NB Attenzione, il ristorante Italia ha chiuso, questa recensione pertanto, ha il semplice valore di memoria STORICA.
Li abbiamo conosciuti alla XXXIX edizione dei nostri Forum Meeting in quel di Cuneo: Andrea e Giorgio Cavagnero, ristoratori giovani ma di tradizione, erano venuti a conoscere la cucina del nostro “Amico Gourmet” Luigi Taglienti, promessa della più avanzata avanguardia culinaria. Ammirati dalla loro curiosità e allettati dal racconto delle loro specialità, ci avventuriamo nel centro storico di Cavallermaggiore per farci raccontare le storie del Piemonte che fu attraverso un ampio percorso tra cavalli di battaglia illustri e suggestioni contadine più ricercate.
Contributo VG-TV: Video Intervista allo Chef/Patron Andrea Cavagnero
Contributo VG-TV: Video Intervista al Patron Giorgio Cavagnero
Le guide cartacee
Michelin assegna due forchette e coltello, inoltre il simbolo del Bib Gourmand (esercizio che offre una cucina di qualità, spesso regionale, a meno di 30 €)
Espresso non presente
Gambero Rosso non presente
Touring Club non presente
Veronelli assegna 79 punti
Guida Critica Golosa Massobrio non presente
La sala
Mise en place
Menù
Antipasti
Julienne di carciofi, Grana Padano e noci € 7
Carne cruda con Grana Padano € 8
Bugia con finocchi, speck e fonduta delle Langhe € 7
Lingua di vitello con peperoni arrostiti in “bagnet verd” € 8
Primi
Tajarin al ragù di cinghiale € 8
Risotto con carciofi e salsa di noci della casa € 9
Agnolotti al sugo d’arrosto € 8
Lasagnette gratinate di patate con toma di Langa € 8
Secondi
Merluzzo mantecato con patate € 12
Tagliata di vitello con verdure alla griglia € 14
Gremolade di trippa grigia con porri e ceci € 12
Coniglio di cascina con olive taggiasche e pinoli € 12
Degustazione di formaggi Dop e locali e 8
Dolci
Nostro gelato alla crema € 5
Strudel di mele renette € 5
Semifreddo al torrone “Sebaste” con cioccolata € 5
Bonet al cioccolato € 5
Coperto: tovagliato, pane e servizio € 3
La pasta fresca è di nostra produzione.
Tutti i dolci sono fatti in casa.
Carta dei vini [13/20]
Abbinamento Vini
Come di consueto andiamo al calice.
La palla a Giorgio abile padrone di casa e competente nel buono e bello.
Pane [+++++]
Pane al malto tostato e pane bianco prodotti con lievito madre. Durante la lievitazione del pane “scuro” viene aggiunto del malto tostato, che dà quel colore, ma la farina utilizzata è quella bianca. Il pane è acquistato da due panetterie di Cavallermaggiore: Il fornaio di Gotta Stefano e ‘L Panaté d’ San Michele di Mulassano Giuseppe e figli: due grandi prodotti.
Aperitivo
Brut Rosé da uve Nebbiolo – Luca Abrate
Piattooo!
Involtino di melanzana e mozzarella vaccina su una vellutata di pomodoro [+++++]
Roero Arneis Camestrì – Azienda agricola Porello
“Anciue fricassà” [14/20]
Acciughe e julienne di zucchine fritte.
Bugia salata con finocchi, fonduta di toma di Langa e speck [13/20]
Barbera d’Alba – Azienda agricola Abbona Anna Maria
Caponet con zabaione al Barbera [14+/20]
Barbera vivace del Monferrato Il morinaccio – Cascina Garitina
Siamo arrivati al grande momento, quello del fritto piemontese. Avrete notato che non è in carta, in quanto disponibile solo su prenotazione: il “Piccolo fritto misto” consta di 12 pezzi ed è proposto a 18 euro (sabato e domenica esclusi). Al “Gran fritto misto” vengono dedicate serate apposite, si va dai 18 ai 22 pezzi, proposti a 27/33 euro, divisi in tre servizi per permettere la frittura espressa. Andrea si diverte a giocare con le panature, usando l’ottimo pane dei fornai locali, di cui vi abbiamo parlato prima, e farine diverse. L’unico strappo all’ortodossia è riservato alla salsiccia di Bra, non spadellata come da tradizione, ma fritta anche lei.
Fritto misto alla piemontese personalizzato (parte 1): carciofo, batsuà (o batsoà) di maiale, costoletta d’agnello, amaretto di Mombaruzzo profumato al Rum, mela doppia, salsiccia di Bra [15/20]
Per la salsiccia la pastella viene preparata con la farina di fumetto. Per la costoletta d’agnello e il carciofo si usa la farina di sesamo. Per la mela doppia si usano mele renette ed è cotognata al centro. Il batsuà, tradotto dal francese al dialetto piemontese “calzino di seta”, non è altro che il piedino di maiale. Viene fatto bollire per diverse ore in acqua, aceto e spezie, poi viene fatto raffreddare nel suo brodo. Infine viene impanato nella farina di sesamo e fritto.
Intermezzo: brodo di galletto al marsala [+++++]
Una volta veniva servito caldo, loro ci hanno servito una rivisitazione frozen.
Fritto misto alla piemontese personalizzato (parte 2): asparago bianco, semolino con l’uvetta, la griva, cervella, filone e animella di vitello [15/20]
La griva è un insaccato preparato con il fegato, il cuore e la polpa di maiale. Viene speziato, avvolto nella retina e infarinato con la farina di castagne. La cervella, il filone e l’animella sono impanati con il pane al malto tostato. Gli asparagi sono impanati con la farina di sesamo.
21 settembre 2006 Roero Arneis – Luca Abrate
Tajarin ai 24 tuorli con la quaglia… e il suo uovo! [14/20]
Davvero un’ottima esecuzione! Tagliolini consistenti, uovo morbido e una quaglia bella croccante. Difficilmente si trova così anche in locali molto più ambiziosi…
Ravioli burro e salvia [14/20]
Risotto ai ribes mantecato agli scampi [13/20]
Roero Torretta – Azienda agricola Porello
Agnolotti nel fondo bruno [14/20]
Tutti gli agnolotti preparati in casa nel periodo “freddo” hanno un ripieno per 2/3 di arrosto di maiale e arrosto di vitello e per 1/3 di verza.
Agnolotti affogati [14/20]
Gli agnolotti sono affogati nella Barbera d’Alba di Anna Maria Abbona.
Barolo 2001 Vigna Enrico VI – Cordero di Montezemolo
Hamburger di palamite siciliane [13,5/20]
Sbirciatina… 😉
Finanziera [13,5/20]
Piatto tipico piemontese nato per riutilizzare le frattaglie dei galletti (creste, bargigli, “ovetti”, duroni, fegatini) e le frattaglie bovine come le animelle e la cervella. Quasi al termine della cottura vengono aggiunte le verdure, l’aceto balsamico e il marsala. Lo strano nome della preparazione vede due scuole di pensiero a confronto: una più classica secondo cui deriverebbe da una salsa e guarizione francesi le quali, vista la presenza di abbondante tartufo, potevano essere appetibili giusto da chi operava nell’ambiente finanziario, così come racconterebbe la versione più piemontese della storia che vuole questo piatto come un antesignano del brunch, un piatto unico leggero per gli operatori di borsa. L’altra ipotesi ci è stata raccontata proprio da Giorgio Cavagnero: un ristorante davanti alla caserma della Guardia di Finanza di Torino si era inventato la “roba bianca”, un piatto di recupero a basso costo dedicato appunto alle vicine forze dell’ordine. Enciclopedie o no, a me piace di più quest’ultima!
Coniglio di cascina con olive taggiasche e pinoli [13,5/20]
Sorbetto all’ananas [+++++]
Brachetto d’Acqui Niades – Cascina Garitina
Soufflé al croccante di nocciole con zabaione [14/20]
Aureum 2007 Moscato d’Asti – Cantine Boroli
Strudel di mele renette [13,5/20]
Semifreddo al torrone “Sebaste” con cioccolata [14+/20]
Lo storico torrone di Grinzane Cavour.
Caffè [+++++]
Fatto con la napoletana!
Coccole finali [+++++]
Meringhe al cocco e biscotti ovis mollis semplici, allo zenzero, alle mandorle e ai pinoli.
E per concludere…
–Note Positive
Il territorio piemontese proposto con qualità e tecnica, tutto supportato da un’appassionata ricerca. Un locale dal rapporto qualità/prezzo decisamente conveniente.
Note Negative
Nulla da segnalare in coerenza a tono e target del locale.
Dettagli
Le proposte “fuori terroir” non sono proprio all’altezza del resto.
Le molteplici iniziative del Ristorante Italia! Sono decisamente attrezzati, come potete vedere… 😉
Conclusioni
Un approdo sicuro per chi vuole farsi una cultura sulla tradizione piemontese, un ristorante con un progetto portato avanti con convinzione da un team familiare affiatato.
Viaggiatore Gourmet
Ristorante Italia
12030 Cavallermaggiore (CN)
Piazza Statuto, 87
Tel. 0172.381296
Cel. di Giorgio Cavagnero 328.8620380
Chiuso martedì sera e mercoledì
E-mail: ristoranteitalia@libero.it
Sito internet: www.italiaristorante.it (in costruzione)
NB Attenzione, il ristorante Italia ha chiuso, questa recensione pertanto, ha il semplice valore di memoria STORICA