Articolo a cura di Ivano Antonini-EnoCentrico
Curatore della Guida dei Vini on-line dedicata alle sole eccellenze.
Apriamo come di consueto con i vini metodo classico, il capitolo delle eccellenze del Trentino Alto-Adige, di questa edizione della Guida dei Vini on-line by Viaggiatore Gourmet-Altissimo Ceto. Regione che si conferma in splendida forma nella produzione di questa tipologia, tra le più importanti in Italia.
In questo articolo si parla di: Arunda, Balter, *Bruno Giacosa, Cesconi, Dorigati, Ferrari, Letrari, Pojer&Sandri.
Prima di passare al racconto dei vini degustati, per prima cosa la solita piccola legenda su come orientarsi nei nostri articoli.
Al primo punto troverete la graduatoria finale che è scaturita al termine delle nostre sessioni, visualizzando i soli punteggi. Tale graduatoria è suddivisa prima di tutto per tipologia e poi per punteggio. In caso di medesima valutazione, si segue il classico ordine alfabetico riferito ai produttori. In rosso sono segnalati i vini che hanno ricevuto il premio speciale, dato all’unanimità dal nostro panel, ovvero l’ Altissimo Ceto. Accanto al vino troverete la categoria di riferimento al prezzo che potrete trovare indicativamente sullo scaffale di un’enoteca. I vini contrassegnati con l’asterisco (*) riguardano i “virus”, ovvero quei vini che non appartengono alle denominazioni o regioni degustate, ma che per vari motivi sono stati inseriti e valutati in queste sessioni.
Al secondo punto, sarà ripresa la medesima graduatoria, questa volta integrata con relativa foto all’etichetta e le note di degustazione. Ai nomi di ciascun produttore è “linkata” la propria scheda aziendale. Cliccandoci sopra, potrete accedere a dati, recapiti e le corrispondenti schede tecniche. Tutto questo al fine di avere il massimo delle informazioni relative al vostro vino interessato.
Al terzo punto vengono inserite ogni volta, le considerazioni finali emerse e che sono state espresse sempre dal nostro panel al termine di ogni sessione.
Buona lettura!
1) LA GRADUATORIA:
Gli Extra Brut ed i non dosati:
91/100 – Trento Extra-Brut Perlé Nero Ferrari 2004 (Cat.G)
88/100 – Alto Adige Extra Brut Cuvée Marianna Arunda s.a. (sbocc. 08/10) (Cat. E)
87/100 – Trento Extra Brut Riserva Lunelli Ferrari 2003 (Cat. F)
86/100 – Alto Adige Extra Brut Arunda s.a. (sbocc. 07/10) (Cat. D)
86/100 – Trento Dosaggio Zero Letrari 2007 (Cat. C)
I Brut:
87/100 – Trento Brut Perlé Ferrari 2005 (Cat. E)
86/100 – Alto Adige Brut Arunda s.a. (sbocc. 09/10) (Cat. C)
86/100 – Trento Brut Balter s.a. (sboc. 2010) (Cat. D)
84/100 – Trento Brut Blauwal Cesconi s.a. (L. 1/07) (Cat. D)
I Rosé:
88/100 – Spumante Brut Rosé Pojer & Sandri s.a. (sbocc. 2010) (Cat. D)
87/100 – Alto Adige Brut Rosé Excellor Arunda s.a. (sbocc. 07/10) (Cat. E)
87/100 – Trento Brut Rosé Perlé Ferrari 2006 (Cat. F)
*87/100 – Spumante Extra-Brut Rosé Giacosa 2008 (Cat. E)
86/100 – Alto Adige Brut Rosé Arunda s.a. (sbocc. 09/10) (Cat. D)
Le Riserve e le Cuvée Top:
93/100 – Trento Brut Riserva del Fondatore Ferrari 2001 (Cat. H)
90/100 – Alto Adige Extra Brut Riserva Arunda 2006 (Cat. F)
90/100 – Trento Brut Riserva Methius Dorigati 2004 (Cat. F)
90/100 – Trento Brut Riserva Letrari 2006 (Cat. E)
89/100 – Trento Brut Riserva Balter 2004 (Cat. E)
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
2) LE NOTE DI DEGUSTAZIONE:
Gli Extra Brut ed i non dosati:
91/100 – Trento Extra-Brut Perlé Nero Ferrari 2004 (Cat.G)
Altissimo Ceto
Il salto qualitativo fatto dal Perlé Nero con questa 2004, è davvero notevole. Giunta solo alla terza edizione, questa versione centopercentopinotnuar, è diventata in termini di personalità, l’etichetta di punta di casa Ferrari. Mostrando una virilità, una tenacia ed un’indole, completamente diversa da quella più posata, fine ed elegante riscontrata invece nel DNA del Giulio. Due prodotti diversi, è ovvio, ma in grado di suggellare un portafoglio, capace di catapultarsi con pieno credito nell’era 2.0 dei consumi e soddisfare i palati dei più difficili. Il colore giallo dorato intenso, carico e splendente come un’alogena, ti lancia degli input che sono solo un ristretto inventario di quello che prenderà forma di li a poco. Naso variopinto, molto agrumato in apertura, propone una spinta ed una propensione alla espansione caratteriale, dettata da una variegata categoria di aromi intriganti e singolari. Anzi, originali. Anzi, emozionanti. Anzi, toccanti. Arriva dritto al cuore, spinto dalle numerose e progressive bollicine, perfettamente avvinghiate con l’acidità, come in un’abbraccio che sfocia in un carattere sapido e minerale. Ed una profondità che non ha limiti. Neanche in quel angolo di paradiso che vi troverete voi.
88/100 – Alto Adige Extra Brut Cuvée Marianna Arunda s.a. (sbocc. 08/10) (Cat. E)
La Cuvée Marianna stupisce anche per una stravagante capacità a modificarsi continuamente. Non da mai l’impressione di esprimere una linea continuativa od uno standard caratteriale sempre uguale. Sembra modellarsi al temperamento imprevedibile del suo creatore Joseph. Questa versione si mostra più opulenta di quella che è stata recensita lo scorso anno. Anche la variabile aromatica derivante dal legno, assume una forma più concreta, ma che resta ben piantata e non lasciata libera a girovagare senza un perché. Questo in virtù di una complessità più ricca e sostanziosa che gli hanno permesso di crescere anche nel punteggio. Vigoroso al palato. La bolla sì, che si propaga in maniera generosa, reazionaria, a tratti rivoluzionaria. Non aspettatevi quindi un docile e riflessivo equilibrio gustativo. Non è nel suo stile. Non è nello stile Arunda. Lasciatevi andare piuttosto. Solo dando ragione della sua “impetuosità” potrete avere il giusto ritorno in termini di piacevolezza e coinvolgenza.
87/100 – Trento Extra Brut Riserva Lunelli Ferrari 2003 (Cat. F)
Volendo vedere quello che ci raccontano i numeri, sembrerebbe che la Riserva Lunelli abbia avuto una flessione rispetto all’esordio avvenuto lo scorso anno con la 2002. Tuttavia sembra aver guadagnato nella concretezza e nella consistenza. E non solo per via del millesimo di origine, ma che sia da ricercare invece più a fondo e con orecchie ben tese a quanto è in grado di sussurrarvi. Solido, più maturo e riflessivo della precedente, con un frutto che si mostra contratto e apprensivo nel concedersi. Da organizzarsi per il futuro, agenda alla mano, affinché raggiunga il giusto equilibrio. Anche gustativo, dove scheletro e verticalità troveranno la complicità, per permettergli di andare più in profondità. Legno ancora un po’ in evidenza.
86/100 – Alto Adige Extra Brut Arunda s.a. (sbocc. 07/10) (Cat. D)
Una bollicina integra, spensierata e ben messa a fuoco. Non è un vino di spessore, ma è da cogliere per la sua franchezza e definizione aromatica. Floreale delicato, spuma soffice che dona vitalità e una ventata di brezza marina per la sua sapidità, in quel di Meltina in provincia di Bolzano.
86/100 – Trento Dosaggio Zero Letrari 2007 (Cat. C)
Naso non di grandissima ampiezza, ma raffinato nella fragranza e nella definizione dei dettagli. Frutta a polpa bianca delicata e croccante, impreziosito da un floreale delicato e soave. Al palato è estremamente secco, ovviamente, ma resta articolato nella progressione senza cedere in facili asperità o crudezze. Chiusura un po’ affrettata, ma di grande finezza.
I Brut:
87/100 – Trento Brut Perlé Ferrari 2005 (Cat. E)
Per chi vuole andare sempre sul sicuro e per chi non vuol sbagliare. Il Perlé è concreto, solido e realistico. Non aspettatevi voli pindarici, ma neanche una virgola fuori posto. Dalla sua ha un profilo olfattivo che deve ancora aprirsi e sprigionarsi, se paragonata alla versione che lo ha preceduto. Vino dalla beva piacevole ed armoniosa, con un frutto croccante e tenace in chiusura.
86/100 – Alto Adige Brut Arunda s.a. (sbocc. 09/10) (Cat. C)
Un vino, una garanzia. Il Brut “classico” di Arunda si conferma come una prova riuscita e positiva. A conferma delle capacità stilistiche di un’azienda più che mai di riferimento per l’enologia alto-atesina. Bouquet delicato, non di grande complessità ma molto efficace, dove si ergono note citrine e di fiori bianchi. Diretto e di facile lettura anche al palato. Non senza un pizzico di personalità, riconoscibile nel DNA aziendale.
86/100 – Trento Brut Balter s.a. (sboc. 2010) (Cat. D)
Nicola Balter è alla guida di un’azienda gioiello, dove annualmente escono bottiglie in tiratura contenuta nei numeri. Ciò gli permette di “creare” dei vini che siano espressivi e caratteriali. Senza forzature. Il Brut “classico” occupa il 50% del totale della produzione, ma è un valido biglietto da visita per chi vuole avvicinarsi al piccolo mondo targato Balter. Oppure per chi vuole godersi in tutta tranquillità e serenità un metodo classico generoso e ben fatto. Aggiungiamoci anche una marcia in più data una spinta sapida, rilevante e stuzzicante.
84/100 – Trento Brut Blauwal Cesconi s.a. (L. 1/07) (Cat. D)
I fratelli Cesconi riecheggiano nel mondo enologico, per la loro maniacale ricerca qualitativa, per la loro sapiente attenzione alla cura dei dettagli, dosate da un pizzico di incoscienza per ricercare carattere e personalità distinguibili. Il Blauwal è risultato di questa filosofia. Non può essere una bollicina semplice ed elementare. In una parola, normale. Il Blauwal è ricerca, gioco, sperimentazione. Un carattere che non piacerà a tutti, ma deve essere approcciato da chi è invece propenso alla novità, all’originalità, atipicità. E magari dotati di un pizzico di incoscienza. Come i Cesconi.
I Rosé:
88/100 – Spumante Brut Rosé Pojer & Sandri s.a. (sbocc. 2010) (Cat. D)
Altissimo Ceto
Continua a stabilirsi su alti livelli, il Rosé di Mario Pojer e Fiorentino Sandri. Dal respiro ampio e cadenzato. Dai toni eleganti, fini e suadenti. Piccoli frutti rossi e petali di rosa, nota speziata dolce e sinuosa. Un vino puro, pungente, montano. Intenso, intrigante e schietto allo stesso tempo, al palato si conferma con coerenza a quanto percepito in fase olfattiva, ma anche a riguardo di quello stile aziendale cristallino, un po’ tenace ed un po’ duttile, quali sono i vini di Mario. Frutta croccante e pungenza sapida, sono gli ultimi anelli che ne fanno un vino meritevole della menzione speciale.
87/100 – Alto Adige Brut Rosé Excellor Arunda s.a. (sbocc. 07/10) (Cat. E)
Si colloca su un gradino più sotto, rispetto all’assaggio dello scorso anno. Mantiene sempre un punteggio ragguardevole e significativo, ma sul nostro personalissimo cartellino viene segnalato il ridimensionamento di un filo in complessità in meno. Un po’ freddo in prima battuta, pur conservando la stessa personalità. E’ una cuvée appena nata, quindi gli va concesso tutto il tempo di crescere e stabilizzarsi. Bocca appuntita, vigorosa e vibrante per il carattere dato dal solo Pinot Nero. Chiusura saporita e sapida.
87/100 – Trento Brut Rosé Perlé Ferrari 2006 (Cat. F)
Da qualche anno si nota un percorso di crescita nella personalità e di consolidamento nella forma di questa tipologia del Perlé dei Lunelli. La 2006 imprime grinta e incisività nella carica aromatica e l’eleganza delle sfumature, pur mostrandosi ancora indietro nell’equilibrio. Saporito e ben costruito anche al palato, con una buona tensione sapida in perfetta complicità con la freschezza a supporto di una struttura non imponente, ma comunque di una certa rilevanza. Si mantiene dritto, verticale nell’approccio, fino in chiusura. Senza cedimenti.
*87/100 – Spumante Extra-Brut Rosé Giacosa 2008 (Cat. E)
Un po’ più snello e lineare della versione precedente, ma anche con una definizione aromatica più precisa e composta. Naso originale ed interessante per le sue sfumature intriganti di erbe aromatiche e balsamiche. Ha bisogno di aria e avrà bisogno di bottiglia, in quanto il palato non appare nella medesima forma e con la stessa coerenza di quanto avuto in fase olfattiva, mostrandosi un po’ contratto. Leggera chiusura amarognola ma non scomodante.
86/100 – Alto Adige Brut Rosé Arunda s.a. (sbocc. 09/10) (Cat. D)
Un’espressione più delicata e leggiadra dell’Excellor per via di un’alta percentuale di Pinot Bianco. Quasi sicuramente il prodotto di casa Arunda che meno impressiona per personalità, pur conservando lo spirito e la filosofia dei Reiterer. Integro nel frutto, aggraziato e raffinato nell’espressione della florealità. Di grande beva e appagante per chi ricerca la convivialità e l’immediatezza in una bollicina. Chiusura pulita ma dove spicca un dosaggio che sovrasta un po’ l’acidità.
Le Riserve e le Cuvée Top:
93/100 – Trento Brut Riserva del Fondatore Ferrari 2001 (Cat. H)
Altissimo Ceto
Un Giulio di classe smisurata, come si poteva aspettare dalla 2001. Ineccepibile ed incontaminato nella definizione aromatica, perfetto ed impeccabile nell’articolazione olfattiva con il plus di arrivare dritto al cuore, passando dal cervello e lì, mettere la propria firma indelebile, per molto, anzi moltissimo, tempo. Si apre in una successione di sensazioni che aprono con un frutto maturo, che vanno dalla pera kaiser a quello di stampo esotico. Espressivo, si dichiara in un carattere immediato molto strano per questa bolla, che aumenta il suo lato godurioso, ma senza nulla perdere nelle prospettive della tenuta del tempo. L’indice di cremosità al palato è più alto della versione precedente. Da un lato abbiamo la morbidezza soave, soffice, levigata e carezzevole come un soffice cuscino, ma con l’energia alimentata da una carbonica sferzante ed incisiva, ma capace di fermarsi ad un certo punto ben preciso della fase gustativa, per donare il giusto equilibrio e portarlo fino in chiusura sui binari della finezza e dell’eleganza. Ancora una grande e valida prova di un maestoso metodo classico italiano. Da premio Oscar.
90/100 – Alto Adige Extra Brut Riserva Arunda 2006 (Cat. F)
Se c’è una bollicina che più evidenzia un percorso di crescita e di maturità di casa Arunda, quella è proprio la loro Riserva. Balzata indiscutibilmente al top della produzione aziendale, con un carattere decisamente diverso di quello riscontrato nella Cuvée Marianna. Certo, il profilo aromatico dovrà trovare ancora una migliore coesione, tra il carattere energico e graffiante del frutto con l’opulenza della sua stoffa. Con il passare dei minuti si articola una nota speziata piccante abbastanza singolare, ma di piacevole apprezzamento. Bocca larga e tagliente allo stesso tempo, dove l’annata imprime tutta la sua energia attraverso l’indole acido-sapida che dona vitalità e piacere di beva. Saporito e saporoso, chiude con la personalità di sempre.
90/100 – Trento Brut Riserva Methius Dorigati 2004 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Ammettiamo che non ci è mai capitato di assaggiare una versione così buona del Methius. Se in passato ci capitava di esaltare pienezza e solidità, altrettanto non si poteva dire dell’articolazione e nella profondità, visto che a fare da freno a mano c’è sempre stato un legno a fare da contrappeso. Oggi, pur evidenziandolo con una certa vistosità, non mostra particolari eccessi. Anche vero che l’annata ci ha messo del suo, ma nella fase di maturazione non sono andate a caricare né il frutto, né tanto meno la progressione gustativa, la quale oggi si pone tenace, tesa e grintosa. Bocca non completamente armonica, ma sarà questione di tempo. Da attendere.
90/100 – Trento Brut Riserva Letrari 2006 (Cat. E)
La famiglia Letrari ci fornisce ancora una superba e magnifica prova attraverso la loro Riserva. Un magnifico tappeto color oro, soffice, profondo, intrigante e luminoso nelle sfumature. Naso di grandissimo ventaglio con un carattere estremamente diverso dalla 2004 degustata lo scorso anno. Incisiva, energica e prematura nello sviluppo la prima. Equilibrata, avvolgente e immediata la seconda. Con la presa di ossigeno di questo bicchiere, esce un carattere vegetal-balsamico intrigante ma non invadente, che contribuisce a rendere rinfrescante e non stancante la fase olfattiva. La gustativa è in pieno stile Letrari. Non aspettatevi una prova di opulenza e spessore, ma godetevi la linearità e la piacevolezza dello stile leggiadro, ma energico, dell’allungo. Chiusura all’insegna della finezza. Come sempre.
89/100 – Trento Brut Riserva Balter 2004 (Cat. E)
Altissimo Ceto
Si ferma ad un passo dalla soglia dei 90 punti, ma la Riserva di Nicola Balter rimane un metodo classico di sicuro valore ed affidabilità. Non solo, la personalità viaggia su alti livelli senza dare mai prova di surclassare tutto il resto, anzi compie un gradevolissimo rapporto di complicità con la cremosità e la complessità del frutto. Squarcio incisivo e vinoso, aperto da una seppur modesta, ma rilevante presenza del Pinot Nero. Per il resto, il naso ci racconta di una grande carica del frutto sotto forma di susina gialla, mela e uva spina. Piacevole anche il carattere agrumato raccolto in chiusura olfattiva. Ampio e voluminoso al palato, continua a scorrere copioso e abbondante, prolungando l’articolazione post gustativa ed ha il vantaggio di essere subito ravvivato e rinvigorito nell’agilità di beva, da un’acidità che rende energico tutto l’insieme. Per portarlo alto nel punteggio emotivo.
3) CONSIDERAZIONI FINALI
Possiamo essere solo più che soddisfatti una volta giunti al termine delle sessione, che hanno visto come protagonisti le eccellenze nelle bollicine metodo classico del Trentino Alto-Adige. Da una parte, ovviamente, per la qualità dei prodotti messi in campo, ma dall’altra anche della crescita costante sostanziale e attitudinale dei prodotti che ci sono arrivati in sede. Soprattutto dal punto di vista della personalità. Ma un’altro aspetto riguarda le amplificate differenziazioni tra le varie tipologie. Se più volte in passato, uno degli aspetti per certi versi negativi che si poteva imputare a questi vini, era un’eccessivo livellamento delle caratteristiche organolettiche, buone ma pur sempre stazionarie. Oggi possiamo dire esattamente il contrario. Tutto è incominciato con la crescita della stoffa e del carattere delle tipologie che riguardano le Riserve, le quali hanno raggiunto oggi, un livello che può essere accostato tranquillamente alle migliori versioni prodotte sull’intero territorio nazionale e possono guardare con soddisfazione ad un sano e leale confronto con quelle estere. Ma quello che sta più interessando oggi, sono le versioni in rosa. Stanno abbandonando quel carattere un po’ leggiadro e un po’ sfuggente e stanno andando verso un consolidamento dei loro spessori, acquisendo maggiore slancio. Verso un futuro più che roseo. Con la piena soddisfazione di tutti.
Articolo redatto da:
Ivano Antonini alias EnoCentrico
Curatore della Guida dei Vini on-line di Altissimo Ceto e Referente regionale per il Piemonte.
Sommelier Professionista, Degustatore Ufficiale e Relatore ai corsi A.I.S.
Sommelier operante presso il Ristorante Relais & Chateaux “Il Sole di Ranco”.
Miglior Sommelier Professionista d’Italia AIS 2008, Miglior Sommelier della Lombardia 2001 e Sommelier dell’anno per la Guida de L’espresso 2006.
Si Ringrazia i componenti del panel di degustazione del portale Viaggiatore Gourmet-Altissimo Ceto per aver preso parte alle sessioni di assaggio.
Di seguito, potete trovare gli altri post inerenti la nostra Guida dei Vini on-line:
EDIZIONE 2010/2011:
PIEMONTE
-I Langhe Nebbiolo ed i Nebbiolo d’Alba
MARCHE
SICILIA
EDIZIONE 2009/2010:
PIEMONTE
-I Langhe Nebbiolo e Nebbiolo d’Alba.
-Le Barbere d’Asti e altre Barbere.
LOMBARDIA
TRENTINO ALTO-ADIGE
-Le “bollicine” metodo classico.
VENETO
-I vini di Breganze, gli IGT ed altre eccellenze regionali.
FRIULI VENEZIA-GIULIA
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – prima parte.
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – seconda parte.
-I Vini Rossi ed alcune “chicche” dolci.
EMILIA-ROMAGNA
-Sangiovese di Romagna, Albana di Romagna passito e altre eccellenze.
UMBRIA
TOSCANA
-Le produzioni IGT del Chianti Classico ed alcune eccellenze di zone limitrofe.
-Le eccellenze di Cortona e di Montepulciano.
-Le eccellenze della “Costa” (prima parte): I vini bianchi, Bolgheri e Montecucco
-Le eccellenze della “Costa” (seconda parte): Scansano, Val di Cornia e le produzioni ad I.G.T.
MARCHE
-Il vitigno Verdicchio nelle sue sfumature.
ABRUZZO
CAMPANIA
SICILIA
-I Vini bianchi e rossi dell’Etna.
-I Vini bianchi e rossi della Sicilia.
La Guida dei Vini on-line by Altissimo Ceto. Dedicata alle sole eccellenze. Sponsored By Amici Gourmet – Network esclusivo di appassionati Gourmet.
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