Terza ed ultima giornata dell’International Wine Festival di Merano. Vi abbiamo già raccontato attraverso le immagini le giornate precedenti di sabato e domenica. Per questa giornata, per quanto riguarda gli assaggi, abbiamo preferito andare a “random”.
Iniziamo con una delle novità del Wine Festival e più precisamente con Mattia Barzaghi (foto sotto) e le sue interessanti espressioni del vitigno Vernaccia.
Personalità per personalità, ecco quindi che saltiamo in Veneto dall’azienda Inama, dove troviamo il simpatico Matteo (foto sotto), figlio del titolare Stefano Inama, a condurre la degustazione.
Oltre all’assaggio dei sempre eccellenti Soave Capitel Foscarino 2007 e del Sauvignon Vulcaia fumè 2006, le più interessanti espressioni arrivano dai due rossi. Prima di tutto il Veneto IGT Oratorio di San Lorenzo 2006, un vino da uve Carmenère dove l’azienda sta puntando molto per gli sviluppi futuri, e il Veneto IGT Oracolo 2003 da sole uve Cabernet, che non porta assolutamente il peso del carattere dell’annata.
Restiamo in Veneto e ci spostiamo nel Montello e facciamo visita alla Loredan Gasparini . Il loro Capo di Stato, sta conquistando posti di rilievo all’interno dei tagli bordolesi italiani. In questo momento occhi puntati più sulla 2006 che sulla 2005.
Dicevamo “random” e random sia! Ecco quindi ritornare sui nostri passi e svoltare per riprendere la strada per Soave, e raggiungere la postazione dell’azienda Gini .
Presenza aziendale assicurata da uno dei titolari, Claudio Gini (foto sotto). Primi assaggio con il Soave Classico La Frosca’ 2008 ed il Soave Classico Contrada Salvarenza Vecchie Vigne 2007 in anteprima. Quest’ultimo uno tra i migliori assaggi “bianchi” del Wine Festival. Un vino che da diversi anni è un’icona della denominazione, in quanto ottenuto con uve da viti che hanno tra gli 80 ed i 100 anni. Questa caratteristica ha permesso di portare in bottiglia un vino che, nonostante le caratteristiche da annata calda come quella in questione, garantisce slancio, vivacità espressiva e grande freschezza in vista di un futuro radioso. Interessante anche il Campo alle More ed il Recioto di Soave Col Foscarin 2006.
Dal Veneto alle Marche e passiamo a salutare il mitico Mariano (foto sotto) della Umani Ronchi .
Anteprime caratterizzate dal Verdicchio dei Castelli di Jesi Plenio 2006, il Conero Riserva Cumaro 2006 special edition che compie l’anniversario della ventesima vendemmia ed il Pelago 2006. E’ curioso notare come nelle ultime annate, insieme al Restyling delle etichette, sia andato di pari passo anche un “ri-modenamento” dello stile aziendale, verso vini giocati molto più sulla freschezza del frutto e sulla piacevolezza di beva.
Saltiamo direttamente in Sicilia e ci fermiamo all’azienda Gulfi . In questo caso affronteremo un percorso sinuoso e molto interessante attraverso il binomio uva-terra e notare come, anche in Sicilia, si possono dare delle interpretazioni territoriali, soprattutto attraverso un vitigno come il Nero d’Avola in funzione del terreno di provenienza, anzichè seguire il classico “tragitto” stilistico aziendale.
A fare da “autista” in questo percorso, uno dei personaggi più preparati del mondo vinicolo: Rossano Ferrazzano (foto sotto).
Il Valcanzjria 2008 ed il Carjcanti 2007 aprono la serie per i bianchi, seguiti dal Rossjbleo 2008, il Nerojbleo 2006 ed il Nerosanlorè 2005 come rossi.
Restiamo in Sicilia e ci spostiamo sull’Etna, dove facciamo visita ai simpatici e disponibili fratelli Graci .
Due assaggi che riguardano gli interessanti Etna Rosso 2007 ed il Quota 600 2007.
Presto perchè il Check-in sta per chiudere e rischiamo di persere l’aereo per l’Alto-Adige, dove ad attenderci all’areoporto c’è Elena Walch .
“Solo” quattro assaggi e purtroppo niente Gewurztraminer Kastelaz… Percorso obbligato partendo dallo Chardonnay Cardellino 2008 ed il Beyond the Clouds 2007 per i bianchi, il Lagrein Riserva Castel Ringberg 2005 ed il Kermesse 2005 per i rossi.
Restiamo in Alto-Adige e ci spostiamo all’azienda Sölva . Interessante il Sauvignon 2008 per l’espressione fresca e fragrante, senza eccedere troppo nel varietale. Mentre la sequenza più interessante di questa cantina, riguardano i rossi. Ma di questo vi racconteremo presto…
La simpatia del suo titolare Stephan Sölva (foto sotto) è disarmante e coinvolgente…
Ritorniamo in Toscana perchè abbiamo lasciato un sacco di cose indietro. Incominciando dall’azienda Due Mani , condotta dalla cordiale e gentilissima Elena Celli (foto sotto) insieme a Luca d’Attoma.
In assaggio l’Altrovino 2007, il Due Mani 2006 ed il Syrah 2006.
Ora facciamo lavorare un po’ anche Riccardo Bertocci.
chiamato per rappresentare l’azienda ilcinese, Il Marroneto . Assaggiando nuovamente il loro Brunello 2004 e la selezione Madonna delle Grazie 2004, siamo sempre più convinti a preferire di gran lunga la versione “normale”.
Se siamo a Montalcino non possiamo non passare alla Poggio di Sotto , per assaggiare nuovamente il Rosso di Montalcino 2006 ed il Brunello di Montalcino 2004.
Poi da Biondi-Santi…
…infine da Fuligni .
Passiamo sulla costa e andiamo al Castello del Terriccio Un assaggio di Tassinaia 2006 e due annate due, di Lupicaia. un leggero apprezzamento in più per la 2005.
Passaggio a Bolgheri alla Tenuta dell’Ornellaia. Si incomincia con il Le Volte 2007, Le Serre Nuove 2007 ed un meraviglioso Ornellaia 2006.
a Bolgheri facciamo visita a Michele Satta, dove rimarchiamo l’evoluzione qualitativa continua delle annate recenti, soprattutto parlando del suo vino bianco, quel Giovin Re 2008 da uve Viognier. Sempre validi il Bolgheri rosso 2008, I Castagni 2005 ed il Cavaliere 2004.
Bene, è ora di “spararci” due bolle, visto che ci è stato impossibile avvicinare la sala degli Champagnes in mattinata, per la numerosa folla che l’aveva presa in assedio. Incominciamo dalle importazioni della Sarzi-Amadè, dove troviamo l’amico Alessandro Sarzi-Amadè (foto sotto).
Tre assaggi da Henri Goutorbe. Il Brut Tradition, lo Special Club 2002 ed il Millesimé 2001.
Si passa a Françoise Bedel e si assaggia la Cuvée Dis, Vin Secret n.m.,
l’Entre Ciel et Terre…
ed infine il maestoso Robert Winer 1996.
Altre due bolle da Deutz…
e si ritorna in Toscana, dove andiamo a trovare Silvia Baracchi (foto sotto), per “completare” il discorso bollicine con il loro Spumante metodo classico da uve Sangiovese.
Serie di rossi con i tre monovitigno della linea Smeriglio: Sangiovese, Merlot e Syrah, per concludere con l’Ardito 2006.
La nostalgia del Piemonte ci ha assaliti e quindi dirigiamo la carovana in direzione Cascina Braida.
Dove troviamo Sergio Zucca.
Degustazione delle Barbere Montebruna 2007, il Bricco dell’Uccellone 2006, il Bricco della Bigotta 2006 e l’anteprima dell’Ai Suma 2007.
Scivoliamo al tavolo dei Poderi Aldo Conterno. A tutto Barolo…
Prima di passare ad alcuni assaggi della sezione Extremis. Iniziando dal tavolo di Marisa Cuomo. A fare la guardia il marito di Marisa, Andrea Ferraioli.
Uno stupendo Fiorduva 2007 ed un brillante Furore 2008.
tappa in Veneto da Zymè. Francesco Parisi (foto sotto) a guidare la degustazione. I vini sono particolari e approfondiremo il discorso in occasione degli assaggi della Guida.
Ancora Sicilia con Benanti. Due rossi, Il Nerello Mascalese 2006 ed il Serra della Contessa 2005 …
un meraviglioso Faro 2007 di Palari …
un saluto al migliore viticoltore dell’anno per il Gambero Rosso 2010, Gianfranco Fino …
avevamo voglia finalmente di un ottimo passito, eccoci quindi alle Cantine Viola, con a capo della famiglia il vulcanico Luigi (foto sotto con il figlio) …
ed il suo Passito da uve Moscato di Saracena. Il tempo anche di registrare uno scoop dalle parole di Luigi ed aspettarci in un prossimo futuro anche l’esordio di un rosso. Stay tuned!
“Usciamo” dagli Extremis e ritorniamo in Piemonte. Salutiamo Roberto Damonte (foto sotto) dell’azienda Malvirà
Esordio a base di Arneis con il Renesio 2008, seguito dal Roero Mombeltramo 2006.
si ritorna in Langa da Eraldo Viberti (foto sotto).
Ottimi i due vini presentati. La Barbera d’Alba Vigna Clara 2006 ed il suo Barolo 2005.
“Passaggio” in quel di Serralunga presso l’azienda Ettore Germano, con il patron Sergio Germano (foto sotto).
“Hey Jeffrey, how are you?” 🙂
Un Aldo Vaira perplesso e un po’ provato per i tre giorni intensi di Merano… 😉
“Ops, ci siamo dimenticati Barbaresco oggi…” Allora rimediamo da Sottimano, con il Pajorè 2006 ed il Cottà 2006.
e con i Produttori del Barbaresco. Il Langhe Nebbiolo 2008, il Barbaresco “classico” 2005 e la Riserva Pora 2004.
Ultima tappa per quest’anno al tavolo del Podere Rocche dei Manzoni. Rodolfo Migliorini, come tanti altri produttori, si trovava già a Roma per la premiazione dei cinque grappoli. Allora ampio spazio al mitico Ziliani…
Dopo il Quatr Nas 2004, il Barolo Cappella Santo Stefano 2005 ed il Barolo Riserva Madonna Assunta 1999, l’ultimo vino a chiudere il Wine Festival deve essere per forza una bollicina. Ecco allora l’anteprima del Valentino Brut Zerò 2002…
Siamo così arrivati alla fine! Il Kurhaus si sta svuotando, si spengono le luci e un arrivederci al 2010.
“Per il momento questo è tutto. Ivano Antonini. Merano. A voi studio…”
“Mi raccomando, l’ultimo chiuda la porta”!
Merano International WineFestival&Culinaria
XVIII Edition
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