Articolo a cura di Ivano Antonini.
Curatore della Guida dei vini on-line by Altissimo Ceto.
In questo articolo prendono forma i risultati scaturiti dalle nostre sessioni di assaggio, dove hanno partecipato i vini della zona di Breganze, gli IGT della Valpolicella ed altri vini regionali che ci sono arrivati in sede. Vini molto diversi tra loro, con caratteristiche che non possono trovare dunque un filo logico di una loro possibile “unione” in una specifica sessione e proprio per questo motivo, non troverete le nostre consuete coclusioni finali in fondo all’articolo.
In questo articolo si parla di: Aldegheri, Coffele, Inama, Maculan, Masari, Serafini & Vidotto, Stefano Accordini, Tenuta Bastia, Vigneto Due Santi, Zenato, Zymé.
Prima di passare al racconto dei vini degustati, per prima cosa la solita piccola legenda su come orientarsi nei nostri articoli.
Al primo punto troverete la graduatoria finale che è scaturita al termine delle nostre sessioni, visualizzando i soli punteggi. Tale graduatoria è suddivisa prima di tutto per tipologia e poi per punteggio. In caso di medesima valutazione, si segue il classico ordine alfabetico riferito ai produttori. In rosso sono segnalati i vini che hanno ricevuto il premio speciale, dato all’unanimità dal nostro panel, ovvero l’Altissimo Ceto. Accanto al vino troverete la categoria di riferimento al prezzo che potrete trovare indicativamente sullo scaffale di un’enoteca. Con l’asterisco vengono indicati quei vini che non appartengono alla denominazione presa in considerazione, ma sono stati inseriti in questa sessione, poiché presentano alcune caratteristiche simili ai vini in esame.
Al secondo punto, sarà ripresa la medesima graduatoria, questa volta integrata con relativa foto all’etichetta e le note di degustazione. Ai nomi di ciascun produttore è “linkata” la propria scheda aziendale. Cliccandoci sopra, potrete accedere a dati, recapiti e le corrispondenti schede tecniche. Tutto questo al fine di avere il massimo delle informazioni relative al vostro vino interessato.
Al terzo punto vengono inserite ogni volta, le considerazioni finali emerse e che sono state espresse sempre dal nostro panel al termine di ogni sessione.
Buona lettura!
1) LA GRADUATORIA:
I Vini Bianchi:
86/100 – Breganze Chardonnay Ferrata Maculan 2007 (Cat. C)
84/100 – Breganze bianco Ferrata Maculan 2007 (Cat. C)
82/100 – Veneto Bianco IGT Il Bianco Zymé 2008 (Cat. B)
I Breganze Rosso:
91/100 – Breganze Cabernet Fratta Maculan 2006 (Cat. G)
90/100 – Breganze Merlot Crosara Maculan 2005 (Cat. H)
90/100 – Breganze Cabernet Due Santi Vigneto Due Santi 2007 (Cat. D)
89/100 – Breganze Pinot Nero Altura Maculan 2007 (Cat. F)
87/100 – Breganze Cabernet Sauvignon Tenuta Bastia 2006 (Cat. B)
86/100 – Breganze Cabernet Sauvignon Palazzotto Maculan 2007 (Cat. C)
84/100 – Breganze Cabernet Vigneto Due Santi 2007 (Cat. B)
83/100 – Breganze Marzemino Terrazze Tenuta Bastia 2007 (Cat. A)
81/100 – Breganze Pinot Nero Maculan 2007 (Cat. A)
80/100 – Breganze Cabernet Maculan 2007 (Cat. A)
Gli IGT Rossi ed altre eccellenze regionali:
92/100 – Veneto Rosso IGT Kairos Zymè 2005 (Cat. H)
90/100 – Valle d’Agno IGT Rosso Masari Masari 2006 (Cat. E)
89/100 – Montello e Colli Asolani Rosso Rosso dell’Abazia Serafini & Vidotto 2006 (Cat. E)
89/100 – Provincia di Verona IGT Oz Zymè 2006 (Cat. G)
88/100 – Rosso del Veneto IGT Passo Stefano Accordini 2007 (Cat. B)
88/100 – Corvina Veronese IGT Cresasso Zenato 2005 (Cat. E)
87/100 – Rosso Veronese IGT Dindarella Aldegheri 2006 (Cat. D)
86/100 – Rosso Veronese IGT Sengia Rossa Aldegheri 2006 (Cat. B)
86/100 – Veneto Rosso IGT Carmenere Più… Inama 2007 (Cat. B)
86/100 – Montello e Colli Asolani Rosso Phigaia Serafini & Vidotto 2006 (Cat. C)
85/100 – Veneto Rosso IGT I Vigneti Zymé 2007 (Cat. C)
83/100 – Veneto Rosso IGT Nuj Coffele 2006 (Cat. B)
82/100 – Veneto Rosso IGT Brentino Maculan 2007 (Cat. B)
I Vini Dolci:
92/100 – Breganze Torcolato Acininobili Maculan 2004 (Cat. F la 0,375)
90/100 – Valle d’Agno IGT Doro Masari 2006 (Cat. F la 0,375)
87/100 – Breganze Torcolato Maculan 2006 (Cat. F)
86/100 – Breganze Torcolato Tenuta Bastia 2005 (Cat. E)
83/100 – Veneto IGT Dindarello Maculan 2008 (Cat. B)
82/100 – Veneto Rosso IGT Passito Madoro Maculan 2007 (Cat. B)
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
2) LE NOTE DI DEGUSTAZIONE:
I Vini Bianchi:
86/100 – Breganze Chardonnay Ferrata Maculan 2007 (Cat. C)
Era già da qualche anno che non lo si vedeva più sulla scena. Dobbiamo dire che la prima impressione è di una crescita sostanziale rispetto alle ultime uscite. Un vino con maggiore spessore e con un legno meno in evidenza. La bocca appare lineare fino in chiusura, senza grandi ostacoli, aiutato anche da una buona freschezza. L’unico neo viene evidenziato da una sensazione “calorica” che viene riscontrata lungo tutto il corso della degustazione, ma crediamo che questo sia più da imputare ad un “limite” dell’annata.
84/100 – Breganze bianco Ferrata Maculan 2007 (Cat. C)
Un Sauvignon atipico questo Ferrata, con dei richiami più “bordoleggianti”, dove si riscontra un taglio meno verde e meno grintoso, a favore di sfumature più esotiche, con un palato che si poggia su una discreta morbidezza. Finale di buona uscita, anche se non di lunga gittata.
82/100 – Veneto Bianco IGT Il Bianco Zymé 2008 (Cat. B)
Un vino la cui storia è ancora tutta da scrivere. La base di questo vino è ottenuta da uve che provengono da una serie di sperimentazioni messe in atto negli scorsi anni e che li hanno portati a creare dei ceppi di Rondinella bianca. Il presente c’è ed è concreto, un vino deciso e mai banale. Certo, resta da mettere a compimento tutta una serie di valutazioni anche in fase di assemblaggio con le altre uve, ma che lo porteranno ad ottenere maggiore compattezza ed equilibrio.
I Breganze Rosso:
91/100 – Breganze Cabernet Fratta Maculan 2006 (Cat. G)
Puntuale come un treno svizzero ad ogni sua uscita, il Fratta si colloca tra i migliori Cabernet italiani, considerando che non stiamo parlando di Bolgheri, ma di Breganze. Nelle grandi annate, diventa un punto di riferimento della denominazione, dato ovviamente dalle uve di partenza che hanno raggiunto la maturazione fenolica per riuscire a dare il massimo dell’espressione aromatica, dove il taglio “vegetale” è quasi inesistente. Il palato è saldo è vigoroso, con una massa compatta, tenuta insieme da una trama tannica fitta e minuta. In fase di crescita alla ricerca dell’equilibrio. Molto buona l’articolazione finale.
90/100 – Breganze Merlot Crosara Maculan 2005 (Cat. H)
Polposo e sanguigno, sono due termini che rendono molto bene l’idea di quando andremo a degustare. Una trama colorante purpurea, fitta ed impenetrabile. Il naso è da grande Merlot, dove agli elementi menzionati in precedenza, si vanno ad intrecciare una serie di sfumature che vanno dal cassis, al cioccolato, all’humus ed ai funghi porcini. Ricco ed intenso, trova la medesima coesione al palato, fino a quando entrano in scena i tannini, che tendono a dominare con un grado di asciugatura più decisa di altre versioni. Anche l’allungo è di quelli buoni, ma non così interminabile. E che gli impedisce di andare molto più su.
90/100 – Breganze Cabernet Due Santi Vigneto Due Santi 2007 (Cat. D)
Altissimo Ceto
Va detto prima di tutto che il Due Santi è un vino di grande personalità. Molto originale e puntiglioso a livello aromatico, si dispiega in una complessità olfattiva ritmata e variegata, con un legno perfettamente integrato. Di buon volume al palato, di buona concentrazione e sostanza, senza essere eccessivo o troppo caricaturale. Un trama tannica ben eseguita, permette al vino di distendersi con buona facilità.
89/100 – Breganze Pinot Nero Altura Maculan 2007 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Gran bel risultato, questo 2007 dell’Altura di Maculan. Ha stupito in maniera positiva tutto il panel, in quanto non ci sembra di averlo mai testato in così splendida forma. Naso variegato e non scontato, un frutto fragrante ed incisivo. Stuzzica la memoria con un savoir-faire di grande finezza. Palato coerente e sempre in linea con l’espressività che mettono in evidenza una freschezza acido-sapida di grande rilievo ed una mineralità degna di menzione.
87/100 – Breganze Cabernet Sauvignon Tenuta Bastia 2006 (Cat. B)
Un vino luminoso e solare, capace di esprimersi nel bicchiere attraverso un colore rubino molto profondo, vivace e sfavillante. Il naso non offre un profilo aromatico da grande fuoriclasse, ma risulta tecnicamente ben fatto, con un grado di finezza posto su livelli molto alti. Molto più distensivo al palato, ben bilanciato nelle sue componenti ed equilibrato sia con la freschezza che gli dona bevibilità, sia con il tannino, un po’ grossolano, ma mai aggressivo.
86/100 – Breganze Cabernet Sauvignon Palazzotto Maculan 2007 (Cat. C)
Il Palazzotto si differenzia dagli altri Cabernet della casa, per un carattere più profondo e più sullo speziato, pur tenendo conto comunque delle differenze d’ambizione. Le tonalità fruttate sono meno intensive e più uniformi. La parte gustativa viene cadenzata da una trama tannica più incisiva, in un quadro poliedrico nelle sue sfaccettature. Anche il retro-gusto si distingue per coesione ed eleganza.
84/100 – Breganze Cabernet Vigneto Due Santi 2007 (Cat. B)
Vino tecnicamente ben fatto e perfettamente in linea con le scelte aziendali, di proporre dei cabernet di grande fattura e sostanza e che non siano troppo scontati per quanto concerne il quadro aromatico. Non di grande complessità, ma generoso e che va dritto al punto come riconoscibilità, senza cadere nel convenzionale. Bocca di buon volume, di sostanza e chiusura tutta all’insegna della bevibilità. Di sicuro valore, soprattutto se diamo un’occhiata anche al prezzo.
83/100 – Breganze Marzemino Terrazze Tenuta Bastia 2007 (Cat. A)
Una vista luminosa e vivace che illumina un colore rosso rubino che tende sul violaceo. In fase olfattiva si mostra con un’apertura singolare e abbastanza “ruffiana” capace di catturare un pubblico più ampio che sia in grado di apprezzarlo. Pronto nella fase di evoluzione, soprattutto al palato che riflette tutta la sua vitalità. Anche in fase di chiusura.
81/100 – Breganze Pinot Nero Maculan 2007 (Cat. A)
Pur tenendo conto delle dovute differenze di ambizioni, il cambio di passo con l’Altura, descritto qualche riga più sopra, è notevole. Lo si percepisce per un quadro aromatico che esprime buona intensità, ma abbastanza monocorde nell’espressione. Palato snello e lineare, chiude su un’amarognolo piuttosto accentuato.
80/100 – Breganze Cabernet Maculan 2007 (Cat. A)
Vino apprezzabile se tenuto conto della sua aspirazione, che vuole essere piacevole, diretta e soprattutto “popolare”. Niente da criticare sotto questo aspetto, poiché il prodotto è ben fatto, equilibrato e caratterizzato da una facilità di beva considerevole.
Gli IGT Rossi ed altre eccellenze regionali:
92/100 – Veneto Rosso IGT Kairos Zymè 2005 (Cat. H)
Altissimo Ceto
Per essere un vino che viene considerato il secondo vino aziendale di punta e se valutiamo che è fatto con quella parte di uve (o di vini) che non rientrano nell’Harlequin (assente in questa sessione), possiamo sbilanciarci su pareri piuttosto encomiabili. Una delle migliori versioni della storia, seppur breve, di questo vino. Pronto a dare soddisfazione nell’immediato, ma capace di durare per un periodo molto lungo. Un profilo aromatico di grande intensità e personalità. Ricco nelle sue innumerevoli sfaccettature, se teniamo presente che vi hanno partecipato circa 15 vitigni diversi. Concentrato, voluminoso e spesso ma retto da un’acidità che si contrappone come una spina dorsale che non lo fa mai cedere in fase gustativa. Altissimo Ceto meritato. Prezzo ambizioso.
90/100 – Valle d’Agno IGT Rosso Masari Masari 2006 (Cat. E)
Altissimo Ceto
Un vino che in poco tempo ha saputo guadagnarsi un ruolo da primadonna nel panorama veneto. Un taglio bordolese che nasce da una terra particolare come quella della Val d’Agno e dalla spinta che gli ha saputo dare quel personaggio che risponde al nome di Massimo Dal Lago e da Arianna Tessari. Il percorso di crescita è in pieno sviluppo, quindi aspettiamoci ancora di più dagli scenari futuri. Intanto il presente racconta di un vino compatto e solido ed un quadro fruttato ricco e polposo che viene rinvigorito da una sfumatura balsamica fresca ed invitante, capace di dare ritmo ed energia. Palato che non si affloscia sotto il peso del suo spessore, grazie al taglio sapido-minerale che tonifica il tutto. Chiusura nel segno dell’eleganza degna di menzione.
89/100 – Montello e Colli Asolani Rosso Rosso dell’Abazia Serafini & Vidotto 2006 (Cat. E)
Si ferma ad un soffio dalla soglia della super-eccellenza, il Rosso di punta di Francesco Serafini ed Antonello Vidotto. Un taglio bordolese, prodotto in quel di Nervesa della Battaglia in provincia di Treviso, una zona che sicuramente non gode della fama di terra di grandi rossi, anche se le eccellenze non mancano e anche la storia di questo vino, è testimone di una realtà neanche troppo recente. Compatto ed affidabile come sempre, è capace di mettere in mostra dei caratteri sempre nuovi ed originali a seconda dei millesimi di origine. In questo caso abbiamo un profilo di buona articolazione, che assomiglia per certi versi all’ottima 2001, mentre al palato è avvolgente ed energico. Corre su una via retta senza intoppi fino in chiusura. Un pizzico in più di completezza nell’insieme e lo avremmo visto su altri livelli. Alla prossima puntata, la quale si preannuncia molto allettante.
89/100 – Provincia di Verona IGT Oz Zymè 2006 (Cat. G)
Vino interessante e particolare, ottenuto da una selezione di uve di Oseleta in purezza, ottenendo così un prodotto che mostra grinta e carattere. Frutto incisivo e fragrante, articolato da sensazioni di fiori fresche e spezie piccanti. In fase gustativa si mostra prima un po’ ritroso, salvo poi allargarsi e creare volume con una qualità tannica di sicuro effetto, ma mai ingombrante. Adatto per palati che sono alla continua ricerca di nuovi stimoli e peculiarità.
88/100 – Rosso del Veneto IGT Passo Stefano Accordini 2007 (Cat. B)
Il Passo è un prodotto molto particolare, intenso e ricco nella concentrazione, ottenuto dalla vinificazione di uve appassite di Corvina, Rondinella, Cabernet Sauvignon e Merlot. Un vino quindi atipico, che già lo si percepisce in fase olfattiva dove l’azione energica delle sfumature legate a questo tipo di soluzione enologica, trovano coesione e persistenza alle tonalità più lievi e delicate, prolungando l’alternanza del suo profilo. La bocca risulta calda, piena ed avvolgente, intenta a prolungarsi sui medesimi binari fino in chiusura.
88/100 – Corvina Veronese IGT Cresasso Zenato 2005 (Cat. E)
Ottenuto dalla vinificazione di uve Corvina in purezza, il risultato è un vino insolito, ma molto concreto. Che nasce con l’idea di mettere a punto e valorizzare un’uva che è patrimonio importante dell’economia enologica della zona. L’esperienza in fase di vinificazione da parte della famiglia Zenato, la esalta, dando forma a complessità olfattive floreali e di erbe aromatiche davvero particolari, le quali vanno ad impreziosire la centralità del frutto di grande caratura. Sviluppo gustativo fresco ed articolato ed una trama tannica che crea volume e chiude in maniera molto fine.
87/100 – Rosso Veronese IGT Dindarella Aldegheri 2006 (Cat. D)
Da uve Dindarella fatte preventivamente appassire danno come risultato questo vino che nel millesimo targato 2006 si offre con buona sostanza e discreta eleganza. Di colore rubino con un’unghia che tende al granato, al naso si offre con un taglio del frutto orientato sulla confettura di prugne e ciliegie, con variabilità speziata, tabacco ed erbe aromatiche. Gusto pieno dalla forte freschezza che dona vitalità ad una sensazione pseudo-calorica molto rilevante. Tannino che risulta un po’ grossolano nella forma.
86/100 – Rosso Veronese IGT Sengia Rossa Aldegheri 2006 (Cat. B)
Si differenzia dal campione degustato in precedenza, oltre al fatto che in questo caso si parla di un blend, per un quadro aromatico più deciso ed energico, anche se meno variegato. Palato che si mostra avvolgente, salvo poi farsi più sottile fino a chiudere con un allungo più sottile.
86/100 – Veneto Rosso IGT Carmenere Più… Inama 2007 (Cat. B)
Lo stile di Inama posto al servizio del vitigno Carmenère, ne fa un vino dalla tenace personalità che va ad aumentare quella già rinchiusa nel DNA di questo vitigno. Naso compatto, dal forte carattere muschiato ed un palato di grande solidità ed integrita con il tannino. Freschezza in rilievo.
86/100 – Montello e Colli Asolani Rosso Phigaia Serafini & Vidotto 2006 (Cat. C)
Il second vin di casa Serafini & Vidotto si offre in una forma strepitosa. Più polposo e ricco di altre versioni del passato, il naso offre sensazioni che vanno dal lampone al cassis e con un taglio erbaceo che non disturba. Bocca perfettamente in linea con il naso e con l’ambizione di questo vino, che vuole essere di medio spessore, giocato tutto sull’armonia, sulla freschezza e sulla bevibilità.
85/100 – Veneto Rosso IGT I Vigneti Zymé 2007 (Cat. C)
Blend di uve proveniente dai diversi vigneti, un vino che presto si farà da parte e lascerà la scena ad un’altra tipologia e che vi racconteremo nelle prossime puntate. In questo caso si nota un prodotto equilibrato, di buona sostanza e consistenza, con una complessità minuziosa nelle sfumature, ma di discreta finezza. Al gusto si rivela di grande rotondità ed un’articolazione che tende ad avere una chiusura un po’ troppo frettolosa.
83/100 – Veneto Rosso IGT Nuj Coffele 2006 (Cat. B)
Esordio per questo vino in casa Coffele. Ottenuto da una base di uve Merlot, non vuole essere come tanti altri vini della zona. La famiglia Coffele ne ha voluto trarre un vino lineare, snello e diretto, con una chiave di lettura molto semplice, anche se appare un po’ monocorde nell’approccio aromatico. Il palato è molto sottile, non di grande volume, rapido e veloce fino in chiusura.
82/100 – Veneto Rosso IGT Brentino Maculan 2007 (Cat. B)
Il Brentino, da sempre, è una delle maggiori espressioni del taglio bordolese prodotto in quel di Breganze, proposto ad un prezzo da super competitor. Tecnicamente ben fatto e propenso a reggere per più anni in bottiglia, senza cedimenti. Taglio stilistico come 2007 docet, ovvero con quelle note un po’ surmature, che hanno un loro perché in questo tipo di vini.
I Vini Dolci:
92/100 – Breganze Torcolato Acininobili Maculan 2004 (Cat. F la 0,375)
Altissimo Ceto
Difficile che Maculan possa sbagliare un passo quando decide di uscire con il suo Acininobili. Prova che si colloca sicuramente al vertice, almeno per quanto riguarda la produzione italica dei vini botritizzati. Luminoso, splendente e solare già alla vista. Il naso è un tripudio di sensazioni che partono dalle note mielose, per poi sfociare nella frutta esotica, l’ananas, la scorza di cedro carammellata e l’albicocca disidratata. Poi, largo a tutte le nuances floreal-speziate che impreziosiscono l’insieme. Vino di grande finezza ed eleganza questa 2004. Soprattutto al palato, dove viene rafforzato dal sottile, ma deciso, equilibrio tra gli zuccheri e l’acidità, che donano dinamismo ad una grassezza da veri campioni. Interminabile.
90/100 – Valle d’Agno IGT Doro Masari 2006 (Cat. F la 0,375)
Altissimo Ceto
Una prova da altissimo ordine, quella proposta da Massimo Dal Lago e Arianna Tessari, con il loro passito Doro ottenuto da uve Durella e Garganega. Colpisce all’olfatto per alcune sfumature che ricordano i grandi Riesling del Reno e con un bagaglio aromatico ricco. Molto ricco. Ma terribilmente leggiadro, armonico e per nulla evoluto, dove è difficile trovare una sensazione che prevalga. Grande eleganza, ma anche grande piacevolezza immediata. Il palato è avvolgente, la freschezza acido-sapida-minerale domina la scena, anche per la gradazione bassa di questo vino e dove gli zuccheri residui sono ammaestrati. Vorresti trattenerlo a livello gustativo. Difficile liberartene, poichè, pur di fronte ad un’allungo da mezzofondista, la fine arriva comunque in maniera inesorabile, dandoti un pizzico di delusione. Deluso, ma appagato. Da applausi.
87/100 – Breganze Torcolato Maculan 2006 (Cat. F)
Se esiste un vino dolce italiano, capace di mettere d’accordo un pubblico molto ampio, dal consumatore più comune fino all’eno-vip, quello è proprio il Torcolato di Maculan. Capace di proporre un quadro aromatico che si mostra al tempo stesso: ricco, elegante, persuasivo e con quell’aria un po’ snob e ruffiana, ma senza essere mai troppo banale. O troppo scontato. E capace di camaleontizzarsi a seconda dell’annata di origine. Questa 2006 propone grinta e finezza ed una gustativa, meno densa di altre annate, ma terribilmente efficace. Senza cedimenti.
86/100 – Breganze Torcolato Tenuta Bastia 2005 (Cat. E)
I progressi di crescita qualitativa di questa azienda, passano anche dal loro Torcolato. Un vino che rispecchia quello che deve essere. Sembrerebbe una frase scontata, anche se non lo è. Siamo convinti che fare un buon (stiamo contenuti) passito, non sia cosa facile. Motivo in più se poi si vuole andare a cercare chissachecosa per dovere o per voler stupire chicchessia. Se invece si vuole restare realisti e moderati nel rispecchiare quanto la tua terra, la tua uva, la tua annata sono stati in grado di dare, ecco che il risultato lo avete sotto gli occhi. O sotto il naso. Un profilo olfattivo esotico al punto giusto, con quelle note di confettura, frutta secca e miele, in un quadro di discreta eleganza. Bocca lineare, pulita e armonica. In una parola: semplice. Vi sembra cosa facile?
83/100 – Veneto IGT Dindarello Maculan 2008 (Cat. B)
Molto ruffiano (nel senso buono del termine) ma con una sostanza che si è fatta più ricca e decisa rispetto al passato, tale da portarlo in alto sul piano del punteggio e sulla fruizione piacevole dell’insieme. Tale “visione” dona anche vitalità gustativa, visto che il prodotto ha guadagnato anche nell’equilibrio acidi-zuccheri, che lo rendono meno stucchevole.
82/100 – Veneto Rosso IGT Passito Madoro Maculan 2007 (Cat. B)
Ottenuto da uve Marzemino e Cabernet Sauvignon, il Madoro, nel suo piccolo, ha avuto un suo percorso evolutivo. Abbiamo usato il termine “piccolo” in quanto, nell’universo dei vini dolci prodotti da Fausto Maculan, è l’ultimo nato e non gode proprio dei riflettori della ribalta, se paragonato ai suoi fratelli. Pur essendo un prodotto diverso, perché di colore rosso. Rosso violaceo per la precisione. Con quelle tonalità che sono più vicine ad un Sagrantino passito che non ad un Recioto della Valpolicella, tanto per menzionare il vino più famoso, prodotto non così lontano. Sfumature leggermente musqué, ciliegia marasca sotto spirito, un pizzico di vegetale e note tabacco-cioccolatose a chiudere. Bocca che viene scossa da una trama tannica esuberante e da un’acidità rilevante. Fluido e avvolgente fino alla fine.
Articolo redatto da:
Ivano Antonini.
Curatore della Guida dei Vini on-line by Altissimo Ceto e Referente regionale per il Piemonte.
Sommelier Professionista, Degustatore Ufficiale e Relatore ai corsi A.I.S.
Sommelier operante presso il Ristorante Relais & Chateaux “Il Sole di Ranco”.
Miglior Sommelier Professionista d’Italia AIS 2008, Miglior Sommelier della Lombardia 2001 e Sommelier dell’anno per la Guida de L’espresso 2006.
Si Ringrazia i componenti del panel di degustazione del portale Viaggiatore Gourmet-Altissimo Ceto per aver preso parte alle sessioni di assaggio.
Di seguito, potete trovare gli altri post inerenti la nostra Guida dei Vini on-line:
EDIZIONE 2010/2011:
PIEMONTE
-I Langhe Nebbiolo ed i Nebbiolo d’Alba
MARCHE
EDIZIONE 2009/2010:
PIEMONTE
-I Langhe Nebbiolo e Nebbiolo d’Alba.
-Le Barbere d’Asti e altre Barbere.
LOMBARDIA
TRENTINO ALTO-ADIGE
-Le “bollicine” metodo classico.
VENETO
FRIULI VENEZIA-GIULIA
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – prima parte.
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – seconda parte.
-I Vini Rossi ed alcune “chicche” dolci.
EMILIA-ROMAGNA
-Sangiovese di Romagna, Albana di Romagna passito e altre eccellenze.
UMBRIA
TOSCANA
-Le produzioni IGT del Chianti Classico ed alcune eccellenze di zone limitrofe.
-Le eccellenze di Cortona e di Montepulciano.
-Le eccellenze della “Costa” (prima parte): I vini bianchi, Bolgheri e Montecucco
-Le eccellenze della “Costa” (seconda parte): Scansano, Val di Cornia e le produzioni ad I.G.T.
MARCHE
-Il vitigno Verdicchio nelle sue sfumature.
ABRUZZO
CAMPANIA
SICILIA
-I Vini bianchi e rossi dell’Etna.
-I Vini bianchi e rossi della Sicilia.
La Guida dei Vini on-line by Altissimo Ceto. Dedicata alle sole eccellenze. Sponsored By Amici Gourmet – Network esclusivo di appassionati Gourmet.
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