(SPAZIO PER VALUTAZIONE AZIENDALE)
Anno di Fondazione: 1958
Proprietà: Cooperativa (Presidente Giuseppe Rosselli)
Enologo: Gianni Testa
Agronomo: Gianni Testa
Addetto al ricevimento: Luca Cravanzola
Ettari di proprietà e/o affitto: 110 ha
Produzione annuale in bottiglie: 450.000
Vendita diretta in Cantina: SI
Vendita dei vini On-line: NO
Visite in cantina: SI. Su Appuntamento.
Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: Coltura dei vigneti tradizionale. Solo uva nebbiolo da Barbaresco.
Utilizzo di lieviti selezionati: SI
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2011/2012:
94/100 – Barbaresco Ris. Asili 2007 (Cat. E)
Altissimo Ceto
Il compito di posizionare e valutare, cinque dei nove cru aziendali in un millesimo come questo, è arduo e faticoso. Così come può apparire ingrato mettere “solo” 94 ad uno se all’altro abbiamo dato 95. Infatti, l’esempio più rappresentativo lo troviamo nell’Asili che si differenzia dal Rabajà per un carattere meno rigoroso, ma più docile e mansueto. Oseremmo quasi pronunciare la parola “femminile” per sintetizzare quanto capace di esprimere il frutto. Ti accoglie e ti avvolge nel suo abbraccio, con modi garbati e gradevoli. Nel giro di pochi secondi sei in grado di dargli pure del “tu” per quanto risulti così facile ad entrare in confidenza con lui. Cesellato e ricamato pure nella trama tannica ed in perfetta coesione con il resto della trama. Lungo. Persistente. Dinamico. Unico.
90/100 – Barbaresco Ris. Ovello 2007 (Cat. E)
L’Ovello chiude la volata dei cru dei “Produttori”, ma la soglia della super-eccellenza è ampiamente guadagnata e mette l’ennesimo sigillo ad una proposta enologica qualitativa che ha ben pochi eguali in Langa ed in Italia. E se poi dovessimo fare un rapporto qualità-piacere calcolato sul prezzo di vendita di questi vini, ecco che la soglia sarebbe irraggiungibile da chiunque al Mondo. Questo per anticipare una descrizione dell’Ovello che si mostra come quella che vira più sull’evoluzione se paragonata alle altre. Lineare e scorrevole al palato, si pone come quello da sacrificare, semmai vi dovesse prendere il “raptus” della stappatura precoce nei prossimi anni.
94/100 – Barbaresco Ris. Pajé 2007 (Cat. E)
Il Pajé è quello dotato di un carattere più sbarazzino, se paragonati a quelli descritti sopra, ma ugualmente sontuoso. Eclettico nel proporsi a livello olfattivo, se fosse un genere musicale sarebbe uno stile country. Appuntito ed affusolato nelle note minerali, troviamo poi tabacco dolce e spezie a dare maggiore articolazione. Ordinato, pulito, militaresco nel proporsi al palato, i tannini sembrano essere disposti con ordine come piccoli soldatini. La qualità sul finale è pienamente in linea con il resto del gruppo.
92/100 – Barbaresco Ris. Pora 2007 (Cat. E)
Il Pora si è posto nei nostri confronti, dall’alto di quel suo carattere interno grande nell’indole, ma corrucciato, capriccioso ed un po’ scorbutico al primo approccio. Occorre più tempo di quanto abbiamo invece concesso agli altri, prima di entrare in sintonia con lui. Tonalità più calde e più speziate nello sviluppo al palato, abbiamo riscontrato una trama tannica decisa, fissa e risoluta che richiederà tempo, molto tempo…, per trovare maggiore fusione con il resto della massa.
95/100 – Barbaresco Ris. Rabajà 2007 (Cat. E)
Altissimo Ceto
Il nostro personale palmares tra le Riserve targate 2007, che ci sono state inviate dalla Cantina Produttori del Barbaresco, va al Rabajà. Un vino che emerge per la sua struttura ed il suo temperamento. A livello aromatico abbiamo la complessità del grande vino, caratterizzata dall’inclinazione austera di questo cru. Lo si nota nel frutto caldo, severo, rigido nella definizione, ma ammaliante e suadente al tempo stesso. Note di rosa macerata in alcol, rinfrescata da effluvi balsamici e mentolati. La bocca è imperiosa, resa subito vivace dalle sfumature saline e di pietra focaia che accompagnano il tannino morigerato lungo tutto il percorso. Caloroso e generoso nella sostanza, mentre l’uscita è da standing ovation.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2010/2011:
87/100 – Barbaresco 2007 (Cat. C)
Buona la prova del Barbaresco “classico” dei Produttori. Le tonalità calde dell’annata tendono a dare un approccio più avvolgente e più sfumato al frutto, La gustativa si incanala sui consueti binari, dando ritmi e cadenze date dalle durezze, con quel pizzico di profondità in più e che può essere anche facilmente apprezzato anche da chi, normalmente, non è un suo particolare fan. E con il prezzo super vantaggioso di sempre.
92/100 – Barbaresco Riserva Ovello 2005 (Cat. E)
Altissimo Ceto
Quando un’azienda come quella dei Produttori del Barbaresco, riesce a “sfondare” attraverso le sue riserve, in maniera egregia e con la signorilità e l’esperienza che la contraddistingue, il risultato è sotto gli occhi (ed il naso) di tutti ed è sempre un bel bere. Peccato poter includere solo l’Ovello in questa sessione, ma il campione è un vero capolavoro. Stilistico e caratteriale. Quattordicimila bottiglie che vengono subito volatilizzate, appena varcano la soglia della loro cantina al momento della loro commercializzazione, poiché gli aficionados del genere sono parecchi. Anzi molti di più, e pertanto sono sempre numerosi quelli che rimangono a bocca asciutta. In tutti i sensi. Mostra un profilo olfattivo classico ed integralista, con l’ossigenazione che è d’obbligo prima di poterne godere. Ricco e un po’ sfumato, ma di grande fascino. Un fascino come un grande film in bianco e nero, ma ravvivato dal calore e dalla magica interpretazione degli attori protagonisti. Il frutto per prima e poi quel lato un po’ crudo e un po’ severo delle durezze, dove tannini e acidità rispondono presente, ma che dicono che “l’è propri quest, el so bel“.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2009/2010:
88/100 – Barbaresco 2005 (Cat. C)
Un solo Barbaresco presentato dai Produttori. Il “classico“, mentre ci dicono dall’azienda, che le riserve 2004 non potranno essere sottoposte in degustazione, in quanto già terminate. Ci “accontentiamo” e registriamo una prova, tutto sommato, egregia. Resta sui binari del classico Barbaresco tradizionale, con il plus di sfoggiare maggiore incisività e un frutto più polposo che in passato.
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
Recapiti:
Produttori del Barbaresco S.A.C.
Via Torino, 54
12050 Barbaresco (CN)
Tel: +39 0173 635139
Fax: +39 0173 635130
Skype: –
Sito Web: www.produttoridelbarbaresco.com
Indirizzo posta elettronica: produttori@produttoridelbarbaresco.com
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