Giunto alla diciottesima edizione, l’International Wine Festival di Merano è uno degli appuntamenti enologici nazionali più importanti. Evento capace di attirare annualmente, migliaia di appassionati da tutto il mondo. Alla scoperta dei migliori vini del mondo, tra novità, annate correnti ed anteprime. Avete già avuto per l’occasione, un ricco antipasto, raccontato attraverso le cartoline e le parole del Viaggiatore Gourmet e che riguardava l’evento collaterale svolto sotto la regia di Luigi Cremona, nella Gourmet Arena in piazza delle Terme. Con queste immagini invece, vi introduciamo direttamente all’interno del Kurhaus (nella foto in alto), dove si è sviluppata la manifestazione di richiamo esclusivamente enologica.
Il nostro viaggio è iniziato obbligatoriamente, facendo visita prima di tutto ai “padroni di casa”, ovvero i produttori alto-atesini.
Iniziando dalla Cantina di Terlano. Esordio con il sempre ottimo Pinot Bianco Vorberg 2007, proseguendo con l’anteprima di un magnifico Sauvignon Quarz 2008, dove l’annata ha inciso in maniera evidente, sulla freschezza e la vivacità del frutto, mettendo a segno un vino che si stacca qualitativamente in maniera importante rispetto alla versione precedente. Si prosegue con il Terlaner Bianco Nova Domus 2007 ed il Lagrein Porphyr 2007. Quest’ultimo tra le migliori interpretazioni mai fatte da questa cantina, sul piano dello spessore e della mineralità.
Ci spostiamo ora da una delle cantine alto-atesine “emergenti”: la Baron di Pauli. Azienda capace di produrre vini tra i più caratteriali di questa regione. Vini che mescolano doti di potenza, forza ed alcol, mantenendosi però sempre sui binari dell’eleganza e conservando sempre grandi freschezze. Il tutto raccontato dalla voce di Christian Gschnell (foto).
Vini ottenuti da uve raccolte al massimo grado di maturazione, regalano sempre sensazioni intense legate al frutto, con complessità molto ricche che ritroviamo già nell’Enosi, un vino ottenuto da Riesling, Sauvignon e Pinot Bianco. Il rosso in degustazione era l’Arzio 2007, da uve merlot-cabernet e terminiamo con una vendemmia tardiva, il Gewurztraminer Exilissi 2007.
Cinque vini cinque alla Manincor. Prestigiosa azienda condotta magistralmente dal Conte Michael Graf Goëss-Enzenberg (nella foto sotto), i cui vini sono ottenuti da uve provenienti da vigneti coltivati in biodinamica. Abbiamo provato il Sauvignon 2008, abbastanza atipico per essere un prodotto alto-atesino, in quanto non colpisce per il suo impatto varietale, ma il frutto è improntato sulla maturità, sull’ampiezza e sulla grande finezza. Eleganza che troviamo anche nel Sophie 2008, ottenuto principalmente da uve chardonnay. Si prosegue con il Cassiano 2006, rosso dall’impatto “esotico”, dovuto soprattutto per la composizione dell’assemblaggio e dal Mason di Mason 2007, uno dei più importanti Pinot Nero regionali.
Visita doverosa anche alla San Michele Appiano, per scambiare due parole con il suo “promotore” Hans Terzer (foto), kellermeister aziendale e molto di più.
In assaggio il Sauvignon Sanct Valentin 2008, sempre disposto sulle caratteristiche varietali molto spiccate. Così come il Gewurztraminer Sanct Valentin 2008. Si chiude con una delle versioni più importanti mai prodotte come la 2006 del Pinot Nero Sanct Valentin.
Nel frattempo, Helmuth Köcher vigila dall’alto…
Presso il tavolo della Cantina St. Pauls, due assaggi dedicati al Gewurztraminer Passion 2008, vino non vistoso per quanto riguarda l’approccio aromatico, ma interessante sul piano della gamma molto ampia della sua complessità olfattiva. avvolgente e sottile anche lo sviluppo al palato. Profondo e ricco anche il Lagrein Passion 2006.
Momenti di ilarità al tavolo di Lageder…
Assaggio di ripasso di alcuni vini già degustati in occasione della nostra visita in cantina. Unica novità rappresentata dalla degustazione in anteprima del Cabernet Cor Römigberg 2006. Rispetto alla 2004, il corpo è decisamente più snello, ma dotato di maggiore vivacità espressiva, guadagnando anche sul piano del carattere.
Doppietta aromatica in casa Tramin. Un grande Gewurztraminer Nussbaumer 2008 ed una notevole versione 2007 della Vendemmia tardiva Terminum. Pluripremiata, anche se prossimamente, per quanto riguarda la nostra Guida dei vini on-line, vi racconteremo di una 2006 che a nostro modo di vedere, la troviamo superiore alla 2007 assaggiata a Merano.
E’ il turno ora di ascoltare le parole di Celestino Lucin (foto sotto), enologo dell’Abbazia di Novacella. Altra importante azienda alto-atesina, famosa per produrre vini che non colpiscono per il loro spessore o la loro forza, ma giocano le loro carte sulla grande finezza espressiva, mettendo in risalto sempre la mineralità e la sapidità.
Tre bianchi di grande caratura, come il Sylvaner Praepositus 2008, il Kerner Praepositus 2008 ed il Riesling Praepositus 2008. Quest’ultimo, vino dal carattere varietale atipico, in quanto ottenuto da uve raccolte a piena maturazione, dando origine a sensazioni molto floreali. Un solo rosso, con la degustazione del Pinot Nero Praepositus 2006.
“Scendiamo” in Trentino e ci spostiamo al tavolo dei fratelli Cesconi. La loro azienda ha compiuto negli ultimi anni dei notevoli passi avanti sul piano qualitativo, sia sui bianchi, ma soprattutto sui rossi e la versione del Pivier 2006, ottenuto principalmente da uve Merlot, è lì a dimostrarlo. Notevole anche l’Olivar 2007, vino bianco ottenuto da uve Pinot Bianco, Pinot Grigio e Chardonnay. Ottimo per il rapporto qualità-prezzo, il rosso Moratel 2006.
Gianluigi Chiodin dell’azienda Endrizzi, ci guida nella degustazione dei suoi due vini rossi. Il Teroldego Rotaliano Masetto 2006. Complesso, ricco e radicato in un’ottima espressione dal legame territoriale ed il Masetto Nero 2006, da sempre uno dei migliori vini rossi regionali. Ottima la versione presentata perchè molto elegante e di grande freschezza.
Passaggio d’obbligo a salutare il Marchese Anselmo Guerrieri Gonzaga (foto sotto) della Tenuta San Leonardo.
Assaggio in anteprima del Terre di San Leonardo, prima di passare al Villa Gresti 2005 ed allo splendido San Leonardo nella monumentale espressione 2004.
Ci spostiamo in Friuli per discutere sulle ultime annate con Roberto Scubla (foto sotto) dell’omonima azienda.
Un bianco ed un rosso. Il COF Bianco Pomédes 2007, da uve Pinot Bianco, Friulano e Riesling ed il notevole COF Rosso Scuro 2006 da uve Merlot e Refosco dal peduncolo rosso.
Al tavolo di Livio Felluga, abbiamo fatto un ripasso del COF Friulano 2008, del COF Illivio 2007 e del Refosco dal Peduncolo Rosso 2006.
Gloria Ceresa, instancabile P.R. a presidiare il tavolo di Conte D’Attimis-Maniago e dove abbiamo assaggiato in anteprima il COF Bianco Ronco Broilo 2005, da uve Chardonnay e Pinot Bianco ed il COF Schiopettino 2006.
Assaggio in anteprima anche al tavolo di Volpe Pasini. Riguarda il Pinot Grigio Ipso 2007, unico Pinot Grigio di scuola friulana a compiere fermentazione ed affinamento in barriques nuove. Da considerare ancora la fase di affinamento, nella valutazione di questo vino, in quanto il legno, anche se ben bilanciato con il frutto, impone comunque il suo valore. Annata con maggiore spessore e concentrazione, rispetto alla 2006, ma con una buona dote di freschezza. Chiusura con il Merlot Focus 2006.
A condurre la degustazione, il Dott. Emilio Rotolo.
Passiamo al tavolo de Le Vigne di Zamò. Assaggio rinnovato per il Zamò bianco 2008, la COF Malvasia 2008, il Ronco delle Acacie 2006.
Al tavolo, il titolare Silvano, insieme alla moglie Brigitte.
E’ ora di fare una pausa pranzo. E’ talmente forte il richiamo del Risotto dei fratelli Costardi, che dobbiamo raggiungere anche noi la Gourmet Arena…
e scambiare due chiacchere con Luigi Cremona…
E’ ora di tornare al “lavoro”…
Iniziamo dalla Toscana dove andiamo a trovare l’amico Francesco Guazzugli (foto sotto), simpatico giramondo a promuovere i vini della Tenuta Sette Ponti della provincia di Arezzo.
Gli assaggi hanno riguardato il Crognolo 2007, in prevalenza Sangiovese e l’Oreno 2006, da uve Merlot, Cabernet Sauvignon e Sangiovese.
Riscontriamo una diminuzione delle presenze, se paragonato alla giornata di sabato dello scorso anno.
Assaggio nuovamente dei vini dell’azienda Lisini, già recensiti sulla nostra Guida. San Biagio 2007, Rosso di Montalcino 2007 e Brunello di Montalcino 2004.
Assaggi in sequenza, senza anticiparvi niente, in quanto si tratta di aziende che ci hanno già inviato i loro campioni e vi racconteremo nelle prossime recensioni della nostra Guida.
Poliziano. Vino Nobile di Montepulciano 2006, Le Stanze del Poliziano 2007 ed il Mandrone di Lohsa 2007, prodotto invece in Maremma.
Tenuta Vecchie Terre di Montefili. Il Chianti Classico 2006, una New-entry che riguarda il Chianti Classico Riserva 2006, l’Anfiteatro 2005 ed il Bruno di Rocca 2006, da uve Cabernet Sauvignon e Sangiovese.
La simpatica Alessandra Cecchetti, illustra i suoi vini dell’azienda Icario. Degustiamo un bianco particolare perchè ottenuto da uve Pinot Grigio e Gewurztraminer, il Nysa 2008 in anteprima. Per i rossi, il Rosso Icario da uve Sangiovese, Teroldego e Merlot, il Vino Nobile di Montepulciano 2006 ed il Vino Nobile di Montepulciano Vitaroccia 2006.
Il tempo di scambiare due parole con un grande appassionato di vini come Massimo Viglietti del Ristorante Palma di Alassio.
A colloquio Martino Manetti ( a sinistra) dell’azienda Montevertine e Giovanni Manetti di Fontodi.
Un sorriso per i lettori di Altissimo Ceto…
Un Pian del Ciampolo nella versione 2007 ed il Montevertine e Le Pergole Torte, entrambe nelle versioni 2006.
Per Fontodi, il Chianti Classico 2007, il Chianti Classico Vigna del Sorbo 2007, il Flaccianello 2006 ed il Syrah 2007.
Il Giorgio Primo della Fattoria La Massa di proprietà di Giampaolo Motta (sullo sfondo), nelle versioni 2007 e 2006.
Una Caterina Mazzocolin in splendida forma, a rappresentare in maniera egregia la prestigiosa Fattoria di Fèlsina.
Ci ha servito il Chianti Classico Berardenga 2007, Il Chianti Classico Riserva Rancia 2006, il Fontalloro 2006 ed il Vin Santo 2001.
Anche l’azienda Capannelle con il Chianti Classico 2007 ed il Solare 2005.
Sempre simpatico e disponibile Manuele Verdelli.
Ultima tappa pomeridiana al Wine Festival da Lungarotti in Umbria. Assaggio del Toralco 2008, il Montefalco Sagrantino 2006 ed il Rubesco Riserva Vigna Monticchio 2005.
Come ogni sabato del Wine Festival che si rispetti e usuale la tappa dai mitici Josef e Marianne Reiterer dell’azienda Arunda-Vivaldi, la cantina metodo classico più alta d’Europa.
Partenza consueta con il pulmann dal Kurhaus alle 18.30 tassative, per raggiungere il paese di Meltina, sede dell’azienda.
La cantina “minuscola” è un vero e proprio Maison de Garage…
Aperitivo…
In sequenza:
Arunda Cuvée Marianne Mise en Cave 2003…
Arunda Brut Rosé Excellor…
ed il Perlein 2002. Spumante ottenuto da uve Pinot Bianco, coltivate in regime biodinamico.
I coniugi Reiterer…
ed il figlio Michael…
Tavole ricche e conviviali con menu a tutto territorio in Malga a 1.200 mt.
Vini sponsored by Wolfgang Tratter della Cantina St Pauls.
Un tre litri di Blauburgunder Passion…
ed un cinque litri di Lagrein Passion, serviti dalla gentilissima Margareth…
Altro “sponsor” della serata, i vini della prestigiosa azienda del Palatinato, Bassermann-Jordan. Presentati dal loro enologo.
La serata è finita, non ci resta che rientrare in albergo perchè ci aspettano ancora due giorni di lungo lavoro!
Inevitabile la classica ed immancabile chiusura sotto la neve…
Merano International WineFestival&Culinaria
XVIII Edition
-Evento promosso dalla:
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