VIDEO VG-TV.
Intervista ad Angelo Rocca-Prima Parte from EnoCentrico on Vimeo.
Azienda visitata il 19 Agosto 2008.
Bentornati sulle pagine di quella che è stata per noi la Cantina dell’Anno 2007 e dove vi abbiamo promesso che saremmo tornati a far visita presso questo gioiellino di Langa, condotta con grande maestrìa dal simpaticissimo Angelo Rocca e la sua gentilissima compagna, ovvero la germanica Barbara Engist. Oggi in questa Cantina si respira aria di “nuovo che avanza” con il settore giovanile composto dalle figlie con, in primis, Paola e dal genero di Angelo, Carlo Castellengo, marito di Paola. Quale migliore occasione di raccogliere nella video-intervista di oggi, una sorta di intervista doppia per evidenziare le differenti idee, i diversi punti di vista oppure portarvi a conoscenza su quali punti invece hanno punti in comune. Non che Angelo sia pronto a lasciare tini e botti per mettersi in pantofole e dare completo spazio ai Rocca’s Juniors. Tutt’altro! Ma abbiamo notato una profonda attitudine caratteriale da parte di Angelo a tendere le orecchie per captare ogni idea, volontà e speranza da parte dei suoi ragazzi ma sempre con la priorità di dire l’ultima parola e fare intendere che, stringi stringi, alla fine del discorso, il Capo è sempre lui!
Togliamo dal cellophane le nostre nuove edizioni delle guide che “sanno ancora di nuovo” e le apriamo per la prima volta per dare a fondo al ripasso guidaiolo targato 2009:
Duemilavini: La guida dei Ricci’s Boys assegna i 5 grappoli al Barbaresco Loreto 2005. Per il resto bisogna attendere la presentazione della guida, il prossimo 13 Novembre.
Espresso: La guida di Rizzari-Gentili assegna le 4 bottiglie al Barbaresco Loreto 2005 assegnando 17/20 e la Barbera d’Alba Gepin 2006 con 16,5/20.
Gambero Rosso-Slow Food: assegna il loro più prestigioso riconoscimento, ovvero i tre bicchieri al Barbaresco Brich Ronchi 2005. Seguono con due bicchieri rossi il Barbaresco Loreto 2005 e la Barbera d’Alba Gepin 2006.
Lasciamo per un momento la nostra intervista per dedicarci alla visita partendo dai vigneti. Vigneti che abbiamo tralasciato la scorsa volta, e dove documentiamo (come nella recensione di Voerzio), la delicata operazione dei diradamenti, fatta anche qui con grande severità e pronti a sacrificare buona parte della produzione, in favore di una sempre maggiore ricerca qualitativa dei vini.
Partiamo dal vigneto Ronchi, sito in prossimità dell’azienda…
Ecco Carlo Castellengo, marito di Paola, all’opera…
Ovviamente sotto la supervisione del Boss Angelo Rocca, che vigila sempre attentamente affinché ogni operazione sia svolta con cura e precisione nel dettaglio.
E’ arrivato il momento di sentire dalle parole dello stesso Angelo, caratteristiche e segreti di questo cru.
Le Vigne di Angelo Rocca-Brich Ronchi.
Se non riuscite a visualizzare il filmato, cliccate qui.
Con la macchina ci spostiamo in una delle più prestigiose zone del comune di Barbaresco ovvero Ovello e più precisamente siamo nell’altro cru aziendale di Angelo, il Loreto. Anche quì lasciamo che sia lo stesso Angelo a parlarcene…
Le Vigne di Angelo Rocca-Loreto.
Se non riuscite a visualizzare il filmato, cliccate qui.
Torniamo in Cantina e vi risparmiano la sezione riguardante storia, vinificazione ed affinamento in quanto la potete trovare sulle pagine della nostra prima recensione.
Avevamo lasciato in sospeso l’intervista. Nel prossimo video Angelo Rocca e sua figlia Paola ci parleranno del loro enologo consulente Beppe Caviola, di stili aziendali, di pregi e difetti, della Langa in generale, di passato e presente e di biodinamica…
Intervista ad Angelo Rocca-Seconda Parte.
Se non riuscite a visualizzare il filmato, cliccate qui.
Nella terza ed ultima parte Angelo e Paola ci parlano delle loro idee ed i loro pensieri, di guide, di Internet, di enologia moderna e di consigli per gli acquisti.
Intervista ad Angelo Rocca-Terza Parte.
Se non riuscite a visualizzare il filmato, cliccate qui.
In anteprima vi proponiamo la nuova etichetta del Barbaresco Brich Ronchi Riserva 2004 che vedrà la luce a partire da febbraio del prossimo anno…
Ehi! Non l’abbiamo bevute tutte noi… 😉
Bicchiereeee!!!!
Barbera d’Alba Gepin 2006
-Tipologia vino: Rosso D.O.C.
-Vitigni utilizzati: 100% Barbera.
-Provenienza uve: da diversi vigneti siti nel comune di Barbaresco.
-Gradazione alcolica: 14%.
-Vinificazione: in vasche di acciaio inox con macerazione di 4-5 giorni.
-Affinamento: 14 mesi in barriques (di cui 30% nuove)
-Contenuto solfiti: 64 mg/lt di totale.
-Prezzo in enoteca: 19 Euro.
Giudizio EC: 17+/20.
Un vino che ha conosciuto una costante qualitativa “in progress”. Con il passare delle vendemmie si è reso sempre più importante. L’anno scorso abbiamo assaggiato la buona versione targata 2004, questa ottima 2006 però passa sopra di una spanna abbondante. Frutto dolce, succoso e polposo già da subito, legno ben equilibrato, sfoggia un’eleganza mai avuta prima (e gli aficionados di questo vitigno ed in particolare di questo vino, sanno cosa vuol dire…) e si candida di diritto alla più grande Gepin mai prodotta da Angelo Rocca. vero che l’annata ha aiutato, ma credo che la maestrìa di vinificazione di Angelo si veda tutta in questa Barbera, dove, al palato, troviamo una trama tannica che sembra lavorata all’uncinetto, da quanto è cesellata e precisa. Di buona struttura pur senza rivelarsi un “vinone” è sostenuta da una bella acidità vibrante. Di grande finezza la chiusura olfattiva.
Barbaresco 2005
-Tipologia vino: Rosso D.O.C.G.
-Vitigni utilizzati: 100% Nebbiolo.
-Provenienza uve: Vigneto Montersino, sito nella frazione San Rocco Seno d’Elvio del comune di Alba.
-Gradazione alcolica: 14%.
-Vinificazione: in vasche di acciaio inox a temperature controllate con macerazioni di 4-5 giorni.
-Affinamento: 18 mesi in botti di rovere da 20 hl.
-Contenuto solfiti: 88 mg/lt di totale.
-Prezzo in enoteca: 25 Euro.
Giudizio EC: 16,5+/20.
Buona anche la prova del Barbaresco “normale” di casa Rocca, che tanto normale non è, visto che il Nebbiolo proviene dal vigneto Montersino. In etichetta non riporta l’indicazione del vigneto, solo per una scelta aziendale, in quanto le vigne sono considerate ancora troppo giovani e quindi, qualitativamente, non ancora in grado di presentarsi a pari del Brich Ronchi e del Loreto. Da registrare come una buona prova, in un’annata non facile, Angelo ha proposto un Barbaresco che per certi versi, lo colloco superiore al 2004. Non avrà lo spessore e la stoffa di quest’ultimo, ma da parte sua è molto più fine ed elegante, mostra un frutto fresco e croccante, con un legno che al primo impatto può sembrare invadente, ma dopo una boccata di ossigeno nel vostro bicchiere, sembra trasformato. Stesso discorso al palato, meno “ciccia” ma con un tannino più sottile rispetto alla 2004. Infine, buona la chiusura.
Barbaresco Brich Ronchi 2005
-Tipologia vino: Rosso D.O.C.G.
-Vitigni utilizzati: 100% Nebbiolo.
-Provenienza uve: dal vigneto omonimo sito nel comune di Barbaresco.
-Gradazione alcolica: 14%.
-Vinificazione: in vasche di acciaio inox con macerazioni di 4-5 giorni.
-Affinamento: 18 mesi di affinamento. 50% in botti da 20 hl e 50% in barriques.
-Contenuto solfiti: 89 mg/lt di totale.
-Prezzo in enoteca: 35 Euro.
Giudizio EC: 18/20.
Dicevamo dell’annata 2005. Per me, interlocutoria e di difficile valutazione in questo momento, dove mostro gli stessi dubbi che avevo quando si era presentata l’annata 1998 al grande pubblico. Il Brich Ronchi è lì a testimoniarlo, bellissimo vino che però si colloca dietro alla bella versione 2004. Se nel Barbaresco 2005 abbiamo riscontrato un passo avanti rispetto al passato, non si può affermarlo per questo cru. Attenzione, con questo non voglio dire che è un passo indietro, ma è sicuramente un’altro vino, che presenta caratteristiche totalmente e fortunatamente diverse. Totalmente perchè il Brich Ronchi è nel complesso un bel esempio, ben vinificato e mi piace giudicarlo con il termine “buono” nella sua semplicità, ma risulta meno incisivo di altre annate, una nota vanigliata contenuta ma più presente di altre volte, una trama tannica meno fitta pur mantenendo la sua eleganza. Fortunatamente perchè il bello di questi vini è proprio questo, non si può sempre chiedere al produttore che l’annata presentata sia migliore di quella precedente, primo perchè in ogni annata si riazzera il contachilometri (frase rubata al buon Roberto Voerzio…) e poi perchè, sai che noia se tutti i vini fossero uguali!
In questa occasione non ci è stato possibile assaggiare il Loreto, ma lo abbiamo fatto in un’altra occasione. Il risultato? Conferma il mio feeling verso questo cru, che anche quest’anno ha mostrato di collocarsi un gradino sopra al Brich Ronchi e strappare mezzo punto in più ( 18,5/20) rispetto al suo “rivale”.
Moscato d’Asti Fiordaliso 2007
-Tipologia vino: Bianco Dolce D.O.C.G.
-Vitigni utilizzati: 100% Moscato.
-Gradazione alcolica: 5%.
-Vinificazione: in acciaio.
-Contenuto solfiti: 176 mg/lt di totale.
-Prezzo in enoteca: 9 Euro.
Giudizio EC: 15/20.
Esordio con il botto per il Moscato di casa Rocca. In linea con le caratteristiche aziendali degli altri vini. Presenta un bel vino, piacevole, che non vi stupirà con caratteri aromatici originali, ma il frutto è dotato di buona finezza ed eleganza, con quell’aroma di salvia croccante e fresca, senza “scadere” nel vegetale cotto come ci hanno abituati tanti Moscato d’Asti ottenuti da questa annata “calda”.
Riconfermiamo lo standard di Altissimo Ceto ad Angelo Rocca e famiglia e a tutto lo staff.
Azienda Agricola Albino Rocca
Strada Ronchi, 18
12050 Barbaresco (CN)
Tel: 0173 635145
Fax: 0173 635921
e-mail : roccaalbino@roccaalbino.com
web site: www.roccaalbino.com
Ivano Antonini alias EnoCentrico