Articolo a cura di Ivano Antonini.
Curatore Guida dei Vini on-line by Altissimo Ceto e Referente regionale del Piemonte.
Ritorniamo finalmente a parlare di questo nobile vitigno Piemontese. In questa prima parte parleremo di quelle prodotte nell’astigiano, nel Monferrato e non solo, con la consueta dovizia di particolari che caratterizzano le nostre recensioni.
In questo articolo si parla di: Braida, Cascina Garitina, Cascina I Carpini, Cascina La Ghersa, Coppo, Elio Perrone, Enrico Togni, Icardi, Iuli, Forti del Vento, Marchesi Alfieri, Marchesi di Gresy, Merenda con Corvi, Poderi A. Bertelli, Prunotto, Scarpa.
Archivio storico reportage:
Prima di passare al racconto dei vini degustati, per prima cosa la solita piccola legenda su come orientarsi nei nostri articoli:
Al primo punto troverete la graduatoria finale che è scaturita al termine delle nostre sessioni evidenziando i soli punteggi. In rosso sono segnalati i vini che hanno ricevuto la menzione speciale. Questa menzione, assegnata con la dicitura “Altissimo Ceto”, viene data all’unanimità da tutto il panel di assaggio in presenza di caratteristiche particolari, perlopiù legati alla personalità di un determinato vino indipendentemente dalla valutazione finale. Praticamente una sorta di premio della critica.
In blu sono evidenziati i nomi dei produttori ai quali è “linkata” la propria scheda aziendale. Questa scheda è posizionata nell’indice regionale sulla parte destra dell’home-page. In questa sezione troverete tutti i dati, i recapiti e le recensioni di tutti i vini degustati di quel produttore nel corso degli anni, al fine di mantenere una “memoria storica” di tutti gli assaggi fatti nel corso delle edizioni della nostra Guida dei vini on-line.
Al secondo punto, viene ripresa la medesima graduatoria, integrando la recensione con le relative foto dell’etichetta e le note di degustazione.
Non ci resta dunque che augurarvi buona lettura!
1) LA GRADUATORIA:
Barbera d’Asti:
91/100 – Barbera d’Asti San Antonio Vieilles Vignes Poderi A. Bertelli 2001 (Cat. F)
90/100 – Barbera d’Asti Ai Suma Braida 2008 (Cat. F)
90/100 – Barbera d’Asti Pomorosso Coppo 2008 (Cat. F)
89/100 – Barbera d’Asti Montetusa Poderi A. Bertelli 2001 (Cat. F)
89/100 – Barbera d’Asti Bricco dell’Uccellone Braida 2008 (Cat. F)
89/100 – Barbera d’Asti Sup. Vignassa Collezione 10 anni Cascina La Ghersa 1998 (Cat. E)
88/100 – Barbera d’Asti Bricco della Bigotta Braida 2008 (Cat. F)
87/100 – Barbera d’Asti Sup. Nizza Neuvsent Cascina Garitina 2007 (Cat. D)
87/100 – Barbera d’Asti Sup. Vignassa Cascina La Ghersa 2008 (Cat. D)
87/100 – Barbera d’Asti Mongovone Elio Perrone 2009 (Cat. D la bott. da 1 lt.)
87/100 – Barbera d’Asti Sup. Alfiera Marchesi Alfieri 2009 (Cat. D)
87/100 – Barbera d’Asti La Bogliona Scarpa 2008 (Cat. F)
86/100 – Barbera d’Asti Mongovone Elio Perrone 2008 (Cat. D la bott. da 1 lt.)
86/100 – Barbera d’Asti Nuj Suj Icardi 2009 (Cat. D)
86/100 – Barbera d’Asti Sup. Nizza Costamiole Prunotto 2007 (Cat. E)
85/100 – Barbera d’Asti Sup. Muaschae Cascina La Ghersa 2007 (Cat. C)
84/100 – Barbera d’Asti Sup. Le Cave Cascina La Ghersa 2008 (Cat. C)
84/100 – Barbera d’Asti Monte Colombo Marchesi di Gresy 2007 (Cat. E)
83/100 – Barbera d’Asti Montebruna Braida 2009 (Cat. A)
83/100 – Barbera d’Asti Bricco Garitta Cascina Garitina 2010 (Cat. B)
83/100 – Barbera d’Asti Sup. Camparò Cascina La Ghersa 2008 (Cat. B)
83/100 – Barbera d’Asti Casa Scarpa Scarpa 2009 (Cat. B)
82/100 – Barbera d’Asti Camp du Rouss Coppo 2008 (Cat. B)
81/100 – Barbera d’Asti La Tota Marchesi Alfieri 2009 (Cat. B)
79/100 – Barbera d’Asti L’avvocata Coppo 2010 (Cat. A)
79/100 – Barbera d’Asti Tasmorcan Elio Perrone 2010 (Cat. A)
Altre Barbere:
89/100 – Barbera del Monferrato Sup. Barabba Iuli 2007 (Cat. E)
87/100 – Barbera del Monferrato Sup. Podej Forti del Vento 2009 (Cat. D)
87/100 – Pinerolese Barbera Merenda con Corvi 2008 (Cat. C)
86/100 – Colli Tortonesi Barbera Sup. Bruma d’Autunno Cascina I Carpini 2006 (Cat. C)
85/100 – Barbera del Monferrato Sup. Rossore Iuli 2009 (Cat. C)
84/100 – Colli Tortonesi Barbera Sup. Falò d’Ottobre Cascina I Carpini 2006 (Cat. B)
*84/100 – VdT Barbera Vidur Enrico Togni 2007 (Cat. B)
82/100 – Colli Tortonesi Barbera Sette Zolle Cascina I Carpini 2008 (Cat. A)
81/100 – Pinerolese Barbera Foravia Merenda con Corvi 2010 (Cat. A)
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
2) LE NOTE DI DEGUSTAZIONE:
Barbera d’Asti:
91/100 – Barbera d’Asti San Antonio Vieilles Vignes Poderi A. Bertelli 2001 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Nasce da vigne di 60 anni situate nel comune di Costigliole d’Asti. I Bertelli hanno la prerogativa incondizionata di mettere in commercio i loro vini dopo moltissimi anni. Testimonianza di questo fatto è appunto questo San Antonio che è un’ode al vitigno Barbera, proposta nel millesimo 2001. Nel bicchiere abbiamo un vino che assume una veste evolutiva ma non evoluta. Il profilo olfattivo è di grandissima ampiezza ed eleganza, spaziano da una vasta gamma di piccoli frutti rossi in confettura, fragranze come la crostata di prugne appena sfornata e tonalità di humus, funghi porcini e felce, balsamico e lievi accenni vanigliati. Un bouquet in continuo mutamento. Palato che si ordina con le medesime frequenze riscontrate al naso, dove la spinta acido-sapida del vino, fa breccia in una struttura importante, imponente ed avvolgente. Trama perfettamente integrata, prima di dare sfogo al finale con pulizia, lunghezza ed articolazione. Una grande Barbera.
90/100 – Barbera d’Asti Ai Suma Braida 2008 (Cat. F)
Nella versione 2008 è l’Ai Suma ha spuntare il primato tra i cru di casa Braida. È colui che incarna la famosa espressione “ci siamo” detta dal mitico Giacomo Bologna con l’ambizione di toccare il massimo dell’espressione del vitigno Barbera. L’annata 2008, se paragonata alla precedente, appare più sottile e lineare, sia per quanto riguarda il profilo olfattivo, tanto per quello gustativo, mettendo in mostra degli spigoli in grado di dare comunque verticalità e variabilità all’assaggio. Al naso si apre con un bellissimo ventaglio che lo proietta con merito verso la soglia dell’eccellenza. Grande eleganza, per un olfatto di buona versatilità, il quale racconta di profumi di fragoline di bosco, more mature, legno di cedro, felce, anice, pepe in grani e cannella. Palato suadente, estremamente dolce ma mai stancante, la trama tannica che è un velluto e la freschezza a fare da supporto con grazia e maturità. Finale ancora tutto da scrivere.
90/100 – Barbera d’Asti Pomorosso Coppo 2008 (Cat. F)
Bellissima l’espressione del Pomorosso dei fratelli Coppo proposta nella versione 2008. I vigneti si trovano nelle migliori esposizioni di Agliano e Castelnuovo Calcea, la selezione delle uve è rigorosissima tesa a mantenere alto il lustro di un’etichetta che ha fatto la storia di questa denominazione. Un vino che si esprime attraverso un frutto polposo, ricco e variegato. Esuberante nelle sue sfumature di frutti di bosco, marasca, felce, eucalipto, cioccolato, caffé e vaniglia. Bisognoso di aerazione nel bicchiere per arrivare a goderne appieno. Al palato è carezzevole, lineare, avvolgente nel suo calore e nella sua trama, prima di dare la sferzata sul finale data dall’acidità esuberante, ma mai invadente. Bellissimo il finale.
89/100 – Barbera d’Asti Montetusa Poderi A. Bertelli 2001 (Cat. F)
Siamo ancora a Costigliole d’Asti ed in questo caso ci troviamo nel cru Montetusa. La differenza strutturale tra questo vino ed il San Antonio degustato e recensito in precedenza sta tutta nella differenza di età della vigna, anche se questa raggiunge comunque i 40 di vita. Bagaglio olfattivo con un taglio del frutto dalle tonalità più calde del precedente, ricco, dettagliato e dalla notevole complessità che apre sull’estrema maturità del frutto, per arrivare ad un bagaglio speziato piccante e sensazioni balsamiche. Al palato è caldo ed avvolgente, il tannino appare ben integrato, così come l’acidità a sostegno. Articolazione sul finale di tutto rispetto.
89/100 – Barbera d’Asti Bricco dell’Uccellone Braida 2008 (Cat. F)
Si pone ad un soffio della soglia dei 90 punti il mitico Bricco dell’Uccellone. Vino che ha fatto la storia italiana di questo nobile vitigno e divenuto fiore all’occhiello dell’enologia piemontese, il “Bricco” continua ad essere un sicuro “investimento” per chi se lo può coccolare nella sua cantina. I parametri derivanti dall’annata 2008 sono gli stessi raccontati prima nel caso dell’Ai Suma, ovvero quelli di un’annata che ha dato meno concentrazione della precedente e che hanno regalato maggiore linearità e suadenza ai vini. Palato che mette in mostra un tannino più ruvido e con una sapidità più rilevante. Ma dalla consueta chiusura elegante.
89/100 – Barbera d’Asti Sup. Vignassa Collezione 10 anni Cascina La Ghersa 1998 (Cat. E)
Altissimo Ceto
Nel dialetto piemontese, il termine Vignassa, viene usato per indicare una vigna particolarmente brutta in senso estetico. Subito dopo il disastro causato dalla fillossera, questo vigneto è stato impiantato nei primi del ‘900 sul portainnesto Rupestris du Lot dal nonno e dal bisnonno dell’attuale proprietario Massimo Pastura. Non bella alla vista, ma proprio qui nascevano le migliori uve tra i vigneti di proprietà dell’azienda e quindi si è scelto di utilizzare questo nome per esaltare la contraddizione: vigna brutta, uve belle. Massimo ha deciso di rimettere in commercio una partita di quella magnifica annata per lui che fu la 2008, dopo aver fatto ulteriori dieci anni di affinamento in bottiglia presso le loro cantine. Il risultato è sorprendente per freschezza ed esuberanza, il vino si offre all’esame olfattivo con un ottimo equilibrio tra le proposte aromatiche del frutto, quelle del legno e di quelle terziarie derivate dalla sua maturazione. Palato di conseguenza dove avvolgenza, calore e “dolcezza” emergono, dando vita ad una scia affascinante e intrigante dove la sua espressività racconta di un impatto molto meno maturo degli anni che porta. Bello altroché…
88/100 – Barbera d’Asti Bricco della Bigotta Braida 2008 (Cat. F)
Anche se di fatto il Bricco della Bigotta si trova a chiudere la volata dei cru di casa Braida, il vino mostra solidità e autorevolezza. Rubino scuro e luminoso, invogliante al naso, con ventaglio che si apre su toni di piccoli frutti rossi maturi come mora e marasca, per poi farsi subito balsamico e con piacevoli sfumature di sottobosco, notevole anche il bagaglio pepato e con sfumature più dolci in chiusura. Palato avvolgente, soffice e setoso lo spessore ben supportato dalla freschezza. E dalla scia sapida sul finale.
87/100 – Barbera d’Asti Sup. Nizza Neuvsent Cascina Garitina 2007 (Cat. D)
Per chi frequenta il web ed il mondo dei social networks non può non conoscere Gianluca Morino, ovvero l’anima di quel gioiellino di azienda che si chiama Cascina Garitina. Ci troviamo nel comune di Castel Boglione, ma i vigneti si trovano anche nelle migliori esposizioni di Castelnuovo Calcea, San Marzano Oliveto e Calamandrana. Il nome del vino richiama l’anno di fondazione dell’azienda mentre le uve provengono dalle migliori parcelle impiantate nel ’24, nel ’49 e nel ’54. Quello che colpisce subito di questo vino è la gradazione alcolica che sfiora i 15,5%, stiamo parlando dell’annata 2007, ma il rapporto che troviamo tra la struttura e l’acidità, non ci da mai la percezione di un vino zoppicante o “seduto”. Già dall’impatto olfattivo avrete l’espressione di un naso variegato, caldo, particolarmente maturo nella sua espressione di piccoli frutti rossi in confettura. Al palato abbiamo la stessa propagazione di calore ed avvolgenza, ma come si diceva, abbiamo subito l’intervento del taglio acido-sapido in supporto dando continuità e persistenza sul finale.
87/100 – Barbera d’Asti Sup. Vignassa Cascina La Ghersa 2008 (Cat. D)
La 2008 è la versione che trovate in commercio, quindi nulla a che vedere con la 1998 degustata in precedenza. Il timbro di fabbrica è comunque quello, ovvero quello di un vino concentrato, ricco, ma lineare nell’approccio. Lo si capisce dal ventaglio olfattivo che non si mostra mai pesante, né tantomeno volgare. Cura del dettaglio, precisione e finezza espressiva che raccontano di sfumature di ciliegia, prugna, violetta, vaniglia, cannella e mentuccia. Bocca salda e opulenta, una trama tannica fine e minuta a fare da contrappunto ad un corpo strutturato, ma con un finale che tende ad essere meno espressivo di quanto fu percepito al naso.
87/100 – Barbera d’Asti Mongovone Elio Perrone 2009 (Cat. D la bott. da 1 lt.)
Bellissimo risultato quello ottenuto con la vendemmia 2009 del famoso cru di Stefano Perrone. Siamo nella frazione Mongovone all’interno del comune di Isola d’Asti e le uve provengono da un vigneto impiantato nel 1932 ed acquistato dall’attuale proprietario nell’anno 2000. Profilo olfattivo preciso ed elegante, capace di conciliare il frutto e le sensazioni date dal legno in estrema armonia. Sfumature di mora, mirtillo e ciliegia, un piacevole tocco balsamico prima di dare affondo con le note speziate. Palato che risponde in maniera positiva a quelle che erano le premesse, continuando in maniera equilibrata e senza eccessi per tutta la durata del sorso. Buona infine la profondità.
87/100 – Barbera d’Asti Sup. Alfiera Marchesi Alfieri 2009 (Cat. D)
Ci troviamo a San Martino Alfieri presso una delle aziende più storiche della denominazione. La bellissima cantina di proprietà della famiglia San Martino di San Germano, possiede delle vigne vecchissime, come nel caso dell’Alfiera, piantata nel 1937. La 2009 ha fornito una prova incisiva della Barbera già dal suo colore rosso rubino luminoso e brillante nelle sfumature. Frutto ovviamente in primo piano con note che richiamano la marasca, il mirtillo e la prugna, seguite poi dalle note piccanti di speziatura. Palato che offre nerbo e sostanza, mettendo in evidenza un taglio sapido che dona vivacità e voglia di bere. Energica.
87/100 – Barbera d’Asti La Bogliona Scarpa 2008 (Cat. F)
Sembra che i vini di questa storica cantina di Nizza Monferrato stiano vivendo una nuova vita. A cominciare dalla Barbera aziendale più rappresentativa, un bicchiere dove ritroviamo vigore e incisività, salvo averlo lasciato nel calice, quel tempo canonico di ossigenazione che serve per tutti i vini di casa Scarpa. La freschezza del frutto è invogliante e piacevole, tocchi di ciliegie, lamponi, susine e more, mentre il dettaglio speziato chiude in maniera egregia il quadro olfattivo. Al palato tende a mostrare un po’ troppo l’impatto alcolico, anche se in un secondo momento la freschezza riesce ad emergere e dargli quell’equilibrio che gli serve per chiudere il tutto in maniera distinta.
86/100 – Barbera d’Asti Mongovone Elio Perrone 2008 (Cat. D la bott. da 1 lt.)
Appare già da subito su un gradino più in basso se paragonato alla versione 2009 raccontata appena sopra. Tuttavia rimane una Barbera apprezzabile e appagante se presa da sola. Di buon slancio e di buona complessità nel profilo olfattivo, mentre la spina dorsale al gusto, appare con una bellissima freschezza a fare da contrappunto ad un corpo di media caratura, ma piacevole nell’insieme. Buona anche la persistenza.
86/100 – Barbera d’Asti Nuj Suj Icardi 2009 (Cat. D)
Claudio Icardi, insieme alla sorella Mariagrazia, sta portando avanti in maniera degna la cantina fondata dal papà, il cavalier Pierino. Grande conoscitore della filosofia biodinamica, Claudio sta dando un’impronta diversa e molto più incisiva di quanto fossero i suoi vini in passato. Hanno acquistato maggiore complessità aromatica e hanno una maggiore predisposizione all’invecchiamento. La Nuj Suj, testimonianza di questo è il simbolo delle due fedi in etichetta, significa “noi siamo” ed era nata a sancire l’unione coniugale con la (ormai ex) moglie Ornella. La veste di questa splendida versione 2009 è di un colore rosso rubino vivace e di grande luminosità. Il bagaglio olfattivo racconta di note di piccoli frutti rossi, violetta ed una dolcezza speziata a chiudere. Palato nervoso, vibrante, esprime con grazia i tratti caricaturali del vitigno, mettendo in mostra una bellissima freschezza sapida sul finale.
86/100 – Barbera d’Asti Sup. Nizza Costamiole Prunotto 2007 (Cat. E)
La Costamiòle di Prunotto è una Barbera che sta assumendo sempre più carattere nel corso degli anni. Ottenuto da uve di un solo vigneto posizionato nel comune di Agliano su terreni argilloso-calcarei, il vino poi passa un periodo di invecchiamento di un anno in sole barriques nuove. Viene poi commercializzato dopo un’adeguata sosta in bottiglia. Il vino è di un rubino profondo e cupo con riflessi che vanno verso il violaceo, il naso si offre con una buona complessità, marcata e ben definita. Avvolgente e “succosa” al palato, mostra morbidezza e rotondità anche se sostenuta da una bellissima freschezza ed un finale sapido che lo sferza in chiusura.
85/100 – Barbera d’Asti Sup. Muaschae Cascina La Ghersa 2007 (Cat. C)
E’ stato scelto il nome originario del paese di Moasca, dove ha sede la cantina di Massimo Pastura, per questo cru di Barbera. Di espressione più diretta e appagante già nell’immediato. Piacevolissimo nella manifestazione aromatica attraverso la dolcezza della marasca e della prugna nera. Palato deciso, lineare e delicato fino in chiusura.
84/100 – Barbera d’Asti Sup. Le Cave Cascina La Ghersa 2008 (Cat. C)
Il paese di Moasca è ricco di cave in gesso, ecco il motivo del curioso nume dato a questo cru di uve Barbera, selezionate con cura per dare origine ad un vino che vuole essere estremamente piacevole nella sua ambizione, con quel pizzico di complessità che non manca e che lo porterà a crescere nei prossimi anni. Al palato si mostra tuttavia un filo più corto del “fratello” degustato in precedenza.
84/100 – Barbera d’Asti Monte Colombo Marchesi di Gresy 2007 (Cat. E)
Agli occhi dell’appassionato delle etichette di questa prestigiosa casa di Barbaresco, la Monte Colombe appare sempre un po’ sottovalutata. Certo non ha il peso, la struttura e la profondità dei cru di punta aziendali, ma è capace di offrire solidità, saporosità e piacevole voglia di berla, accompagnata da un corpo che non la appesantisce nel corso della sua bevuta.
83/100 – Barbera d’Asti Montebruna Braida 2009 (Cat. A)
È un vino in continua crescita qualitativa il Montebruna dei Braida, pur conservando il suo spirito schietto e fragrante. Una Barbera che può essere apprezzata fin da subito, ma che non rinuncia a quel pizzico di complessità. Rubino luminoso è il bicchiere, naso fragrante con accenni di speziatura piccante, mentre al palato mostra il suo spessore con la linearità che lo ha sempre caratterizzato e con la freschezza a fare da contrappunto. Può crescere ancora.
83/100 – Barbera d’Asti Bricco Garitta Cascina Garitina 2010 (Cat. B)
Il Bricco Garitta è la Barbera di Gianluca Morino tesa a dare un risultato più immediato e più croccante seppur con una buona complessità, data la cura riservata alle uve che provengono da vigneti che hanno comunque i loro 30 e 40 anni di vita. Il colore è di un rubino profondo e ricco, naso che parte da un frutto croccante con mora e cassis in primis, floreale di viola, tocchi di caffè tostato, spezie dolci e cacao. Palato più delicato ed affusolato, con l’espressione di un approccio più diretto ed un tannino graffiante tenendo conto della tipologia. Buona la persistenza.
83/100 – Barbera d’Asti Sup. Camparò Cascina La Ghersa 2008 (Cat. B)
“Con le mie belle donne e la mia buona Barbera camperò (vivrò) molti anni più di voi che invece fate una vita senza gioie e divertimenti, e non sapete apprezzare il bello che ci circonda…”. Questo era il motto di un personaggio eccentrico che ha vissuto nel paese di Moasca e Camparò era il suo soprannome. Proprio a lui è stato dedicato il nome di questo vino ed il vino di Massimo Pastura è proprio così. Eccentrico e stravagante nel suo modo di porsi, con una dialettica simpatica e diretta, anche se non è in grado di esprimere concetti più elaborati. Al palato si propone sulle medesime corde e si congeda con un finale piacevole ma non lunghissimo.
83/100 – Barbera d’Asti Casa Scarpa Scarpa 2009 (Cat. B)
Se siete alla ricerca di un vino immediato, di facile lettura ma di stampo “tradizionale” con i suoi bei spigoli in evidenza, ecco che la Casa Scarpa può essere la Barbera che fa per voi. Con quel suo carattere sincero e schietto, da bersi anche anche ad una temperatura più fresca.
82/100 – Barbera d’Asti Camp du Rouss Coppo 2008 (Cat. B)
Vino dall’approccio lineare, chiaro, diretto e pulito. Una bella espressione del vitigno Barbera nella sua semplicità dai chiari richiami fruttati, floreali e da quelli speziati appena accennati. Beva scorrevole, piacevole e non pretenziosa.
81/100 – Barbera d’Asti La Tota Marchesi Alfieri 2009 (Cat. B)
In gergo piemontese, la Tota, significa “la signorina”, in quanto sta ad indicare il secondo vino di casa Alfieri. Vino ottenuto dalle uve di Barbera delle vigne più giovani, con l’intento di dare un vino più immediato e apprezzabile nel breve periodo, pur conservando un bagaglio di finezza davvero considerevole. Naso ovviamente più semplice e diretto della sorella maggiore, ma con lo stesso taglio giocato sul frutto. Coerente anche al palato con la freschezza a fare da interprete principale. Grande bevibilità.
79/100 – Barbera d’Asti L’avvocata Coppo 2010 (Cat. A)
Se siete alla ricerca di una Barbera senza tanti fronzoli, estremamente piacevole e diretta nell’approccio, ecco che l’Avvocata può fare al caso vostro. Profumi e note estremamente dolci nel frutto, con un palato che risulta appagante nella sua semplicità.
79/100 – Barbera d’Asti Tasmorcan Elio Perrone 2010 (Cat. A)
Immediatezza, freschezza e vivacità sono solo alcuni degli aggettivi che possiamo usare per descrivere questa Barbera, le cui uve provengono da giovani viti impiantate nella frazione Mongovone nel comune di Isola d’Asti. Dopo la vinificazione, il vino sosta solo quattro mesi prevalentemente in botti grandi, questo per mantenere la croccantezza del frutto ed il vigore giovanile.
Altre Barbere:
89/100 – Barbera del Monferrato Sup. Barabba Iuli 2007 (Cat. E)
Altissimo Ceto
L’azienda di Fabrizio Iuli non è più una novità nel panorama vinicolo italiano quando si parla di eccellenza del vitigno Barbera. Il nome del vino deriva appunto da un simpatico gioco di parole con il vitigno. Vitigno su cui Fabrizio ha puntato fin da subito, proprio per far vedere che il Monferrato non ha nulla da invidiare, sotto l’aspetto peculiare e qualitativo, con altri terroir piemontesi più blasonati. Siamo, più precisamente, a Montaldo di Cerrina Monferrato e le uve provengono da vigneti vecchissimi, quindi in grado di trasferire tutto ciò che di buono può dare il terreno. Rosso rubino pieno, luminoso, già dalla sua veste capiamo che abbiamo nel bicchiere un vino deciso, dinamico, variegato. Il naso eccelle per finezza aromatica con un frutto dalle tonalità calde ma invoglianti; marasca, mora e mirtillo, per proseguire con sfumature di viola, humus, spezie piccanti e tabacco. Chiude una delicata sensazione minerale. Al gusto viene prolungata la piacevolezza del frutto, inglobato in uno spessore ricco e avvolgente, la spinta alcolica e ben equilibrata con l’acidità e questo non fa altro che portare beneficio alla persistenza. Lunga e affascinante.
87/100 – Barbera del Monferrato Sup. Podej Forti del Vento 2009
Altissimo Ceto
Un vino che rappresenta una bella realtà oggi e dove lo sviluppo qualitativo in atto, assume una progressione che lo porterà ancora più in alto. Forti del Vento è un’azienda situata in quel di Ovada nel Monferrato, condotta da un team di giovani appassionati che non scendono a compromessi e vogliono portare in bottiglia quello che per loro rappresenta il meglio dell’espressione del vitigno e del territorio. Naso che ricorda un mosaico di piccoli frutti rossi, croccante e dinamico nel frutto, con degli accenni di speziatura piccante. Palato avvolgente, una media struttura equilibrata con l’apporto della freschezza ed estremamente vellutato sul finale. Bello.
87/100 – Pinerolese Barbera Merenda con Corvi 2008 (Cat. C)
Ci troviamo sulle colline di Monteoliveto nel comune di Pinerolo. Ormai la Barbera di Merenda con Corvi non è più una scoperta ed ha già saputo dimostrare il suo valore mettendolo più volte in assaggio con altre etichette di zone più titolate. Concentrata, profonda, ma mai sfibrante. Approccio di tutto rispetto sul piano dell’intensità e della finezza, capace di sciorinare profumi intriganti e invoglianti, dalla ciliegia alla mora, dalla rosa passita alla viola, dal pepe in grani alla vaniglia, senza dimenticare quel tocco balsamico che fa capolino teso a rinfrescare il tutto. Caldo e avvolgente al palato, dotato di un pizzico di intraprendenza nel tannino e dalla chiusura pulita ed elegante.
86/100 – Colli Tortonesi Barbera Sup. Bruma d’Autunno Cascina I Carpini 2006 (Cat. C)
Altissimo Ceto
La Cascina i Carpini si trova a Pozzol Groppo in provincia di Alessandria, immersa nella landa dei colli Tortonesi. Anima aziendale e Paolo Carlo Ghislandi, persona attiva anche nel mondo del web, promotore assiduo della qualità dei vini che produce. Ci ha voluto mandare questa 2006 della sua Barbera di punta, per dare testimonianza della longevità che hanno i suoi vini e che quando raggiunge la giusta maturazione, esprime in maniera egregia il microclima da dove provengono. Prende il nome di Bruma d’Autunno proprio come espressione metaforica di questi luoghi quando si effettuano le vendemmie. Un vino che già dalle prime battute esprime dinamismo e agilità di beva, nonostante ci troviamo di fronte ad una struttura non indifferente e che mostra spessore e corpo. Naso di bellissima complessità che va dalle note di frutta matura a quelle più speziate e che passano da una sfumatura gradevole di fieno e paglia. Il palato segue il filo logico, coerente con quanto percepito all’olfatto. Voluminoso e ampio, con quel taglio acido-sapido che fa subito capolino e che ne allarga il ventaglio e prolunga il piacere, lasciando una scia che ritorna sul medesimo timbro aromatico e con tanta voglia di riassaggiarla.
85/100 – Barbera del Monferrato Sup. Rossore Iuli 2009 (Cat. C)
La Rossore è l’idea che ha Fabrizio Iuli di una Barbera più fresca, spensierata e beverina. Per l’affinamento vengono infatti impiegate solo barriques usate. Colore rosso rubino vivido nelle sfumature, naso che racconta di un frutto croccante, mordente, genuino nell’approccio. Appena accennati sono le sfumature di spezie e di vaniglia. Bocca di grande freschezza, la struttura comunque non è propria di un vino “facile” ma è ben supportata dal taglio acido-sapido. Una Barbera che può dare molte soddisfazioni se servita ad una temperatura più fresca.
84/100 – Colli Tortonesi Barbera Sup. Falò d’Ottobre Cascina I Carpini 2006 (Cat. B)
Il Falò d’Ottobre è un vino ottenuto principalmente da uve Barbera, con una piccola aggiunta di Freisa di Chieri e Cabernet Sauvignon. Le uve provengono dal vigneto Camilla situato nel comune di Pozzol Groppo in provincia di Alessandria. Il vino è vestito di colore granato profondo e cupo nelle sfumature. Naso ricco di frutta in confettura e note di incenso, lieve sfumatura erbacea ad accompagnare un bagaglio olfattivo che chiude sul pepe in grani. Palato vivo, avvolgente e sinuoso. Buona la personalità anche se, sul finale, la scia post aromatica rimane un po’ flebile rispetto a quanto percepita al naso.
*84/100 – VdT Barbera Vidur Enrico Togni 2007 (Cat. B)
Altissimo Ceto
Enrico Togni ama definirsi un Vignaiolo di montagna. È un viticoltore di quelli veri, quelli con la passione viscerale per la propria terra e delle sue vigne. Siamo in Val Camonica, quindi non proprio una zona considerata elitaria per questo vitigno e di solito sono scettico di fronte a scelte di questo genere. Cosa ci ha fatto scattare invece la scintilla? Il fatto di aver bevuto, proveniente da questa zona, una delle migliori Barbere dell’anno. Sì, avete capito bene… Non di quelle grasse, non di quelle opulente, non di quelle concentrate. Gli yankees la definirebbero in una sola parola “gorgeous”. Lasciamo da parte per una volta quelli che sono le valutazioni centesimali e apprezziamone la sua bevibilità pazzesca, quasi al limite della legalità. Dove il secchio è la misura ideale.
82/100 – Colli Tortonesi Barbera Sette Zolle Cascina I Carpini 2008 (Cat. A)
Vino adatto se siete alla ricerca di una Barbera più spensierata e dal carattere giovanile. L’aggiunta di Croatina e Cabernet Sauvignon gli danno quel pizzico di complessità in più ed una maggiore incisività al palato. Un vino… per tutti.
81/100 – Pinerolese Barbera Foravia Merenda con Corvi 2010 (Cat. A)
Versione “tutta acciaio” per la Barbera di Merenda con Corvi. Vino con quella giusta tensione nervosa giocata su freschezza e acidità, da bere anche come vino di apertura in una cena con una temperatura più fresca.
Articolo redatto da:
Ivano Antonini alias EnoCentrico
Curatore della Guida dei Vini on-line di Altissimo Ceto e Referente regionale per il Piemonte.
Sommelier Professionista, Degustatore Ufficiale e Relatore ai corsi A.I.S.
Sommelier operante presso il Ristorante Relais & Chateaux “Il Sole di Ranco” dal 1995 al 2012.
Miglior Sommelier Professionista d’Italia AIS 2008, Miglior Sommelier della Lombardia 2001 e Sommelier dell’anno per la Guida de L’espresso 2006.
Si Ringrazia i componenti del panel di degustazione del portale Viaggiatore Gourmet-Altissimo Ceto per aver preso parte alle sessioni di assaggio. Un particolare ringraziamento anche a Stefania Orioli, Hans Dieler, Chiara Giovoni, Elena Poli e Andrea Pellegrini.
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