Da Oggi Venerdì 5 (giornata riservata operatori) fino a Lunedì 8 per il pubblico, cantina sempre aperta all’antico Borgo dei Cavalli di Cavallirio (NO) Tel. 0163.80115
E-mail: info@vinibarbaglia.it , per la presentazione prima edizione del Metodo Classico Rosè…
Ho avuto la fortuna di apprezzare il Metodo Classico di questa cantina grazie al bravo e attento Gianluca Zanetta dell’ Agriturismo la Capuccina di Cureggio (NO) sempre impegnato a valorizzare le perle del suo territorio. E così dopo uno scetticismo iniziale quando me lo propose (oggi sembra che l’unica alternativa allo Champagne in Italia sia la Franciacorta) , mi sono dovuto ricredere alla grande, apprezzando davvero un grande prodotto per uno straordinario rapporto qualità/prezzo che di questi tempi non guasta affatto, se consideriamo che si trovano dei Franciacorta che costano più degli Champagne…
Quindi da parte mia oggi grande curiosità per la sua versione Rosè !
Viene infatti presentato il primo Spumante Rosè della cantina, ottenuto dalla vinificazione in rosato dell’ “Uva Rara” Novarese e rifermentato in bottiglia secondo la complessa ed affascinante lavorazione artigianale del Metodo Classico!
Ne risulta un vino elegante, dalla piacevolissima freschezza, orgoglioso di racchiudere i sentori del suo territorio che ho avuto modo di apprezzare in anteprima la scorsa settimana!
Qualche nota per i “neofiti” un ripasso per tutti non fa mai male… 😉
Gli spumanti vengono infatti prodotti con due diversi metodi: quello classico (fino a poco tempo fa chiamato anche in Italia Champenois) che prevede una rifermentazione in ogni singola bottiglia e quello Charmat o Martinotti, dove la rifermentazione avviene in autoclave.
Per quanto riguarda il Metodo Classico (lavorazione simile allo Champagne) la prima fase è quella di ottenere un vino base seguendo le tradizionali procedure della vinificazione in bianco.
Le uve tipiche delle Colline Novaresi utilizzate per la produzione di vini spumanti sono sia a bacca bianca (Erbaluce Greco Novarese), sia a bacca nera (Uva Rara).
Le uve destinate alla spumantizzazione vengono solitamente vendemmiate con un leggero anticipo sulla completa maturazione, per avere la massima fragranza degli aromi e una buona acidità che conferirà freschezza e una garanzia di perdurare nel tempo al vino.
Il vino base viene poi posto in bottiglia, ove verrà avviata la rifermentazione, aggiungendo al vino base il “liqueur de tirage”, ossia uno sciroppo a base di lieviti selezionati, zucchero e sali minerali.
Una volta riempite, le bottiglie vengono chiuse con un tappo speciale, un cilindro disposto con l’apertura in basso verso il vino, chiamato “bidule”, sopra il quale si applica il più noto tappo a corona. Le bottiglie vengono poi disposte in posizione orizzontale in cataste per la cosiddetta “presa di spuma” conseguente la rifermentazione che avviene in bottiglia.
Qui sotto al “lavoro” una vera donna del vino, Silvia Barbaglia , giovanissima ma appassionata quanto determinata a produrre un vino di assoluta qualità.
Dopo circa 40-60 giorni questa fase viene completata e quindi raggiunta la pressione voluta, pari normalmente a 5 – 6 atmosfere: lo spumante sarà nuovamente secco e avrà una maggior gradazione alcolica. Al termine di questo periodo le bottiglie vengono spostate su degli appositi cavalletti in legno, fatti a forma di A maiuscola, con dei buchi per contenerle, dove rimarrano per circa 20-22 mesi. Queste strutture si chiamano “pupitres” e hanno la funzione di sostenere le bottiglie da una posizione inizialmente orizzontale a una posizione verticale. Con l’operazione chiamata “remuage”, che viene eseguita manualmente, si portano i lieviti concentratisi sul fondo gradualmente verso la bidule; tutto questo processo avviene lentamente e per un paio di mesi.
Subentra poi la fase del “degorgement” (sboccatura) : il collo della bottiglia viene immerso in un liquido portato a -25°C. In poco tempo la parte immersa si congela e si forma un cilindro di ghiaccio contenente tutto il deposito formatosi nel tempo di maturazione sui lieviti. Si procede quindi meccanicamente alla stappatura con conseguente espulsione del cilindretto.
La bottiglia viene rabboccata utilizzando la coddetta “liqueur d’expédition”, cioè uno sciroppo zuccherino la cui composizione esatta è formula segreta del produttore, si definirà “extra-brut” o “brut” a seconda della quantità di zucchero presente nel rabboccamento.
Ora si può applicare il tappo definitivo di sughero, subito coperto dalla gabbietta di metallo (habillage).
E adesso… dopo qualche mese di riposo in bottiglia, siete pronti per l’assaggio??!!
Silvia Barbaglia e la sua splendida famiglia vi aspettano !
Da oggi fino a Lunedì 8 Dicembre!
Scarica e stampa da –> QUI <– l’invito.
Location Evento ;
Azienda Vinicola
Sergio Barbaglia
Via Dante, 54 28010 Cavallirio (NO)
tel. e fax.: 0163 80115
Sito Web : www.vinibarbaglia.it – e-mail: info@vinibarbaglia.it
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