VIDEO VG-TV.
Intervista a Giorgio Lavagna-Prima Parte from EnoCentrico on Vimeo.
Intervista effettuata il 22 Aprile 2008.
Volete sapere tutto, ma proprio tutto sul “nuovo” enologo di Casa Giacosa? Bene, allora seguiteci in questa video-intervista, dove il nostro Giorgio Lavagna ci racconterà ogni segreto della sua professione e di come è arrivato al ponte di comando di vasche, tini e botti di una delle più prestigiose, ambite e rispettate cantine di Langa ed affiancare così il grande “Maestro” Bruno Giacosa.
Tutto ebbe inizio nei primi giorni di marzo. La prestigiosa casa di Neive, con un annuncio choc che ha scosso gli appassionati del vino, annunciava che la “relazione” con l’enologo di allora Dante Scaglione, dopo un periodo di convivenza durato ben sedici anni, era arrivata al termine. Il mondo langarolo (e non solo…) era in subbuglio. Tutti si chiesero chi poteva raccogliere l’eredità di Dante? Chi poteva essere in grado di entrare ex novo e governare la cantina in un momento così difficile per via delle condizioni di salute del Maestro? Ecco quindi che, con il medesimo stupore, si apprende che il nome della persona chiamata a raccogliere l’incarico veniva affidato ad un enologo in forza ad una cantina di La Morra, ovvero la Batasiolo.
C’è voluto infatti poco affinché il nome di Giorgio Lavagna balzò presto agli onori della cronaca. Annuncio che ebbe come strascico non pochi interrogativi che, legittimamente, si ponevano gli addetti ai lavori e gli aficionados dei vini di questa cantina. Chi è Giorgio Lavagna? Da dove viene? Perchè lui e non un altro? Sarà in grado di convivere a fianco del Maestro? Avrà la forza e lo spirito di sostenere questo difficile compito? Apporterà delle modifiche ai vini di questa casa? Oppure i vini saranno quelli di sempre?
Dicevo di interrogativi legittimi perchè Giorgio, ha il difficile compito di dimostrare tutto il suo valore, di conservare il piglio che ha dimostrato nelle risposte alla nostra intervista e di accompagnare il “Maestro” in questo complicato momento, oltre ovviamente a quello di ammaestrare i vini in cantina allo scopo di mantenerli su quegli standard di livelli altissimi che tutti noi siamo abituati.
Se Giorgio sarà in grado di farlo questo sarà solo il tempo a dirlo, noi possiamo soltanto fargli i nostri migliori auspici e portarvi la nostra piccola testimonianza, attraverso questa video-intervista in esclusiva raccolta “a caldo”, visto che era passato solo un mese dal suo insediamento, e che solo ora, chiedendo umilmente scusa all’interessato e ai nostri lettori, riusciamo rendervene atto.
Giorgio Lavagna è nato il 15 Giugno 1962 ed a soli 21 anni si è diplomato come tecnico agrariopresso l’Istituto Superiore di Stato Umberto I di Alba. L’interesse per il mondo del vino non poteva che essere ereditaria, visto che già da piccolo, tutti gli anni, veniva reclutato dai nonni nelle operazioni vendemmiali. Felicemente si sottoponeva anche in fase di vinificazione di quella parte di uva che non veniva venduta e che serviva per la piccola produzione familiare. Ci confida infine che la passione e l’interesse per il vino di prestigio è arrivata invece dal padre, una persona amante di ottimi vini.
In questa prima parte con parole concise ma molto chiare, ci ha parlato anche della sua filosofia che si può facilmente tradurre nel motto “fare tutto per non cambiare niente!”, e quindi perfettamente in linea con lo stile aziendale della Casa Vinicola Giacosa. Il suo compito allora sarà quello di continuare a lavorare per ottenere dei vini che siano lavorati il meno possibile e che continuino nel tempo, come tradizione, ad esprimere il territorio di origine delle uve.
La sua prima vendemmia ufficiale è datata 1985. Quali studi ha fatto oltre a quelli di Alba?E quali altre esperienze ha acquisito oltre al lungo periodo di militanza presso la Batasiolo?Giorgio, come sentirete dire nel prossimo video, non ha paura di reputarsi quasi un autodidatta. I soli insegnamenti professionali sono arrivati attraverso la frequentazione con Giorgio Grai. Le sue maggiori soddisfazioni a livello lavorativo non si traducono in stelle, bicchieri, grappoli e centesimi ma da quelle emozioni che possono regalare i vini figli delle migliori annate e che hanno visto il culmine per esempio con la 1996 e la 2001 e che sono conservate nel cuore di Giorgio come un timbro indelebile.
Nella seconda parte vedrete Giorgio aprirsi sentimentalmente (sempre in senso professionale) e spendere parole di elogio, rendendo onore, oltre a Giorgio Grai, anche per l’attuale direttore di Fontanafredda, Danilo Drocco. Ha il tempo per confidarci il suo punto di vista sull’enologia moderna, dirci qual’è il suo vitigno preferito e che il suo sogno nel cassetto, sarà quello di poter realizzare un giorno un grande vino bianco a base…
Intervista a Giorgio Lavagna-Seconda parte. from EnoCentrico on Vimeo.
Se non riuscite a visualizzare il filmato, cliccate qui.
Nella terza ed ultima parte impariamo a conoscere i suoi gusti e le sue preferenze in materia vinicola, com’è il suo rapporto con le Guide del settore, di internet e ci offre, nel consueto spot pubblicitario finale, una simpatica visione di se’…
Intervista a Giorgio Lavagna-Terza parte. from EnoCentrico on Vimeo.
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In chiusura di recensione abbiamo pensato di farci inviare da Giorgio, una sua relazione sulla sua prima annata di casa Giacosa. Esporre, in anteprima, cosa ci dobbiamo aspettare dai vini Giacosa targati 2008 e quali sono le aspettative future. Eccolo:
“L’annata 2008 è stata caratterizzata da un inverno rigido con abbondanti precipitazioni anche nevose che si sono protratte fino a primavera inoltrata.
Le piogge primaverili, accompagnate da basse temperature in corrispondenza con la fioritura, hanno avuto l’effetto di un diradamento naturale ed i grappoli arrivati all’allegagione hanno avuto, per quasi tutte le varietà, la caratteristica di essere più o meno spargoli.
A causa di un’estate con temperature non particolarmente elevate e periodiche piogge, tutte le varietà di uva sono arrivate a maturazione nei periodi tradizionali senza particolari anticipi o ritardi: seconda metà di Settembre Arneis e Dolcetto, ottobre per Nebbiolo e Barbera.
La qualità ottenuta è stata buona per le varietà precoci ed ottima per le varietà a maturazione tardiva.
Questo è stato dovuto ad un clima di fine estate particolarmente favorevole, con temperature medio alte durante il giorno fresche o addirittura fredde durante la notte e l’assenza di precipitazioni piovose di particolare intensità, del quale hanno goduto pienamente il Nebbiolo e la Barbera e in modo minore Arneis e Dolcetto.
Raramente, per quanto riguarda il Nebbiolo, si è visto un’uniformità di maturazione dell’uva come nel caso della vendemmia 2008.
La quantità di uva, in generale, è stato di circa 10-15% in meno paragonata alla media delle annate passate.
Per quanto riguarda di uva le malattie si sono verificate delle infezioni di peronospora e oidio verso metà -fine primavera che hanno avuto pesanti conseguenze sia a livello qualitativo che quantitativo per chi non ha prestato la dovuta attenzione.
Due violente grandinate, la prima a fine maggio, la seconda a luglio, hanno colpito particolarmente parte dei comuni di La Morra e Manforte, per quanto riguarda la zona del Barolo e parte della zona del Roero.
La vendemmia appena trascorsa ci ha regalato dei vini a base nebbiolo di qualità eccelse con ottimi colori, ottime complessità aromatica, grande struttura e buona freschezza e in particolare il Barolo Le Rocche del Falletto e il Barbaresco Asili hanno le potenzialità per darci tra qualche anno delle memorabili etichette rosse.”
Bene, non ci resta che rinnovare i nostri migliori auguri di buon lavoro e attenderci comunque qualche novità. Ci ha detto che il suo vino di riferimento è il Moscato Rosa di Giorgio Grai. Chissà…magari, in futuro, assisteremo ad un esordio in casa Giacosa di un vino dolce…
In foto da sinistra, il nostro MdM, l’enologo Giorgio Lavagna, l’EnoCentrico e VG.
In bocca al lupo Giorgio e Buon Lavoro!
Ivano Antonini alias EnoCentrico