Azienda visitata il 25 settembre 2007.
Assistere ad una vendemmia è sempre un’esperienza unica, anche per chi come me vive il vino come un rapporto quasi fraterno.
E per la prima volta ho coinvolto anche il Viaggiatore Gourmet in questa esperienza.
Durante questo periodo, ogni singolo giorno, per circa due mesi, migliaia di produttori, viticultori, contadini, si svegliano al mattino presto, prima ancora del cantare del gallo e aprendo le finestre, guardano verso il cielo nella speranza di una bella giornata e con le dita incrociate aspettano che qualcuno da lassù vigili e che non ti faccia “buttar” via un anno di duro lavoro.
Siamo ospiti della Tenuta Rocca a Monforte d’Alba, anche noi arriviamo al mattino presto, ci facciamo accompagnare nei vigneti per vederci protagonisti e renderci spettatori di un’annata, come la 2007, le cui previsioni dicono sia da ritenersi grande.
In attesa che il futuro ci dica se questo sarà vero, ci aggiungiamo al gruppo dei vendemmiatori, ma subito ci facciamo riconoscere per via della nostra tenuta “cittadina” e le nostre attrezzature atipiche, in quanto giriamo per le strade con al seguito il nostro taccuino, il palmare, l’MP3 e la macchina fotografica! Ma tutto questo per portare nelle vostre case la stessa esperienza ed emozione vissuta da noi sul campo.
Emozione in quanto il periodo vendemmiale, se quel “qualcuno” lassù è stato clemente, è per tutti un momento di grande festa. Per le vie di ciascun paese si vede un girovagare di contadini, chi con i trattori, chi con le carriole, chi con le ceste, chi con le uve bianche e chi con le uve rosse. Non importa se poi il vino prodotto sarà poi quello messo in damigiana, quello consumato in casa, quello in mescita nelle osterie del paese tra una partita a carte e l’altra, oppure quello che raggiungerà le cantine dei migliori ristoranti del Mondo, la parola d’ordine è per la stessa per tutti: divertirsi!
Famigliari, amici, amici degli amici, parenti vicini e lontani, vengono tutti arruolati. Come i soldati sono armati di forbici, ceste, cassette e ognuno ha con se la propria razione K, con panino al salame e fiaschetto al seguito.
Tutto è pronto, si depongono le cassette tra i filari…
…”l’arbitro” dà il fischio d’inizio e si parte! Come notiamo, girando tra le vigne, le mani di molti contadini sono marcate dal tempo, su di esse si vedono le rughe, segnali di numerose vendemmie alle spalle, alcune sono state segnate dal vento, altre invece dal sole, alcune segnate dal freddo, altre dal caldo torrido, ma tutte pronte a raccogliere solo i grappoli a perfetta maturazione, pulirli dagli acini inopportuni e…
…deporli con cura nella cassetta, facendo attenzione che il peso di quelle sopra, non schiacci quelle sottostanti per non rilasciare quel succo che farebbe partire delle fermentazioni indesiderate, prima del previsto…
…Le cassette piene vengono poi raccolte, in questo caso, sul camion pronto per portarle in cantina. Arrivati in Azienda si scarica e notiamo come la voglia di assaggiare gli acini sia sempre tanta e irrinunciabile…
…il contenuto di ogni cassetta viene svuotato nella pigia-diraspatrice, sotto l’occhio attento del produttore per evitare che ci finiscano anche le uve imperfette…
…il “verme” della pigia-diraspatrice continua a girare per schiacciare gli acini e liberali…
…dai graspi, che contengono elementi come olio e tannini astringenti, considerati sgradevoli al gusto di un vino…
…mentre gli elementi “nobili” come il succo, le bucce ed i vinaccioli raggiungono le vasche di acciaio inox a temperature controllate. Nel caso della Tenuta Rocca, al mosto vengono aggiunti i lieviti selezionati da ceppi indigeni, questi ultimi servono per “aiutare” gli zuccheri a trasformarsi in alcol e anidride carbonica. Questo periodo è chiamato prima fermentazione e dura circa 15 giorni. Dopo questo lasso di tempo il mosto può essere chiamato vino e dalle vasche viene quindi “svinato”, ovvero si separa, mediante le presse, la parte liquida da quella solida che in gergo è chiamata vinaccia. Quest’ultima percorrerà la via della distilleria, mentre il vino verrà rimesso nelle vasche di acciaio per svolgere la sua seconda fermentazione, detta anche malo-lattica, dove avviene la trasformazione dell’acido malico considerato duro e pungente, che viene rimpiazzato dall’acido lattico considerato più morbido al gusto…
…l’ultima trasformazione avviene nel periodo di affinamento nelle botti, che può variare a seconda del disciplinare di produzione e a seconda della tipologia dl vino prodotto tra i 12 e i 36 mesi, dove il legno gioca un ruolo fondamentale cedendo sostanze aromatiche e tannini dolci rendendo più morbido il vino, prima dell’imbottigliamento. Una volta in bottiglia il vino riposa ancora diversi mesi in canti per compiere l’affinamento in vetro finale.
Ma che cos’è e dove si trova la Tenuta Rocca?
La si raggiunge percorrendo l’Autostrada Torino-Piacenza, prendete l’uscita Asti Est, percorrete la nuova autostrada che vi porta fino al cuore del Barolo, proseguite poi per il centro di Monforte d’Alba. Una volta arrivati nella piazza centrale, girate in Via Vallada, dopo il ristorante Il Grappolo d’Oro e seguite le indicazioni per la Cantina.
Il ripasso “guidaiolo” che riguarda le Edizioni 2008. 🙄
A.I.S.: Non segnalata.
Espresso: 4 bottiglie (16,5/20) al Barolo San Pietro 2003, altri tre vini con tre bottiglie.
Gambero Rosso: Non segnalata.
Da segnalare anche che il Barolo San Pietro 2003 ha avuto i 92/100 da Wine Spectator.
La Tenuta Rocca è un’azienda agricola dalla storia recente. Acquistata dai fratelli Bruno e Gianni Ciravegna nel 1986, si trova nella bellissima località Ornati.
I vigneti già esistenti allora contavano solo 10 ettari di vigna coltivati a Chardonnay, Barbera, Dolcetto, Cabernet Sauvignon e Nebbiolo. Dicevamo storia recente, ma la produzione di Barolo è ancor più contemporanea in quanto i vigneti di un ettaro e mezzo coltivato a Nebbiolo da Barolo sono stati acquistati ed incorporati sempre nel 1986. La produzione annuale oggi raggiunge le 80.000 bottiglie circa.
La scheda della cantina di oggi non seguirà lo schema classico, mancando la parte centrale relativa all'”intervista con il produttore” in quanto, quel giorno, non è stata possibile realizzarla, non volendo sottrarre Bruno e Gianni dal loro lavoro.
Ci siamo fatti comunque raccontare la loro filosofia qualitativa che cercano di raggiungere partendo dal vigneto, dove le concimazioni dei filari avviene solo con materia organica, i trattamenti chimici in vigna si limitano al rame e allo zolfo, a queste si uniscono le basse rese per ettaro e un’attenzione maniacale alla raccolta delle uve con caratteristiche di maturazione perfetta. I proprietari sono “aiutati” in vigna dall’agronomo Gian Piero Romana, mentre in cantina vigila la consulenza di Piero Ballario che con i suoi consigli hanno portato dei risultati, qualitativamente parlando, nei vini.
Ma nella scheda non poteva mancare la parte “degustazione vini” anche perchè, con tutto questo girare nei vigneti a fotografare e scrivere, ci è venuta pure sete!
Per questo ci affidiamo alla responsabile commerciale della Tenuta Rocca, la brava, simpatica e competente Elena Ercole, con alle spalle un’importante esperienza lavorativa maturata alla corte dei Marchesi di Gresy, che ha potuto professionalmente trasferire nella conduzione di questa nuova realtà del Barolo.
Siamo nelle sue mani e non ci resta quindi verificare gli sviluppi qualitativi con la prova del bicchiere.
Si parte!
Langhe Chardonnay 2006
-Tipologia vino: Bianco DOC.
-Vitigno utilizzato: 100% Chardonnay.
-Provenienza uve: vigneti circostanti la cantina.
-Gradazione alcolica: 13%.
-Vinificazione: acciaio a temperature controllate.
-Affinamento: acciaio.
-contenuto in solfiti: 13 mg/lt di libera e 66 mg/lt di totale.
-prezzo in enoteca: 7 Euro.
Giudizio EC 13,5/20.
Prodotto in 2400 bottiglie. Un vino che gioca tutte le sue carte sulla vivacità del colore, sull’integrità del frutto e sulla freschezza gustativa. Non cercate grasso e lunghezza, ma bensì spensieratezza e piacevolezza.
Dolcetto d’Alba Vigna Sorì Rocca 2006
-Tipologia vino: Rosso DOC.
-Vitigno utilizzato: 100% Dolcetto.
-Provenienza uve: vigna Sorì Rocca.
-Gradazione alcolica: 14%.
-Vinificazione: acciaio a temperature controllate.
-Affinamento: acciaio.
-contenuto in solfiti: 19 mg/lt di libera e 61 mg/lt di totale.
-prezzo in enoteca: 8 Euro.
Giudizio EC 14/20.
Prodotto in 6000 bottiglie. Un dolcetto dai toni porpora vivaci e di media tonalità. Il naso si esprime con un frutto fragrante e molto marcato in primo piano. I toni ammandorlati sono tenui senza “cadere” però nell’amarognolo, il gusto è rivitalizzato da una grande freschezza. Ci piacciono questi dolcetti così fragranti ma nel Sorì Rocca ci vorremmo trovare maggiore sostanza e dei tannini più minuti.
Abbinamento.
Pescatrice arrotolata con porro, profumo di agrumi, burro di nocciola e sale Maldon, calamaro ripieno di verdure e gamberi.
Ristorante Il Cascinale Nuovo-Isola d’Asti (AT)
Un piatto che ha per sua natura la presenza di ingredienti così ricci e saporiti, vivacizzati da una piacevole tendenza dolce e da una bellissima succulenza che incomincia già dal suo apprezzamento alla vista, non potrebbe che trovare l’abbinamento tra i più piacevoli con un Dolcetto d’Alba con una fragranza di frutto e una freschezza acida in rilievo. Se poi il Dolcetto in questione ha nel suo bagaglio una piacevole morbidezza e una discreta complessità aromatica, per bilanciare i toni saporiti della composizione, allora l’abbinamento risulta ancor più riuscito.
Barbera d’Alba Tenuta Rocca 2006
-Tipologia vino: Rosso DOC.
-Vitigno utilizzato: 100% Barbera.
-Provenienza uve: vigneti circostanti la cantina.
-Gradazione alcolica: 13,5%.
-Vinificazione: acciaio a temperature controllate.
-Affinamento: acciaio.
-contenuto in solfiti: 7 mg/lt di libera e 58 mg/lt di totale.
-prezzo in enoteca: 10 Euro.
Giudizio EC 14(-)/20
Prodotto in 5400 bottiglie. Stesso discorso del dolcetto.Piacevolissimo al naso con una nota di fragola matura molto dolce, mentre in bocca troverete un vino ancora alla ricerca del suo equilibrio gustativo.
Barbera d’Alba Roca Neira 2004
-Tipologia vino: Rosso DOC.
-Vitigno utilizzato: 100% Barbera.
-Provenienza uve: vigna Roca Neira.
-Gradazione alcolica: 14,5%.
-Vinificazione: acciaio a temperature controllate.
-Affinamento: 12 mesi in barriques.
-contenuto in solfiti: 10 mg/lt di libera e 51 mg/lt di totale.
-prezzo in enoteca: 17 Euro.
Giudizio EC 14,5/20
Prodotto in 11.000 bottiglie. Con l’entrata in gioco del Roca Neira, incominciamo a crescere di spessore. Alla vista si presenta con un rosso rubino dalle tonalità vivaci. Il naso ha nel suo DNA un frutto proveniente da una materia prima molto buona, anche in bocca ha spessore e lunghezza, peccato che l’uso del rovere sia stato eccessivo e che lo faccia stonare per quanto riguarda l’eleganza. Speriamo che questa bella donna cambi il suo vestito in futuro!
Nebbiolo d’Alba Sorì Ornati 2005
-Tipologia vino: Rosso DOC.
-Vitigno utilizzato: 100% Nebbiolo.
-Provenienza uve: vigna Ornati.
-Gradazione alcolica: 14%.
-Vinificazione: acciaio a temperature controllate.
-Affinamento: botti grandi di rovere di Slavonia.
-contenuto in solfiti: 12 mg/lt di libera e 63 mg/lt di totale.
-prezzo in enoteca: 13 Euro.
Giudizio EC 14/20.
Prodotto in 3.500 bottiglie. I nebbioli di questa annata assaggiati fino ad ora, a mio giudizio, sono caratterizzati da spessori più alleggeriti rispetto al 2004, al naso sono molto floreali ed eleganti e piacevoli fin d’ora se confrontati rispetto all’annata precedente. E’ il caso anche di questo Sorì Ornati con quel frutto in rilievo tipico dei Monforte d’Alba’s Nebbiolos e con un tannino più minuto e più sottile ma un po’ asciutto, che ne frena la piacevolezza gustativa.
Langhe Rosso Ornati 2004
-Tipologia vino: Rosso DOC.
-Vitigno utilizzato: 50% Cabernet Sauvignon, 25% Barbera, 25% Nebbiolo.
-Provenienza uve: Barbera della vigna Roca Neira, Nebbiolo e Cabernet Sauvignon dalla Vigna Ornati.
-Gradazione alcolica: 14%.
-Vinificazione: acciaio a temperature controllate.
-Affinamento: separato per vitigno per 18 mesi in barriques.
-contenuto in solfiti: 13 mg/lt di libera e 74 mg/lt di totale.
-prezzo in enoteca: 16 Euro.
Giudizio EC 17/20.
Prodotto in 12.000 bottiglie. Lo dico subito! L’Ornati è il miglior vino aziendale. E io che invece mi aspettavo i Barolo…
Il colore è di un rosso rubino di grande tonalità, ma abbastanza cupo. Al naso è partito in sordina. Come Raikonnen quest’anno ha aspettato metaforicamente indietro nel suo bicchiere, ha lasciato che noi prima provassimo e degustassimo i Barolo aziendali, li ha lasciati giocare convinto anche dalle sue potenzialità targate annata 2004 rispetto ai 2003 e al 2002 come avversari e poi in dirittura d’arrivo, dopo adeguata ossigenazione, ha messo fuori la freccia aggiudicandosi il palmares del miglior vino prodotto fin qui dalla Tenuta Rocca.
Questo Ornati è veramente gradevole di buona persistenza con un frutto il cui equilibrio con il legno sia dato dalla sua alta percentuale di Cabernet e la sua nota predisposizione per quanto riguarda l’affinamento nei legni piccoli. In bocca è piacevole fin d’ora ma capace di evoluzione e lascia ben sperare anche nel progresso futuro.
Abbinamento.
Rognone alla coque , vellutata di senape , aglio in camicia , carciofi e tartufo nero.
Ristorante Guido per Eataly-Casa Vicina-Torino (TO).
Il Rognone è un ingrediente molto difficile da lavorare con l’abbinamento cibo-vino. Difficile ma molto affascinante se ben trattato come nel caso di questa ricetta, impreziosito per quanto riguarda il profilo aromatico da ingredienti come la senape e il tartufo nero che regalano sensazioni gusto-olfattive molto intense. La parola d’ordine per un vino è freschezza, date dal nebbiolo e la barbera, morbidezza data dalla partecipazione del cabernet sauvignon e a tutto questo ci aggiungiamo il valore qualitativo dato dai suoi connotati di complessità, avvolgenza ed eleganza di questo Ornati 2004.
Barolo 2002
-Tipologia vino: Rosso DOCG.
-Vitigno utilizzato: 100% Nebbiolo.
-Provenienza uve: vigne Bussia e San Pietro.
-Gradazione alcolica: 14%.
-Vinificazione: acciaio a temperature controllate.
-Affinamento: in parte in barriques ed in parte in botti grandi.
-contenuto in solfiti: 5 mg/lt di libera e 77 mg/lt di totale.
-prezzo in enoteca: 25 Euro.
Giudizio 15/20.
Prodotto in 4.200 bottiglie. Come molti produttori è stato preferito di fare, in questa annata, un Barolo aziendale al posto dei cru.
Il mio giudizio potrebbe far pensare ad una stroncatura, invece il prodotto è valido, se vogliamo anche con una maggiore grinta rispetto ai 2003, lo portate anche a casa ad un buon rapporto qualità/prezzo, ma la mia domanda è: Non era meglio fare un invecchiamento meno prolungato per preservare maggiore integrità di frutto e quindi fare un “grande” Nebbiolo d’Alba, piuttosto di aspettare ed imbottigliarlo come Barolo?
Barolo Tenuta Rocca 2003
-Tipologia vino: Rosso DOCG.
-Vitigno utilizzato: 100% Nebbiolo.
-Provenienza uve: vigne Bussia e San Pietro.
-Gradazione alcolica: 14%.
-Vinificazione: acciaio a temperature controllate.
-Affinamento: in botti grandi di rovere di Slavonia.
-contenuto in solfiti: 3 mg/lt di libera e 64 mg/lt di totale.
-prezzo in enoteca: 31 Euro.
Giudizio EC 15,5.
Prodotto in 2.500 bottiglie. Un Barolo classico di quest’annata con toni fruttati più evoluti, sensazione pseudo-calorica in evidenza, acidità frenata. Comunque lo spessore c’è, il tannino è lì a dare maggiore incisività nella beva, la materia prima pure. Quindi in attesa di assaggiare (e conservare!) i 2004, godiamoci questo 2003 per i prossimi due/tre anni.
Barolo Vigna San Pietro 2003
-Tipologia vino: Rosso DOCG.
-Vitigno utilizzato: 100% Nebbiolo.
-Provenienza uve: vigne Bussia e San Pietro.
-Gradazione alcolica: 14%.
-Vinificazione: acciaio a temperature controllate.
-Affinamento: 24 mesi in barriques.
-contenuto in solfiti: 7 mg/lt di libera e 67 mg/lt di totale.
-prezzo in enoteca: 36 Euro.
Giudizio EC 16/20.
Prodotto in 5.000 bottiglie. Valutando i giudizi fatti non vorrei che mi giudicaste per uno che ama unicamente i Barolo affinati in barriques. In questo caso il giudizio è dato, non solo da uno spessore maggiore, ma anche da una maggiore eleganza, da un tannino meno asciutto, da una lunghezza maggiore e da un maggior carattere (anche se, come già detto, il 2002 nel suo piccolo, aveva più grinta). Il giudizio poteva aspirare a ben altro voto se non fosse quella nota accentuata di tostato all’approccio olfattivo.
Abbinamento
Maialino si fa in tre per te.Coscia cotta a bassa temperatura su purea di cavolfiore , filetto melanzane e pomodoro, costine.
Ristorante Conti Roero-Monticello d’Alba (CN)
Un Barolo di annata calda ma dai toni morbidi, di buona freschezza in equilibrio con la tendenza dolce dell’ingrediente di base e con questo tannino particolarmente fine che aiuta a smorzare la sensazione data dalla succulenza di questo piatto. Il top dell’abbinamento lo raggiungiamo con la “dolcezza” che ha in chiusura questo Barolo che gioca sul contrasto senza prevalere sulla delicatezza della preparazione.
Note positive.
-La prima nota positiva riguarda sicuramente la buona materia prima che hanno questi prodotti alla base.
-Le bottiglie utilizzate sono unicamente quelle di tipo bordolese. Le etichette sono belle, di design gradevole, lavorate ma non sono stucchevoli alla vista.
-C’è una volontà di base dei produttori di lavorare migliorando di annata in annata e le uve targate 2007 erano lì a dimostrarcelo.
Note negative.
-Con questo mi collego alla nota sopra è cioè che i vini hanno una buona materia prima ma che richiederebbero un uso più cosciente dei legni. Ma crediamo che il bravo Ballario potrà dare anche questo aspetto migliorativo nel prossimo futuro.
Conclusioni.
Un’azienda sicuramente in crescita che terremo sotto la nostra lente d’ingrandimento per una acquisizione de l’Altissimo Ceto in futuro. Tra poco torneremo per valutare al “microscopio” i Barolo 2004 e poi vi racconteremo. Stay Tuned! 😉
(Cheeese) 😀
In foto il gruppo di lavoro al termine delle fatiche!
Cin! Cin!
Ivano Antonini alias EnoCentrico
ivano.antonini@altissimoceto.it
Tenuta Rocca
Località Ornati, 19
12065 Monforte d’Alba (Cuneo)
Tel: 0173 78412
Fax: 0173 789742
sito: www.tenutarocca.com
e-mail: tenutarocca@tenutarocca.com