(SPAZIO PER LA VALUTAZIONE AZIENDALE)
Anno di Fondazione: 1991
Proprietà: Enzo e Gianni Boglietti
Enologo: Sergio Molino
Agronomo: Massimo Pinna
Addetto al ricevimento:Enzo e Gianni Boglietti
Ettari di proprietà e/o affitto: 23 ha
Produzione annuale in bottiglie: 120.000
Vendita diretta in Cantina: SI
Vendita dei vini On-line: SI
Visite in cantina: SI. Su appuntamento
Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: lotta integrata
Utilizzo di lieviti selezionati: NO
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2010/2011:
90/100 – Barolo Arione 2006 (Cat. G)
L’Arione ed il Fossati si posizionano tranquillamente (e a pari merito…) sulla soglia della super-eccellenza. Tuttavia i caratteri sono estremamente divergenti. L’Arione ha il carattere Serralunghiano con una incisività del frutto più rilevante ed un lato balsamico che spicca. Mentre al palato tende ovviamente ad irrigidirsi, se paragonato agli altri suoi coinquilini che provengono invece da La Morra. Tannino sferzante e deciso ed un’acidità ferrosa che raggrinza la chiusura.
91/100 – Barolo Case Nere 2006 (Cat. G)
In questa edizione è il Case Nere a spiccare in vetta tra i Barolo 2006 dei fratelli Boglietti. E se non fosse per una contrattura nell’ampiezza ed una frenata nella distensione, lo avremmo trovato sicuramente più in alto. Pur avendo un legno che si mostra più integrato rispetto ai suoi fratelli. Un Barolo di estratto e di peso, ricco e polposo è il frutto. Bocca bisognosa di tempo, prima di riuscire a trovare il giusto feeling con questo vino.
90/100 – Barolo Fossati 2006 (Cat. F)
Più esile ed affusolato dell’Arione, il Fossati si distende maggiormente sia al naso che in bocca. Il profilo olfattivo è ricco, ma più minuto e più timido nel proporsi. Palato avvolgente e dinamico. Peccato per una chiusura tostata un po’ amara che ne frena l’articolazione retro-olfattiva.
92/100 – Barolo Riserva 2004 (Cat. H)
I Boglietti operano in quel di La Morra “solo” dal 1991. Ma c’è voluto poco perché questa piccola cantina entrasse nell’élite della produzione langarola. Ad un passato fatto di vini possenti, muscolosi e concentrati, è seguito un periodo, quello che stanno vivendo ora, più pacato e riflessivo. E di fronte ad un’annata come la 2004, hanno pensato di prolungare la stagionatura sacrificando una parte della loro esigua produzione di Nebbiolo da Barolo, per uscire con la Riserva. Già, proprio quella che abbiamo oggi nei bicchieri. Vino magistrale nell’esecuzione, dotato di una propagazione diretta, complessa, ma di facile lettura. Il quadro cioccolatoso e vanigliato è quello di sempre, ma viene allineato ad un frutto incisivo per verticalità e polposo per maturità. Appare evidente un tono piuttosto caldo al palato, dato dall’attacco alcolico non ancora perfettamente bilanciato da una freschezza che invece si mostra viva e rilevante, ma non rinfrescante, anche per via di un estratto particolarmente alto. Tannino che si mostra più completo di altri vini e con la chiusura che richiama lo stesso “taglio” avuto in fase olfattiva.
84/100 – Langhe Nebbiolo 2008 (Cat. A)
Molto più ridimensionato appare il 2008 di Enzo Boglietti, rispetto alla 2007. Un naso meno nitido e un po’ “polveroso”, di media complessità ed un palato che tende a farsi più sottile e meno profondo.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2009/2010:
87/100 – Langhe Nebbiolo 2007 (Cat. A)
Un naso improntato sulla freschezza di frutto, di buona complessità e con un legno finalmente integrato. Finalmente, in quanto questo è proprio uno dei produttori, citati ad esempio nel cappello introduttivo, perchè in passato (speriamo che appartenga davvero al passato…) presentava vini dai profili aromatici frequentemente “disturbati” da legni eccessivi. Anche al palato appare regolare e di buona lunghezza.
87/100 Langhe Rosso Buio 2006 (Cat. E)
Il vino avrebbe avuto tutte le carte in regola per potersi posizionare qualche posizione più in alto. Diciamo “avrebbe” perchè il Buio ‘06 è un vino ben fatto, ha spessore, ha carattere, l’inclinazione tutta boisè sembrerebbe appartenere al passato…E dunque? Ci aspettiamo in futuro di trovare una maggiore integrazione tra le varie componenti sul piano acidità-spessore-tannini e soprattutto a livello olfattivo di avere una più spiccata espressione, tutto in favore ad una migliore personalità.
90/100 – Barolo Arione 2005 (Cat. G)
Il Barolo Arione si conferma il miglior prodotto di casa Boglietti. Non tanto sul piano dell’impatto, in quanto conferma le note di un legno troppo in evidenza, ma per il suo aspetto ampio e di grande complessità, riscontrabile in maniera chiara e nitida, nonostante sia un Barolo che pesa molto sui muscoli e sulla concentrazione. Al palato è vigoroso, molto più equilibrato di quanto evidenziato al naso.
89/100 – Barolo Case Nere 2005 (Cat. G)
Il Case Nere si differenzia dall’Arione, per un contesto propositivo molto più pacato, più docile e meno giocato sulla potenza. Ha le carte in regola per vincere la palma del miglior vino di Boglietti, se si proponesse con la medesima complessità aromatica e con maggiore finezza. Il legno è meno evidente, così come il tannino è più integrato.
89/100 – Barolo Fossati 2005 (Cat. G)
Il profilo olfattivo del Fossati 2005, è quello che caratterialmente si propone con un un’indole più giocata sul frutto e meno sulla proposta evolutiva della speziatura, tra i cru di Boglietti. Al palato è di gran lunga il più morbido ed il più equilibrato.
87/100 – Barbera d’Alba Vigna dei Romani 2005 (Cat. F)
Il giorno che la Vigna dei Romani perderà, quel tanto che gli basta, sul piano della concentrazione, della materia, dello spessore, in favore di maggior slancio e dinamismo e riuscirà a trovare un pizzico di integrazione in più con il legno, per favorire l’acuto del frutto, la vedremo sicuramente fare un balzo in avanti nel punteggio. Perchè c’è tutto in questo vino, ma c’è troppo di tutto. Con il risultato di avere l’ago della bilancia che si allontana dallo zenit dell’equilibrio e dell’armonia.
85/100 – Barbera d’Alba Roscaleto 2006 (Cat. C)
Approccio più semplice per la Barbera d’Alba Roscaleto rispetto alla Vigna dei Romani. Anche per quanto riguarda la fruizione. Un frutto più sottile e con un legno più integrato. Al palato offre meno opulenza e volume, ma esce con una buona vitalità. Anche nel tannino.
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
Recapiti:
Enzo Boglietti
Via Fontane, 18 A
12064 La Morra (CN)
Tel: +39 0173 50330
Fax: +39 0173 50330
Skype: –
Sito Web: www.enzoboglietti.com
Indirizzo posta elettronica: info@enzoboglietti.com
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