultato, pur non togliendo nulla sul piano qualitativo e sulla sostanza del vino proposto. Bocca di impatto, dritta e con uno sviluppo cristallino e di grande pulizia. Efficace e concreto in chiusura.
87/100 – A.A. Sauvignon Mantele Nals-Margreid 2009 (Cat. A)
Un vino che si è mostrato più convincente alla luce delle nostre valutazioni, se paragonato alla versione targata 2008. Vino più dinamico e con un profilo olfattivo più energico e grintoso. Note dal chiaro marchio fruttato, supportato felicemente dai richiami balsamici che trovano complicità e freschezza anche al palato, chiudendo pulito e armonico.
87/100 – A.A. Sauvignon De Silva Peter Sölva & Söhne 2009 (Cat. A)
Il Sauvignon segue il trend raccontato nella descrizione del Gewurz nella prima parte della recensione dei bianchi. Molto meglio comunque la mano dei Sölva sul Sauvignon che vede concretizzarsi lo stacco anche in questa edizione. Molto più sfaccettato e dotato di una definizione più precisa, senza eccessi e senza forzature. In bocca si snoda con agilità e spontaneità, dando una sensazione croccante al frutto sul finale.
86/100 – A.A. Terlano Sauvignon Lieben Aich Manincor 2009 (Cat. C)
Altissimo Ceto
Confessiamo di avere avuto sempre un “debole” per i vini del Conte Michael Goëss-Enzenberg e ci fa enorme piacere, vedere che riescono a rendersi estremamente piacevoli anche nel caso di degustazioni coperte. Non abbiamo magari vini che si collocano in posizioni elevate, ma la soglia della godibilità, quella sì, è veramente alta. Si confermano tali anche alla gustativa, con un percorso senza intoppi e senza curve, se non in quelli dati dagli “spigoli” tipici del vitigno d’origine.
86/100 – A.A. Sauvignon Riserva Mondevinum Niklas 2007 (Cat. C)
Una valutazione che premia con merito lo spessore e la tenacia di questo vino, ma che sarebbe stato più elevato se non avessimo riscontrato una certa forzatura nella maturazione che, da una parte hanno premiato l’originalità aromatica ma dall’altra, lo hanno appesantito un po’. Anche al palato si mostra largo e opulento, ma quel finale marcato dalla surmaturazione ne hanno frenato la percezione dell’allungo.
85/100 – A.A. Sauvignon Franz Haas 2009 (Cat. D)
Espressione nobile ed incontaminata del Sauvignon di Franz Haas. Un vino che se pur privo di voli pindarici, non delude e si confronta con un taglio del frutto netto ed equilibrato. Soprattutto per chi ama i vini non troppo caricaturali (e a volte “forzati”) di questa tipologia. Bocca salda e giustamente “nervosa”. Chiude con il solito rigore sapido-minerale.
85/100 – A.A. Sauvignon Niklas 2009 (Cat. A)
Altissimo Ceto
Ecco! Questo ne è proprio l’esempio di quanto dicevamo nel caso della Riserva. Infatti, si colloca proprio dietro di un’incollatura al fratello maggiore. Un profilo più giocato nel segno della croccantezza e della verticalità, pur mostrando quel tocco di esotico caldo e avvolgente. Bocca che conferma quanto di buono espresso al naso. Così come l’allungo, non lunghissimo, ma di grande godibilità.
85/100 – A.A. Sauvignon Mock Produttori di Bolzano 2009 (Cat. A)
Anche la prova targata 2009 conferma quanto scritto lo scorso anno e che riguarda un approccio più semplice e diretto, snellendo un po’ di spessore se paragonato ad altre versioni del passato, ma conservando un taglio abbastanza preciso e caratteriale. Bocca sapida e franca, coerente con quanto espresso all’olfatto. Sicura e decisa la chiusura.
84/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Sauvignon Pojer & Sandri 2009 (Cat. B)
Lo stile è sempre quello, ma con un qualcosa in più sul piano dello spessore e del “nervosismo” se paragonato con la versione 2008. Mario Pojer ci mette tutta la sua capacità al servizio dei suoi vini che ne escono avvantaggiati almeno per quanto riguarda la personalità. Profilo mirato e disciplinato, con un lieve tocco vegetale. Al palato si mostra scattante e di grande piacevolezza. Sapido e fresco come tutti i loro vini.
84/100 – A.A. Sauvignon Kirchleiten Tiefenbrunner 2009 (Cat. C)
Il Kirchleiten è il classico esempio di come è possibile interpretare il vitigno Sauvignon senza eccessi caricaturali, in maniera semplice, precisa e diretta. Buona la definizione anche se la complessità risulti poi essere un po’ monocorde nell’articolazione, ma non toglie nulla, almeno per quanto riguarda la soglia di gradevolezza. Bocca longilinea con lo sviluppo acido-sapido in rilievo. Chiusura però un po’ troppo precoce.
I Blends:
88+/100 – A.A. Terlaner Bianco Riserva Nova Domus Cantina di Terlano 2007 (Cat. E)
C’era un vino della Terlano che non riuscivamo ad inquadrare, spesso ci è capitato di trovare difficoltà nella chiave di lettura. Beh, quello era proprio il Nova Domus, un vino pieno, di spessore, tecnicamente ben fatto, ma che non ci dava quella giusta carica emotiva che trovavamo invece negli altri vini. Da un paio d’anni stiamo però assistendo ad una metamorfosi. Il vino si è fatto via via più vibrante e sta “colmando” quel gap di carattere che aveva con gli altri fratelli. Bocca ancora da assestare ma con un più chiaro bilanciamento tra spessore, legno e acidità.
88/100 – Trentino Superiore Bianco Villa Margon Lunelli 2008 (Cat. A)
Altissimo Ceto
Un risultato che mai ci saremmo aspettati da questo vino. Ok, da un lato sì, visto il valore della cantina. Ma un balzo in avanti così, sul piano della sostanza e del carattere per il Villa Margon, quello no. Chiariamoci, è sempre stato un buon vino, tecnicamente ben fatto ma spesso dava l’idea di un vino incompiuto. Ecco, sembrerebbe che con questa 2008 si sia trovata la quadratura del cerchio. Finalmente un profilo aromatico diretto e ben definito con un chiaro equilibrio tra frutto e legno. Bocca a sostegno nel segno della profondità e dell’articolazione. Ora potrà solo crescere.
88/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Manna Franz Haas 2009 (Cat. E)
Altissimo Ceto
Si conferma ancora una volta tra le più valide espressioni “blendistiche” della regione. Si mostra come al solito complesso, composito ed articolato, senza essere ruffiano o troppo sfacciato. Un vino che è concepito con l’unione di diverse uve, ma che hanno un loro perché di fondo. Bocca croccante, piena ed avvolgente. Con quel finale esotico e lungo. Sempre all’insegna della chiarezza e della limpidezza. Ancora un grande vino meritevole della menzione speciale.
88/100 – A.A. Terlaner Bianco Tannhammer Lageder 2007 (Cat. C)
Altissimo Ceto
Il Tannhammer si mostra ancora una volta, dopo lo Chardonnay Löwengang, come il vino più convincente delle proposte enologiche di Alois Lageder. E guadagna pure un passo in avanti la versione 2007, aiutata dalla profondità e dalla sostanza che possiede. Frutto intrigante ed a tratti esotico di chiara definizione espressiva. Palato che in prima battuta sembra accentuare dei tratti di maturità da annata calda, ma ecco arrivare subito a ridosso una ventata balsamico-sapida dal bagaglio di grande freschezza a chiudere in equilibrio il tutto.
87/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Enosi Baron di Pauli 2009 (Cat. B)
Altissimo Ceto
Si ferma “solo” a quota 87 punti l’Enosi di Baron di Pauli, ma andando oltre al freddo punteggio in centesimi, ci sarebbe tanto da raccontare su questo vino. Iniziando dalla particolarità dell’uvaggio fatto da uve Gewürztraminer, Sauvignon, Pinot Bianco e Riesling. Ognuna da qualcosa di proprio, ognuna mette la sua firma, ognuna mette la sua personalità. Frutto esplosivo e incisivo allo stesso tempo. Con moderazione, con agilità. Palato che intriga per il suo essere così sottile, ma mettendo in risalto le caratteristiche delle uve di origine. Chiusura perfetta e maniacale per pulizia. Ancora un grande vino. Ancora una menzione speciale.
87/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Besler Blank Pojer & Sandri 2005 (Cat. B)
Fermarsi, ragionare e cercare di entrare nella testa di Mario Pojer è un esercizio inutile, perché non ne arriveresti a capo. Ti chiedi come mai abbia presentato la 2008 lo scorso anno e quest’anno invece la 2005. Non lo sappiamo, ma ciò che conta è che a noi ci piace per come è e perché siamo di fronte all’ennesimo vino caratteriale, questa volta dotato del suo naturale bagaglio di evoluzione, ma senza cedimenti. Bocca coerente per proporzione. Sapido e saporito il finale.
86/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Olivar Cesconi 2008 (Cat. C)
Eccoci al fino più prestigioso di casa Cesconi. o almeno quello che li hanno resi famosi. Oculato assemblaggio di uve Pinot Bianco, Chardonnay, Pinot grigio e Sauvignon, vinificate singolarmente, parte in barriques e parte in botti grandi e poi assemblate prima della messa in bottiglia. La versione 2008 è di quelle che si faranno ricordare, anche se a nostro avviso, non è tra e migliori. Il naso risulta un po’ sfumato nella definizione pur dimostrando la sua personalità ed un profilo aromatico di buona complessità. Al palato è avvolgente, caldo e rigoroso. Solo la chiusura tende a terminare un po’ prima di quanto si aspettasse all’olfatto. Un vino comunque affidabile per le garanzie che offre.
86/100 – A.A. Bianco Freienfeld Cortaccia 2008 (Cat. A)
Il Bianco Freienfeld è ottenuto da un assemblaggio fatto principalmente di uve Chardonnay vinificate in legno e dal completamento di uve Sauvignon, Pinot Bianco e Gewürztraminer fermentate in acciaio. Un frutto pieno, caldo ed avvolgente, ma un po’ sfumato per l’esaltazione del carattere dato dal legno. Bocca comunque vigorosa e capace di “tenere botta” fino alla fine.
86/100 – Vigneti delle Dolomiti Bianco Contest Cason Hirschprunn Lageder 2008 (Cat. B)
Bene, in questo caso stiamo parlando di un vino ottenuto da Pinot Grigio, Chardonnay e Viognier, le cui uve provengono dai vigneti di Alois Lageder coltivati in biodinamica. Stiamo parlando ancora di un vino in crescita e con questa affermazione non ci riferiamo solo alla bottiglia in particolare, ma bensì del “progetto” intero. Il vino è “centrato” e godibile, ma credo che questo work in progress porterà ben altri frutti (e ben altri punteggi…) La bocca appare un po’ slegata in questo momento e dovrà naturalmente fare il suo corso in bottiglia, prima di trovare maggiore equilibrio. Da sottolineare tuttavia l’eleganza mostrata sul finale.
86/100 – A.A. Bianco Riserva Mondevinum Niklas 2007 (Cat. B)
Un vino che sulle prime battute appare un po’ chiuso e abbastanza introverso nell’approccio. Qualche minuto di pazienza, prima di trovare il connubio del corpo e della pienezza a sostegno di quel orientamento “aromatico” avuto in partenza. Buona la forma espressiva, così come la piacevolezza d’insieme, supportata da una linearità gustativa bella e fragrante. Peccato solo per un finale amarognolo che frena una maggiore possibile sublimazione.
86/100 – A.A. Bianco Stoan Tramin 2009 (Cat. B)
Stiamo parlando di un vino che è di recente vita, ma che ha suscitato parecchio successo fin dalla sua creazione. Quel tocco “aromatico” ed un po’ ruffiano senza eccedere, lo fanno crescere sulla scala della piacevolezza e della godibilità, mentre il suo essere lineare, essenziale il giusto e facilmente posizionabile ne completa il cerchio. E mettiamoci pure un pizzico di incisività in più, rispetto alla 2008.
85/100 – Vigneti delle Dolomiti Bianco IGT Masetto Bianco Endrizzi 2009 (Cat. A)
Chardonnay, Pinot Bianco, Riesling e Sauvignon si incontrano per dare vita ad uno dei più validi vini bianchi del Trentino. Prodotto in una versione che rispetto alla 2007 degustata lo scorso anno, possiede una marcia in più. Già dalla progressione aromatica iniziale, i segnali sono importanti. Frutta matura, ananas e pesca, con quel tocco citrino a rinvigorire l’olfatto. Bocca diretta, non troppo opulenta, ma progressiva e di buona sapidità. Da lasciare ancora in bottiglia per trovare il suo equilibrio.
85/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT BD Beta Delta Bianco Lageder 2009 (Cat. B)
Ancora deve trovare il suo apice, in senso più ampio del termine. Ma un passo significativo lo ha fatto se lo esaminiamo con la versione che lo ha proceduto. Ottenuto da uve Chardonnay e Pinot Grigio, Beta Delta sta per BioDinamico. Ma il vino, rispetto a tanti altri vini di questa categoria, appare più “normale” nell’espressione e più diretto. Facilmente consigliabile ad un pubblico più ampio. Bocca con il giusto grado di tensione e con un finale asciutto e pulito.
81/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Prabi Cesconi 2009 (Cat. A)
Facilità d’approccio, chiarezza d’intenti, godibilità massima. Così si può leggere la chiave per l’essenzialità di questo vino. Ottenuto da uve Manzoni Bianco, Riesling e Pinot Bianco. Dotato di un frutto tagliente con un pizzico di vanigliato in chiusura. Stesse impressioni le desta al palato, dove spicca per la sua vivacità data dalla freschezza.
Alcune interpretazioni di “altri” vitigni:
90/100 – A.A. Valle Isarco Kerner Praepositus Abbazia di Novacella 2009 (Cat. B)
Altissimo Ceto
Una carica esplosiva, messa a fuoco perfetta e di grande finezza. Un vino che continua ad essere una garanzia, così come l’articolata proposta di vitigni nordici di questa cantina e dove il Kerner fa sempre da capostipite. Un varietale non scontato, maturo e di grande classe. Croccante e polposo al tempo stesso con note di mela golden, ananas e pesca. Fresco, deciso, con il giusto grado di tensione a fare breccia in un corpo di sostanza e di grande equilibrio. Finale emozionante.
88/100 – A.A. Valle Isarco Riesling Praepositus Abbazia di Novacella 2008 (Cat. C)
Una delle più valide e fedeli interpretazioni italiche per questo vitigno. Non poteva e non può essere altrimenti, visti i valori messi in campo. In primis dalla regia che imprime un taglio di grande maturità ed articolazione. Poi dalla linearità e dalla grinta gustativa. Per poi chiudere da un finale sapido-minerale di grande suadenza e di buona lunghezza.
87/100 – A.A. Valle Isarco Sylvaner Praepositus Abbazia di Novacella 2009 (Cat. B)
Continua la progressione qualitativa di livello proposta quest’anno da questa cantina, con il carattere interpretativo dato dal Sylvaner. Fiori di sambuco e carattere balsamico delicato, ma anche frutta matura ed esotica. Bocca vigorosa e tesa, giocata sulla coerenza gusto-olfattiva e dalla bellissima freschezza e piacevolezza.
87/100 – A.A. Valle Isarco Veltliner Praepositus Abbazia di Novacella 2008 (Cat. B)
Più o meno gli stessi intenti mostrati dal Sylvaner, ma con una variabile “vegetale” più accentuata nel caso del Veltliner ed un frutto più fragrante. Bocca che “scivola” via alla stessa maniera, con la pienezza di sempre. E con la maestria perfettamente in linea con i livelli qualitativi aziendali e che hanno visto la piacevole conferma dalla batteria presentata quest’anno.
85/100 – A.A. Kerner Niklas 2009 (Cat. A)
Colore, luminosità e vivacità nel bicchiere, riflettono in pieno il carattere espressivo del vino che andremo a degustare. Quadro caratterizzato dal taglio aromatico e dalle sfumature leggermente balsamiche. Pulizia e nitidezza su tutta la linea, compresa quella gustativa, la quale chiude con la medesima vitalità con cui aveva aperto.
85/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Müller Thurgau Feldmarschall Tiefenbrunner 2009 (Cat. D)
Vino “storico” per il panorama alto-atesino e ancora l’ennesima grande interpretazione per questo vitigno, sicuramente tra le più autorevoli, quando andiamo a pensare un punto di riferimento tipologico. Fragranza e croccantezza di frutta a polpa bianca e fiori di campo, con note di camomilla ed erbe aromatica. Gustativa in linea e perfettamente giocata con i canoni del vitigno e dell’altitudine elevata del vigneto. Fresco e sapido, da godere nelle calde serate d’estate o quando vogliamo un vino più spensierato, ma che abbia una certa sostanza.
84/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Nosiola Cesconi 2008 (Cat. A)
Nosiola dal profilo aromatico abbastanza atipico. Molto più giocata sulle tonalità mature del frutto e dotate di una certa evoluzione, pur non essendo mai cedevole né stancante. Frutta a polpa gialla e dalla sfumatura esotica, al palato si caratterizza per il suo calore e la sua avvolgenza. Peccato solo per quel pizzico di freschezza assente, tale da rendere difficoltoso l’equilibrio perfetto.
83/100 – A.A. Müller Thurgau Graun Cortaccia 2009 (Cat. A)
Un vino semplice, diretto e di grande pulizia. Colpisce per il suo modo di essere fresco e leggiadro, con una bocca tagliente, ma capace di offrire anche saporosità e un po’ di sostanza.
83/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Müller Thurgau Palai Pojer & Sandri 2009 (Cat. A)
Un punticino che se lo merita tutto se vogliamo paragonarlo alla versione precedente del Müller di Mario Pojer e Fiorentino Sandri. Maggiore vigore e rigore, soprattutto gustativo che esprime in maniera cristallina la vivacità e la bevibilità di una pietra miliare del panorama trentino.
3) CONSIDERAZIONI FINALI
La “famiglia” delle aziende del Trentino Alto-Adige per questa edizione della nostra Guida dei vini on-line dedicata alle sole eccellenze è cresciuta, tanto da “obbligarci” a dover spezzare in due parti il racconto di questi, ancora una volta, magnifici vini. Prima di tutto a loro va il nostro ringraziamento, perché ci ha permesso di allargare il meritato approfondimento, andando ad aumentare così le possibilità di un confronto sano e costruttivo, nelle varie tipologie. Il Trentino Alto-Adige si conferma come una delle regioni più affidabili nel panorama italiano, nel senso più generale del termine. Vi abbiamo raccontato in queste pagine (e vi racconteremo anche nelle prossime puntate…) nella maggior parte dei casi, delle linee top e più esclusive presentate dalle aziende, ma potevamo prendere anche in valutazione anche tutte le le altre linee, che queste avrebbero tranquillamente ben figurato.
Vi abbiamo abbondantemente parlato lo scorso anno, vitigno per vitigno, delle espressioni e delle caratteristiche di ciascuno, riferito alla loro collocazione presso questo territorio regionale. Quest’anno invece vorremmo soffermarci, come giusto, su quello che ha espresso soprattutto il millesimo 2009. Gli assaggi dei vini di questa annata, se paragonati a quelli fatti nello stesso periodo dello scorso anno, hanno messo in evidenza delle caratteristiche di energia e di nerbo, sicuramente più efficaci. Questo è stato il risultato di un andamento climatico più regolare che ha favorito delle maturazioni decisamente più favorevoli per la realizzazione di vini che avranno una durata vista più sul lungo periodo. Molti di essi infatti, hanno raggiunto un loro equilibrio più consono alla piacevolezza di beva con svariati mesi di affinamento in bottiglia, complice l’acidità più spiccata ed un grado di sapidità più riscontrabile al palato che non fa che aumentare la soglia di godibilità di questi vini. E da un lato favoriscono, sempre considerando l’analisi gustativa, un bilanciamento più vantaggioso con le gradazioni alcoliche spesso elevate di questi vini.
Per il momento ci fermiamo qua e vi diamo nuovamente appuntamento in occasione del racconto dei vini rossi.
Articolo redatto da:
Ivano Antonini alias EnoCentrico
Curatore della Guida dei Vini on-line di Altissimo Ceto e Referente regionale per il Piemonte.
Sommelier Professionista, Degustatore Ufficiale e Relatore ai corsi A.I.S.
Sommelier operante presso il Ristorante Relais & Chateaux “Il Sole di Ranco”.
Miglior Sommelier Professionista d’Italia AIS 2008, Miglior Sommelier della Lombardia 2001 e Sommelier dell’anno per la Guida de L’espresso 2006.
Si Ringrazia i componenti del panel di degustazione del portale Viaggiatore Gourmet-Altissimo Ceto per aver preso parte alle sessioni di assaggio.
Di seguito, potete trovare gli altri post inerenti la nostra Guida dei Vini on-line:
EDIZIONE 2010/2011:
PIEMONTE
-I Langhe Nebbiolo ed i Nebbiolo d’Alba
LOMBARDIA
TRENTINO ALTO-ADIGE
-Le “bollicine” metodo classico
MARCHE
SICILIA
EDIZIONE 2009/2010:
PIEMONTE
-I Langhe Nebbiolo e Nebbiolo d’Alba.
-Le Barbere d’Asti e altre Barbere.
LOMBARDIA
TRENTINO ALTO-ADIGE
-Le “bollicine” metodo classico.
VENETO
-I vini di Breganze, gli IGT ed altre eccellenze regionali.
FRIULI VENEZIA-GIULIA
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – prima parte.
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – seconda parte.
-I Vini Rossi ed alcune “chicche” dolci.
EMILIA-ROMAGNA
-Sangiovese di Romagna, Albana di Romagna passito e altre eccellenze.
UMBRIA
TOSCANA
-Le produzioni IGT del Chianti Classico ed alcune eccellenze di zone limitrofe.
-Le eccellenze di Cortona e di Montepulciano.
-Le eccellenze della “Costa” (prima parte): I vini bianchi, Bolgheri e Montecucco
-Le eccellenze della “Costa” (seconda parte): Scansano, Val di Cornia e le produzioni ad I.G.T.
MARCHE
-Il vitigno Verdicchio nelle sue sfumature.
ABRUZZO
CAMPANIA
SICILIA
-I Vini bianchi e rossi dell’Etna.
-I Vini bianchi e rossi della Sicilia.
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