SOLD OUT! Continuiamo la nostra serie di cene in collaborazione con la prestigiosa location milanese dell’Hotel Principe di Savoia. Serate alla scoperta delle migliori cantine/maison di eccellenza, che proporranno i millesimi più importanti dei loro migliori vini in abbinamento ai grandi piatti dello Chef Fabrizio Cadei.
QUESTA SERA (Giovedì 15/11 ore 20:30) cena esclusiva al Ristorante Acanto del Principe di Savoia: le grandi annate della Maison Dom Pérignon saranno accompagnate dai piatti dello chef Fabrizio Cadei.
La protagonista dell’evento sarà la Maison Dom Pérignon, infatti metteremo sotto i riflettori il suo territorio, la sua storia, i suoi prodotti. Proprio in quest’ottica ci saranno i piatti dello chef al servizio dei vini e non viceversa come spesso accade.
L’Hotel Principe di Savoia
Abbazia di St. Pierre a Hautvillers
Ispirazione, creazione e condivisone guidano da sempre il destino dell’Abbazia di St. Pierre a Hautvillers. Nel corso dei secoli questo edificio ha accolto umili e potenti, vivendo nel suo piccolo tutte le vicissitudini della Storia di Francia.
Nell’Abbaye d’Hautvillers Dom Pérignon ha lavorato per 47 anni alla creazione e al perfezionamento delle tecniche di produzione di un vino la cui fama non ha pari al mondo. Fu in questa abbazia benedettina, adagiata sulle pendici di una collina sovrastante la Valle della Marna, nel cuore della regione della Champagne, che Dom Pérignon perseguì il suo obiettivo: creare “il miglior vino al mondo”.
Fino a oggi il patrimonio Dom Pérignon non ha mai imposto limiti alla creatività. Al contrario, l’Abbaye d’Hautvillers rimane un luogo di ispirazione, visione e condivisione. È qui che lo Chef de Cave Richard Geoffrey trova la tranquillità per creare i Dom Pérignon Vintage.
In una lettera a Monsieur Maupin, primo cittadino della città di Epernay, Dom Pierre Pérignon definiva il suo champagne “il miglior vino al mondo”.
Manifesto Dom Pérignon
Produciamo solo vini vintage. Il nostro impegno è assoluto. Dom Pérignon si reinventa a ogni vendemmia, osando, correndo i rischi che ciò comporta. Del resto il rischio è il prezzo da pagare quando si vuole rivelare la vera “anima del vino”, anche a costo di rinunciare a dichiarare un’annata.
L’assemblage è alla base dello stile Dom Pérignon. I principi dell’assemblage hanno sempre avuto la precedenza sulle tecniche di vinificazione. Dom Pérignon persegue un ideale. Per ogni annata può esistere solo un assemblage Bianco e un solo assemblaggio Rosé. Dom Pérignon è unico e indivisibile.
Utilizzando uve Chardonnay e Pinot Noir, giochiamo con il contrasto e la complementarità per creare tensioni, firmando così l’intrigante carattere Dom Pérignon.
Il cuore della selezione proviene da otto storici Grand Cru: Aÿ, Bouzy, Verzenay, Mailly, Chouilly, Cramant, Avize, Le Mesnil, nonché la leggendaria Hautvillers Premier Cru. Ma Dom Pérignon ha anche il privilegio unico di poter selezionare le proprie uve da tutti i 17 Grand Cru della Champagne.
Il nostro obiettivo è migliorare i terreni e il carattere della loro uva senza tradirne l’essenza. Ci impegniamo a proteggere la natura originaria delle uve. La nostra filosofia della vinificazione non può che essere minimalista. L’ossidazione è il nostro nemico n° 1.
L’intensità di un vino deve basarsi non sulla forza, ma sulla precisione e la pertinenza. Una definizione di alto livello del vino, che non richiede potenza, ma semplicemente il giusto tocco.
Un Dom Pérignon rivela al palato una sensazione senza soluzione di continuità: ricco, fresco ma maturo, etereo con una texture carezzevole, come seta. Un Dom Pérignon sa mantenere la sua nota estremamente sensuale come nessun altro vino al mondo.
I Dom Pérignon Bianchi e Rosé sono entrambi mondialmente riconosciuti per il loro eccezionale potenziale d’invecchiamento e per la loro complessità. Un Dom Pérignon comincia a esprimersi appieno dopo otto anni di invecchiamento. Il Dom Pérignon OEnothèque sfida i decenni.
La sua natura fosca e austera si rivela in note tostate, fumé e torbate, che evocano al contempo il mare e la terra.
Il paradosso è una caratteristica ricorrente dei Dom Pérignon. Lo stile è teso, ritmico, vibrante, rigoroso, tattile, fluido, fresco, ma maturo, intenso, complesso, sensuale. Dom Pérignon. Così intrigante eppure così misterioso…
GLI CHAMPAGNE IN DEGUSTAZIONE E IL MENÙ DELLA SERATA
Aperitivo a base di DOM PÉRIGNON 2003
Tartare di branzino e scampo, arancia e tapioca all’olio del Garda
DOM PÉRIGNON ROSÉ 2000
Riso vialone nano di Grumolo delle Abbadesse pistilli di zafferano e porcino
DOM PÉRIGNON ROSÉ MAGNUM 1996
Tortelli con zucca e salsa al Parmigiano Reggiano
DOM PÉRIGNON OENOTHÈQUE 1996
Filetto di vitello steccato, pastinaca, timo limonato e patate violette
DOM PÉRIGNON OENOTHÈQUE 1990
Trilogia di cioccolato fondente
ARDBERG & HENNESSY
Agrumi canditi al cioccolato
Caffè e friandises
Il label Oenothèque indica che una vendemmia Dom Pérignon ha raggiunto il suo secondo picco di maturità e quindi un’intensità ottimale (da 15 a 20 anni dopo la raccolta) oppure il suo terzo picco di maturità e di conseguenza una complessità ottimale (dopo 30 anni sulle fecce). Solo lo Chef de Cave può stabilire quando il vino ha raggiunto lo stadio ottimale della sua evoluzione. Solo allora il vino verrà messo in commercio con il label Oenothèque.
Come garanzia d’eccellenza, al momento della sboccatura ogni singola bottiglia di Oenothèque viene assaggiata da un vinificatore Dom Pérignon.
Richard Geoffroy, Chef de Cave Dom Pérignon
Dom Pérignon è un omaggio vibrante, vivido e costantemente rinnovato a Dom Pérignon, il padre spirituale dello champagne.
Un trionfo miracoloso di assemblage e affinatura che trova la sua misteriosa armonia nella reinvenzione continua e ogni volta unica, nell’incontro tra le uve bianche e nere delle due varietà classiche Dom Pérignon, lo Chardonnay e il Pinot Noir.
Oggi è Richard Geoffroy, Chef de Cave e creatore dei millesimati Dom Pérignon, a tener vivo lo spirito di Dom Pierre Pérignon.
Location evento
Ristorante Acanto dell’Hotel Principe di Savoia
20124 Milano
Piazza della Repubblica 17
Tel. +39 02 62301
E-mail: reservations@hotelprincipedisavoia.com
Sito internet: www.hotelprincipedisavoia.com
Archivio storico reportage sul Ristorante Acanto del Principe di Savoia:
-> Reportage dell’11 luglio 2006
-> Reportage dell’11 gennaio 2010
-> Reportage del 17 Aprile 2012
La location
Lo staff di sala dell’Acanto con lo chef Fabrizio Cadei
La squadra di sala capitanata dal nuovo Restaurant Manager Ilario Bonzani
La head sommelier Alessandra Veronesi con Mara Vicelli, seconda sommelier. Duo affiatato e ben preparato!
I protagonisti della serata: gli champagne della Maison con le note di degustazione di Richard Geoffroy, Chef de Cave proprio di Dom Pérignon
Dom Pérignon Vintage 2003
Dopo un inverno particolarmente freddo, secco e rude, le gelate primaverili dal 7 al 11 aprile rimarranno per sempre nella mente dei viticoltori della Champagne. L’estate – la più calda da 53 anni – esordisce però con un caldo torrido. Quello che si era miracolosamente salvato dal gelo e dalla grandine dovette resistere alla morsa del caldo fino alla vendemmia. Il raccolto fu perfettamente maturo e sano, paragonabile a quello dei mitici 1947, 1959 e 1976.
Al naso
Il bouquet si evolve in una spirale in cui la dolcezza floreale e luminosa sfuma verso la mineralità accattivante, tipica di Dom Pérignon: il frutto candito, il vegetale, l’incredibile freschezza della foglia di canfora per immergersi infine in una trama oscura, tra spezie e legno di liquirizia.
Al palato
A questo stadio, il vino è ancora fisico. Interpella, sollecita, più tattile e vibrante che aromatico. È costruito più sul ritmo e la frattura che non sulla melodia. Ti avvolge in un velo di dolcezza per poi rivelare una verticalità minerale. Questa presenza profonda e incisiva persiste ancora e ancora, precisa, nobilmente amara, iodata, salina.
Dom Pérignon Rosé 2000
L’anno 2000 è mite, ma il mese di luglio è caratterizzato da temperature più basse della media e temporali frequenti, con consistenti quantità di pioggia e grandine. Le prime degustazioni rivelano che le uve Chardonnay vendemmiate per ultime sono morbide, ampie e complesse; le Pinot Noir lunghe e strutturate. A differenza delle vendemmie precedenti, le due qualità di uva presentano un’omogeneità qualitativa, quell’omogeneità che conferisce al Dom Pérignon Rosé Vintage 2000 il suo equilibrio classico ben definito.
Colore
Il colore è sorprendentemente profondo e forte, con riflessi ambrati e ramati. Paradosso sorprendente, questo vino rosé non è mai veramente rosa. Deve la profondità dei suoi riflessi quasi orientali alle sue sfumature uniche.
Al naso
Le prime note floreali lasciano immediatamente il passo all’amarena e alla scorza di agrume candita, accompagnati dal cacao e qualche nota fumé.
Al palato
La struttura impeccabile rivela al palato il suo classicismo perfetto. La sensazione dominante è quella di un vino equilibrato, coerente e integrato. Un vino fruttato sorprendentemente brillante, polposo e fruttato. Dapprima robusto, poi via via più tattile infine sciropposo, con una sottile nota agrodolce.
Dom Pérignon Rosé Magnum 1996
L’annata è stata ricca di contrasti. Il tempo estivo era capriccioso e i periodi di pioggia non hanno compensato l’iniziale siccità. In ultima analisi, è stato il periodo di grande caldo nei mesi precedenti la vendemmia (l’inizio della quale è stato protratto dal 16 settembre al 1 ottobre) a conferire l’eccezionale maturità al raccolto, caratterizzato da un raro equilibrio tra potenza e acidità.
Colore
Rosa ramato con riflessi arancione chiaro.
Al naso
L’aroma di malto cede rapidamente il passo a quello di frutta molto matura, pesca noce e fragole selvatiche, completato da accenti affumicati e torbati.
Al palato
Seguendo il paradosso caratteristico del vintage, concentrazione e movimento rivaleggiano tra loro con un’affermazione di sfrontatezza e autorità. Gli aromi evolvono con forza – contratti, radiosi e penetranti. Il retrogusto è deciso, sottolineato da una nota leggermente vanigliata-speziata.
Dom Pérignon OEnothèque 1996
L’anno è ricco di contrasti e l’estate variabile, con periodi più piovosi che non riescono però a controbilanciare la precedente scarsità di precipitazioni. Nel mese precedente alla vendemmia (16 settembre) il caldo e i venti di nord-est portano infine alla maturazione dell’uva.
Al naso
La pralina si combina rapidamente con il cedro e i fichi secchi. Emergono poi le note più nascoste, iodate e torbate.
Al palato
Un apparente paradosso, in cui concentrazione e movimento gareggiano per imporsi. Un vino dalla struttura tesa e decisa, che contiene per un istante la sua energia quasi tattile, per poi lasciarla vibrare e infine esplodere. La sua opulenza si impone allora con persistenza, incisività e persuasività.
Dom Pérignon OEnothèque 1990
I vigneti nei quali le gemme sono sbocciate anticipatamente, sono esposti alle dure gelate del mese di aprile. Il tempo freddo e piovoso rende la fioritura difficile e solo il gran numero e la dimensione generosa dei grappoli compensano le perdite. L’estate è caldissima e si mantiene fino all’arrivo delle abbondanti piogge degli ultimi giorni che precedono la vendemmia (tra l’11 e il 20 settembre).
Al naso
Le caratteristiche aromatiche di questo vino sono l’intensa espressione di una maturità classica in cui emergono sentori di tostato, nocciola, cioccolato e spezie.
Al palato
Alle note complesse di torrefazione e di spezie boisée si uniscono rapidamente quelle di zucchero d’orzo e di scorze di limone essiccate. In bocca, la ricchezza è penetrante, senza opulenza, tutta armonia e precisione. La persistenza di agrumi canditi si afferma e si fonde al palato, delicata come la seta.
Condizioni di partecipazione:
Ci vediamo direttamente al Ristorante dalle ore 20 per un aperitivo di Benvenuto!
Ore 20:30 tutti a tavola e Piattoooooooo!
Essere titolari della nostra Card “AMICI GOURMET” Se non siete ancora titolari della Card potete acquistarla direttamente al Ristorante nella stessa giornata e supportare concretamente il nostro progetto indipendente di guida Gourmet alle eccellenze enogastronomiche, beneficiando di condizioni decisamente vantaggiose. Maggiori informazioni le trovate QUI e al link che segue
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Per prenotazioni o informazioni, visti i posti limitati a esaurimento, scrivete subito a:
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Vi ringraziamo anticipatamente per il vostro supporto e la vostra adesione al network “Amici Gourmet”, considerato che se non ci fosse il contributo spontaneo dei nostri lettori più fedeli, la nostra guida Video/Fotografica online diffusa gratuitamente su Internet non potrebbe essere prodotta.
Vi aspettiamo! Per conoscerci e approcciare insieme in un percorso anche “didattico” sui piatti e i grandi vini oggetto dell’evento esclusivo.
Ma torniamo ai nostri “meeting” … Si tratta di una giornata didattica destinata allo scambio e al confronto tra i ristoratori (patron, chef, sommelier, maitre) partecipanti con i nostri lettori e appassionati Amici Gourmet.
In un contesto informale, ogni edizione è abbinata ad un percorso didattico di degustazione vini, che da quest’anno saranno proposti direttamente dal sommelier del ristorante.
Inoltre, i nostri Amici Gourmet verranno iscritti all’esclusivo Dom Pérignon Le Club.
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Location Evento
Ristorante Acanto dell’Hotel Principe di Savoia
20124 Milano
Piazza della Repubblica 17
Tel. +39 02 62301
E-mail: reservations@hotelprincipedisavoia.com
Sito internet: www.hotelprincipedisavoia.com
Vi aspettiamo!
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