Arturo Bocchini, ferreo capo della polizia di stato in periodo fascista, ebbe i suoi natali proprio a San Giorgio del Sannio, all’epoca ancora San Giorgio la Montagna. Fu proprio da questa sua origine che nacque il soprannome “montanaro” che lo infastidì a tal punto da fargli impiegare tutta la sua influenza per cambiare il nome del suo comune di nascita in quello attuale. Fa un po’ specie, quindi, sentire la storia dello chef Daniele Luongo, sannita doc, che “montanaro” ci è voluto diventare partendo alla volta di Trento appena in età da lavoro. La passione per la cucina è di famiglia, visti i legami con la famiglia Fischetti dell’Oasis Sapori Antichi di Vallesaccarda, e al suo ritorno al paese Daniele ha voluto proprio avviare un’attività familiare, volendo al suo fianco la moglie Teresa Nardone, e dedicando al concetto di famiglia anche il nome del locale: la luna a cui ci si riferisce, infatti, è una crasi dei due cognomi dei proprietari, Lu(ongo)-Na(rdone).
Contributo VG-TV: intervista video allo chef Daniele Luongo
Le guide cartacee
Michelin non presente
Espresso non presente
Gambero Rosso non presente
Touring Club non presente
Veronelli assegna il trifoglio, che indica il ristorante entrato per la prima volta in guida
La vista
La terrazza
La sala
Mise en place
Leggermente pesante con questo tovagliato e con la partenza a due forchette, certo con servizio a ranghi ridotti, si fa di necessità, virtù.
Sottofondo musicale
Jazz e swing. Abbiamo riconosciuto Mario Biondi e John Legend.
Menù
Come di consueto vi riportiamo i menù degustazione e il menù alla carta.
La Degustazione 35,00! *
– L’antipasto
– la zuppa di stagione
– il primo piatto
– il secondo
– il dolce
– il caffè
*(escluso bevande)
La Degustazione di Baccalà 30,00! *
*(escluso bevande)
La Colazione di lavoro 20,00! * (solo a pranzo e nei giorni feriali)
– Il primo piatto
– il secondo
– il dolce
– il caffè
*(escluso bevande)
IL MENÙ ALLA CARTA
Antipasti
La selezione di salumi del Sannio: culatello, pancetta, sopressata e salsiccia dolce 10,00 €
L’uovo agli asparagi con scaglie di tartufo nero 9,00 €
L’insalata calda di lattuga, mozzarella di bufala, filetti di mandorle e intingolo di pomodoro verde 8,00 €
Le verdure di campo mantecate con patate in veli di guanciale 7,00 €
Primi
Il risotto zafferano agli asparagi mantecato al canestrato dei greci (min. 2 persone) 9,00 €
Il raviolo al ripieno di ricotta e provola affumicata con radicchio all’aglianico 9,00 €
Il fusillo avellinese alla carbonara e tartufo nero 8,00 €
Lo scialatiello di borragine al ragù di agnello e menta 8,00 €
Secondi
Il filetto di manzo alla griglia con patata soffice al sedano e tartufo 18,00 €
Lo scaloppato di manzo al timo con funghi cardoncelle 17,00 €
Il filetto di maialino nero casertano alle erbe aromatiche con tortino di finocchi al gratin 16,00 €
Le millefoglie di polenta, costolette di agnello e cardilli di campo 13,00 €
Formaggi
Il caciocavallo di Castelfranco in Miscano con composta di frutta mista 6,00 €
Il canestrato di Greci al miele 6,00 €
Il pecorino di Laticauda con composta di arance 6,00 €
Il misto di formaggi 8,00 €
Dolci
La zuppetta di fragole con crema pasticcera, panna e pan di spagna allo Strega 6,00 €
I babà mignon con semifreddo alla nocciola e salsa fondente 6,00 €
La bavarese al caffè e liquirizia 6,00 €
Il sorbetto al limone 5,00 €
Il sorbetto agli agrumi 5,00 €
Il gelato al cioccolato e castagne 5,00 €
Il gelato al Fiordilatte con kiwi dei Marzani 5,00 €
Carta dei vini [14,5/20]
I vini del territorio la fanno giustamente da padrone con i grandi nomi, ma anche con i piccoli produttori che puntano su piccole e ricercate produzioni. La carta vini è in continua evoluzione: non sono presenti molte etichette e vari millesimi, ma sono aperti da appena due anni. Avranno tutto il tempo.
Abbinamento Vini
Come sempre optiamo per l’abbinamento al calice.
Pane [+++++]
Pane bianco e pane aromatizzato alla cipolla bianca. Grissini ai semi di papavero e al sesamo e curry.
Aperitivo
Falanghina Vino spumante Extra dry – Torre dei chiusi
Piattooo!
Baccalà in umido con crema di borlotti aromatizzata al timo [+++++]
Rustico nelle texture, chiarissimo al palato. Efficace e gradevolissimo l’intervento del timo limonato fresco a dare una ripulita.
Ecco Teresa, solare ed appassionata quanto il marito.
Falamghina del Sannio Doc 2007 – Santiquaranta
L’uovo agli asparagi con scaglie di tartufo nero nel cestino di pasta sfoglia e semi di papavero [14/20]
Ruffianissimo e gustosissimo.
Le verdure di campo mantecate con patate in veli di guanciale [14/20]
Broccoli, cicoria, peperone e patata… la cara padellata di verdure ripassate in padella col guanciale. Meno male che c’è ancora chi la fa.
L’insalata calda di lattuga, mozzarella di bufala e intingolo di pomodoro verde [13,5/20]
La materia prima è ottima, verdure soprattutto, ma questo assemblaggio fa ammosciare il fritto a contatto col pomodoro.
L’Illunis è prodotto esclusivamente con uve Aglianico, secondo un sistema di vinificazione molto antico e tradizionale, usato già nel 1700 specialmente nella valle Vitulanese. Questo processo prende il nome di ‘Acenata così chiamato nel gergo dialettale e consiste nell’infornare le uve a grappoli interi in tegami di terracotta e poi messe a fermentare in tini di castagno. Il vino ottenuto andrà in affinamento in barriques di castagno. Il tipo di vinificazione appena descritto ci consente di ritrovare sapori ormai quasi del tutto perduti.
Illunis Aglianico 2004 – Caputalbus
Lo scialatiello di borragine al ragù di agnello e menta [14,5/20]
Ehggià, Daniele è proprio ‘nu bello guaglione. Brava Teresa! 😉
Il raviolo al ripieno di ricotta e provola affumicata con radicchio all’aglianico [13,5/20]
Il fusillo avellinese alla carbonara e tartufo nero [14/20]
Le millefoglie di polenta, costolette di agnello al miele di castagno e cicoria [14,5/20]
Lo scaloppato di manzo al timo con funghi cardoncelle [14/20]
Il filetto di maialino nero casertano alle erbe aromatiche con tortino di finocchi al gratin [13,5/20]
Formaggi: pecorino di Laticauda semi stagionato con marmellata di Falanghina, canestrato di Greci con una marmellata di arance amare, caciocavallo di Castelfranco in Miscano con marmellata di mele cotogne.
Eleusi di Roccamonfina Igt 2005 – Falanghina 100 % (biotipo Falerna) – Villa Matilde
La zuppetta di fragole con crema pasticcera, panna e pan di spagna allo Strega [14/20]
I babà mignon con semifreddo alla nocciola e salsa fondente [13,5/20]
La bavarese al caffè e liquirizia [14/20]
Caffè [+++++]
Il regno dello Chef
Note Positive
Degustazioni a 30 e 35 €: rapporto qualità/prezzo al top per una cucina che ha la personalità della terra che rappresenta.
Note Negative
Niente da segnalare.
Dettagli
Assente il piattino del pane.
Conclusioni
Siamo contenti di avere aggiunto un altro locale low-cost all’interno della nostra guida. Gli ingredienti si pescano nei dintorni (e non è solo un modo di dire, vedi le ricche erbette con cui l’abbinamento è sempre azzeccato e goloso), solo carni locali preparate in quasi assenza di grassi; per il pesce c’è il baccalà, visto che siamo comunque all’interno; le erbe aromatiche sono fresche e profumatissime. Per il resto tempo al tempo: le basi sono solide, esperienza ed affinamenti tecnici arriveranno.
Video backstage
Viaggiatore Gourmet
Locanda della Luna
82018 San Giorgio del Sannio (BN)
Piazza Ciriaco Bocchini, Traversa delle Oche
Tel. 0824.40157
Mobile 320.0478609
Aperto la sera, a pranzo su prenotazione. Chiuso il martedì
locandadellaluna@alice.it