(SPAZIO PER LA VALUTAZIONE AZIENDALE)
Anno di Fondazione: 1948
Proprietà: Elio Altare
Enologo: Elio Altare
Agronomo: Elio Altare
Addetta al ricevimento: Silvia Altare
Ettari di proprietà e/o affitto: 5 ha di proprietà + 5 ha in affitto
Produzione annuale in bottiglie: ca 60.000
Vendita diretta in Cantina: NO
Vendita dei vini On-line: NO
Visite in cantina: SI. Su appuntamento
Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: I vigneti vengono lasciati inerbiti tra i filari, per i trattamenti vengono utilizzati solo rame, zolfo. Per le concimazioni solo letame.
Utilizzo di lieviti selezionati: NO
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2010/2011:
91+/100 – Barolo 2006 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Vi consigliamo, qualora vi trovaste un giorno ad argomentare con Elio Altare sulla bontà delle annate per il Barolo, a non includere tra queste quella targata 2006. Il ricordo della grandinata che ha flagellato il Vigneto Arborina in quell’anno, ha inciso un taglio indelebile nella memoria di Elio, portandolo ad una decisione sofferta a non produrre il suo amato “cru” in questo millesimo ed a pensare anche a cosa sarebbe potuto uscire dalla sua cantina, qualora si fosse trovato nelle ben più rosee delle previsioni. La realtà comunque è quì, sotto il naso di tutti, quando il bicchiere è pronto ad ospitare il liquido del suo Barolo “classico”, una tra le migliori versioni di questa etichetta. Un profilo aromatico di grande classe e forte espressività e con un carattere balsamico dal timbro freddo di un Branca Menta ghiacciato, quasi si portasse in dote un dettaglio che ricordasse la famigerata grandinata. Bocca contratta ed un po’ nervosetta al primo impatto, prima di riscaldarsi con una sensazione pseudo-calorica che esce e cresce con il passare dei secondi, in alternanza a dei tannini minuti ed una freschezza davvero di livello.
88/100 – Barolo Cerretta 2005 (Cat. G)
Un esordio sicuramente affidabile, anche se un po’ sottotono visto che si parla di Elio Altare. Si parla di uve provenienti dal vigneto Cerretta e quindi con un carattere profondamente da quello che ci ha abituato l’Arborina ed il Brunate per i pochi che hanno avuto modo di assaggiarlo. Il vino è un po’ contratto e ruvido. Di grande spessore e con una trama tannica graffiante e un po’ asciutta in chiusura. Visto che l’Arborina non è stato prodotto nella 2006 e quindi non ha trovato spazio in queste pagine, per il momento, va benissimo così.
86/100 – Langhe Nebbiolo 2009 (Cat. E)
Assaggiato da un campione appena imbottigliato, il Langhe Nebbiolo di Elio Altare, nella versione 2009, si presenta in una forma smagliante e “terribilmente” aromatica. Un vino capace di comunicare il messaggio chiaro e preciso di Elio, ovvero di impersonificarsi attraverso un vino che sia immediato, comunicativo per quanto riguarda il vitigno Nebbiolo, ma che abbia tutta l’eleganza e la finezza di un vino di La Morra. Rosa canina, geranio e speziatura dolce, sono il leit-motiv fino alla fine di tutta la durata dell’assaggio.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2009/2010:
86/100 – Langhe Nebbiolo 2007 (Cat. C)
Sicuramente una prova più contenuta e meno esuberante rispetto alla versione precedente. Certo quella brillava di una sua luce propria. Lo faceva attraverso quella freddezza, quasi glaciale, data metaforicamente dal respiro dei chicchi di grandine sprigionati sull’Arborina. In questa versione, dicevamo, tutto viene proposto in maniera molto più contenuta, anche se lo fa’ con quel mix di calore, affetto ed energia elargiti da quel vulcano di Elio Altare. Poteva anche ambire ad una valutazione più alta, se non fosse stato per un tannino abbastanza in evidenza.
89/100 Langhe Rosso La Villa 2006 (Cat. G)
Dobbiamo ammettere di non avere mai avuto in passato, un feeling particolare verso il La Villa di Elio Altare, preferendo sempre di gran lunga la barbera del Vigna Larigi o il nebbiolo del Vigna Arborina. Forse per quel suo presentarsi con un mix di barbera-nebbiolo, ci ha forse abituato a comprenderlo come un vino senza una propria precisa idendità, quasi fosse nato da una costola dei due vini menzionati prima. Ma le degustazioni alla cieca servono anche a questo e di fronte a questa 2006, abbiamo fugato ogni preconcetto e compreso che anche lui può dire la sua, posizionandosi non solo a fianco del suo fratellino (il Vigna Arborina 2006 non è stato prodotto…) ma aggiudicandosi anche la nostra migliore valutazione. Il naso si offre con sentori di piccoli frutti rossi data dalla Barbera e dalle note di tabacco, spezie e balsamico date invece dal nebbiolo. In bocca, le due singole identità si fondono in un mix di grande carattere, muovendosi su di un asse di grande equilibrio, con un tannino lievemente accennato.
89/100 Langhe Rosso Larigi 2006 (Cat. G)
Eravamo quasi tentati di inserire il Vigna Larigi come “virus”, in una delle nostre prossime sessioni dedicate alle Barbere d’Alba. Pronti a scommettere che le sue peculiarità avrebbero sicuramente portato ad avere delle belle sorprese. Ma poi abbiamo valutato che la sua imprevedibilità l’avrebbe sfoderata anche nella sua giusta collocazione, sprigionando energia, carattere ed un frutto senza pari, con espressioni percorse su effluvi nitidi, di grande precisione, finezza ed eleganza. Un 2006 esemplare che ha sfiorato di un nonnulla la soglia dei 90, più che altro per la sua acidità, sì presente (non potrebbe essere altrimenti…), ma un po’ “nervosetta” che ha frenato di poco le emozioni, piene e accentuate, regalate dal bicchiere. Sicuramente un vino da dimenticare qualche anno in cantina.
92/100 – Barolo 2005 (Cat. F)
Si è discusso molto su questo vino a bottiglie coperte. Elementi che hanno portato in un primo momento a delle valutazioni molto più ridimensionate nel punteggio, ma si vedeva che sotto quell’apparenza che appariva compassata, si nascondeva un’anima di maggior valore. Spostata ed assaggiata nuovamente in coda alla sessione, ecco che ha mostrato tutta la sua vitalità tanto da spingerlo a chiudere in parità, la partita con il Vigneto Arborina. Un discorso che affronteremo più volte in questo percorso, è proprio quello che lega il rapporto tra i vini base ed i cru, con differenze che si assottigliano in annate con caratteristiche come quelle mostrate nella 2005. Annate dove i vini base acquistano valore e sembrano porre delle certezze, sull’affidabilità di acquisto di maggiore evidenza, rispetto a millesimi più blasonati come potevano essere la 2004 o la 2001.
92/100 – Barolo Vigneto Arborina 2005 (Cat. G)
Ennesima grande prova del Vigneto Arborina, che non deve far necessariamente pensare ad una sconfitta, se la sua posizione oggi è sulla medesima linea del “base”. Un vino che avrà bisogno di tempo, per trovare una maggiore compattezza tra i reparti, dare modo a trovare una maggiore integrazione tra frutto e legno. Mentre al palato è lungo e profondo, ma oggi quel tannnino si mostra ancora troppo asciutto.
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
Recapiti:
Az. Agr. Cascina Nuova di Elio Altare
Frazione Annunziata, 51
12064 La Morra (CN)
Tel: +39 0173 50835
Fax: +39 0173 50835
Skype: cantina altare
Sito Web: www.elioaltare.com
Indirizzo posta elettronica: elioaltare@elioaltare.com
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